Dedicata ad Hermione09
e ‘Mione14. Con tutto l’amore che c’è.
Romeo and Juliet
Se
non ricordi che Amore t'abbia mai
fatto commettere la più piccola
follia,
allora non hai
amato.
(W.Shakespeare)
-Se vuoi ti do una mano- Chiede Hermione alzando un sopracciglio e fissandolo preoccupata.
-No, grazie. Ce la faccio benissimo da solo.- Risponde il ragazzo dai capelli rosso fuoco, che riprende a camminare avanti e indietro febbrilmente, borbottando qualcosa a bassa voce.
-Come vuoi...- la ragazza alza leggermente le spalle e ritorna a leggere con interesse il voluminoso libro posato sulle sue gambe.
La sala
comune dei Grifondoro non è mai stata tanto deserta. E’ strano come ultimamente
l’intero edificio eclissi, appena loro due si ritrovano anche solo a qualche
metro di distanza. Sarà perché, forse, litigano un po’ troppo
spesso.
Hermione sfoglia una pagina delicatamente, mentre il silenzio continua a regnare sovrano.
Ecco che a spezzarlo, arriva la voce costernata di Ron.
-Ok, mi devi aiutare!Sono disperato!- Hermione abbassa il volume, e gli rivolge una fugace occhiata.
-Problemi con il copione, eh?- un sorriso compare inevitabilmente sulle labbra di lei.
-Si si, lo ammetto...Allora, mi aiuti o no?- Sospira il rosso, che nel frattempo sta per avere una crisi nervosa.
-Sai Ron, se provassi a concentrarti un briciolo in più, forse ti riuscirebbe più semplice imparare quelle quattro battutine...- Afferma con un pizzico di rimprovero nella sua voce.
-Quattro battutine???Hermione sono più di 200 pagine!!!-
La ragazza si alza, fa il giro del tavolo e lo raggiunge.
-Allora, vogliamo cominciare?-
Lui annuisce appena e afferra l’insieme di quelle quattro battutine. Una risma di fogli scombinati e rovinati, finisce presto nelle mani di Hermione.
In copertina, si legge a caratteri cubitali : “Romeo e Giulietta”.
-Bene, cos’è che non ti riesce?- gli chiede lei, iniziando a sfogliarne le prime pagine.
-L’atto secondo, scena quind... -. Si interrompe subito, avvampando.
-Atto secondo, scena?-
-No, no...Ripensandoci...Mi riesce tutto abbastanza bene...
-Ron, che stavi dicendo?-
-Davvero Herm...Nulla...- ribadisce spostando in continuazione lo sguardo da un punto all’altro.
-Ok, o me lo dici adesso, oppure lascio stare e non ti aiuto MAI più. Nemmeno in erbologia e pozioni-. Minaccia infallibile quando si tratta di Ron.
-Hmm...Va bene, va bene...Te lo dico!- un sorriso soddisfatto si stampa sulle labbra della ragazza.
-Allora?-
-Atto secondo, scena quindici-.
*
Hermione non amava particolarmente quell’opera. Per questo non l’aveva mai letta integralmente e soprattutto, per questo non riusciva a capire l’enorme imbarazzo che provava in quel momento Ron.
-Dunque, io recito la parte di Giulietta e tu provi a recitare la parte di Romeo. Ok?- chiede lei sospirando.
Ron tira un gran respiro, poi chiude gli occhi strizzandoli, ed inizia a recitare.
(A Giulietta, prendendole la
mano)
“Se tocco con mano
indegna...
questa tua santa
reliquia...
Si
interrompe un secondo. Ci riflette un po’ sopra e poi
continua.
è il peccato di tutti i cuori
pii,
queste mie labbra, piene di
rossore,
Balbetta
qualche istante. Poi avvampa nuovamente e volta la testa, cercando di non
incrociare lo sguardo di Hermione.
sono pronte a render morbido quel
tocco
con un tenero bacio”
Conclude
sospirando.
-Senti Herm...Veramente, non c’è bisogno...- continua insistente lui.
-Innanzi tutto questa esibizione è importantissima per Hogwarts e tu devi mettercela tutta per farla al meglio. Secondo, ho accettato di aiutarti e adesso devo andare sino in fondo. E poi stiamo solo recitando, che male c’è?-
-Già...-
-Dunque. Visto che stiamo recitando, oltre ad esprimerci a parole, dobbiamo anche interpretare i personaggi e muoverci.
All’inizio della frase tu devi guardarmi negli occhi e prendermi la mano. Interpreti il ruolo di un ragazzo perdutamente innamorato di una ragazza che, in questa scena, nemmeno conosce! Non puoi rimanere così rigido... Fa finta di...Beh, si...Fa finta che tu stia parlando con la persona che ami, e comportati di conseguenza...
Non balbettare, e soprattutto, non fare pause inutili. Dà un senso a ciò che dici...Ok? Devi farlo talmente bene, da farmi sentire davvero Giulietta-.
-La fai facile tu- ribatte lui abbassando gli occhi.
-So che ce la puoi fare...- gli sorride- Avanti, ricominciamo-
Ron trae un breve respiro e fa qualche passo indietro.
-Ok, vai- dà il via, Hermione.
Ron avanza lentamente di qualche passo, non perdendo nemmeno per un istante il contatto con gli occhi di lei. La scruta, scava nei suoi occhi talmente a fondo, che Hermione viene scossa da un brivido.
Le prende la mano e le pronuncia con voce suadente:
“Se tocco con mano
indegna
questa tua santa
reliquia,
è il peccato di tutti i cuori
pii,
queste mie labbra, piene di
rossore,
sono pronte a render morbido quel
tocco
con un tenero
bacio.”
Hermione non
riesce più a distogliere lo sguardo da lui. Si sente partecipe di un’emozione
talmente profonda da farle mancare il fiato.
Legge un
secondo la sua battuta, poi trema leggermente, sfiorando acnora le sue mani, e
prosegue:
“Pellegrino,
alla tua mano tu fai troppo
torto,
perché è un gesto gentile il
tuo.
Anche i santi hanno mani, e i
pellegrini
le possono
toccare.”
Si guardano reciprocamente, senza demordere
mai. Ron le si avvicina di più.
-Bene...Bene...Va..Molto meglio- tentenna
lei, che fa ancora fatica a distaccarsi da quei brividi e quelle scosse così
forti.
Poi aggiunge:
-adesso il tuo compito è quello di
convincermi a ricevere un tuo bacio. Quindi sii il più coinvolgente
possibile...Ok?- Hermione iniza a capire l’imbarazzo iniziale di Ron. Si scuote
leggermente, promettendo a se stessa di rimanere calma. In fondo l’ha dettoo lei
stessa, stanno solo recitando.
-Ok, continuiamo...- risponde lui,
altrattanto incapace di ragionare a sangue freddo, ma concentrandosi al massimo
per dimostrarle che può essere anche un bravo alttore, oltre che ad un bravo
portiere.
“I santi non hanno
labbra?”
Hermione risponde, controllando ancora una
volta il suo copione.
“Sì, pellegrino, ma quelle sono
labbra
che loro devono usare per la
preghiera.”
Si interrompe. Cerca di
mantenere un minimo di autocontrollo, cosa molto difficile vista la versione
attraente del Ron seicentesco.
-Benissimo Ron. Ora come
vedi, io non voglio cedere. Insisti. Cerca di
convincermi...-
Ron inizia ad accarezzarle
la mano e continua.
“E allora, cara santa, che le
labbra
facciano anche loro quel che fanno le
mani:
esse sono in preghiera davanti a
te,
ascoltale, se non vuoi che la
fede
diventi
disperazione.”
Hermione inizia a
commettere l’enorme errore di calarsi troppo nel personaggio che interpreta.
Invece che Giulietta, è lei che sta cedendo.
Continua a recitare, come
se fosse la cosa più naturale che abbia mai fatto in vita sua. Si potrebbe
addirittura dire che abbia smesso di recitare, e abbia iniziato a
vivere.
“I santi, anche se
accolgono
i voti di chi prega, non si
muovono.”
Sono sempre più vicini,
mano nella mano, accarezzandosi reciprocamente. Ron si fa avanti ancora, i loro
corpi che si sfiorano. Lui, più alto, rivolge in basso il suo sguardo e le
sussurra:
“E allora non ti
muovere,
fino a che io non raccoglierò dalle
tue labbra
l’accoglimento della mia
preghiera.”
Le sfiora le labbra in un
gesto delicato, socchiudendo gli occhi. Hermione fa lo stesso, rimanendo con la
testa protesa verso l’alto, verso di lui, anche dopo essersi
separati.
Ron, dopo aver leggermente
separato la sua testa da quella di lei, aggiunge ancora a bassa voce, quasi per
rendere quelle parole solo ed esclusivamente di Hermione:
“Ecco, dalle tue labbra ora le
mie
sono purificate così del loro
peccato.”
Hermione prosegue quel
magico momento, incorniciato da loro due solamente, ed un’enorme ed immenso
battito che muove i loro cuori all’unisono.
“Ma allora adesso è sulle mie che
resta il peccato
di cui si sono purificate quelle
tue!”
Ron avvolge un braccio
attorno alla sua schiena, spinge il suo corpo contro il suo. Vicino al suo orecchio le
sospira:
“Una colpa dolcemente
rinfacciata!
Il mio peccato succhiato da
te!
Rendimelo, allora, il mio
peccato.”
E la bacia ancora, questa
volta in modo più passionale, creando un contatto che non vuole più spezzare.
Eppure dopo infiniti istanti, si allontanano e lei
sopraggiunge:
“Sai baciare nel più perfetto
stile.”
Ron sorride contro le sue
labbra, lei sospira e lo bacia ancora.
Il copione che teneva in
mano, le scivola via.
Si, non ha assolutamente
bisogno di leggere cosa fare, ora.
E Ron...Ron farà una
bellissima figura alla rappresentazione scolastica.
Dall'amicizia all'amore c'è
la distanza di un bacio.
(Anonimo)
Fine.
Esiste solo una parola per descrivere la strabiliante opera
di Shakespeare: meravigliosa.
Inutile specificare che il testo presente è tratto a “Romeo e Giulietta” ed è tutto ed interamente opera di Willamuccio ciccino!
Leggetelo bene il testo, non superficialmente, perchè all'inizio io non l'ho capito molto bene. Poi l'ho riletto con calma e ci sono arrivata.Se viene capito, la storia ha molto più effetto.
Quando l'ho trovato su internet mi sono venuti in mente
subito Ron ed Herm...Sono incorreggibile!!!Vabbè...
In
ogni caso volevo ricordare che questa one shotty è dedicata a due ragazze
fantastiche:
Hermione09
e ‘Mione14.
L’ho
scritta pensando a voi, quindi è giusto che vi appartenga.
Hermione09: per
te, perché sei una tra le mie più grandi fans e perché ogni volta mi dimostri
che mi vuoi tanto bene. Si già che ricambio, ma meglio specificarlo. Ti
adoro.
Mione14:perché
in questo periodo non sta passando un bellissimo periodo e perché volgio che
sappia che non se lo merita. Sei fantastica Giuly. Niente e nessuno avranno mai
il diritto di farti stare male.
A voi
altri: perché
ogni volta che leggo le vostre recensioni mi spunta un sorriso. E si sa, un
sorriso migliora l’universo. Grazie di cuore, perché siete fantastici. Grazie
anche a Camilla, che merita di essere
mensionata!
CON
TANTO TANTO AMORE.
Vostra
=Valeria18=