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Autore: c_underwater    11/03/2012    3 recensioni
Chia è tornata! MUAHAHAH :D Ok no ._.
Finalmente sono riuscita a sfornare qualcosa sui cinque coglioni *°* Non la reputo una gran bella storia, anzi, non mi piace molto, perché ovviamente quando ho in mente una cosa poi quando la scrivo è completamente diversa. Comunque ci ho provato, e spero che a voi piaccia :)
Accenni alla trama, dunque. Bonnie incontra casualmente cinque ragazzi, capisce che non può vivere senza di loro e si innamora follemente di uno. Ovviamente il loro amore è ostacolato da ostacoli (?), gelosie ed inganni. Sembrerebbe una trama pressoché perfetta, ma ovviamente il mio genio ha rovinato tutto D:
Ripeto, non ne sono molto convinta, tiratemi su di morale, ovviamente le critiche sono ben accette xxx
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Every minute's like the last

Mentre Zayn sparecchiava la colazione mi avvicinai a Liam e gli chiesi dove avrei potuto farmi una doccia.
Mi accompagnò in bagno, raccontandomi di quando avevano trovato Louis nella vasca da bagno con la sua paperella di gomma che aveva ribattezzato Juliet. Non mi era servito molto tempo per capire che tipo di persona fosse Louis, e qualcosa mi diceva che Liam non stava affatto scherzando.
Mi portò anche vestiti e asciugamani puliti. Liam era così maledettamente gentile ed educato.
« Se hai freddo c’è anche questa » e mi mise in mano una felpa.
« Grazie davvero, Liam. »
Scrollò le spalle sorridendomi.
« A dopo. »
Entrai in bagno e posai gli abiti e gli asciugamani che mi aveva dato.
Ok. Stavo per farmi una doccia in presenza di cinque ragazzi. Rischioso.
Controllai la serratura e girai con sollievo la chiave.
Mi spogliai velocemente e mi ficcai sotto il getto d’acqua tiepida, riflettendo.
Probabilmente avrei passato lì dentro anche l’indomani mattina, se la neve non si fosse sciolta prima. Il fatto era che continuava a nevicare! E comunque dovevo ancora risolvere il problema della benzina.
Stare lì con i ragazzi non mi creava fastidio. Solo la mia coscienza si preoccupava del fatto che li avessi conosciuti la sera prima in mezzo alla strada, di fatto stavo bene.
Mi asciugai velocemente e mi vestii. Gli abiti profumavano di buono, profumavano di Liam. Diedi una strofinata veloce ai capelli e raccattai le mie cose.
Il salotto era deserto. Controllai in cucina ma non c’era più nessuno.
Mi infilai le scarpe e aprii la porta di casa lasciando che l’aria ghiacciata mi investisse. Ci ripensai, mi infilai la felpa di Liam e uscii. Arrancai verso la mia macchina – avevo lasciato tutto lì la sera prima.
Ero a qualche passo dalla macchina quando qualcosa di gelido mi colpì sulla nuca e scivolò sgradevolmente lungo la mia schiena.
Oh, cazzo. No.
Mi voltai pronta a scagliarmi su chiunque fosse stato.
Ovvio.
Harry stava gongolando alle mie spalle con un sorrisone. Sembrava ancora più bello, e la cosa mi infastidì parecchio.
Nello stesso istante in cui aprii la bocca per insultarlo altre quattro palle di neve mi colpirono inzuppandomi. Grugnii e mi chiusi in macchina, aspettando che la smettessero di imbrattare – più di quello che già era – la carrozzeria azzurra.
Il senso di vendetta mi pervase; senza farmi sentire aprii il finestrino dal lato opposto a quello in cui si trovavano loro, mi sporsi e raccolsi una consistente quantità di neve, congelandomi le dita. Conoscendo la mia scarsa mira cercai di calcolare bene la traiettoria prima di aprire la portiera, poi scagliai la neve a casaccio sperando di prendere qualcuno. Con estrema soddisfazione vidi Louis accasciarsi nella neve tenendosi la guancia sinistra. Scoppiammo tutti a ridere alla sua penosa esibizione teatrale, ma quando vidi che non si rialzava mi avvicinai e mi inginocchiai accanto a lui.
« Louis? »
Mugolò qualcosa e in un attimo si alzò a sedere e mi premette la faccia nella neve.
Che idiota che ero.
Provai a gridare proteste ma l’unico prevedibile risultato fu quello di inghiottire neve gelida. Miracolosamente riuscii ad alzarmi e mi scrollai i capelli.
« Louis! Cazzo, non mi sento più la faccia. » Mi tastai le guance fredde.
« Oh, no, scusami » disse, e mi abbracciò.
Posai la testa sul suo petto caldo mentre facevo i miei calcoli. Sicuramente non ce l’avrei fatta.
Attesi qualche secondo e poi lo spinsi con tutta la forza che avevo nelle braccia – poca. Louis perse l’equilibrio e cadde di schiena. Mi piegai con le ginocchia e con qualche bracciata di neve lo ricoprii sghignazzando.
« Ah ah! Pari! »
« Ok » si rialzò sputando neve. « Ora basta. »
Mi guardò con i suoi occhi celesti e in un secondo mi prese in braccio e arrancando rientrò in casa.
« Louis! » strillai agitandomi. « Mettimi giù! »
« Come vuoi » disse, e mi buttò sul divano.
Gli altri ci raggiunsero ridacchiando.
« Pagherai per questo. »
Louis annuì ironicamente.
« Quindi, a che ora vai via stasera? » mi chiese Niall, scrollandosi la neve di dosso.
Il tono con cui parlò mi stupì, tanto che mi voltai a guardarlo. Incrociai il suo sguardo; aveva gli occhi di un colore indefinibile, tra azzurro e grigio e verde. Mi sentii mancare.
« Già » tossicchiai.
Niall mi guardò in attesa di una risposta intelligente, con un mezzo sorriso.
« Voglio dire, appena sarò andata a prendere il carburante per la macchina. »
« Liam voleva proprio offrirsi per andare a prenderlo » fece Louis, tirando Liam per la camicia.
« Tanto lo sapevo che sarebbe toccato a me. »
« Secondo me dovrebbe andarci Louis » disse Zayn guardando per aria.
Fummo tutti d’accordo con Zayn, e riuscimmo a spedire Louis fuori di casa.
Poco prima del ritorno di Louis ci scambiammo i contatti. Mi dispiaceva lasciarli, lo ammisi. Erano come calamite, avevano una specie di influenza benefica che faceva desiderare di restare lì accanto a loro.
« So che ci vedremo presto » mi disse Liam salutandomi con un bacio sulla guancia.
« Sicuro » gli sorrisi mentre salutavo gli altri.
« Passa da queste parti ogni tanto, ok? » mi disse Louis guardandomi con quei suoi occhi chiari improvvisamente seri.
« Certamente. Voi fatevi trovare ancora sul ciglio della strada. Passerò io a salvarvi. »
Imboccai la strada di casa con la loro risata nelle orecchie.


VAS HAPPENIN'?
Vas happening? It's happening che questa fanfic è veramente da gettare nel cesso. O da calpestare, calpestare forte con gli scarponi chiodati. Questo capitolo più che mai. :'3
Non so neanche perché la sto continuando, asknadfbkjak ç_ç 
Comunque, io continuerò finché voi non mi direte di smetterla. LOL
Anyway, perdonate l'attesa, come al solito la scuola. E poi ieri ero troppo agitata perché Lou mi ha seguito su Twitter *---* Tremavo e non riuscivo a dire cose sensate, figuratevi riscrivere il capitolo. LOL
Voi che recensite siete comunque fantastiche, poche ma buone. xx
  
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