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Autore: __Lily    07/03/2012    5 recensioni
« No Blair, io ti amo più di me stesso » le disse, e poi finalmente la baciai come avrei voluto fare da tanto tempo. Averla fra le miei braccia, rendeva migliore la mia vita, rendeva migliore il mondo che mi circondava ma soprattutto rendeva migliore me.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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POV Blair

 

Quando la mattina mi svegliai, ero ancora tra le braccia di Chuck e sentire il suo respiro regolare mi tranquillizzava più di qualsiasi altra cosa perché da dopo l’incidente, non avevo fatto altro che pregare per lui. Rimasi lì, sveglia a guardarlo dormire. Era come un bambino, così innocente e indifeso, e iniziai a chiedermi come aveva potuto quella donna spacciarsi per sua madre. I miei ricordi andavano sempre più indietro, fino a risalire alla notte del mio compleanno. Poi, mentre continuavo a fissarlo aprì i suoi occhi color nocciola e iniziò a ricambiare il mio sguardo.

« Buongiorno » gli dissi io e poi gli diedi subito un bacio, e lui anche se ancora un po’ assonnato ricambiò.

« Buongiorno Blair » mi rispose.

Mi girai di fianco e allungai la mano per prendere il telefono, ma non avevo il coraggio di accenderlo, ne di uscire di casa. Cosa avrebbero detto tutti?

« Non dovresti più avere paura di Gossip Girl, con quante cose ha pubblicato » mi disse Chuck, e per la prima volta dopo tanto tempo eravamo sulla stessa lunghezza d’onda.

« Immagino già la nuova etichetta: Blair Waldorf, codarda » dissi, facendo un finto sorriso.

« Quella era la mia etichetta »

« Era Bass, ora non più »

« E non devi temere che diventerà la tua » mi disse, e poi mi lasciai cadere tra le sue braccia, mentre le sue mani mi accarezzavano i capelli, « Blair, prima o poi dovrai uscire dall’Empire »

« Non ne ho il coraggio Chuck. La stampa mi bersaglierà e poi.. non oso nemmeno immaginare l’incontro con Sophie »

« Ma perché Sophie ti fa così tanta paura Blair? »

« Solo perché ho umiliato suo figlio di fronte al mondo intero forse »

« Tu sei Blair Waldorf, non lo dimenticare di nuovo.. e poi non sarai sola perché io sarò con te Blair ».

Lo baciai di nuovo, come potevo non farlo? Era tutto ciò che avevo desiderato, tutto ciò che non avevo potuto fare quando stavo con Louis, avevamo così tanto tempo da recuperare.

« Tua madre e tutti gli altri saranno preoccupati per te, dobbiamo andare a casa tua » mi disse, cogliendomi di sorpresa.

« Ho visto che ci sono i giornalisti sotto all’Empire e non sono pronta per una rivelazione scandalistica.. so che inizieranno a fare anche domande sul bambino e non voglio »

« Penserò io alla stampa, tu vatti a vestire »

« Ma non ho un vestito, a parte quello da sposa »

« Vai di la a vedere Blair »

Così scesi dal letto e andai nell’altra stanza, e lo vidi. Un abito meraviglioso, di colore bianco con scollo a V era proprio lì, poggiato su una sedia. Lo presi e lo indossai. Era perfetto e mi calzava a pennello, facendo intravedere anche un po’ la pancia che giorno dopo giorno stava crescendo sempre di più. Mi misi a sedere sul divano e aspettai Chuck, se lui era con me, sarei riuscita ad affrontare anche il mondo intero. Sarei riuscita ad affrontare anche Louis.

 

 

POV Chuck

 

Era bellissima, ed era come se quell’abito fosse stato fatto per essere indossato da Blair Waldrof. Ogni volta che la guardavo, mi innamoravo di lei, come la prima volta. Non ho mai amato tanto nessuno come Blair, e nessuno avrebbe potuto sostituirla. Quando anche io fui pronto, raggiungemmo la limosine passando dal retro del mio albero.

« Chuck, sei davvero sicuro? » mi domandò lei. E come avrei potuto cambiare idea? Lei e quel bambino erano le mie uniche ragioni di vita.

« Non sono mai stato più sicuro di così, e non ho paura dei Grimaldi. Vedrai, andrà tutto bene Blair » le dissi e poi la baciai.

Il viaggio per arrivare a casa di Blair sembrava non finire mai. Sul telefono aveva 30 chiamate perse – tra Serena, Dan, Nate, la madre – non aveva fatto niente di sbagliato, non aveva niente da nascondere. Era preoccupata, ma non per se stessa, aveva paura che i Grimaldi potessero fare qualcosa, portarle via suo figlio. Non lo avrei mai e poi mai permesso. Quel bambino apparteneva a Blair, lei era sua madre, e – lui o lei – aveva bisogno di Blair. Quando fummo arrivati, sotto alla casa di Blair c’era tutta la stampa del mondo a mio parere, scesi per primo e con l’autista feci in modo di far scendere Blair ma senza essere troppo fotografata.

« Chuck, stammi vicino ti prego » mi disse lei in ascensore, mi avvicinai di più e le presi la mano e la intrecciai alla mia.

« Non ti lascerò sola nemmeno per un istante Blair » le risposi, e feci giusto in tempo a darle un bacio prima di scendere dall’ascensore e come Blair temeva i Grimaldi al completo erano lì. Facendoci forza raggiungemmo il punto dove si trovava la madre di Blair, che appena vide la figlia la strinse forte a se, mentre Louis e Sophie se avessero potuto mi avrebbero incenerito all’istante. Vidi anche Serena e Dan che erano venuti lì per lo stesso motivo, assicurarsi che lei stesse bene.

« Eravamo così preoccupati per te » le disse suo padre, mentre Blair si stava rifugiando in uno dei suoi abbracci. Poi si staccò dal padre e si voltò verso la famiglia reale, che ovviamente stava aspettando delle spiegazioni da lei.

« So che vi devo delle spiegazioni, delle scuse e chissà cos’altro » disse lei, e notai gli occhi di Louis per la prima volta tristi, come se provasse veramente dolore, « Non sarei mai riuscita a dire quel si, nemmeno volendolo.. io non potrei farlo nemmeno ora »

« Avevo ragione io alla fine sul conto della tua ex petite amie » disse Beatrice e le teste di tutti si voltavano verso di lei, « Vi avevo avvertiti che avrebbe solo portato vergogna sul nostro nome »

« Smettila Beatrice » disse Louis

« Dopo tutto quello che ci ha fatto, tu la difendi ancora Louis? » domandò Sophie, quel ragazzo nonostante tutto era davvero determinato.

« No, hanno ragione loro. Non volevo ferirti, non volevo prenderti in giro e tanto meno umiliarti Louis, non era mia intenzione nemmeno gettare vergogna sul nome della tua famiglia. Mi dispiace »

« Ormai è tardi Blair, lo hai fatto » le rispose Sophie che al contrario del figlio, era determinato a far colare a picco la donna che amavo.

« Non potevo sposarti, perché io amo Chuck e per quanto ho provato a dimenticarlo..io non ci riesco » disse lei, guardandomi.

« Devo ricordarti che aspetti un bambino da mio figlio? »

« Lo so benissimo, e ho provato a farlo anche per lui o lei.. ma non si può uccidere un sentimento, l’ultima volta che l’ho fatto sono quasi morta » rispose lei, fiera.

« Che cosa hai intenzione di fare allora? »

« Sarò io, a riconoscere quel bambino » risposi, correndo in suo aiuto. Non ce l’avrebbe mai fatta da sola.

« Tu non c’entri niente in tutto questo » mi disse Louis, con il suo accento francese.

« Io amo Blair, e amerò suo figlio. Non ho intenzione di perderla, ne tanto meno di rinunciare a lei. Non capisci che a Monaco sarebbe stata solo infelice? » chiesi io a Louis.

« Io l’avrei tratta con tutti gli onori, come una regina »

« Certo, permettendole di venire a New York solo per due giorni, o di chiedere il permesso a tua madre per poter uscire con suo figlio? Tu non la conosci, quanto la conosco io. Non lo avrebbe sopportato »

« No, non avrei mai permesso una cosa del genere »

« L’avresti fatta vivere in una gabbia dorata, ma non è questo ciò di cui Blair ha bisogno »

« Tu vuoi riconoscere mio figlio, solo perché ami lei »

« Che tu mi creda o no, io voglio bene a quel bambino e giuro che avrà tutto ciò che io non ho avuto e che ti piaccia o no, Grimaldi, lui o lei, porterà il mio cognome »

« Lo vedremo, Bass » disse Louis, poi si recò all’ascensore e la madre e la sorella lo seguirono. Io mi avvicinai a Blair che sembrava davvero sconvolta da tutto quello che era successo e insieme li guardammo andar via.

Sapevo che avevamo vinto solo una battaglia, sapevo che sarebbero tornati. Ma per all’ora sarei stato pronto, e una volta per tutte avrei messo fino a questa storia.

 

 

 

[Angolo Autrice: Terzo capitolo, che ve ne pare? Spero che vi piaccia, chiedo scusa per il ritardo, ma il tempo scarseggia e anche la mia fantasia purtroppo.. Be’ divertitevi a leggere e magari a recensire!

 

 

 

 

-Lily

 

 

 

  
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