-Mancano tre minuti alla fine della partita. Per vincere il campionato le Good History devono mantenere il vantaggio acquisito sulle Orange Stars. I minuti supplementari potrebbero costare caro alla squadra capitanata da Athena Rowins. Wendy Louis, l' attaccante della formazione ospite, avanza palla al piede.-
La voce del telecronista giunge alle orecchie di una ragazza dagli insoliti occhi viola.
-Presto! Tutte in difesa!- Il capitano cerca di impostare le azioni delle sue amiche.
"Devo resistere"
La sua mente è piena di pensieri. E' consapevole di aver speso tutte le sue energie nel corso della partita, così il resto della squadra.
"Ancora"
Incita le sue gambe affinchè esse continuino la disperata corsa. Osserva quasi con indifferenza le sue compagne cadere sotto il peso della fatica. Non reggerebbero altri quattro minuti.
"Più veloci, stupide gambe!"
Avrebbe voglia di urlare, ma il fiato le serve.
-La Louis vuole tirare!- l' urlo beduino del telecronista la spaventa.
"Devo farcela! Perchè siete così lente?"
La mora si sta sforzando al massimo.
-MOON CRY!!!- un urlo infrange i suoi pensieri.
Wendy sta per segnare.
Si guarda attorno e nota le espressioni deluse delle sue compagne.
-Non mollate...- mormora.
-MIRACOLO! Dominique Saroyan, il portiere della History respinge il tiro! Mancano pochi secondi-
Un sorrisetto compiaciuto appare sulle labbra della ragazza fra i pali.
-DOM!- urla Athena.
La seconda punta delle Stars, Gemma Post, è arrivata in aiuto della compagna.
-La post tira e... PARATA!-
Il capitano si tuffa in porta, sotto lo sguardo sconvolto dell' amica.
-Il triplice fischio dell' arbitro annuncia la fine della partita. Le Good History vincono 4 a 3 contro le Orange Stars, grazie al miracoloso salvataggio della centrocampista, nonchè capitano, Athena Rowins...-
Ma la ragazza non sente. E' troppo felice.
Abbraccia le sue compagne con le lacrime agli occhi. Lacrime di gioia e dolore.
Dolore?
La Rowins si sfiora lo zigomo destro con la mano. Quello zigomo, il salvatore della squadra, brucia di impazzire. Un odore acre giunge fino al cervello della ragazza.
-A...Abbiamo vinto...- mormora.
Poi il buio. 

Athena si svegliò urlando. Ormai era normale. Quell' incubo la tormentava tutte le notti. Il ricordo la tormentava tutte le notti. E la sua cicatrice era sempre lì, pronta a ricordarle tutti i dolori che quel gesto le aveva procurato:
Il dolore di aver fatto preoccupare sua madre, il dolore di aver rinunciato al calcio per un anno, il dolore per aver deturpato il suo volto, il dolore di dover restare in ospedale, con una frattura, mentre le sue amiche venivano eliminate dal girone nazionale.
Ma la cicatrice le avrebbe per sempre ricordato la gioia della vittoria, la soddisfazione di aver visto il sorriso sul volto dei tifosi, la sensazione di importanza avuta in quel momento.
-Micchan?- mormorò, sperando di non aver svegliato la nuova amica.
Nessuna risposta. Il letto accanto al suo era vuoto.
La ragazza dagli occhi viola scosse le spalle -Sarà uscita...-
Osservò l' orologio. Le 2.00. Sbadigliò e guardò fuori dalla finestra. C' era la luna piena. Affondò la testa nel cuscino e chiuse gli occhi. Doveva essere in forze per assistere alla grande partita che si sarebbe svolta quella mattina: Knights of Queen contro Inazuma Japan.



ANGOLO FINALE
Scusate per il ritardo. In questo periodo ho un calo d' ispirazione.
*rilegge il capitolo*
Bene! E' peggio di quanto pensassi. Un saluto,
Etta
P.S. I vostri capitoli sono bellissimi! *W*
P.P.S. Quelli scritti in corsivo sono i ricordi di Athena. Sono scritti al presente perchè Atty li rivive ogni notte.