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Autore: groffgasm    08/03/2012    1 recensioni
FanFiction St. Berry. Dopo il diploma Rachel si traferisce con Kurt a NY per frequentare la NYADA (New York Academy of Dramatic Arts). Jesse St. James vive a NY già da più di un anno, esattamente da dopo le Nazionali del 2011 e ha ottenuto un importante ruolo a Broadway. Il destino li farà rincontrare. È inevitabile che Rachel sarebbe stata accettata alla NYADA. È inevitabile che Jesse sarebbe riuscito a calcare i palcoscenici di Broadway. Un sacco di cose sono inevitabili... sarà l'amore tra Jesse e Rachel una di queste?
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry | Coppie: Jessie/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Oh, ecco che arriva la coppia felice!”

Jesse e Rachel erano appena entrati nel PJ Clarke's mano nella mano e si guardavano attorno alla ricerca dei loro amici. Matt fece loro segno con la mano e due ragazzi lo raggiunsero.

“Ciao ragazzi!” li accolse Vanessa.

Jesse e Rachel si tolsero i loro cappotti e poi si accomodarono al tavolo con Matt e Vanessa. “Scusate il ritardo, siamo stati bloccati nel traffico per mezz'ora.”

“Questo freddo mi ha proprio stancato.”

“Non dirlo a me! Ho le mani congelate.”

“Se solo usassi i guanti con i gattini che ti ho regalato io...”

“Rachel”, la interruppe Jesse, “quei guanti sono piuttosto... inquietanti.”

“Ma no che non lo sono, sono molto teneri!”

“No, sono inquietanti.” ribatté Jesse. Poi si voltò verso i suoi amici. “L'altro giorno al centro commerciale credo di aver spaventato una dozzina di bambini con quei guanti addosso.”

Rachel lanciò un'occhiataccia al suo ragazzo e lui fece spallucce. Matt e Vanessa li guardavano divertiti.

“Andiamo a prendere da bere.” propose Matt dando una pacca sulla spalla al suo migliore amico. Mentre Jesse si allontanava, si girò un istante e fece la linguaccia a Rachel la quale sorrise e rispose allo stesso modo.

Le due ragazze rimasero sole al tavolo.

“Allora, com'è andata ieri sera? Com'è Arthur?” chiese curiosa Vanessa.

“Molto, molto carino, divertente e alla mano! Mi piace e piace anche a Jesse. Ho dato la mia approvazione a Kurt.”

“Deve assolutamente presentarmelo!”

“Vogliono andarci piano. Comunque, news da parte dei miei papà: stamattina hanno prenotato l'aereo.”

“Ah sì? E quando vengono?”

“Tra due settimane.”

“Gli presenterai Jesse?”

“Sì, organizzeremo un pranzo insieme o qualcosa del genere. In realtà loro lo conoscono già, cioè ci hanno scambiato qualche parola quando io e Jesse stavamo insieme ai tempi del liceo. Però stavolta è ben altra cosa, ecco. Dato che sanno che stiamo insieme da un mese e mi sentono sempre parlare di lui, pensano che sia arrivato il momento di conoscerlo meglio.”

“Capisco. E tu che ne pensi all'idea di farli incontrare?”

“Io sono sicura che adoreranno Jesse. Non sono affatto preoccupata.”

“Ma certo che mi adoreranno.” disse Jesse appena raggiunse insieme a Matt le due ragazze al tavolo. “Sono il fidanzato che ogni padre vorrebbe per la propria figlia.” concluse passando una coca cola a Rachel.

“Magari evita di dirlo davanti a loro se non vuoi fare la figura di un idiota, però.” commentò il suo amico.

“Ah, intendi come quella che hai fatto tu?”

Tutti risero tranne Matt. “Ok, possiamo buttarci alle spalle quella storia una volta per tutte?”

“No, è troppo divertente.” continuò a stuzzicarlo Jesse.

“Ridi pure. Vedremo cosa combinerai tu quando incontrerai i genitori di Rachel.”

“Solo perchè tu lo sappia, ero l'alunno preferito di sua madre biologica. I suoi papà si fideranno di me esattamente quanto lo faceva lei.”

“Ok, avete rotto.” li stroncò Vanessa. “Tesoro, non pensi sia arrivato il momento?” disse poi girandosi verso Matt. “Non ce la faccio più ad aspettare!”

Rachel e Jesse li guardarono perplessi. “Il momento per cosa?”

“Abbiamo una proposta da farvi.” chiarì Vanessa. “Dai, diglielo, Matt!”

Matt finì la sua birra prima di cominciare a parlare e soddisfare la curiosità dei suoi amici. “Mio zio mi ha invitato ad andarlo a trovare il prossimo week-end.”

“Aspetta un attimo, quello zio?” lo interruppe Jesse.

“Sì, zio Ryan. E mi ha anche detto che posso portare tutti gli amici che voglio...”

“Ti prego, dimmi che non stai scherzando!” lo interruppe di nuovo Jesse.

“Non vi seguo.” commentò invece Rachel ancora perplessa.

“Ryan è mio zio, Rachel.” cominciò a spiegare Matt. “Vive a Miami. Jesse lo conosce perchè abbiamo passato una settimana da lui quest'estate.”

“E chi se la dimentica quella settimana? Rachel, credimi, suo zio è un mito!”

“Insomma, mi ha invitato a Miami la prossima settimana e sono libero di portare chi voglio. Quindi la mia proposta è questa: noi quattro venerdì partiamo per Miami per un week-end all'insegna del relax e del divertimento... Ci state?”

“Puoi scommetterci, amico!” esclamò Jesse eccitato al solo pensiero di un week-end del genere.

“Wow... io non so nemmeno cosa dire...”

“Per favore dì di sì.” la pregò Jesse prendendo le mani di Rachel tra le sue.

“Dai, Rachel!” aggiunse Vanessa.

“È solo che non mi aspettavo una tale proposta... ci sarebbero tante cose da fare: dobbiamo organizzarci per bene, scegliere con cura i vestiti, fare un programma con tutte le cose da visitare...” Ma dopo aver lasciato i suoi amici sulle spine per un po' rispose:“Ma sapete una cosa? Ci sto!”

Vanessa lanciò un urlo in preda all'euforia. “Oddio, sono così eccitata! Non vedo l'ora!”

“Fantastico! Chiamo subito mio zio per avvisarlo.” disse Matt alzandosi dal tavolo.

Jesse, rimasto solo con le due ragazze cominciò a raccontare gli aneddoti più divertenti della piccola vacanza estiva a Miami. Raccontò di Ryan presentandolo come “lo zio che ogni ragazzo vorrebbe avere”, delle intere giornate passate in spiaggia, delle serate in discoteca. “Senza dubbio la vacanza più bella della mia vita.” concluse Jesse. “Ragazze, fidatevi di me, ci divertiremo un sacco!”

 


“È lui!” esclamò Matt indicando col dito un uomo sulla quarantina a bordo in una Cadillac decappottabile nera. L'automobile era parcheggiata di fronte all'uscita dell'aeroporto e la persona seduta al posto del guidatore corrispondeva al nome di Ryan Rivera. Nato e cresciuto a Miami, manager pubblicitario di successo, trentanovenne, era uno dei pochi componenti della famiglia di Matt con cui si sentisse quasi ogni giorno, nonché uno dei pochi con cui gli piaceva passare del tempo nonostante abitasse molto lontano. Forse perchè era giovane, forse perchè era uno degli uomini più divertenti che avesse mai conosciuto, forse perchè era l'esatto opposto di suo padre, fatto sta che Matt amava suo zio Ryan ed era felicissimo all'idea di passare un week-end con lui.

Ryan si tolse gli occhiali da sole e li gettò sul cruscotto quando vide avvicinarsi i quattro ragazzi che aspettava. Uscì dalla macchina e gli andò incontro. “Ecco i miei ragazzi!” Abbracciò per primo suo nipote. Poi strinse la mano a Jesse. “È bello rivederti, Jesse.”

“E loro devono essere le vostre incantevoli ragazze.” disse poi stringendo le mani di Vanessa e Rachel. “Io sono Ryan, è un piacere fare la vostra conoscenza. Lasciate che mi occupi io dei bagagli. Voi salite pure in macchina.”

Jesse e Matt insistettero nel dargli una mano, mentre le ragazze si sedettero sui sedili posteriori dell’auto. “Complimenti per l’auto, signor Rivera. Davvero molto bella.” disse Rachel.

“Sono un appassionato d’auto d’epoca. Questa è una Cadillac Sedan del ’58. Niente male, eh? L’ho lasciata guidare al tuo ragazzo un paio di volte l’estate scorsa e se l’è goduta parecchio, vero Jesse?”

“Assolutamente fantastica.” Rispose lui sedendosi accanto alle due ragazze.

“Ah, e... ragazze?” L’uomo mise in moto l’automobile. “Chiamatemi Ryan.”

Durante il tragitto Rachel lasciò che il vento le scompigliasse i capelli mentre i suoi occhi erano intenti a scrutare l'ambiente intorno a lei. Non aveva mai pensato di potersi ritrovare il un posto del genere in vita sua. Tanto meno con degli amici veri come Matt e Vanessa e con un fidanzato perfetto come lo era Jesse. Da quando erano tornati insieme la sua vita era cambiata radicalmente. È sorprendente l'impatto che una sola persona possa avere sulla vita di un'altra. Con il ritorno di Jesse nella vita di Rachel, ad esempio, le loro vite avevano preso una piega inaspettata ma entusiasmante. E questo era solo l'inizio.


“Non hai detto nulla sul mio costume.” disse Rachel prima di mordere il suo cono gelato.

“Mi piace...” rispose Jesse. Poi avvicinandosi al suo orecchio continuò sussurrando: “Ma senza staresti anche meglio.”

“Jesse!” lo rimproverò lei.

Il ragazzo la guardò divertito mentre le guance di Rachel prendevano colore a causa dell'imbarazzo.

“Sei inappropriato.”

“Il sorriso che ti si è formato in volto pochi secondi fa dimostrerebbe tutt'altro.” Jesse avvolse Rachel tra le sue braccia e le riempì il collo di baci. Poi cominciò a farle il solletico sulla pancia sapendo che Rachel non sarebbe riuscita a trattenere le risate. E aveva ragione.“Oddio, ti prego basta! Smettila!” continuava a ripetere mentre cercava di liberarsi dalla presa del suo ragazzo. “Interessante... di solito mi preghi di fare l'esatto contrario.” Jesse stampò un rapido bacio sulle labbra di Rachel prima di lasciare la presa. La prese per mano e ripresero a camminare in riva al mare. Matt e Vanessa erano pochi metri avanti a loro. Il tramonto stava dipingendo il cielo d'un arancio acceso contribuendo alla creazione di un panorama mozzafiato. Un leggero venticello rinfrescava l'aria e faceva ondeggiare lentamente le palme. Le acque del mare riflettevano la luce del sole e di una fila di grattacieli in lontananza. I quattro ragazzi avevano trascorso tutto il pomeriggio in spiaggia e ora stavano tornando in villa da Ryan.

“Perchè ti imbarazza sempre così tanto parlarne?”

“Non lo so... è solo che mi sento un po' a disagio. Credo che dipenda dal fatto che nessuno mi ha mai fatto sentire desiderata nel modo in cui lo fai tu. Cioè, a volte ho difficoltà a crederti quando mi dici che sono incredibilmente sexy con quel vestito o quando dici che ho un corpo favoloso...”

“Ma è la verità! Lo penso davvero, Rachel.”

“Lo so... Il problema è che non lo penso io... sono io a non sentirmi sexy. Non è colpa tua.”

Jesse lasciò andare la mano di Rachel e le mise un braccio intorno alla schiena avvicinandola di più a sé. Poi le baciò la fronte. “Non hai nulla di cui vergognarti. Ci lavoreremo su... insieme.”

 

“Bentornati.” li accolse così Ryan quando i ragazzi entrarono in villa. “Com'è andata?”

“Alla grande!” rispose entusiasta Rachel. “Qui è tutto magnifico: il mare, la sensazione del calore del sole sulla pelle, la sabbia sotto i piedi...” aggiunse Vanessa.

“Benvenute a Miami! Ora che avete toccato con mano cosa offre, non vorrete più lasciarla!”

I ragazzi si gettarono sui divanetti in salotto e Ryan li raggiunse poco dopo con una caraffa di limonata fresca. “Chi ne vuole un po'?”

“Allora, zio, che si fa stasera?” chiese Matt riempiendosi il bicchiere.

“Stasera si festeggia perchè primo, il mio nipote preferito è in città, secondo perchè poco fa ho concluso un grosso affare a cui lavoravo da settimane. Quindi lavatevi e mettete i vostri vestiti più eleganti perchè verrete con me ad una serata organizzata dal mio capo. La festa si terrà nella sua lussuosa villa a Coral Gables e per lussuosa intendo dotata di sei camere da letto, quattro bagni, un giardino che è praticamente un labirinto e una piscina enorme.”

“Wow!” commentò Vanessa.

“Aspetta di vederla dal vivo! Resterai a bocca asciutta! Allora, posso chiamare e confermare la vostra presenza?”

I ragazzi si scambiarono delle occhiate tra di loro e poi diedero via libera a Ryan.

 


“Ok, ora è ufficiale... Wow!”

“Sì, wow esprime esattamente i miei pensieri su questo posto!”

La descrizione di Ryan non rendeva giustizia alla bellezza della villa da sogno in cui i ragazzi erano appena entrati. Il giardino si estendeva per metri e metri ed era caratterizzato da vegetazione di vario genere. Vi erano una decina di tavoli lunghissimi per il buffet con piatti più o meno esotici. Tutti gli ospiti erano vestiti in modo decisamente poco sobrio. Erano tailleur e smoking a farla da padrona. Per fortuna Ryan aveva prestato due dei suoi abiti più eleganti a Jesse e Matt, mentre le ragazze indossavano due vestiti che le facevano sembrare due modelle di copertina. Qualcuno invece aveva preferito indossare bikini o boxer da mare e sorseggiare cocktail in piscina tra una nuotata e un'altra. Ryan presentò subito i ragazzi ad alcuni suoi colleghi e poi al padrone di casa, un simpatico tipetto dalla pelle mulatta. Ebbero modo di scambiare quattro chiacchiere prima che egli si allontanasse per salutare altri ospiti che continuavano ad arrivare.

“Ok, ragazzi, ho tre parole per voi: mangiate, bevete,divertitevi. Un'unica regola: non esagerate e non combinate casini. Ricordatevi che siete ospiti e che il padrone di casa è il mio capo. Ricevuto?” I ragazzi annuirono.

“Perfetto. Ora, se volete scusarmi, ho già adocchiato una bionda a bordo piscina niente male.” Ryan diede una pacca sulla spalla a Jesse e fece un occhiolino a suo nipote per poi allontanarsi dal gruppo.

“Non so nemmeno da dove cominciare.”

“Io comincerei da quel tavolo lì.”

“Matt, sempre a mangiare pensi!”

“Oh, ma con tutto sto ben di Dio, a che volete che pensi?”

“Non ha tutti i torti.”

I ragazzi si spostarono verso uno dei tanti buffet.

“Sei stupenda stasera.” disse Jesse a Rachel offrendole dello champagne.

La ragazza sorrise e lo ringraziò. “Ho pensato a quello di cui abbiamo parlato in spiaggia e potrei avere un'idea a riguardo...”

“Ti ascolto.”

“No, non ora... ma presto. La notte è giovane e lo siamo anche noi.” Rachel fece toccare il suo bicchiere con quello di Jesse e poi lo avvicinò alle sue labbra per bere. “A noi.”

 

La serata trascorreva tranquillamente già da un paio d'ore tra chiacchierate spensierate, drink elaborati e musica orecchiabile quando Rachel prese Jesse da parte per rivelargli il suo piano.

“Allora, ricordi la nostra piccola scommessa la sera che mi portasti al PJ Clarke's per la prima volta?”

“Certo, e ricordo anche la mia vittoria.” rispose Jesse con un sorriso che ricordò a Rachel esattamente uno di quelli che aveva usato quel giorno ovvero uno di quei sorrisi che l'avevano praticamente fatta sciogliere e l'avevano costretta alla resa.

“Ecco, voglio la rivincita. Questa volta però sarò io a cercare di sedurre te.”

Il sorriso di Jesse si trasformò in una risatina. “Sei sicura? Ti ricordo che non sono un bersaglio facile.”

“Sicurissima. È un modo per mettermi alla prova e lavorare sul mio lato sensuale.”

“Ok, ci sto.”

“Valgono le stesse regole dell'altra volta. Impersoniamo le stesse persone. Facciamo finta che ci siamo rincontrati qui per caso dopo il nostro primo incontro al PJ Clarke's.”

“Ok, ma come si sarebbe concluso quell'incontro ipoteticamente?”

“Ti sei beccato un due di picche.”

Jesse rise di nuovo. “Poco probabile, ma va bene lo stesso. Tuo il gioco, tue le regole.”

“Allora avvisa Matt e Vanessa che ci andiamo a fare un giretto da soli. Io comincio a camminare... Ti aspetto sotto quella palma lì. Non appena arrivi anche tu comincia il gioco.” disse Rachel indicandone una in lontananza.

“Perfetto.”

 

 

“Non posso credere ai miei occhi! Rachel Berry...”

“Ma guarda chi si vede... Jesse St. James... Pensavo di essermi liberata di te.”

I due ragazzi si scambiarono dei baci sulla guancia.

“Qual buon vento ti porta a Miami, Jesse?”

“Sono venuto a far visita a mio zio, sono suo ospite... tu, piuttosto?”

“Sono qui in vacanza con degli amici.”

“Wow. Sinceramente non credevo ti avrei mai più rivista e tanto meno non in una situazione del genere.”

“Già. Se credessi nel destino direi quasi che non è un caso che ci siamo rincontrati.”

“Tranquilla, non ho intenzione di rimorchiarti stavolta, Rachel. A dire il vero un paio di ragazze si sono già offerte di farmi compagnia questa notte...”

“Peccato... Questa serata è così noiosa... Sai, stavo giusto cercando qualcuno che potesse intrattenermi...” Rachel fece un passo in avanti accorciando la distanza che la separava da Jesse.

La ragazza era passata all'attacco. Jesse deglutì prima di parlare. “C-Che tipo di intrattenimento?”

“Quel tipo di intrattenimento per cui non servono i vestiti addosso.” disse Rachel poggiando una mano sul petto di Jesse e muovendola verso il basso. Jesse era sorpreso dal fatto che Rachel fosse andata subito al sodo. Ma era troppo presto per lui per gettare la spugna. Bloccò la sua mano prima che potesse arrivare al cavallo dei pantaloni.

“Come ti ho già detto, ho due ragazze che mi aspettano... sarebbe da maleducati tirarsi indietro con loro. A meno che... tu non abbia di meglio da offrire.” Jesse era passato al contrattacco.

“Lo sapevi che ci sono sei camere da letto all'interno della villa? Impressionante, vero? Immagina di essere beccati in una di queste in atteggiamenti non proprio... diciamo... consoni al tipo di gente raffinata che c'è qui stasera...” Rachel si massaggiò il collo con la mano destra per poi farla scendere lentamente seguendola con lo sguardo fino alla scollatura del suo vestito. I suoi polpastrelli continuarono a muoversi proprio dove partivano le curve del suo seno mentre i suoi occhi tornarono a guardare Jesse. Si accorse che il ragazzo avrebbe ceduto da un momento all'altro. “La possibilità di essere beccati... l'adrenalina... non ti fa sentire vivo?”

“Potremmo finire nei guai...”

“Oppure no...” Rachel si assicurò di mantenere il contatto visivo con Jesse. Sentiva di essere a un passo dalla vittoria. Avvicinò il suo viso a quello di Jesse in modo che tra le loro bocche ci fossero solo pochissimi centimetri di distanza. “Sei disposto a correre il rischio, St. James? O hai troppa paura?”

Ben fatto, pensò Jesse. Rachel aveva giocato bene le sue mosse. Era stata in grado di trasformare tutto in una sfida che uno come Jesse non avrebbe mai potuto rifiutare.

“Andiamo a dare una svolta a questa serata.” cedette Jesse.

Rachel lo prese per mano e senza dare nell'occhio entrarono nella villa. Salirono velocemente le scale e raggiunsero il piano con le camere da letto. Rachel aprì la porta della prima stanza a destra che si trovava su quel lungo corridoio assicurandosi che fosse vuota e trascinò Jesse con sé al suo interno. Chiuse la porta della stanza a chiave e poi spinse il ragazzo sul grande letto a baldacchino al centro della stanza. L'eccitazione di Jesse cresceva sempre di più. Vedere Rachel così disinibita lo stava facendo letteralmente impazzire. Aspettava impazientemente la sua prossima mossa. Prima che potesse rendersene conto, la ragazza aveva poggiato le sue mani sulle sue gambe e stava risalendo le cosce premendo sempre più forte. “Tutti questi vestiti... non servono.” La voce calda di Rachel e il suo sguardo provocante fecero venire i brividi a Jesse che giaceva pietrificato sul letto. La ragazza fece qualche passo indietro e spostò i suoi lunghi capelli sul lato destro. Poi cominciò ad abbassare la zip del suo vestito. Pochi secondi dopo il vestito era per terra e la ragazza indossava solo della lingerie di pizzo nero.


The mood is set,
So you already know what's next.
TV on blast,
Turn it down,
Turn it down.
Don't want it to clash,
With my body screaming out.
I know you hearin' it,
You got me moaning now.
I got a secret that I wanna show you, oh.
I got a secret imma drop em to the floor, oh.

No teasin,
You waited long enough.
Go deep,
Imma throw it at ya,
Can you catch it?
Don't hold back,
You know I like it rough.
Know I'm feelin ya, huh.
Know you liking it, huh.

So why you standing over there with ya clothes on?
Baby strip down for me,
Go on take em off.
Don't worry baby,
Imma meet you half way,
Cause I know you wanna see me.

 

L'attesa alimentata dai movimenti sensuali e dalle parole che stavano uscendo dalla bocca di Rachel stavano uccidendo Jesse. Non ricordava di essersi mai sentito così eccitato in vita sua. Avrebbe voluto alzarsi e fare sesso con la sua ragazza contro la porta seduta stante fino a star male, ma il gioco era gestito da Rachel. Era lei al comando e lui doveva attenersi alle sue regole. Perciò continuò a godersi lo spettacolo in silenzio.
 

Almost there,
So baby don't stop what you're doing.
softer than a mutha
Boy I know you wanna touch.
Breathing down my neck,
I can tell ya wanna...
And now you want it like,
Want you to feel it now.
I got a secret that I wanna show you,
I got a secret Imma drop em to the floor,

No teasin,
You waited long enough.
Go deep,
Imma throw it at ya,
Can you catch it?
Don't hold back,
You know I like it rough.
Know I'm feelin ya, huh.
Know you liking it, huh.

So why you standing over there with ya clothes on?
Baby strip down for me,
Go on take em off.
Don't worry baby,
Imma meet you half way,
Cause I know you wanna see me...

 

La ragazza prese la mano di Jesse e lo costrinse ad alzarsi in piedi davanti a lei. Cominciò a sbottonargli la camicia aderente e quando finì la lanciò contro la porta. Posò le labbra sul suo pomo d'adamo e poi scese sempre più in basso. Percorse tutto il petto nudo e gli addominali di Jesse con i suoi baci fino ad arrivare al di sotto dell'ombelico. Sbottonò e abbassò la cerniera dei pantaloni e con forza li tirò giù.

No heels,
No shirt,
No skirt,
All I'm in is just skin.
No jeans,
Take em off,
Wanna feel your skin.
You a beast, oh.
You know that I like that.
Come on baby,
All I wanna see you in is just skin.

 

Jesse lasciò che la ragazza rimuovesse anche i suoi boxer lasciandolo completamente nudo. Dopo fu il suo turno di rimuovere l'intimo che ancora indossava Rachel.

All in baby,
Don't hold nothing back.
Wanna take control,
Ain't nothing wrong with that.
Say you liking how I feel,
Ain't gotta tell me that.
Just put your skin baby on my skin.

No heels,
No shirt,
No skirt,
All I'm in is just skin.
No jeans,
Take em off,
Wanna feel your skin.
You a beast, oh.
You know that I like that.
Come on baby,
All I wanna see you in is just skin.

No heels,
No shirt,
No skirt,
All I'm in is just skin.
No jeans,
Take em off,
Wanna feel your skin.
You a beast, oh.
You know that I like that.
Come on baby,
All I wanna see you in is just skin.
All I wanna see you in is just skin.
All I wanna see you in is just skin.
All I wanna see you in
All I wanna see you in is your skin, oh.

 

Quando le parole finirono, Rachel premette il suo corpo contro quello di Jesse e lasciò finalmente soddisfare le loro bocche affamate. Il loro desiderio sessuale era alla stelle. Finirono a baciarsi contro il muro avvinghiati l'uno all'altro. Rachel fu sollevata da terra dalle braccia di Jesse e si resse a lui abbracciando i suoi fianchi con le sue gambe. Un gemito di piacere fuoriuscì dalle sue labbra quando il ragazzo cominciò a penetrarla. Le sue spinte erano forti e decise e acquistarono un ritmo sempre più veloce. “Ti prego, non fermarti.” sussurrò Rachel prima di tornare ad ansimare in preda al piacere. Sentì il fiato di Jesse sul collo prima che il viso del ragazzo scendesse fino a fermarsi e iniziare a baciarle i seni. La ragazza appoggiò il viso all'indietro contro il muro e si aggrappò forte alle spalle di Jesse. I loro corpi sudati reclamavano di più e sembrava che non sarebbero mai stati sazi abbastanza da smettere. Quando entrambi raggiunsero l'apice del piacere si accasciarono sfiniti sul pavimento freddo. “Direi che siamo pari ora, St. James.” disse Rachel non appena riprese fiato. “Comincio a pensare che dovremmo fare più spesso giochi del genere!”

Rachel sorrise e spostò un ciuffo di capelli dalla fronte di Jesse. “È stato fantastico!”

Tu sei stata fantastica! Il sesso più appagante della mia vita! E questo dovrebbe dirla lunga sul perchè non hai nulla da invidiare a nessuna ragazza in fatto di bellezza o sensualità! Cominci a crederci ora?”

“In effetti sì. Ho imparato la lezione: posso essere sexy e posso lasciare il mio ragazzo senza fiato ogni volta che voglio.”

“Esatto.” Jesse si chinò su di lei per baciarla. “Ti amo.” gli disse quando le loro labbra si staccarono.

“Ti amo anch'io.”

 


Il resto del week-end passò troppo velocemente considerando quanto i ragazzi si stavano divertendo tra falò in spiaggia, nuotate in piscina e passeggiate in riva al mare. La Rachel che tornava a New York era un po' diversa da quella che era partita tre giorni prima. E non si trattava solo dell'abbronzatura. Rachel si sentiva più forte e aveva scoperto un lato di sé che non credeva nemmeno di avere.

Jesse stava salendo le scale che conducevano al suo appartamento sovrappensiero. La sua testa era probabilmente ancora a Miami e perciò non si accorse che qualcuno lo stava aspettando davanti alla sua porta d'ingresso. Qualcuno che non sentiva né vedeva da molto tempo.

“Ciao, dolcezza. Ti sono mancata?”

“A-Ashley, cosa ci fai qui?”


Nota: Sono tornata! :) Vi avevo avvisati che ci avrei messo più del solito ad aggiornare e che avreste avuto un nuovo capitolo nei primi giorni di Marzo ed eccomi qui! :) Non chiedetemi come mi è venuto in mente di spostare l'ambientazione a Miami per questo capitolo perchè non lo so nemmeno io XD Ne ho approfittato tra l'altro per inserire una sorta di sequel al famoso gioco che fecero tempo fa Jesse e Rachel modificandone qualche aspetto. E un pizzico di smut non fa mai male :D La canzone cantata da Rachel è Skin di Rihanna. Passiamo al finale... mi piace concludere con un cliffhanger perchè penso che contribuisca a mantenere viva la vostra attenzione e il vostro interesse. Ebbene sì, Ashley è tornata... vedremo perchè nel prossimo capitolo. Vi informo inoltre che prevedo di scrivere all'incirca altri 4 capitoli per questa storia e che, considerando che d'ora in poi tornerò ad aggiornare una volta a settimana, si concluderà tra un mesetto. Come sempre commenti e recensioni sono molto graditi :) Vi lascio con questo fanvideo: http://www.youtube.com/watch?v=p1J6ZMgScP0&feature=g-like&context=G2177371ALTyLDrAAIAA

  
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