-Sveglia Viola!!! Su,su sveglia oggi c’è il concerto!!!!- Non potevo credere che fosse arrivato il giorno del concerto e per questo non stavo nella pelle,si fa per dire,perché avevo completamente staccato il cervello e mi ero scollegata dal resto del mondo.
-Cavolo ti vuoi svegliare Viola? Ok fai come vuoi...- Indietreggiai sconfitta e furtivamente mi avvicinai allo stereo. Prima di accenderlo misi il volume a 50 e poi...“!!!ONE THINK!!!!” Lo stereo urlava nella stanza e Viola scattò sull’attenti. S’era presa un tale spavento c’era diventata cianotica.
-MA SEI FUORI DI TESTA!!!!!!- Si alzò dal letto correndo come una forsennata verso lo stereo e,dopo averlo spento,mi guardò con sguardo omicida. Sembrava quasi volesse uccidermi ma,con mia più totale sorpresa,non lo fece. Solo Dio sa come fosse riuscita a calmarsi così di botto,ma grazie!
-Eh,beh...la vita...- Le dissi in tutta franchezza e tranquillità:mi sentivo,non so come,un po’ filosofa,in quella mattinata cominciata così...così...ah lasciamo perdere.
-Ok,posso capire che tu sia così eccitata sapendo che oggi è il giorno del concerto ma...-
-CONCERTO!!!!!!!- Le saltai addosso e non le feci nemmeno finire la frase,allorché lasciò perdere per poi andarsi a vestire. Feci la stessa cosa e la seguii per poi scendere e andare a fare colazione. [...]
-Ora,chi vuole andare a fare shopping?-
-Woooooooo!-Rispondemmo senza pensarci.
-In macchina!- Saltammo sull’auto nuova fiammante della mamma di Viola e partimmo.
-Ah,adesso che ci penso ci sono i saldi! Gaia,hai presente quella borsa blu di pelle della Louis-Vuitton?-
-Si....?- Un barlume di speranza si accese nella mia anima:la volevo con tutta me stessa quella borsa,da tempo,aggiungerei.
-Potremmo vedere quanto costa...se non è molto te la compro.-
-Yeeeeee!- Infatti appena entrammo nel negozio,l’adocchiai subito e,visto che,come aveva detto mia mamma,non costava molto,me la comprò.
-Soddisfatta?- Mi chiese infine sperando in un sì.
-E me lo chiedi anche?- Si mise a ridere e,visto che erano le sette e mezza tornammo all’albergo per cenare:il concerto sarebbe iniziato tra un’ora. In fratta e furia,io e Viola c’ingozzammo di tutto quello che ci portarono al tavolo e,quando finimmo di mangiare,piantammo in asso le nostre rispettive mamme per andare a prepararci. La nostra stanza sembrava un campo di battaglia ma poco c’importava:ora c’importava solo essere impeccabili!
-Allora,Viola,non parlare,non mi chiedere niente,non fare nulla di strettamente vitale. Il che implica di lasciarmi in pace finché non mi sarò preparata del tutto!-
-Sissignora!- Volai come un uragano in bagno per lavarmi. Poi,finita l’operazione lavaggio,mi fiondai verso l’armadio,l’aprii e in tutta fretta mi vestii. Truccata,profumata e vestita,era proprio il caso di dirlo:ero finalmente pronta. Mancava solo una cosa:la borsa!
-Sei perfetta!- Accentuò Viola che,anch’essa era pronta. Aveva una maglietta nera,dei jeans blu chiaro e le sue solite converse rosse-bordò.
-Siete pronte?- Mia mamma non finì nemmeno di parlare che ci precipitammo nell’atrio.
-Ok,ok...andiamo!- Ci catapultammo nell’auto e il nostro entusiasmo era talmente tanto che si poteva perfino toccare!
-Sbrigatevi!-
-Ok siete pronte?-
-Si!!!- E partimmo alla ribalta... [...]
 
-Ecco! Siamo arrivate! Mi raccomando allora non andate tanto in giro e poi...-
-Si,si mamma dai! Non interessano a nessuno le tue raccomandazioni,ci sentiamo più tardi,ciao!- Disse Viola sbattendo la portiera. Le luci sul palco s’accesero...
-Ci siamo...-