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Autore: malikbubs    08/03/2012    8 recensioni
"Sono un hater perchè non vuoi capirlo, Zayn?"
Era immobile, davanti a me. Forse paralizzata dalle sue stesse parole.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Novembre passò in fretta e con lui caddero anche le ultime foglie, dagli alberi del giardino.
A differenza mia, Andrea adorava l'autunno.
Nei pomeriggi in cui pioveva, o semplicemente non avevamo voglia di uscire, trascorrevamo le ore sul terrazzo, e la guardavo dipingere, disegnare.
In tutte quelle foglie che lei raccoglieva, disegnava, o creava con semplici pennellate, però, c'era di più, molto di più. C'eravamo noi due, con il nostro amore, i nostri sogni.
Con il nostro futuro insieme.
In un pomeriggio di fine Novembre, il giorno dopo la festa di beneficenza, come tanti altri, ero seduto sul divanetto della terrazza ed Andrea, seduta per terra, disegnava appoggiando la schiena alle mie gambe.
Dal blocco di fogli che aveva in mano, volò via un foglietto.
"Ops!" sospirò lentamente Andrea.
Le spettinai dolcemente i capelli e mi alzai per riprenderlo.
"Grazie, sei davvero un gentiluomo. Quel foglietto è importante per me." mi disse sorridendo.
"Oh, davvero? E come mai?" risposi incuriosito.
Come poteva un pezzo di carta del genere, essere così importante?
"Guarda tu stesso."
Guardai il disegno.
C'era disegnata una ragazza, o meglio la sua schiena.
La ragazza aveva i capelli raccolti disordinatamente, che le ricadevano con grandi ciocche sulla schiena.
E sotto la nuca, c'era una frase: "And can you feel the love tonight?"
Era il disegno del tatuaggio che stava facendo il giorno in cui c'eravamo conosciuti.
17 Settembre 2011, era scritto in alto e ormai era quasi illeggibile.
Sorrisi.
"Vuoi ancora farlo?" le chiesi sedendomi accanto a lei.
"Il desiderio c'è ancora. Ma forse è troppo grande..."
Le porsi il disegno e scoppiai a ridere.
Ero stato io a dirle che forse era troppo grande e lei mi aveva rifilato una delle sue solite rispostacce acide. Ricordavo tutto come se fosse appena accaduto.
"Se vuoi farlo, ti accompagnerò. E se vuoi, sarò anche lì a stringerti la mano."
Andrea buttò la testa indietro e prese a guardare il cielo, che quel giorno era limpido e sereno, come per cercare la stella che le avevo fatta vedere la sera prima, la nostra stella.
"Non ho più bisogno di quel tatuaggio."
Dicendolo, mi prese la mano e la strinse forte.
"E perchè?"
"Perchè l'amore l'ho trovato, lo sento. E non solo di notte, ma ogni singolo secondo della mia vita."
Stavo guardando anche io il cielo, sforzandomi di non far cadere le lacrime.
Andrea mi faceva sentire il ragazzo più felice della terra, mi faceva sentire vivo, e mi amava.
Mi amava non perchè ero famoso, bello, affascinante, ma perchè ero Zayn.
Zayn e basta.
Ed io l'amavo perchè senza di lei, non mi sarei mai sentito così, me stesso.
Non avrei mai scoperto di poter amare una persona così tanto da star male, così intensamente da impazzire e dimenticarsi di tutto.
Perchè sensa di lei, nulla avrebbe avuto un senso.
E allora perchè, tutto doveva finire?

1 settimana prima.
L'ultimo ad arrivare fu Harry, quel ragazzo non era mai stato puntuale e tutti noi pensavamo che probabilmente, se mai si fosse sposato, sarebbe arrivato in ritardo anche al suo matrimonio.
"Le donne vanno fatte aspettare." diceva convinto.
" A me Andrea ha sempre detto di sostenere il contrario, ovvero che sono gli uomini, che vanno fatti aspettare."
"Pff, leggende metropolitane."
E la conversazione, finiva sempre in mezzo alle risate.
Quella mattina, a casa di Liam, dovevamo parlare del nostro futuro tour negli Stati Uniti; non che la cosa non m'interessasse, ma avrei preferito starmene a casa, svegliare Andrea con un bacio e portarle la colazione a letto.
E invece ero seduto sul divano, ad aspettare il solito Hazza ritardatario che non si svegliava mai in tempo.
"Andrea verrebbe con te in America, per il tour?" mi chiese Niall curioso.
Cazzo, non ci avevo mai pensato.
Sapevo che prima o poi avremmo dovuto affrontare quell'argomento, ma non avevo idea di come farlo.
"Oh, ehm, beh...non ne abbiamo ancora parlato." risposi impacciato.
E a dirla tutta, nemmeno volevo farlo.
Ultimamente Andrea aveva iniziato ad apprezzare di nuovo Londra e stava riscoprendo la città in cui era nata e cresciuta, la stava guardando con nuovi occhi.
Con i miei occhi.
Sapevo del suo sogno di vivere all'estero, in America, nel North Carolina.
Voleva una casa sulla spiaggia, desiderava svegliarsi la mattina con il rumore delle onde, correre sulla riva, lasciare che il suo sguardo si perdesse nell'infinito e sentirsi libera, proprio come l'oceano.
Ma avevo anche capito che lei non sarebbe mai venuta con me in America, seguire il tour e soprattutto era una cosa che non potevo chiederle.
Ma non potevo nemmeno rinunciare a lei, lasciarla per tutti quei mesi da sola.
Aveva litigato con tutti i suoi amici e non vedeva da più di 2 mesi i suoi genitori.
"Ehi, Zayn? Ci sei?" Louis mi riportò sulla terra.
"Sì, stavo solo pensando."
"A cosa?" chiesero Liam e Niall in coro.
"Che Andrea non verrebbe mai in America con noi, e che io non posso nemmeno pretendere che sia entusiasta di questa idea..." non riuscivo a trovare le parole per continuare.
"... ma non puoi nemmeno rinunciare a lei, lasciarla qui e vivere per tanti mesi lontano dalla ragazza che ti ha cambiato la vita. E' normale."
Come se mi avesse letto nel pensiero, Liam terminò la frase. Ormai sul punto di scoppiare in lacrime, mi feci coraggio e domandai:"Allora, cosa dovrei fare?"
"Se l'ami davvero, dovresti lasciarla libera di scegliere." disse Niall.
"Devi lasciarla andare." sospirò talmente piano Louis, facendo in modo che sentissi solo io.
Liam andò ad aprire ad Harry che era arrivato, io lo seguii e uscii di casa.
"Dove vai?" mi chiesero in coro.
"A trovare la forza di non vivere." dissi quando ormai ero lontanto, per non farmi sentire.
Io senza Andrea non esistevo, non ero nulla.
Non ero me stesso.

...

"Ehi Zayn, è tutto ok?"
La voce di Andrea mi salvò dalla tempesta che i ricordi avevano provocato.
"Sì, è tutto ok." mentii. "Ci vediamo un film stasera?"
"Mh, ok. Vado a sceglierne uno su internet."
Si alzò e rientrò in casa.
[Che ne dici di guardare il film della nostra vita, per vedere come andrà a finire tra noi? Perchè non clicchiamo sul tasto "stop" e viviamo questo momento per sempre? Oppure mandiamo avanti, fottiamo questi stupidi mesi che passeremo distanti, perchè la distanza è solo una puttana, e viviamo il momento in cui ti avrò di nuovo tra le mie braccia.]
"Vieni con me, ti prego." sussurai.
Ma Andrea non poteva sentirmi.

Leggete anche le mie ONE-SHOT!
1 - Shall we dance.
2 - Il mondo è nostro stanotte.
3 - A beautiful melody when the night's so long.
Seguitemi su twitter, sono @malikbubs.
Un bacio a tutte, - maart.
P.S. Recensite, mi raccomando!
   
 
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