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Autore: Manga elevato 3    09/03/2012    2 recensioni
Roundrobin. Allora le informazioni sono tutte dentro, nel primo capitolo. Vi informo che è molto fuori dal normale, la mia idea... Buona fortuna ... cioè... lettura!!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Football is Inazuma Eleven'
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Capitolo 1

Azzurra Blue (Oc di Ale)

 

Ogni anno era lo stesso, ogni 12 mesi, dovevo trasferirmi, per via delle svariate promozioni di mio padre. Ma invece di farsi promuovere, non potevano degradarlo? E la risposta ala mia domanda è no, ovviamente no, lui era troppo vanitoso per pensare ad altro, che non fosse il suo aspetto, il suo inteelletto o il suo lavoro.

Pettinavocon rabbia i capelli, sembravano crescere di almeno un centimetro, blu, che colore decisamente assurdo, ma sono nata con questi pazzi, pazzi capelli.

I miei occhi azurri lucicavano alla vista di quella stupida immagine riflessa.

Io ero perfettamente identica a mio padre, ed era orribile esseere uguali alle persone che odi.

Mi arriciai i capelli, così da renderli una chioma più corta, e boccolosa, il tutto, decorato da una miriade di fiorellini bianchi.

Poi, indossai un lungo vestito azzurro, decorato da pizetti e fiorelini.

Mi sentivo come una bambola di porcellana, se i ragazzzi della mia squadra, o peggio, quelli della squadra di mio cugino, mi avessero visto conciata in quel modo, non oso nemeno imagginare che cavolo avvrebbero pensato.

Scesi la scalinata, e tutti gli occhi si puntarono su di me.

-Madamigella Azzurra Blue, figlia di Denyel Blue è entrata nella sala!

Un velo di rossore comparve lungo il mio viso, non sapete quanto sia brutto essere ricchi.

La mia entrata in scena non fu di certo delle migliori, perché? Semplice davanti a me, c' era mio cugino Paolo Bianchi, col suo bel sorriso in grado di far sciogliere tutti.

Nessuno ha idea di quanto lo invidi, lui è il capitano del Italia, lui è la cometa bianca, lui è bello e inocente, proprio come un bambino. Io invece, sono acida, fredda, timida, sono la capitana di una misera squadretta di strada, senza gloria e senza nome, non sono nemmeno bella, e neppure intelligente, i miei genitori mi considerano una peste, ma non hanno ancora capito che lo faccio per attirare la loro attenzione.

-Cugina cara!

Appena mi vide, mi saltò letteralmente adosso.

''Ti prego, ti prego, non commentare il mio abbigliamento'' continuavo a ripetermi questa frase nel cervello, non volevo facesse uno dei suoi adorabili commenti a quel insulso abito.

Ora, non fraintendetemi, io non odio mio cugino, anzi, più che un cugino di 11° grado, per me era un fratello maggiore, un esempio da seguire.

-Salve cugino

Lo salutai con garbo, facendo una breve riverenza.

Lui sorrise come al solito, poi disse:

-O, cara cugina, non c' è bisogno di tutta questa formalità.

-O, finche mi chiamerai cara cugina, io mi comporterò come nel 1800.

Lui sorrise nuovamente, e insieme, ballammo per ore.

Finita la festa, mi accasciai al suolo, stremata da tutti quei balli.

Mi risvegliai il giorno dopo nel auto dei miei genitori.

Mia sorella dormiva betatamente, con ancora in dosso, il so pannolino sporco.

Mio padre, spingeva energicamente il pedale, l' auto andava abbastanza veloce.

-Dove adremo?

Domandai preplessa, ovviamnte, sono sempre l' ultima a sapere di certe cose, perché i primi a sapelo, sono i nonni, poi li zii, poi i cugini, e così via, fino ad arrivare a me.

-In Giappone

Dissero semplicemente loro.

Io mi girai dal altra parte.

Dopo qualche ora, iniziai a cantichiare una vecchia canzoncina di quando ero piccola, a parte essa, non ricordo molto dei tempi in qui andavo al asilo (o scuola del infanzia).

-Voglio chiamarmi Ugo......

I miei genitori mi guardarono male,

-Per piacere Azzurra, ho mal di testa

Disse mia madre, tenendosi la testa fra le mani.

-Possibile che qui il divertimento sia vietato?

Domandaì con un notono incavolato e seccatto allo stesso tempo.

-Iol divertimento non è affato proibito, ti divertirai in Giappone, quella è la patria del calcio, poi papà ti comprerà un go-chart.

Disse mia madre, le sue parole, erano come perle di sagezza, qualunque cosa dicesse, dovevamo rispettarla.

Arrivammo in fretta al aereoporto, e da li, il viaggio, diventò sempre più corto.

-Tu, appena arriviamo andrai a scuola, poi cualquno, ti verrà a prendere, per portarti a casa.

Sentenziò mia madre.

Appena arrivati mi recai a scuola con almeno 2 ore di anticipo.

-Ma-ma te sei Azzurra!

Un ragazzo dai capelli bianchi e una simpatica benda sul occhio mi corse in contro.

-Chi cavolo sei?

Domandai spaventata dal arrivo di quel..........quel uomo di neandertal

-Come? Non ti ricordi di me?

Il ragazzo sembrava dispiaciuto per la mia risposta.

Ma poi, un piccolo sorrisetto comparve lungo il mio viso.

-No, di te proprio non mi ricordo.

Finsi di non ricordarmi di lui, e poi, un secondo soriso, comparve lungo il mio volto.

Il secondo sorriso, si tramuto in una fragorosa risata.

-Ah! Lo sapevo che ti ricordav di me!

Strillò gioioso il ragazzo.

-Come cavolo facevo a dimenticarmi di te! Siamo amici dai tempi della royal......

-Poi Jude è passato alla raimon e te sei stata allontanata dalla squadra, e in seguito, tuo padre si è trasferitto.

-O caro David, non hai la minima idea di quanto mi sei mancato, e di quante cose ho da dirti.

-Be, di tempo ne avrai a sufficenza, dopotutto, sei in classe con me e Jude!

-Fantastico! No, come? Sono in classe con Jude!

Un tremendo urlo di orrore evase dalle mie corde vocali, invadendo tutto il corrridoio.

-ODDIO! Chi è quella pazza che urla come un indemoniata!

Questa volta fù un ragazzo da i capelli rasta, e dei belissimi occhi rossi, nascosti dietro un paio di spessi occhiali da sole.

-Vedo che non indossi più gli occhialetti da aviatore, sporco traditore!

Jude, mi guardò dal alto in basso, era indeciso se ignorare il mio insulto, o lasciarsi agli istinti primitivi come David e corrermi in contro per abbracciarmi.

Tutti e tre rimanemmo in silenzio per un tempo che pareva infinito.

Poi David, iuruppe nel silenzo di ghiaccio che invadeva il corridoio.

-Ma come, torni in Giappone dopo anni, e la prima cosa che dici è questa?! Possibile che non ti sia ancora passata?

Io rimasi qualche secondo in silenzio, David, aveva ragione, sono una stupida, ma se sapesse la vera ragione della mia rabbia, forse avvrebbe compreso.

Jude, stava per dire qualcosa, ma venne interotto da una 20 di ragazze.

-Dimenticavo, Jude ora è popolare

Disse David con un filo di voce, dando un senso di maninconia incredibile.

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Anatas Amazzi (oc di Samy)

 

Io odio l' acqua, la odio con tutto il mio cuore.

E indovinate dove vivo? In un posto circondato dalla neve.

Essa è fatta d' acqua ghiacciata.

Di nuovo quella parola, di nuovo i brividi lungo la schiena.

-Anatas!dove ti sei cacciata?

Hayden mi cercava da almeno un ora.

Lo sentivo, ma non avevo proprio voglia di parlare.

Stavo ancora pensando al ballo in maschera del anno scorso (Ale: no! Dai ho già fatto io il ballo! ç___ç) (Samy: muhhahahaha! *incenerisce Ale* adesso non romperà più! ^^)

Quel ballo di fine anno, affrontato durante l' ultimo anno di scuola media.

E ripensavo al mio bel cavaliere mascherato, io, prima di allora, non avevo mai sentito parlare d' amore, avevo sempre creduto di essere cattiva.

E ora, ora non so più chi io sia.

-Ti ho trovata!

Esultò Hayden, lanciando le braccia al cielo, e contemporanemente riprendere il pallonche che gli stava cadendo, con i piedi.

Sorrisi, tanto, Hayden mi conosceva fin da bambina, con lui, potevo benissimo esistere, potevo esprimere qualunque emozione, sapevo, che lui, mi sarebbe sempre stato amico.

-Sai che sarai in classe con mio fratello Shawn e me! Hayden il goleador, ''desiderato dalle donne e temuto dai portieri''

In un modo o nel altro, riusciva sempre a farmi scoppiare a ridere.

-Ormai Shawn è troppo popolare, non posso più considerarlo un amico, e ora che è diventato quel mostro, ora, non ho più la minima speranza con lui.

Hayden si sedette acanto a me.

Sentivo la sua mano sulla mia spalla.

Finalmente potevo piangere.

 

Il giorno dopo........

-Metti qua! Anat! Vieni vicino a me!!

Hayde era già seduto al suo posto, esultava come un bambino.

La sua risata mi riempiva quel posto vuoto che avevo nel cuore, solo il pensiero che presto si sarebbe dovuto operare mi riempiva il cuore d' angoscia.

Si, vedete, lui è sopravisuto al incidente, ma è ancora, a distanza di anni, in pessime condizzioni, io e Shawn siamo riuscitia farlo tornare a camminare tre anni fà, ma questo è solo un minuscolo scalino.

Mi sedetti vicino a lui.

-Non vedo l' ora di iniziare!!

Hayden si mise a dondolare, stampandosi un sorriso sulla faccia, uno di quei sorisi in stile Evans.

-Ragazzi! Benvenuti al primo anno di liceo! Io sono il professor Shin Yume. Vi pregerei di scrivere i vostri nomi su un foglietto e lasciarli davanti al bnco.

Ogniuno di noi, fece quello che il professore ci aveva comandato.

Poi, il prof Shin, si mise a fare lezzione e sfiga delle sfige, indovinate chi va a interrogare.

Me, proprio oggi, primo giorno di scuola, di solito amo farmi vedere più intelligente degli altri, ma oggi, non ero proprio in vena.

-Forza Ananas! Ti decidi a rispondere?

-Non mi chiamo Ananas, io sono Anatas, se il mio nome le crea qualche problema, mi chiami Satana e la faccia finita. Ok?

Il professore mi guardò incazzato nero, poi mi sbatè furi dalla porta.

E solo in quella frazzione di secondo, notai lo sguardo sperduto di Shawn.

Speravo viaggiase per la fantasia, cercando di ricordare i bei tempi passati insieme.

Ma ovviamente, lui era in tento a chiaccherare con ''mister fascia di frutta'' e qualche ragazza, che mostrava con entusiasmo parte del corpo.

Da quando aveva vinto l' FFI, tutto era diventato grigio, senza Shawn la vita perdeva colore.

''Shawn, Shawn, dolce caro amico mio'' (Samy: *scoppia in un epistassi violenta*) continuavo a ripetermi questa frase, come se essa potesse rimettere tutto a posto.

Ma ovviamente, le parole, non bastano, io agli occhi di Shawn sono solo l' amicchetta sadica e secchiona, molto dotata negli sport ma sopratutto, portiere della nazzionale femminile giovanile del Giappone (?).

Avrei voluto ricuperare quel penno magico, così da poter ridare colore a questa vita, anche se Shawn mi ha dimenticata, avevo sempre Hayden.

 

A ricreazzione...........

-Ciao

Sedevo ancora su la stessa panchina di qualche ora fa.

Tenevo la testa fra le mani, i capelli erano scompigliati, avevo pianto.

L' insensibile, vanitosa, coraggiosa, crudele e spietata Anatas aveva espulso gocce d' acqua salata dagli occhi.

Mi ci volle un po' prima di riuscire a elaborare la risposta a quel ''ciao''.

-Perché sei qua.........

Non mi lasciò rispondere, ma porse verso di me ua rosa azzura.

Le lacrime mi scesero ancora più velocemente, iniziai a biascicare parole prive di un senso logico, poi finalmente riuscii a formulare una frase decente:

-Un tempo io ero la tela bianca su qui tu dipingevi, ma ora, i ruoli si sono invertiti, ma i colori sono finiti.

Detto questo, corsi in lacrime da Hayden.

Sapevo benissimo dve andare a cercarlo.

Oggi c' erano le iscrizzioni al club di calcio, e conoscendo Hayden, di certo, non si sarebbe fatto scappare l' occasione di diventare uno degli attacanti.

-Hayden!

Urlai, tuffandomi fra le sue braccia.

Era l' unico posto sicuro che avevo.

L' abbraccio caldo di Hayden.

Quante lacrime, troppe emozioni tutte in una volta non vanno bene.

Voglio tornare sadica anche con Shawn, è l' unico modo che avevo per non soffrire.

Sentivo Hayden rispondere al abbraccio.

E questo mi dava coraggio.

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Silver Fire (oc di Giangi *o*)

 

-Aereoplano che te ne vai lontano da qui chissa cosa vedrai............

Continuavo a cantare da mezz ora, sperando di ricevere qualche monetina.

Ma niente, uno puo essere bello e cantar bene quanto vuole, ma se appartiee alla strada, nessuno mai lo vorra aiutare.

Il mio nome è Silver Fire, ho i capelli biondi, un po' spettinati, i miei occhi sono due fette di celo, inacstonate nel mio viso insomma, i miei occhi sono azzurri come il cielo.

(Ale: non pensate chissa cosa, usa questi paroloni solo perché lo sto aiutando.)

Sono finito qua per colpa di una ragazza, ovvero Victoria, se non avesse fatto la spia, mio padre sarebbe vivo, e io, avrei ancora un tetto sulla testa, un letto e un pasto caldo.

Eppure, nonostante tutto, lei continua a fare la sua ''vita'' normale, gioca a calcio, e rimane sempre e per sempre invidiata da tutta la scuola per il fatto che suo padre è il presidente.

Ora, invece, mi ritrovo su un marciapiede, in una di quelle sporche aiuole piene di escrementi.

La pioggia, mi fa appicicare i capelli sualla fronte, la mia espressione è cupa.

Poi una ragazza dai capelli verdi e gli occhi marroni mi porse il suo ombrello.

-Non devi stare qua al freddo, forza, vieni con me

-Ma chi sei?

-Mi chiamo Silvia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dei pazzi:

Ale: il mio capitolo fa schifo ç___________________ç persino Giangi mi ha battuto!

Giangi: sono un gegno! UWU

Samy: se tua sorella non ti aiutava a quest ora, pure te ti deprimeresti!

Ale: Samy, mi sono pisciata a dosso, ma come diamine ti è venuto in mente ''Fascia di frutta''? XD

Samy: Perché, visto che lui ha la fascia arancione, tutti lo chiamano ''fascia-arancione'' e visto che l' arancia è arancione, ho deciso di chiamarlo così, e poi, ................avevo fame ^o^!

Ale: -_-''''' siate clementi perfavore, siate buoni con noi incapaci!

Ale/Samy/Giangi: ciaoooooooooooooooo!^^

  
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