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Autore: pallina90    09/03/2012    18 recensioni
“Lasciami immediatamente” sibila a denti stretti. La accontento e lei riprende a camminare
“Fermati. Dove hai intenzione di andare?”
“Non ti riguarda” esclama
“Cazzo Bella,non posso lasciarti andare via da sola” le urlo mentre lei continua imperterrita a camminare. Sentendo le mie parole si blocca,si volta verso di me ed urla,con il viso rigato dalle lacrime, “E perché? Non sono mica tua sorella” e corre verso la strada. E’ un attimo,succede tutto in un secondo:io che urlo il suo nome e un motorino la travolge,investendola in pieno e lasciandola a terra sull’asfalto.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buon pomeriggio ragazze! Siete tutte in fermento per questo nuovo personaggio, vediamo cosa ne direte... Se per caso alla fine del capitolo avrete le idee confuse, tranquille, è normale, LOL
Ho notato un piccolo calo nelle recensioni, quindi vi chiedo: c'è qualcosa che non va? Anche perchè se c'è stato un calo in questi capitoli non oso immaginare cosa succederà quando leggerete il prossimo... Ne approfitto per dirvi che da lunedì riprendo le lezioni all'università e il mio orario prevede che io quasi pernotti lì, ergo se gli aggiornamenti non saranno puntuali non uccidetemi XD
Smetto di rompervi e vi lascio leggere, ci sentiamo sotto :D


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OSPITE

 

Questa giornata è stata particolarmente intensa. Non mi aspettavo di certo che Edward si aprisse con me in quel modo. Però è stato bello, adesso sappiamo di poter contare tranquillamente l’uno sull’altra.
Tornati a casa vediamo una macchina parcheggiata nel vialetto che non appartiene a nessuno di noi.
“ Abbiamo ospiti. ” Dico.
“ Già. Chissà chi sarà venuto a trovarci. ” Risponde, aprendo la porta di casa.
Dal soggiorno sento provenire la voce di Charlie e una più squillante, allegra, e mi basta un secondo per riconoscerla: come una pazza corro nel salone e mi fiondo tra le braccia del ragazzo seduto in poltrona. Lui ricambia subito il mio abbraccio, anzi si alza e tenendomi salda per la vita, mi solleva da terra per girare in tondo. Entrambi ridiamo e continuiamo a rimanere stretti nel nostro groviglio di braccia. Una fitta alle costole però mi costringe ad allentare la presa e fare una smorfia.
" Tutto bene? " chiede Jacob allarmato.
" Sì, tranquillo. Solo un piccolo incidente accaduto a capodanno, ma siamo sulla via di guarigione. "
Dopo un po’ mi stacco e lo guardo attentamente.
“ O cielo Jake ma quanto sei cresciuto? ” Esclamo divertita: è davvero enorme. Da piccoli mi ricordo che odiava il fatto che io fossi più alta di lui, perché lui era l'uomo e non poteva sfigurare stando con me. Adesso invece mi ci vorrebbe una scala per guardarlo dritto negli occhi e le mie braccia fanno fatica a cingere la sua schiena, tanto è diventato muscoloso.
“ Ehi piccolina, ora devi portarmi rispetto, sono più grande di te. Ma guardati, sei bellissima, hai una luce particolare negli occhi. ” E dicendo ciò mi sorride nel modo speciale che solo lui sa fare. È sempre stato così Jacob, schietto e sincero con me, ma anche un vero gentiluomo, capace di fare dei complimenti che farebbero girare la testa a qualsiasi donna.
“ Scemo non farmi arrossire. Adesso tu vieni in camera mia, dobbiamo raccontarci tantissime cose. ” Così dicendo lo prendo per mano e lo trascino su per le scale, accennando appena un saluto a Charlie che sta per andare in centrale e superando Edward ancora imbambolato sulla porta del salone.

 

In camera mia ci sediamo entrambi sul mio letto, con le gambe incrociate, la nostra posizione preferita quando dobbiamo raccontarci tante cose.
“ Allora Jacob inizia tu, raccontami del tuo tour europeo. ”
“ E’ stato meraviglioso Bella! Sapevo che l’Europa fosse bella, ma vederla dal vivo è un’esperienza meravigliosa. Quando anche tu concluderai il college dovrai andarci, ti piacerà da morire. Parigi, Londra, Barcellona e Roma sono città favolose; storia, cultura e tradizioni popolari si intrecciano insieme a creare qualcosa di magico. ” Jake va avanti a raccontarmi del suo viaggio on the road per l’Europa, e io pendo letteralmente dalle sue labbra. Nella mia mente si formano le immagini dei luoghi che mi descrive, quasi stessi vedendo un film, e sembra che io sia stata insieme a lui a fare quel viaggio tanto il suo racconto è accurato. Quando poi parla di Londra vedo i suoi occhi brillare più del normale, quella città deve essergli entrata dentro o non si spiegherebbe la faccia da ebete che ha mentre me la descrive, non omettendo nessun particolare. Alla fine del suo racconto io non sono ancora tornata nel mondo reale. 
“ Ma adesso tocca a te - dice indicandomi - raccontami le novità e le esperienze del vivere in una famiglia così numerosa. ” E allora inizio a parlargli di me, dei miei approcci con Emmett, Esme e Alice e delle difficoltà iniziali con Edward che adesso però sono state superate.
“ Stavo quasi per dimenticarmi ho un grandissima novità! ” Esclama lui ad un tratto.
" Che aspetti a raccontarmela? " Lo incito.
" Ti ricordi di Leah? " Annuisco e lui riprende il suo discorso. " L'ho incontrata a  Londra, era lì per uno stage. Ci siam incrociati per caso, abbiamo preso un caffè insieme e lei ha deciso di farmi da guida nelle due settimane che dovevo stare in città. Per farla breve, mi sono fermato a Londra per un mese e beh, si adesso stiamo insieme. " Mi confessa super imbarazzato e io scoppio a ridere e inizio a battere le mani come una bambina la mattina di natale. Leah è sempre stata una ragazza molto serios; a La Push se ne stava sempre per i fatti suoi, non dava molta confidenza a nessuno, neppure a me che ero l'unica ragazza del gruppo. Tutti l'hanno sempre giudicata snob, io invece credo che sia solo tanto timida e il vivere in una cerchia ristretta come la tribù non ha giovato molto al suo carattere. A quanto pare l'aria di Londra deve averla cambiata molto e sono felice di questo, si merita un po' di felicita e di tranquillità dopo la morte del padre.
" Non ci posso credere, il mio lupachiotto si è innamorato. " Trillo felice, non perdendomi l'occasione per prenderlo in giro.
" Ok, sei felice per me ma adesso basta. " Mi lancia un cuscino e ha inizio la sua fine: diamo vita ad una battaglia all'ultima piuma, proprio come facevamo da bambini.
 
POV EDWARD
Chi è quel ragazzo che Bella ha letteralmente preso d’assalto al nostro arrivo a casa? Questa domanda mi turbina nel cervello da ben due ore. Lei non me ne ha mai parlato e nessuno, né lei né Charlie, hanno pensato che fosse opportuno presentarmelo. Sono rimasto impalato davanti l’ingresso del salone come un idiota a guardare quella allegra scenetta familiare e a lambiccarmi il cervello su chi potesse scatenare in Bella una reazione tanto esaltante. Sembrava non lo vedesse da molto e che ne sentisse la mancanza: anche lui sembrava che fosse felice di vederla e di poterla riabbracciare. Quando l'ho visto una strana morsa mi ha stretto lo stomaco e adesso devo stare attento ai miei atteggiamenti. Si sono sviluppati lentamente, ma a questo punto non posso più ignorarli; all’inizio non capivo bene cosa fosse, ma ora ne sono certo.

Sono in cucina ad attendere l’arrivo di mamma e Alice, e loro due sono rimasti tutto il tempo chiusi in camera: perché mai pensare di invitare me o anche solo presentarmi? In fondo sono solo suo fratello.
Sento la porta di casa aprirsi e un piccolo uragano arriva in cucina.
“ Ciao Eddy, guadda cosa mi ha complato mamma! ” Mia sorella mi sventola sotto il naso il giornalino di Barbie con allegata una bambola.
“ E’ bellissima piccola peste. ” Le dico e prima che scappi via riesco a darle un bacio tra i capelli.
“ Vado a falla vedele a Bella. ”  Urla mentre sale al piano di sopra: vorrei fermarla, ma la parte meno nobile di me mi dice di stare fermo e vedere quello che accadrà.
Aiuto la mamma a sistemare la spesa sugli scaffali e poco dopo sento dei passi scendere dalle scale. Io ed Esme ci voltiamo quasi contemporaneamente e troviamo Bella, con in braccio Alice, e accanto a lei Jake.
“ Ciao Esme, volevo chiederti se per te è un problema avere un ospite in più a cena. ” Bella si rivolge a mia madre indicando con un cenno della testa il ragazzo accanto a lei.
Edward trattieniti, mi ripeto, ora dovrà presentartelo per forza.
“ Certo che no tesoro, ma è il tuo ragazzo? Non me ne hai mai parlato. ” Chiede Esme e i due interessati scoppiano a ridere.
“ No, assolutamente no. Anzi devo scusarmi con te Edward per non averti presentato prima, la felicità di rivederlo mi ha fatto dimenticare le buone maniere, ma rimedio subito. Esme, Edward vi presento Jacob, mio cugino.”
“ E’ un piacere conoscerti - mormora Esme un po’ imbarazzata - e scusa per prima. ”
“ Si figuri signora. ” Risponde lui educato. Ma la mia testa al momento ha deciso di soffermarsi solamente sulle parole mio cugino... suo cugino… L’ansia che mi attanagliava lo stomaco è di colpo sparita e quasi sento le campane suonare a festa nella mia testa: la serata si prospetta decisamente migliore del previsto! Anche se dovrei aspettare a cantar vittoria.
" Piacere Edward. " Dico, allungando la mia mano verso di lui. Jacob ricambia prontamente la stretta e per un attimo temo che la mia mano possa venire stritolata: la sua è enorme, copre quasi completamente la mia, ma il suo tocco è misurato, come se sapesse di avere delle armi al posto di arti.
" Ho sentito tanto parlare tanto di te. "
" Vorrei poter dire lo stesso di te. " Ammicco verso Bella, che sorride imbarazzata.
" Touché. " Ammette lei. " Sono accadute così tante cose che non ho proprio pensato a parlarti di lui. Chiedo umilmente perdono a entrambi. "
" Che dici Edward, basterà farla rimanere in ginocchio sui ceci per una notte?! " Jacob mi da una leggera spallata, mentre osserva divertito sua cugina.
" Direi di sì! " Scoppiamo a ridere entrambi mentre lei ci lancia occhiate omicide.
" È pronto. " La voce di mia madre ci interrompe e ancora ridendo ci accomodiamo a tavola per la cena.
 
 

Contente? Era solo Jacob il personaggio tanto atteso... Bene, io vado in palestra, ci sentiamo la prossima settimana con IL capitolo e capirete perchè lo chiamo così XD
Un bacio, Paola
Ps: scusate, la volta scorsa ho dimenticato il banner ^^
   
 
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