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Autore: Vanny2003    07/03/2012    2 recensioni
Voldemort ha vinto la guerra subendo decisamente troppe perdite.Draco Malfoy è un uomo logorato dai suoi ideali e tradito dalle persone a lui vicino che finalmente riesce nel dolore delle sue ferite a provare la pietà di cui si prendeva gioco.Per obbedienza verso un atroce programma di ripopolazione scopre il vero senso delle cosa .Attenzione !Personaggi molto OOC!
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Giaceva seminuda e tremante davanti a lui,qualunque altro l' avrebbe violata senza ripensamenti,l' avrebbe distrutta e umiliata,infierendo su di lei e ridendo del cambiamento che l' avrebbe pian piano trasformata.
Eppure niente di quello che vedeva gli era mai apparso così bisognoso di essere difeso.Se solo avesse agito in tempo inpassato, forse molte cose sarebbero diverse ora,forse il destino della stessa mezzosangue sarebbe stato più atroce se fosse stata consegnata nelle mani di un altro,
.
La guardava e non poteva fare a meno di immaginare sua moglie al suo posto,ancora viva,ancora sua.Scacciò quei ricordi dolorosi e si avvicinò ancora di più .

Lo vedeva sempre più vicino.
Hermione si sentiva terrorizzata all' idea di rivivere un' esperienza di impotenza come quella trascorsa di recente sotto il controllo di Voldemort, ed era veramente disposta a tutto pur di interrompere il ripetersi di quegli attimi impressi a fuoco nella sua memoria.
Il suo respiro si fece rapido al solo pensiero di quanto male potesse farle se avesse voluto, e decise di mettere da parte il suo orgoglio e cercare di fermarlo in qualche modo.
- Ti prego Malfoy,fermati  - lo pregò gemendo.
- Non sai quello che dici mezzosangue, sei pregata di tacere mentre cerco di aiutarti - replicò sbrigativo per non perdere la concentrazione.
Hermione lo fissava senza capire.
- Pensavo tu volessi tutto questo -  replicò stupita.
Malfoy si esibì nell' espressione più sprezzante che avesse mai visto, e tirando fuori la bacchetta gliela puntò sull' inguine,proprio dove la maledizione che l' aveva colpita le aveva impresso sulla pelle un oscuro segno violaceo che con molta fantasia poteva assomigliare a un tatuaggio.
- Sentirai parecchio dolore,non posso evitarlo. Cerca di resistere più che puoi -si raccomandò.
Lei non ebbe il tempo di far nulla che venne investita dal raggio della bacchetta .Si sentì dilaniare da una dolore implacabile ,come se qualcuno le stesse sollevando i tessuti di pelle minuziosamente per poi darli alle fiamme.Con uno scatto dovuto al tentativo di fermare quel tormento si mise quasi a sedere e afferrò il polso che impugnava la bacchetta, stringendolo in maniera convulsa.
Il mago non reagì in alcun modo, mantenne impasibile la sua posizione concentrata, distante da quanto le accadeva intorno, con i muscoli del volto visibilmente tesi.
Il dolore intanto si era diramato dal punto di origine verso il petto,costringendola a tornare sdraiata se voleva ancora cercare di respirare senza soffocare per i crampi,mentre mille aghi di dolore le trapassavano la testa facendola gemere a alta voce.
Pensava che non ci potesse essere nulla di più doloroso in quell' istante, quando un odore metallico la distrasse da quei pensieri invadendole le narici.Volse lo sguardo in direzione del suo stomaco e vide con orrore che dalla pelle sotto la bacchetta  aveva incominciato a defluire un copioso liquido che non esitò a riconoscere come il suo sangue.
Quando lo sentì scorrere tiepido lungo le anche e inzuppare i lenzuoli sotto di sè le sue contorsioni si fecero più frenetiche.
- Malfoy ! Malfoy! - strillò in preda al panico cercando di attirare la sua attenzione per fermarlo.
Era così concentrato che non si era accorto di nulla ? Possibile che davanti a quell' emorragia fosse necessario proseguire lo stesso in ciò che stava facendo?
Uno spasimo inatteso la fece quasi soffocare  facendole morire le parole disperate in bocca,lottò contro se stessa per poter respirare di nuovo e  si accorse di avere la bocca piena dello stesso liquido che le stava irrorando i fianchi.
-Malfoy... - gemette sentendosi ad un tratto debolissima,poi tutto divenne nero e il male cessò di colpo.


Quando si svegliò non seppe quanto tempo fosse passato,ma il dolore era cessato,e al suo posto il suo corpo era invaso da un piacevolissimo tepore.Fu molto cauta nel muoversi,temedo che un gesto distratto potesse risvegliare tutto quanto,ma l' unica sensazione che provava era una spossante debolezza.
Aprì gli occhi piano,stupendosi di trovarsi sdraiata su un comodo divano,nella piacevole luce del pomeriggio, nel salotto di Malfoy manor,tra l' altro con indosso abiti puliti e avvolta in una morbida coperta.
"Che sia impazzita ?" si chiese dubbiosa dei suoi ricordi.
Le ultimi immagini di quando era cosciente erano avvolte nel dolore della sua camera da letto,mentre veniva eseguito un incantesimo su di lei.Che significato aveva tutto questo ?
- La luce del sole ti dovrebbe essere di giovamento - rispose una voce pacata alle sue spalle.
Si girò di scatto e lo vide  a pochi metri da lei che la osservava.
- Almeno per Pansy lo era - terminò triste.
"Per Pansy ?" poi ricordò.Sua moglie...
- Sto meglio, grazie -
Avrebbe voluto fargli mile domande,ma non riusciva a spiccicare una parola in quel momento.
Si sedette vicino a lei con un gesto elegante e la guardò studiando ogni sua singola sfumatura.
-Sei ancora molto pallida - constatò.
- Desideri mangiare ? -
- Io...non  ho fame. - si bloccò, riflessiva.
-Perchè fai questo per me ? Voldemort  praticamente ha detto che sono la tua serva, e tu non mi hai mai sopportato,e dici che hai provato ad aiutarmi ,ma non vuoi spiegarmi nulla,tutto per me si riduce a una avvilente sensazione di dolore,non capisco..- le parole uscivano dalla sua bocca come un torrente in piena.
Si dovette fermare però quando sentì la pressione delicata delle sue dita sulla bocca.
-  Calmati Granger.- la sua voce era pacata e soave.
Per un istante la trovò la melodia più bella che avesse mai sentito.
-Risponderò a tutte le tue domande,ma ti prego di rimanere calma.Sei senza energie adesso. -
Purtroppo aveva ragione,fu costretta ad ammetterlo e fece un cenno di assenso col capo.
- Bene. Cercherò di essere il più esauriente possibile. Si,è vero, con te mi sto comportando in modo assai differente che in passato, tra di noi c'e' sempre stato odio e ci siamo trovati a  combattere come nemici,ma adesso il mio nemico è uno solo ,ed è il punto che abbiamo in comune.Sono accadute molte cose mezzosangue che mi hanno condotto a questa scelta, e per quanto ti possa sembrare inverosimile,io la seguirò fino in fondo.-
I suoi occhi bruciavano d'odio represso,mai come adesso Hermione riconosceva in lui l' ex mangiamorte che aveva imparato a temere.
- Il Signore Oscuro non ha operato una semplice maledizione per renderti una schiava più obbediente,mezzosangue.L' incantesimo che ti è stato fatto si espanderà nel tuo corpo fino ad annullare la tua coscienza del tutto,e se ci riuscirà alla fine di te non rimarrà che un guscio vuoto. -
Hermione rabbrividì soffocando a stento le lacrime.
- Una specie di involocro ? - ipotizzò
- Un qualcosa simile a ciò che rimane quando subisci il bacio di un dissennatore.Effetto irreversibile,durata permanente - rispose gelido.
Malfoy la fissò intensamente e vide qualcosa spezzarsi definitivamente dentro di lei.
- Ti prego uccidimi - disse tutta d' un fiato.
- No.-
-Perchè ? -
-Non servirebbe a niente , un'altra prenderebbe il tuo posto e tutto ricomincrebbe da capo.No,voglio annullare l' effetto,voglio spezzare la maledizione,e come ti ho già detto ho bisogno del tuo aiuto.Vedila così,nella cattiva sorte io ho la possibilità di avvalermi dell' aiuto di una delle menti più brillanti in circolazione, e tu avrai la garanzia personale che sarà fatto l' impossibile per salvarti.Mi sembra una situazione incoraggiante. -
Lei non sembrava convinta nè entusiasta,ma almeno aveva smesso di chiedere di ucciderla,lo prese per un buon risultato.
-L' incantesimo che mi hai fatto serviva a questo? Voglio dire,devo sottopormi a quella procedura per cercare di annullare il suo affetto ? -
Draco sorrise lieve.
-Valutalo da te. Alzati!- le ordinò,ma questa volta non successe niente.
- Visto? Cerca di fidarti un pò di me se puoi mezzosangue. -
Hermione era a dir poco confusa,troppe cose,troppe tutte assieme,la testa le pulsava dolorosa,la voglia di porre subito fine alla sua esistenza non l' aveva abbandonata.Si portò le mani alle tempie affranta.
-Come puoi chiedermi di sopportare tutto questo ?Di fidarmi ciecamente di te quando il mio corpo presto non mi apparterrà più e vivo con la consapevolezzadi questo orrore ?-
Cedette alle lacrime molto più facilmente di quanto credesse, lasciando che la disperazione che la stava avviluppando in quel momento si mostrasse palese.
Sentì una mano avvolgere le sue lieve,come per infonderle coraggio,una sensazione che aveva un che di familiare.
- Perchè ho giurato che l' avrei fermato, e lo fermerò - rispose risoluto.
Hermione non fu affatto persuasa da quelle parole,nè dal tono determinato con cui portò a termine il discorso.
Lo guardò accigliata cercando di nascondere la rabbia che prepotente le risaliva la  gola.
- Io non starò seduta a guardare mentre vi divertite a giocare con la mia vita! - sbottò furiosa.
- Non sono nelle vostre mani! Hai capito Malfoy?- si alzò mossa più dal fuoco che aveva dentro che dalle forze che le reggevano a malapena le gambe.
Il mago la guardava confuso ,un ghigno si formò lieve a quella sua bizzarra ribellione.
- Siedi mezzosangue,non sfidarmi. - la ammonì lieve.
- Se no cosa mi fai? Mi consegni al tuo signore? Patetica caricatura d' uomo!Non esiste un traditore peggiore di te!Non possiedi un posto in nessina delle due fila! -
Si avvicinò barcollando alla faccia dell' altro livida di collera,stringendo inconsapevolmente le mani a pugno come se cercasse di trattenersi per non esplodere.
Malfoy si fece scuro in volto mentre incassava in silenzio quegli epiteti, posizionandosi rapido per contenerla,sapendo che era ancora sconvolta e che quella inaspettata dipendenza doveva pesarle parecchio considerando la sua nota fierezza.
- Ti consiglierei di lasciar perdere se non vuoi ritrovarti a terra in preda alle convulsioni,sei ancora debole.- suggerì sussurrando.
- Dannato, è solo colpa tua se ho perso tutto, solo ... -
Il fiato le venne meno e si portò rapida una mano al petto divenuto inaspettatamente troppo pesante per poter respirare.Malfoy non intervenne lasciandole assaporare appositamente le conseguenze delle sue azioni.
Hermione trasse una boccata inspirando avida quanta più aria potè,lo fissò in maniera torva,come se avesse le sue mani strette attorno al collo impegnate a soffocarla.
- Uccidimi ... - ripetè.
L'uomo le scoccò un ' occhiata piena di pietà, insopportabile da sostenere, e la ragazza girò quanto più rapidamente potè la testa per interrompere la linea visiva continuando a boccheggiare solo per poter rimanere cosciente.
- Quanto inutile coraggio ,Hermione. - fece una lunga pausa che le mandò i briividi lungo la schiena.
- E dire che volevo risparmiarti questa umiliazione,ma non sembri recepire null' altro che non sia il tuo personale dolore.Ucciderti? Si, lo potrei fare,ma non ora. -
i suoi occhi si strinsero in due gelide fessure.
- Mi servi come cavia,mezzosangue, che tu lo voglia o no. Pensavo che usando le buone maniere saremmo finiti con l' andare d'accordo ma sei refrattaria ad ogni gentilezza a quanto vedo.Vuoi essere torturata? Vuoi che ti metta in comune alle nostre feste? Hai idea di quanti usi potrei fare del tuo misero corpo?E invece vengo da te e ti tendo la mano, ti chiedo aiuto ,ti tratto da pari,ti dimostro che la guerra ha operato cambiamenti anche me in modo irreversibile.La mia pazienza è quasi terminata e ne sei consapevole.Le sensazioni che stai provando sono i sintomi che la cura alla quale ti ho sottoposta si sta esaurendo.Spaventoso quanto faccia in fretta non trovi?Si,lo leggo nei tuoi occhi che hai paura,mi hai sfidato e io desso ho dinuovo il potere di farti fare qualunque cosa voglia.Smettila di resistermi Granger,sei solo destinata a perdere. -
Draco non fu felice nel notare che le sue minacce erano andate a segno,anche lui si sentiva immerso in quel dolore.
La vide rannicchiarsi in sè e sussultare scossa da lievi singhiozzi cercare di sottrarsi alla sua vista.
- La mia vita è comunque finita Malfoy,ti prego... -
Sospirò.
Ancora quella supplica,ancora il desiderio di morire.
Si lasciò trasportare da quella figura spezzata davanti a lui e la circondò con le braccia, mantenendola ferma contro di sè anche quando le sue contorsioni divennero frenetiche.
- Non opporti al dolore,non combattermi - prese a sussurrarle.
- Aggrappati a me mezzosangue,solo per stavolta,aggrappati a me. -
Prese a dondolarsi come se la volesse cullare,felice che avesse smorzato la tensione abbandonandosi alle lacrime.
- Penso che un po' d'aria fresca ci farà bene ,non trovi ? - le chiese dopo qualche istante.
Le non rispose,ma silasciò condurre mentre la faceva mettere in piedi davanti a lui.Con un gesto elegante le porse il braccio aspettando che accogliesse l' invito.
- Molto bene - dichiarò.
- Dicono che non esistano giardini così belli in nessuna tenutad' inghilterra,mia madre ne andava fiera ... - fece soave,e continuò a parlarle con tono rassicurante mentre la conduceva con sè. 

Era una splendida giornata di sole anche se era appena iniziato l' inverno.
Ron l' aveva invitata a fare due passi con lui il giorno prima,utilizzando come scusa che gli era successo un fatto molto importante e aveva bisogno del parere di una persona di cui si fidava ciecamente.
Lo spirito di altruismo della grifondoro non aveva tardato a mostrarsi,spronandola ad accettare con gioia, anche se lo scopo per cui lo faceva era abbastanza personale.

Il bacio la raggiunse tiepido e fremente sulle labbra.
Ron la guardava rapito mentre nei suoi occhi si affacciava la speranza che anche lei provasse lo stesso  sentimento nei suoi confronti.

- Io...non ...oh, Ron ! - balbettò incerta, completamente in preda all' agitazione.
Il ragazzo le sorrise fiducioso avendo captato non incertezza,ma pura emozione nelle sue parole.

- Di che mi appartieni Hermione ! - fece con slancio.

Troppo felice  per rispondere a parole scosse furiosamente la testa ,colta da lacrime di gioia.

- Si ! - lo rassicurò  sussurrando senza fiato.




Hermione si asciugò in fretta gli occhi quando udì bussare alla porta.Non voleva farsi cogliere da Malfoy in quello stato, gli aveva offerto fin troppe occasioni per bearsi della sua debolezza,sarebbe stata forte,anche adesso che una condanna a morte pendeva sulla sua testa.
- Avanti - fece con voce poco convinta.

Malfoy aprì la porta con un gesto lento e misurato che la spazientì sin da subito.Senza alcuna difficoltà l' uomo incontrò subito i suoi occhi e fissò il suo sguardo nelle iridi dorate della ragazza.
Hermione sentì un brivido correrle lungo la schiena.Quella in cui la stava sfidando era una dimostrazione di volontà in cui sapeva di non poter avere la meglio.
Distolse lo sguardo per prima, in evidente imbarazzo.

- Ho pensato che volessi raggiungermi nei sotterranei. - sentenziò gelido.
- Ma vedo che non sei in perfetta forma. - completò deridendola.
Hermione si sentì avvampare ,come aveva fatto a leggerle dentro in così poco tempo ?
- Ti garantisco che la mia salute... -
La realtà la colpì come una schiaffo facendole dinuovo lacrimare gli occhi.Si odiò per questo,maledicendo il fatto di essere sopravvissuta,di essere lì con lui, e che lui volesse essere con lei nella stessa stanza.
Abbassò il capo come in una sconfitta.
- Avanti ,me lo merito Malfoy .-
Stupito da una tale affermazione sollevò un sopracciglio incuriosito.
- E cosa ti meriteresti per l' esattezza da me ? - la interrogò.
La ragazza sollevò i capo e i suoi occhi mandavano fiamme.
- Ordinami di seguirti ! - gridò.
- Io non grido alle donne,ricordalo . - sibilò pericoloso.
- Desidero solo che tu passi del tempo con me aiutandomi nella ricerca con la tua brillante mente geniale.Ho usato tutti gli aggettivi o ce ne sono degli altri da menzionare per decantare la strega più brillante della sua età ? - la provocò.

 

  
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