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Autore: ek_directioner    11/03/2012    16 recensioni
Il suo respiro iniziò ad affannarsi sul mio collo, e piano piano iniziava a scendere.
Le mie lacrime continuavano a scorrere come un torrente e non riuscivo a fare altro che subire.
Subire, subire, subire.
Aprivo la bocca, ma l'unica cosa che riusciva ad uscire, era un respiro affannoso che si mischiava alle gocce di pianto.
La situazione continuava uguale a tutte le altre storie.
Il suo corpo premeva sul mio e le sue labbra sfioravano la mia pelle che riaffiorava laddove non c'era il tessuto dei vestiti.
Riuscii a dire una semplice frase.
-Louis ti scongiuro, lasciami-
Volevo morire.
Appena aver finito di dire la frase, ebbi come la sensazione di non averla mai voluta dire.
Ora era come se volevo che tutto quello continuasse, anche se sapevo che non potevo permettermelo.
Si fermò.
Si era fermato?
Non mi sembrava vero.
Il suo respiro affannava ancora sul mio collo, ma le mani avevano mollato la presa.
In quel momento, riuscii finalmente a sentire anche il battito del suo cuore, che non ero riuscita a sentire fino ad ora.
Perchè non avevo provato altro che voglia?
No, non potevo.
Non potevo innamorarmi di Louis. No.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO XVII
Il cervello deve lasciare spazio al cuore.
 
PICCOLA NOTA DELL’AUTRICE: Ragazze questa volta non è stata la storia a farmi commuovere, ma voi e le vostre recensioni.
Mi avete praticamente tutte pregato di continuare la storia, e sinceramente mi stavo sentendo un po’ in colpa per averla finita.
Anymay, questo è quello che doveva essere l’ultimo capitolo: MA NON LO SARA’ :D  

 
 
-sei ridicolo, ti sei innamorato di una come.. come LEI-ribadì.
-come lei, come?! Cos'ha lei in meno alle altre? Non ha la loro stessa voce da gallina, non si lamenta se le si è rotta un unghia? E' questo che lei ha in meno alle altre?-urlò Louis.
Ero pietrificata.
Davvero stava dicendo quelle cose?
Davvero stava litigando con la persona che fino a quel momento era stato il suo migliore amico; per me?
Una domanda mi torturava la mente: era veramente cambiato?
Lo stesso ragazzo che prima andava in giro con una scia di ragazze che gli andavano dietro, stava davvero rinunciando a tutto quello, per me?
Una sua mano era ferma sul mio fianco, mentre l'altra gesticolava rompendo l'aria.
Riuscii finalmente a vedere anche Liam, che stava osservando la scena pietrificato come me.
Zayn invece fissava la mano sul mio fianco; se avesse potuto, avrebbe scavalcato tutta quella folla e avrebbe lasciato un pugno stampato sulla guancia di Louis, ne ero sicura.
-Cazzo Louis, tre giorni fa avevi in mente soltanto di farti tutte le ragazze che ti passavano davanti, mentre ora pensi soltanto a difendere la tua amichetta?- urlò Harry.
-la mia 'amichetta' ha un nome- obiettò.
-non me ne fotte un cazzo di lei ok?-lo interruppe.
-Sei cambiato Louis, tu non eri così. Eri sempre stato spavaldo e non ti eri mai interessato ai sentimenti delle ragazze; ti interessava solo fartele-continuò.
-Appunto Harry, non capisci? Non capisci che cosa stupenda è avere una persona al tuo fianco?-commentò Louis.
Vidi in un attimo Harry avvicinarsi all'amico arrivandogli ad un palmo di distanza.
-mi fai schifo-sussurrò digrignando.
Senza attendere risposta si girò dall'altra parte e lasciò il luogo così com'era, non preoccupandosi del commento della gente.
Lo seguì con lo sguardo fino a quando non scomparve.
Si girò verso di me, iniziando incessantemente a fissare i miei occhi.
-perchè eri venuta qui?-mi domandò sviando quanto accaduto.
Forse non avrei dovuto avvicinarmi a quel tavolo.
-volevo cercarti-risposi.
Lo vidi attendere spiegazioni, così continuai.
-devo parlarti-
Mi guardai intorno, osservando la folla che ci circondava.
Mi sentivo a disagio lì, davanti a tutti.
Lo vidi girarsi per osservare tutte le persone che ci stavano guardando, per poi ritornare sui miei occhi.
-avanti, andiamocene di qui-dissi prendendogli la mano.
-no, aspetta. Cosa devi dirmi?-domandò avvicinandosi tragicamente al mio viso.
No, ti prego. Non poteva baciarmi lì davanti a tutti.
Non doveva.
-Prima allontaniamoci da qua-dissi per sviare la situazione.
-Isabel no. Tutto quello che devi dirmi riguarda il nostro rapporto, ed è bene che tutti loro sappiano quanto accaduto-disse puntando la folla intorno a noi.
Dio no.
No, no, no.
Non poteva essere.
Mi ero fatta abbindolare da uno come lui.
Perfetto; bella cretina ero stata.
Mi aveva vista, cercata, conquistata, usata, abbindolata e in fine mollata, ed ora stava facendo vedere a tutti, i 'progressi' che aveva fatto con la bambolina che aveva davanti.
Stavo per morire, lo sapevo.
Quella scena potevo sopportarla, ma non con tutta quella gente davanti, e non con i miei migliori amici e mio fratello che la vivevano insieme a me.
Non potevo.
-Ti prego Louis, andiamocene di qui-lo pregai.
-no-m'interruppe sicuro di sé.
-Ragazzi, questa ragazza l'ho incontrata e come faccio con tutte le ragazze ho cercato di averla-iniziò allontanandosi da me.
Sentivo le guance diventarmi fuoco e le mani iniziarmi a tremare.
Feci un passo avanti e mi misi davanti a lui.
-Bravissimo. Ora vantati davanti a tutti. Ora fai vedere i progressi che hai fatto con me!-dissi sfacciatamente.
-Dillo Louis; dillo! Dillo che all'inizio non mi interessava nulla di te e che come fai con tutte, sei riuscito a conquistare anche me. Sono il tuo nuovo trofeo; complimenti-dissi tutto d'un fiato.
-E' questo che non capisci Isabel-m'interruppe.
-Ho capito benissimo Louis-risposi cercando un modo per andarmene di lì.
-No. E' tutto il contrario. Tu non lo sai, ma all'inizio non mi interessava nulla di te, volevo soltanto 'averti' come faccio con tutte. Ma poi non sono io che ho conquistato te, sei tu che senza volerlo, mi hai ipnotizzato-disse.
-Non dire scemenze Louis, io non ti ho mai voluto-obiettai.
-Io nemmeno, però quando eravamo in quello sgabuzzino, beh, lì ho capito veramente che persona eri-continuò.
-Che persona potevo essere ai tuoi occhi? Una di quelle ragazze di cui non gliene frega niente del figone della scuola. Una di quelle ragazze a cui interessa soltanto avere una persona al proprio fianco che sappia farla stare bene. Tutto qua.- risposi.
-la persona che riesce a farti stare bene non potrò mai essere io, vero?-sussurrò abbassando la testa.
Di lì, capii tutto.
Ma no, avanti; era una cosa impossibile.
Louis Tomlinson che si era davvero innamorato di una ragazza?
Eresia.
-Louis, ti prego. Mi hai usata già abbastanza, ora basta. -risposi.
Alzò lo sguardo e lo vidi piangere per la prima volta.
I suoi occhi erano lucidissimi e la sua espressione era persa.
-non capisci proprio eh? Perchè ho litigato con Styles? Perchè ti ho chiesto scusa? Perchè non ho fatto lo spaccone davanti ai tuoi amici? Perchè mi sto pentendo di tutto quello che ho fatto, qui, davanti a tutti?-disse.
Capii che faceva sul serio.
Mi girai verso mio fratello, che subito mi sorrise.
Anche lui stava pensando quella stessa mia cosa, altrimenti la sua espressione sarebbe stata più che seria.
Si avvicinò di nuovo pericolosamente al mio viso.
-Isabel, quando eravamo in quello stanzino, volevo soltanto averti mia, ma quando mi hai detto di lasciarti stare e io ti ho guardato in questi occhioni verdi che erano pieni di lacrime, ho sentito un nodo allo stomaco che mai avevo sentito in vita mia. Da quel momento ho ricominciato a pensare a tutte le ragazze che avevo usato e ho iniziato ad avere dei rimorsi incredibili. Quando ti ho portata sugli spalti per parlarti e ho visto che avevi paura anche solo di essere accanto a me, ho capito che razza di mostro ero stato. Ho pensato a come potevo essere stato cattivo ad avere fatto soffrire una ragazza come te. Debole, fragile-
Mentre raccontava una lacrima iniziò a rigargli la guancia.
Da quant'era che non piangeva quel ragazzo?
-e ora pensi che..-
-penso solo una cosa, Isabel-m'interruppe.
-penso che voglio ricominciare da capo; con te. Penso che tu sia la prima persona che abbia veramente avuto il potere di farmi capire cosa vuol dire amare per davvero-continuò.
-tu non mi ami Louis-puntualizzai scuotendo il capo.
-come fai a saperlo? come fai a sapere quante volte penso a te? In questi giorni non ho fatto altro che pensare a quanto sia stato cattivo a far soffrire tutte queste ragazze; a far soffrire te-rispose indicando le persone intorno a noi.
Lo guardai con uno sguardo incredulo, ma innamorato allo stesso tempo.
Si, era così.
Mi ero innamorata.
Lui si era innamorato; io mi ero innamorata.
Arrivò a sfiorarmi le labbra con le sue.
Mi vergognavo; lo ammetto.
Non per tutta la gente che ci guardava, ma per Liam, Sam, Niall e Zayn.
Zayn.
In un attimo i miei pensieri si affollarono su di lui.
Aveva fatto tanto per conquistarmi e per non farmi cadere nelle mani di Louis e ora io lo stavo tradendo.
Me ne fregai; doveva farsene una ragione.
Avevo sofferto abbastanza nella mia vita e per una volta dovevo fregarmene di quello che pensavano gli altri e seguire soltanto il mio cuore.
Posai delicatamente la mia mano sul suo viso.
-sei disposta a farmi ricominciare da capo, con te al mio fianco?-mi sussurrò in un soffio.
Una frase che forse soltanto noi due eravamo riusciti a sentire.
-tu sei disposto ad avermi al tuo fianco?-domandai.
-voglio soltanto questo-rispose.
In un attimo la distanza che c'era tra i nostri visi scomparve, facendo unire le nostre labbra in un bacio leggero.
Chiusi gli occhi lasciandomi trasportare dalle emozioni che mi trasmettevano veramente le sue labbra, per la prima volta.
Capii che fino a quel momento non avevo fatto altro che lasciarmi agli altri, non avevo fatto altro che sottomettermi ai loro pensieri, cercando di evitare i miei voleri per non farli soffrire.
Avevo sempre cercando di mantenere le amicizie seguendo le loro volontà, ma non avevo mai pensato a quello che voleva veramente il mio cuore.
Avevo sempre seguito i consigli del cervello.
Ora ho capito che molte volte la mente deve farsi da parte e lasciare spazio al cuore.
Se poi quest'ultimo sbaglierà, pazienza; ci sono gli amici e i fratelli pronti a sostenerti con un abbraccio e un sorriso.
Molte volte sbaglierai non capendo quale sia la via giusta da prendere, ma sappi che tutto questo servirà alla tua vita.
Servirà al tuo essere.
Avevo vissuto tantissimi sbagli e non mi importava di viverne altri.
Ora era questo che volevo.
Soltanto questo.
 
 

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Eccomi qui :’)
Questa frase: ‘Avevo vissuto tantissimi sbagli e non mi importava di viverne altri. Ora era questo che volevo. Soltanto questo.’ mi fa piangere.
Perché? Non lo so.
Comunque, come ho già detto prima, in tantissime mi avete pregato di continuare la storia e sinceramente ho capito che anche io la sento davvero tanto a cuore: quindi la continuerò.
‘NOOOOO, BUUUUU, LASCIACI IN PAAAACE’ starete urlando (?)
Ok, sto impazzendo.
Anyway, la One shot che volevo pubblicare l’ho trasformata in una nuova ff, quindi non appena finirà questa, pubblicherò quella :D
Nel prossimo capitolo ci sarà un litigio: tra chi? u.u
MISTEEEEEEERO (?)
 
p.s. ragazze che mi avete aggiunto sul profilo fb: Erika Schiano.
Ditemi se siete voi perché io ho aggiunto tutte, ma non so se siete voi D:

Ok, vi lascio in pace :3
Prossimo capitolo a 12 recensioni :D
Sciao bellissime <3

 
  
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