Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Tiffany_San    11/03/2012    0 recensioni
Alois Trancy è morto in parte per mano di Ciel Phantomhive e in parte per mano del suo talentuoso maggiordomo Claude.
Non voleva altro che l'amore di questo ma non sempre tutto va come vorremmo noi...
Dopo che Hannah si distende al fianco del demone con l'anello in cui è intrappolata l'anima del ragazzino sul suo letto di morte dice che d'ora in poi saranno sempre felici.
Sarà veramente così?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gradi porte davanti a lui.
 
Alte, possenti, pericolose.
 
Ansia;
Era quella la sensazione?
 
Prese le grandi maniglie, una per mano e fece un respiro profondo.
 
Guardati, come ti sei ridotto...
In ansia, pur di trovare ciò che non hai;
e non sai nemmeno se sarà tuo...
 
Patetico.
 
Gli scappò un risolino.
 
Prese coraggio e spalancò le porte;
una folata di vento accompagnava un profumo di rose rosse.
 
Si,
rosse.
Anche il suo sangue era rosso.
 
Odiava le rose.
 
Un sole troppo luminoso per Londra gli puntava dritto in viso;
dovette socchiudere gli occhi per vedere bene la direzione da prendere.
 
Sentì un rumore di passi, veloci.
Si girò:
nessuno.
 
Altri passi, più svelti, come di corsa;
dall'altro lato.
 
Nessuno.
 
Non gli piaceva.
Era confuso.
 
Confusione,
altra sensazione totalmente patetica.
 
Stava impazzendo;
erano ovunque.
Si erano aggiunte anche delle risa.
Non lo sopportava.
 
Rise, anche lui, allora.
Guardò il cielo e rise,
più forte che poteva;
voleva farsi sentire.
 
Doveva farsi sentire.
 
Cadde a terra, poggiò sulle ginocchia, continuando a ridere.
Poi una voce.
Un ragazzino, sembrava...forse più piccolo...
 
-Sono io. Alzati, ora. Sei forse un Conte che non è degno di questo nome? Vieni da me, guardami in viso e affrontami.-
-Chi sei?- rispose Alois, con le lacrime agli occhi.
-Ahah, sei proprio come ti ricordavo, Jim...proprio come ti ricordavo!- una flebile risata accompagnò la frase.
-Dimmelo! Ora! E' il Conte Trancy che lo comanda!- il suo tono arrogante eccheggiò in tutto il grande giardino, facendo eco.
-Sei proprio sicuro di quello che dici? Sei forse tu il vero Alois Trancy? Ma adesso, tu, alzati, Jim, e io ti dirò chi sono. Ogni cosa a tempo debito, ogni cosa a tempo debito.-
 
A quelle parole, sentendosi chiamare in quel modo, Jim si alzò, aprì gli occhi.
Stava girandosi quando una mano gli tappò gli occhi, non permettendogli così di vedere.
 
Morbide ma screpolate,
gentili ma rudi, 
piene ma allo stesso tempo prive d' amore,
erano le mani che lo toccavano.
 
Credeva di conoscerle...
Sapeva di conoscerle.
 
-Sai, mi mancavi. Mi mancavano le tue risa, le tue lacrime...anche se, dopotutto, sono sempre rimasto con te. Dicevi che ero la tua luce, il sole che ti faceva alzare al mattino, colui che ti dava la forza di sorridere...e quando il sole si spegne...-
- Ogni cuore smette di battere - dissero le due voci, come in coro.
Era tanto che Jim non ripensava a quelle parole...e a chi le aveva dette.
 
- T-t-t-tu...tu sei...no...non è possibile..non puoi essere tu...-
- Oh, che brutta cosa che hai detto, Jim. Io non posso essere? Ma è differente: io sono.-
Il viso di Jim venne rigato da una lacrima.
- Non piangere. Tranquillo, ora che sai che sono qui, nulla andrà male. Io sono tutto ciò che cercavi. Tutto ciò che hai di vero, tutto ciò di cui hai bisogno, la prima persona che tu abbia amato veramente.-
 
La mano smise di premere e Alois aprì gli occhi.
Girandosi, tornò bambino.
 
Stivaletti poco eleganti, sporchi di cenere, erano quelli del ragazzo avanti a lui.
Calzoni strappati e camicia sbottonata coprivano il suo gracile corpo.
Capelli ramati gli cingevano il capo e i suoi occhi marroni, una volta spenti dall' urlo incrinato della morte, risplendevano ora, avanti a lui, di una luce mai vista.
Nel suo viso, un gran sorriso spavaldo.
 
In quello che fin' ora era stato solo un alibi perfetto, si risvegliò il vero Jim.
Portò le sue mani al viso del compagno, lo carezzò con una dolcezza spontanea, fraterna.
 
Un sentimento puro.
 
Un lieve sorriso apparve sul suo volto, poi si spense.
Jim abbassò gli occhi al suolo, poi fissò dritto negli occhi colui che gli si trovava di fronte.
 
- Stringimi, Luka, come non hai potuto fare fino ad ora.
 Mostrami tutto quello che gli altri non hanno potuto mostrarmi.
 Amami, come nessuno ha mai fatto.
 Baciami, Luka, come Atlantide ha baciato il fondo del mare.-
 
L'altro scostò le sue mani dal propiro viso e indietreggiò.
Si mise in ginocchio e guardò il fratello con gli occhi di chi ama
 
-Yes, your Higness.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 ≈Spazziettino all' Autrice :3
 
Aaaah...eccola qui, la fine.
Dopo il ritiro del computer, finalmente sono riuscita a finir di copiare e a ritoccare quello che avevo scritto a mano *-*
Forse non è un granchè ma sono abbastanza soddisfatta del risultato u.u
Ditemi che ne pensate :33
 
Arigatou,
 
Tiffany-San
 
 
 
  
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