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Autore: Miss Padfoot    09/03/2012    2 recensioni
Siamo due autrici. Una scrive per Sam,l'altra per Helie. E' una storia che parla di due ragazze diverse. Due amori diversi. Due punti di vista diversi. Per chi non l'ha capito "verschieden" vuol dire "diverse" in tedesco
- Chissà quante sono le stelle - disse Sam guardando il cielo
- Sono infinite, come i tuoi occhi - disse Frd guardandola
- M-ma i miei occhi sono due -
- Di numero, ma la loro bellezza è infinita -

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Si era nascosta dietro a un muro per anni,evitando di essere sè stessa per evitare di affezionarsi alle persone,ed ora si era accorta che poteva evitarlo. Poteva essere una ragazza normale,poteva avere per amico chi voleva,poteva avere anche Draco,se voleva,e mai prima di allora aveva voluto così tanto qualcuno.
Draco.
E uno strano calore sciolse la lastra di ghiaccio che aveva al posto del cuore,facendolo ricominciare a battere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Fred Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La ragazza sensibile quanto uno stuzzicadenti - Sam

 

- Io ti avevo avvertita - disse Katie impettita - Ti avevo detto che quei gemelli non avrebbero fatto altro che danni -

- Lo mangi il bacon? - chiese Sam.

Katie fece finta di non averla sentita e proseguì.

- Senti, se non vuoi finire bruciata da un drago, lasciali perdere -

- Si, mammina.  Mi prepari il biberon o sono abbastanza grande per mangiare la pappetta sul seggiolone? - disse Samantha con tono sarcastico.

- Molto spiritosa - fece Katie.

Si avviarono verso la torre Nord, dove dovevano fare di Divinazione con i Tassorosso.
Stavano salendo le scale in silenzio, cosa insolita per Sam e Katie.

- Mi parlerai ancora? - chiese Sam porgendole il mignolo

- Dipende. Non prendermi più in giro, è una cosa che detesto - disse Katie mentre apriva la porta.

Appena entrarono, si sedettero più lontano possibile dalla cattedra.

- Buongiorno - fece la professoressa Sibilla Cooman.

Sam odiava la Cooman. Aveva degli occhi piccoli, ma con gli occhiali che aveva sembravano grandi e terrificanti, che la guardavano sempre con profondo odio. E come se non bastasse, Sam non capiva l'esistenza di Divinazione. Era una materia stupida, ma si divertiva molto a prendere in giro la professoressa pazza.
In quel momento quest'ultima stava farfugliando qualcosa di incomprensibile ma non tanto interessante da far alzare a Sam la mano e farle uscire dalla bocca: "Professoressa, può ripetere che non ho capito l'argomento?"

In quell'ora lei era solita a ridere sotto i baffi con Katie o dormire, ma non fece nè l'uno nè l'altro. Lei guardava le nuvole dalla piccola finestra che gli stava accanto.

- Sam, penso che tu devi stare alla larga dai gemelli Weasley - disse a bassa voce Katie.

Sam la fissò male, poi riprese a guardare le nuvole.

- Sam, credimi. Io ci sto nella squadra di Quiddicht con loro. Non dico che non sono simpatici, anzi fanno molto ridere, ma non voglio che tu passi più tempo con loro. Potresti innamorarti  -

- Sei gelosa, Bell? - disse Sam togliendo lo sguardo dalla finestra e parlando finalmente faccia a faccia con l'amica 

- Pensi che potrei mai innamorarmi di uno dei due Weasley? Ho capito che con Fred ho passato tutti i pomeriggi e George mi aiuta in Difesa contro le Arti Oscure, ma loro sono i miei migliori amici. Dai, Katie, come si può innamorarsi di una testa bacata come Fred?-

- E' la stessa cosa che diceva Angelina Johnson. Adesso è cotta marcia di Fred - rispose Katie.

- Non mi stupisce che un' oca come lei si innamori del primo buffone che le capita d'avanti - fece Sam con i denti stretti e con tono furioso.

Katie la fissò alzando il sopracciglio sinistro.

- Comunque l'ho solo detto per il tuo bene, anzi per il loro - aggiunse.

- Ma quanto sei gentile - disse Sam mentre fingeva di stare a sentire la Professoressa.

- E' la realtà. Tu sei sensibile come uno stuzzicadenti. Poi mangi sempre - commentò Bell con un tono quasi lagnoso.

- E non sei contenta di avere una mangiacioccorane-sensibile quanto uno stuzzicadenti per amica? -

- Sam, tu sei la mia migliore amica perchè, anche se non noti se soffro, riesci a farmi tornare il sorriso -disse Katie mentre abbracciò Sam.

- Mi dispiace, ma che ci posso fare? - sussurrò Sam per non farsi sentire dall' insegnante dagl' occhi piccoli.

- Nulla - rispose ridacchiando

- Santissimo Godric, ti prego dimmi che è finita altrimenti crucio tutti - fece Sam a bassa voce.

- Non puoi cruciarci. Te l'ho detto mille volte: se sei arrabbiato devi sfogarti, non devi picchiare nessuno nè tanto meno farli volare per aria o cose del genere - disse Katie mentre la professoressa le passò molto vicino guardandola male.

- Era una battuta. Che ore sono? -

Katie fece giusto in tempo a scoprire il polso quando da lontano sentirono la campana che rintoccò. Dovevano andare a Difesa contro le Arti Oscure, ma Sam, cercando di non farsi vedere da Katie, saltò l'ora: da quando il professor Lupin si era licenziato, non amava più quella materia. Lei venerava Lupin, era l'unico professore che gli stava a cuore. Non le interessava nemmeno l'idea che era un Lupo Mannaro.

Sam, molto pensierosa, si avviò verso la Torre dei Grifondoro, quando incontrò George.

- Ciao George- urlò - Dov' è Fred? - chiese lei mentre stava salutando il rosso ragazzo con un grosso sorriso

- Sta indietro - urlò lui per farsi sentire - Ci vediamo a pranzo! - mosse il braccio in segno di saluto e se ne andò.
 
Sam continuò per la sua strada; incontrò anche Neville Paciock, anzi lo salutò e lo aiutò a raccogliere le penne d'oca e l'inchiostro che gli erano caduti a terra. Alla rossa ragazza non piaceva molto nascondersi dai professori; odiava nascondersi, ma era l'unica cosa da fare. Anche se tutti le dicevano che Moody era un professore fenomenale, lei era sempre più dispiaciuta all'idea di vedere un altro insegnate al posto del suo caro Remus John Lupin.

- Quante volte ti ho detto che non devi saltare le lezioni? - disse una voce femminile che fece sobbalzare Sam

- Diamine, Katie. Fammi sobbalzare di nuovo e morirò - fece Sam con la mano al petto

- Il professor Moody è più simpatico di quanto tu possa immaginare - disse Katie.

- Non è Lupin - disse Sam a malincuore

- Bè, se vuoi sentirlo puoi sempre inviargli un gufo -

L' idea di Katie fece brillare gli occhi dorati di Sam che, per ringraziarla, l'abbracciò.

- Dimmi, Katie, è veramente finita la lezione o passi così tanto tempo con me da prendere anche i mie vizi di saltare le lezioni? -

- No, Sam. E' solo che tu pensi solo al professor Lupin e il tempo passa veloce -

- Cavolo quanto mi conosci bene. Ora sbrighiamoci, altrimenti perderemo Pozioni - disse Sam velocemente.

Scesero le scale e arrivarono al sotteraneo velocemente. Sam era molto brava in Pozioni. Era una delle materie in cui era brava oltre a Cura delle creature magiche. In quell'ora Sam e Katie non si parlarono molto dato che la prima si rifiutava di fare alcun tipo di dialogo se veniva disturbata mentre faceva una pozione. L'unica cosa che riuscì a far distogliere lo sguardo dal calderone a Sam, fu che Marietta Edgecombe si era sbagliata con qualche ingriediente e fece esplodere l'intera aula. Quando rintoccò anche la terza campana, tutti fuggiro dall'aula di Piton che puzzava di pesce marcio.

- Ho una fame. Chissà che c'è per pranzo - disse Sam massaggiandosi lo stomaco.

- Pensi solo a mangiare. Arriverà quel giorno che non mi parlerai più di cibo? - disse Katie salendo le scale.

- Ah, aspetta e spera - rispose Sam.

Andando nella sala comune per prendere la sciarpa di Sam, videro la McGranitt che era appena uscita

- Signorina Bell, Signorina Rayn, questo pomeriggio alle sei arriveranno gli studenti delle scuole di Durmstrang e Beuxbatons. Siete pregate di avvisare anche gli altri ragazzi che non erano presenti al mio discorso come voi - fece la professoressa - Buona giornata - aggiunse e se ne andò.

- Oh, io adoro i ragazzi di Durmstrang. Sono così forti e belli - disse Katie pensierosa mentre stava aspettando l'amica nel dormitorio.

- Quelli di Hogwarts sono meglio - sbuffò Sam acchiappando la sua sciarpa.

Anche Katie sbuffò - Dimmi almeno un nome di un ragazzo più bello di Victor Krum -

- Cedric Diggory. Per me è molto più bello lui che quel bulgaro monociglio -

Katie sembrava molto arrabbiata all'insulto di Sam; quest' ultima fece attenzione a starle lontana per paura che Katie esplodesse.
Erano quasi arrivate alla Sala Grande, quando Sam sentì una voce urlare il suo nome.

- Hey, Sam! Vieni un attimo - urlò George dal tavolo dei Grifondoro

- Si? - chiese lei.

- Ci serve una mano... - fece Fred a bassa voce.

Iniziarono a parlare a bassa voce, così che nessuno poteva sentirli.


- Oh, non dire scempiaggini - disse Sam scarabocchiando qualcosa su un foglio vicino a Fred.

- Fidati. Questa pozione l'ho fatta mille volte per salire sulle montagne russe babbane -

- Grazie, Sam - dissero in coro i due gemelli.

- Dovere mio, ragazzi - rispose lei ammiccando.

Sam fece cenno a Katie di sedersi con loro e iniziarono a mangiare pesce e patatine.

- Ditemi, avete per caso voglia di partecipare al torneo Tremaghi? - chiese Sam mentre stava tagliuzzando il pesce.

- Certamente - risposero all'unisono.

Katie e Sam risero sonoramente.

- Dovete essere maggiorenni per partecipare - disse Katie continuando a ridere.

- Bè, Sam ci sta aiutando in questo - disse Fred indicandola

- M-ma non potete farlo! - fece Katie fuoribonda - E'-è....e come avete intenzione di fare? -

- Con una Pozione Invechiante - disse Sam che si stava ingozzando di patatine.

- Non riuscirete a farla franca - disse Katie severa

- Dio, Katie, sembri la McGranitt. Prima o poi dovete uscire insieme, così potete condividere la vostra "premurosa attenzione" per le regole - si lamentò Sam.

Fred e George risero. Katie, invece, non sembrava più la McGranitt, bensì un pomodoro rosso.
Katie aprì bocca, ma non uscì nulla; così girò i tacchi e se ne andò borbottando qualcosa di incomprensibile, ma tanto somigliante ad un insulto.

- Non ti preoccupare. Vedrai che le passerà - disse George con tono rassicurante.

- Forse dobbiamo presentarla a Percy. Così Perce avrà una fidanzatina premurosa alla sua altezza - fece Fred sorseggiando una tazza di succo di zucca.

- Nessuna ragazza sarà mai all'altezza del mio Percy Percy - disse George imitando sua madre

- Bè, c'è sempre la McGranitt - disse Fred.

George e Sam si piegarono in due dalle risate, immaginandosi il fratello Percy assieme alla professoressa.

- Dannazione, perderemo Difesa contro le Arti Osure! - fece George sentendo la campana che segnava la fine della pausa pranzo.

- Tu, George. Io e Sam dobbiamo andare da Piton - disse Fred come se avesse appena visto un fantasma.

- Oh, bè allora buona fortuna - George fece un saluto a Sam e al fratello e se ne andò.

- Sei pronta a lavare i calderoni, Sam? - disse Fred.

Lei sospirò, e andarono ai sotterranei nell'aula di Piton.

- Ecco i colpevoli che hanno fatto sì che il mio ufficio puzzasse di feci per un mese - disse Piton con la sua solita voce fredda e piena di sarcasmo.
- Sfortunatamente, da questo pomeriggio abbiamo il piacere di avere come ospiti le scuole di Beuxbatons e Durmstrang. Non posso far vergognare Hogwarts di avere dei criminali che imbrattano gli uffici di feci come alunni, così sono costretto (con mio grande dispiacere) di annullare la punizione -

- Allora niente punizione? - chiese Fred con gli occhi che brillarono di gioia.

- Signor Weasley, per il momento non vedo nessun'alunno di Durmstrang nei paraggi - fece Piton con un ghigno - oggi pomeriggio sconterete la vostra ultima punizione - guardò di nuovo i due delinquenti poi se ne andò molto soddisfatto di aver cancellato la gioia dagli occhi di Fred.

- Maledetto pipistrello, vipera, troll.. - fece Fred pulendo un calderone sporco e lercio.

- Bè, guarda il lato positivo. Non dovremmo più sgobbare per Piton - disse Sam cercando di far tornare la gioa negli occhi dell'amico

- Scommetto che cercherà di uccidere tutti quelli di Durmstrang per averci salvato dalla punizione -

- Fred, non essere sciocco. Non può ucciderli, al massimo li avvenelerà dicendo che era stato un incidende -

Fred la guardò e sorrise. "Certo che Fred ha un bel sorriso" pensò Sam. Poi scrollò la testa. Non poteva aver pensato ad una cosa del genere, non su Fred che era il suo miglior amico.

- Oh, Rayn. Cosa farò senza di te nei prossimi giorni? - sospirò l'amico

- Andrai dietro alle ragazze di Beuxbatons, conoscendoti - fece lei sorridendo

- Oppure progettando qualche piano malefico su Piton. Qualunque cosa faccia, lo sai, io e George non ti lasciaremo sola con quella "piccola McGranitt/futura fidanzatina di Percy" - disse Fred appongiando la mano sulla spalla di Sam parlandole faccia a faccia e con un tono di voce caldo come un vero fratello.

- Avete paura che possa convertirmi nel "Venero le regole fun club" ? -

- No, sono sicuro che te la sai cavare per quello. Tu sei come una sorella per noi, e come facciamo con
Ginny, noi ti proteggeremo. Sempre - Fred mise il braccio intorno al collo di Sam. Lei fece sorriso e  Fred arrossì tanto quanto i suoi capelli.

"Fred? Arrossire? Forse sta solo sudando. Si, sudando.." pensava lei cercando una risposta plausibile all'accaduto.

Dopo aver pulito accuratamente tutti i pentoloni, Sam e Fred  guardarono i luccicanti e brillanti calderoni soddisfatti.

- Ora so come si sente Gazza dopo aver pulito tutti i corridoi - fece Fred molto entusiasta del proprio lavoro

- Dannazione sono quasi le sei! Non voglio perdermi l'arrivo di Victor Krum -

- O delle francesine.. - aggiunse Sam.

- Francesine? Ma sei matta? Le ragazze di Hogwarts sono mille volte meglio - disse Fred sbuffando

Quella frase fece sorridere Sam. Era la stessa cosa che aveva detto a Katie.

- Guarda Cedric Diggory che bella donnicciuola! -

- Cosa? Ma se Cedric Diggory è mille volte più bello di te - fece lei con veemenza

- Anche Lupin? - disse Fred sapendo che quello era il suo punto debole

- Non-toccare-Remus-John-Lupin! - ringhiò Sam.

- Ok, scusa. Almeno sono più bello di Piton? - chiese lui.

- Forse -

- Forse? Cosa pensi che sia io, un troll? - disse Fred.
Sam iniziò a ridere e si dimenticò subito dell'insulto all'amato professore.

Fred afferrò il braccio di Sam e la trascinò fino all'Ingrasso, dove si trovava tutta Hogwarts aspettando gli ospiti.

- Ehilà - fece il gemello

- Ehi ehi - rispose Sam con i suoi spettinati corti capelli rosso scuro che si stavano arruffando sempre più

- Arrivato nessuno di importante? - chiese Fred al gemello congelante

 - N-n-no -

- Oh bene -

Ci fu uno strano silenzio. Molto probabilmente tutti erano troppo entusiasti nell'aspettare di vedere Victor Krum che per fare una conversazione sensata.

- Dio che freddo - sospirò George che si era dimenticato il mantello nella sala comune.

- Tieni e stai zitto - fece Fred con un tono di voce simile a Piton, passandogli il suo mantello

- Oh, grazie Fred - disse il gemello.

Sam vide Ron, Hermione e Harry che erano arrivati. Sam salutò Ron e Hermione con un sorriso, visto che aveva troppo freddo per alzare il braccio. Loro ricambiarono il sorriso e cercarono un posto per vedere l'arrivo delle scuole.

- Oh, oh vedo qualcosa - urlò un ragazzo del sesto anno.

Aveva ragione, erano arrivate dal cielo le carrozze di Beuxbatons.

- Uuuh, le francesine - disse un altro ragazzo del terzo anno.

Dalla carrozza uscì una donna molto alta. Era Madame Maxime, la preside di Beuxbotons. Silente si avvicinò a lei e iniziò a parlarle ma Sam non riuscì a capire molto di ciò che dicevano visto che si trovava molto lontano.

Ad un certo punto, dal lago spuntarono pian piano delle navi. Anche la scuola di Durmstrang era arrivata.

- Oh, finalmente - disse Fred che sbirciva con l'occhio per individuare Krum

- Sam, non farci caso. Come molti fanatici del Quidditch, io e Fred vogliamo vedere Victor anche se a me non interessa molto - disse George sussurando nell'orecchio di Sam.

Non fu molto stupita dal ragionamento di George, dato che il fratello Ron stava urlando come se qualcuno lo stesse castrando.

- Cavolo. Ci sono troppe ragazze intorno a lui, forse glielo chiederò in un altro momento - fece Fred malinconico

- Ehi, sono sicuro che un giorno o l'altro sarai famoso tanto quanto lui - disse George vedendo il fratello giù di morale.

- Sono sicura che potevi benissimo starci tu al suo posto -  intervenne improvvisamente Sam.

Fred la guardò dubbioso. La rossa punzella non aveva fatto abbastanza per far sparire il muso lungo all'amico malinconico. "Cavolo, Rayn, perchè continui a far soffrire la gente? Sei insensibile. Ha ragione Katie a scappare da te.." disse una vocina dentro di lei.

- Bè, perchè no? Ti ho visto battere e sono sicura che prima o poi sarai tu quello circandato da ragazzine euforiche. Mai più un semplice Weasley...mai più - fece Sam dangogli una pacca sulla spalla e facendogli un sorriso così caloroso che scongelò il freddo e gelido naso di Fred.

Molto probabilmente Sam fece così per far tacere la vocina che la faceva tanto impazzire, ma fu fiera di aver detto ciò.

- Siete speciali, ragazzi. Non dimenticatevelo mai - disse Sam guardando tutti e due i gemelli commossi.

Fred sorrise, poi l'abbracciò. La strinse in un lungo e tenero abbraccio. George aveva una lacrima che gli rigò il viso e cadde a terra. Sam lo guardò e si staccò da Fred facendogli segno di venire anche lui. Una scena abbastanza tenera, magari troppo tenera visto che tutti e tre stavano piangendo dalla gioia.

- Dannazione, non piangevo così da quando mamma non ci obbligò a sbucciarle quell'infinità di cipolle - fece George asciugandosi le lacrime con la manica del mantello del fratello

- Stiamo piangendo così tanto che questa margherita ai miai piedi cresce a dismisura - fece Fred soffiandosi il naso con la sciarpa

- Dai andiamo dentro che qui si muore - suggerì Sam con gli occhi lucidi

Forse lei non l'aveva notato, no non poteva averlo notato data la sua insensibilità, ma Fred la stava fissando diversamente da come la guardava prima. La guardava con occhi diversi.

  
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