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Autore: giulii98    09/03/2012    3 recensioni
STORIA SOTTO RICOSTRUZIONE :)
–perché non sei felice di essere qui?- mi chiede
-dammi una ragione per esserlo- gli rispondo
Lui si avvicina a me e mi parla all’orecchio
-hai me-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Semplicemente dammi una ragione
Solo una sarebbe abbastanza

-Pink, Just give me a reason-
 
 
dopo un oretta buona di viaggio, nella quale mi sono totalmente isolata dal mondo reale, alternandomi tra canzoni lente a canzoni che mi farebbero spaccare tutto, lasciando libero il casuale, Daniel parcheggia la macchina in un portico di una casa isolata, sperduta tra la verde pianura Irlandese. Quando sento i miei famigliari scendere dall’auto, li seguo a ruota e mi guardo intorno.
Il cielo è nuvoloso, sembra che tra poco inizierà a piovere.
 
La casa è molto grande, grande e strana…  è strana come è disposta. Ha un piano solo, con il tetto spiovente. Ha una scala laterale per arrivare alla porta d’ingresso, ma prima di arrivare alla porta devi percorrere un piccolo davanzale. E’ tutto adornato da fiori, sembra molto accogliente.
Daniel ci passa le valigie e poi entriamo nella grande casa. E’ una casa normale, ha una cucina, un salone, due bagni e tre camere.
 
-allora ragazzi, fate quello che dovete fare, alle sette e mezza ci troviamo qui, Liam ci ha invitato a casa sua a cena. Avete due ore per disfare le valigie e sistemarvi nelle camere. Io e Ariel nella matrimoniale, Louis e Niall in quella da due e Julie in quella singola, ok?-
 
-ok- rispondiamo in coro, chi esaltato, come Niall e Louis, chi seccato, come me.
 
-Julie- mia mamma mi chiama
-Cosa c’è?- le chiedo
-non avere quell’aria scocciata- dice per poi scomparire in camera sua
-stai scherzando vero?- le chiedo ironica, anche se lei non può sentirmi
 
Mi trascino in camera mia. Ha un letto singola a una piazza e mezzo e le pareti bianche, senza neanche un dipinto a renderle più ospitali.
Passo le due ore a disfare le valige, navigare su facebook e farmi la doccia. Verso le 7:20 apro l’armadio e mi metto dei jeans stretti con un maglioncino grigio neutro.
Saliamo tutti in macchina e andiamo da questo famoso Liam, speriamo che almeno cucini bene, saranno otto ore che non mangio.
 
Dopo una ventina di minuti arriviamo in un’altra casa isolata, ma vivono sperduti in mezzo al nulla sti qua!?
La casa ha un ampio giardino, contornato da una staccionata in legno. E’ davvero isolata, attorno vedo solo colline e prati verdi. La casa è tutto sommato carina: è gialla con il tetto spiovente. E’ a un piano solo, ma con una mansarda. Ha due ampie finestre nella mia facciata, con in mezzo una grande porta marrone, contornata da due colonne in pietra vista.
 
Guardo Daniel che si dirige verso la grande porta, seguito a ruota da Louis. Io, Niall e mia madre restiamo in disparte, distanti dalla porta.  Daniel suona il campanello e dopo qualche secondo un ragazzo alto, con corti capelli marroni lo apre con un gran sorriso in faccia. Indossa una maglia grigia scura a maniche corte che fa intravedere i muscoli sulle braccia e gli addominali tonici. Certo che è davvero carino, ha la faccia dolcissima.
 
-Zio Daniel!- urla Liam felice di vedere suo zio
 
-ciao Liam! ti vedo in forma!- gli risponde Daniel abbracciandolo.
 
-si fa quel che si può- risponde Liam ridendo, sciogliendosi dall’abbraccio di Daniel
 
 
Mia madre si accorge della mia faccia scocciata e si appoggia alla mia spalla
 
-potresti almeno far finta di essere felice? Conoscerai i tuoi nuovi parenti-
-non sono miei parenti, mamma. Sono parenti di Louis e Daniel. Io non c’entro niente. - le rispondo, riportando la mia attenzione alla porta
 
 
 
-Louis!- dice Liam e abbracciando anche lui – quanto sei cambiato cuginetto!- dice sfregandogli la testa, Louis prende a ridere, con la sua risata contagiosa.
-ah Liam, lei è Ariel, mia moglie e questi sono i suoi figli Niall e Julie.- dice allegramente Daniel, facendo cenno a me, Niall e mia madre, rimasti in disparte, di avvicinarci a loro.
-piacere- Liam saluta mia madre stringendole la mano
-piacere mio Liam- risponde gentilmente mia madre
-Niall- dice Niall porgendo la mano a Liam
-piacere Liam- risponde lui sorridendo, poi si gira verso di me e mi porge la sua grande mano – Liam-
-piacere Julie- gli rispondo con il mio miglior sorriso, finto ovviamente.
Ci scrutiamo per un po’, finche lui non distoglie lo sguardo da me e guarda Daniel. –entrate, deve essere pronto!- si accosta alla porta e ci lascia entrare.
 
La casa profuma di Lavanda. Liam ci sorpassa e ci indica una stanza che deve essere la sala da pranzo.
La sala è abbastanza grande e c’è un lungo tavola già con i piatti vuoti in tavola. Nella sala, già seduti a tavola, ci sono altre tre persone, non ci faccio molto caso, visto che una ragazza ha in mano un piatto fumante di Spezzatino e Liam si avvicina a lei, portando in tavola anche insalata, pomodori, zucchine e patate bollite. Guardo Niall con un sorriso complice e lui mi guarda nello stesso modo.
La ragazza appoggia lo spezzatino sul piatto e alza lo sguardo su di noi, facendo un sorriso.
-ciao, voi dovete essere i parenti di Liam, prego sedetevi, prendete posto-
 
Daniel si siede al lato opposto ai tre sconosciuti, di fianco a lui mia mamma, di fianco a lei Niall e all’ultimo posto della fila opposta agli sconosciuti Louis. Io guardo il tavolo un po’ incerta, poi Liam mi guarda e mi fa segno di sedermi a capo tavola, di fianco a Louis e dall’altra parte una signora che mi sorride. Tutti iniziano a prendere da mangiare e io seguo il loro esempio.
 
-allora….- Liam inizia imbarazzato - lei è Jade, la mia ragazza e futura moglie- guardo Jade e lei sorride a tutti, è veramente bella, ha la pelle scura e gli occhi marrone profondo.
- poi, questi sono i suoi genitori, Trisha e Yaser e Zayn è suo fratello- guardo i le persone che mi ha appena presentato e vedo che la donna non ha la pelle scura, al contrario del signore e suo figlio… suo figlio? Guardo il ragazzo e i miei occhi si sbarrano di venti centimetri. Ha la carnagione scura e gli occhi marroni, incorniciate da ciglia lunghe, ha dei lineamenti spettacolari…
 
-e lei è Julie- mi sento nominare e scatto sull’attenti portando la mia attenzione sul tavolo di persone al completo che mi sta osservando, sorrido di sghembo e riporto la mia attenzione al cibo che ho davanti.
 
-allora… voi Americani, cosa ne pensate dell’Irlanda?-  chiede Yaser dopo qualche secondo di silenzio
 
-il cibo è buono- commenta Niall
 
-ha dei magnifici paesaggi- si aggiunge mia madre
tutta l’attenzione del tavolo è concentrata su di me. Si aspettano un mio commento?
 
-vorrei essere altrove, magari a New York, con i miei amici, dove fa veramente caldo e non devo mettermi dei maglioni, dove non è tutto verde e dove non mi dicono di essere sempre gentile e sorridere sempre - dico solamente in un fintissimo sorriso, prima di mangiare l’ultimo boccone di spezzatino  - con permesso-  e alzarmi dalla sedia con tutta la mia grazia, esco dalla sala e cammino fino al cortile, appoggiandomi alla staccionata. Prendo fuori una sigaretta e me la porto alla bocca aspirando.
 
-me ne dai una?- una voce sconosciuta alle mie spalle mi fa sobbalzare, mi volto e vedo il ragazzo che era prima a tavola mi fissa, in attesa di una mia risposa.
-certo- dico e gli passo una sigaretta, lui la accende  e ci da una boccata e si guarda attorno, io mi volto e guardo il panorama.
-e così… non sei felice di essere qui!?- mi chiede
- da cosa l’hai capito Zac?- gli chiedo ironicamente, sempre fissando il panorama
Lui ride - è Zayn-
-scusa- gli rispondo ridendo anch’io
-niente, figurati- mi risponde gentilmente, tirando un’ ultima boccata alla sigaretta prima di buttarla.
Mi guarda –perché non sei felice di essere qui?- mi chiede
-dammi una ragione per esserlo, Solo una sarebbe abbastanza - gli rispondo
Lui si avvicina a me e mi parla all’orecchio
-hai me-
 
 
  
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