‘Adesso potrebbe anche bastare!’ pensò Jessica. Era più di
un’ora che si stava allenando alla resistenza… Ma Aurora non ne voleva sapere
di lasciarla riposare. Lo sapeva anche lei, era in una situazione alquanto
stupida, obbediva diligentemente ad una figurina verde che fuoriusciva dal suo
orologio come una brava scolaretta, ma appena la Folliuter le ordinava qualcosa
del tipo: “Vai a raccogliere 50 ciliegie da quell’albero” (e regolarmente
c’erano solo fragole, oppure si doveva
inerpicare su per il tronco spinoso, oppure al ritorno doveva percorrere 100
metri di salita con un peso di almeno 20kg sul braccio) Jessica non se la
sentiva di disobbedire. Insomma, era una creaturina così piccola e tenera… E
tra l’altro la Follix continuava a ripetersi: ‘Allora, questa è l’ultima volta
poi le dico che può bastare!’; grazie a quell’allenamento aveva anche scoperto
di non avere grandi capacità auto persuasive.
“Aurora…” ansimò mezza distrutta, “ti prego…”
L’interpellata alzò il capino e sorrise: “Che cosa c’è?” “Potremmo… finire
l’allenamento… per oggi…?” La piccola impertinente sorrise. “Certo bastava
chiederlo.” Jessica, a quel punto, non aveva forze che per schiacciare il
bottoncino blu sul o’watch, crollando a dormire addormentata.
Si risvegliò tra quarti d’ora dopo, aveva una fame…! Guardando un cestino
ricolmo alla sua sinistra capì che non aveva che l’imbarazzo della scelta:
avrebbe potuto far invidia a un fruttivendolo! Decise di mangiare tante tante
ciliegie, le adorava proprio, una mela, una decina di fragole e qualche
grappolo d’uva. ‘E adesso cosa faccio??’ si chiese. Mica poteva restarsene a
dormire tutto il tempo… Prese un ananas dalla cesta e ignorando il male atroce
al piede che colpiva, cominciò a tirare qualche calcio.
***
Sua Poffexza la Regina Blu… Si meritava totalmente il suo
nome. Era un Poffix grande tre volte uno normale (quindi grande tre volte noi)
completamente blu, non azzurra! E in testa aveva una corona gigantesca
argentata con perle. Noi quattro la guardavamo a bocca aperta, anzi spalancata,
e Junior mi sussurrò: “Hai visto che alla fine hai trovato qualcuno più alto di
te…?” Io gli tirai una gomitata e gli sussurrai ridacchiando: “Si ma a me serve
un ragazzo più alto!!” Junior mi guardò male sorridendo e tornò ad incentrare
la sua attenzione sulla Regina.
“Voi chi siete?” tuonò lei. Io mi massaggiai un timpano e Kalia rispose a nome
di tutti: “O Regina, noi siamo umili mercenari venuti da lungi per omaggiare la
nostra magnifica Regina, perdonateci se vi abbiamo disturbato…”Nonostante la
recitazione di Kalia fosse stata ottima, noi eravamo rimasti a bocca aperta,
mentre la Regina sorrideva compiaciuta. “Così mi piaci, ragazza!!” esclamò. “Questo
mi rasserena, Regina.”
“Benissimo, Alfred?” chiamò. Un maggiordomo con un kimono nero a fiamme azzurre
accorse. “Al suo servizio, Regina.”
“Fai preparare la migliore camera che abbiamo per questi mercenari venuti per
omaggiarmi”, ordinò sorridendo a Kaila.
“Subito, Regina.” disse scomparendo in un secondo.
***
“W.O.W.” La nostra camera non avrebbe avuto niente da
invidiare a una suite di un albergo di Parigi. Era una camera ottagonale, in
cui c’erano sette letti a baldacchino,
di cui quattro matrimoniali; tre delle otto pareti erano solo grandissime
vetrate coperte da tende di seta. In centro alla stanza c’era un grande tavolo
rotondo su cui c’era un grande vaso pieno di fiori profumati, e attorno al
quale c’erano molte sedie raffinate. Il bagno era davvero grande, c’erano due
docce, tre lavandini e una vasca, sopra la quale c’era uno scaffale pieno di
olii essenziali profumati.
“Io vado in piscina!!” gridai, indicando fuori dalla finestra-parete. Da lì si
poteva vedere un bellissimo giardino, in lontananza c’era un campo da
pallavolo, uno da calcio e uno da basket. Afferrai un asciugamano dal bagno, premetti
il bottoncino bianco del o’watch e Aurora fece apparire una valigia colma sul
letto di ciascuno di noi. Afferrai un costume a caso, il top era verde e lo
slip bianco con macchiette multicolore, mi cambiai in bagno e uscii
accompagnata dagli altri quattro, anche loro in costume da bagno.
***
“Assolutamente da rimanerci tutti i giorni!” sospirò Junior beatamente
quando ritornammo in camera quella sera.
“Già peccato che dobbiamo recuperare la nostra Jess e mettere fuori uso qualunque
cosa i Poffix stiano architettando per far venire la pioggia lunga” commentò
Josè.
Ci eravamo divertiti un sacco quel pomeriggio, prima in piscina a schizzarci a
vicenda tutto il tempo, poi io e Kaila ci eravamo unite ad un gruppo di Poffix
che giovavano a beach volley, Junior ad alcuni ragazzi che giocavano a basket e
Josè si era infiltrato in una partita di calcio. Poi ci eravamo tuffati un’altra
volta per rilassarci un attimo ed infine eravamo tornati in camera.
Io mi lavai velocemente, infilai un vestito molto carino, turchese, strettino
sul seno e svasato sotto, e andai a fare una passeggiata per la reggia. Lì non
faceva caldo come sul resto del Sole, me n’ero appena accorta! ‘Avranno dei
condizionatori’, pensai, anche se era un po’ strano che riuscissero a
condizionare tutta la reggia compreso il giardino immenso! Mentre ci ragionavo
sopra andai a sbattere su un qualcuno. “Ahio!” protestai, alzando gli occhi. “E
stai attenta a dove vai, no?” Era un bel giovane quello a parlare. Capelli
castano chiaro, occhi neri, mooolto più alto di me (‘Evviva!!!’ pensai) mi
stava facendo una specie di radiografia!
“Che guardi?” chiesi scocciata. Non mi pareva che il vestito mettesse in
risalto chissà cosa!
“No, no, niente…” mormorò. “Ma tu come ti chiami? Mi pare di averti già visto…”
“Oh, no, non credo proprio!” esclamai. Come poteva avermi visto se io avevo
abitato sulle nuvole fino a qualche giorno prima?? “Comunque io sono Tori, tu?”
“Charlie… Ora devo andare ciao.” Lo guardai andarsene, chiedendomi come mai il
mio benedetto cuoricino si fosse preso un accidente quando aveva visto Charlie.
Già, al cuore non si comanda… Ma non potevo essere così sfortunata da
innamorarmi di un Poffix! Ero leggermente spaesata quella sera.
Tornai in camera per chiamare i miei amici perché venissero a cena, dopotutto
si mangiava anche bene lì!
Per concludere la serata facemmo una passeggiata al chiaro di luna, femmine con
femmine e maschi con maschi (sia io che la mia amica eravamo convinte che dopo
dieci minuti i maschi avrebbero cominciato a rompere perché volevano tornare in
camera) ma io non riuscivo a togliermi dalla testa il sorriso di Charlie.
ANGOLO AUTRICE
Buongiorno gente!
Chiedo immensamente scusa per
l’inaccettabile ritardo ma ho avuto un blocco dello
scrittore… Dev’essere stata la terza volta che riscrivo
il capitolo! Spero che vi piaccia perciò.
Comunque, non vi faccio mancare un momentino di
scleraggio quotidiano: wowww Tori e Charlie!! Dai
ragazze, chi è che non aspettava un momento di
romanticismo?? J E’ un
vizio prima o poi mi scappa
sempre :D
E poi non so voi ma a me il nome Alfred per un
maggiordomo ha sempre fatto ridere!! (Senza offesa
per i maggiordomi Alfred eh!!)
Vi metto un paio
di foto (sperando che si vedano… o.o)
ma la camera, i letti e Charlie ve li immaginate da sole!!!
Baciooooooo J
Corona : http://www.google.it/imgres?hl=it&gbv=2&biw=1166&bih=600&tbm=isch&tbnid=a9FGjycgLrslxM:&imgrefurl=http://vitadastreghe.blogspot.com/2011_09_01_archive.html&docid=dL6lu1DB1RlV3M&imgurl=http://www.donna10.it/wp-content/uploads/2011/03/CORONA.jpg&w=250&h=244&ei=xApdT_mcCbPa4QTE-5HcDw&zoom=1&iact=rc&dur=397&sig=102011067594210795291&page=1&tbnh=119&tbnw=123&start=0&ndsp=19&ved=1t:429,r:0,s:0&tx=64&ty=51
costume di tori: http://www.qnm.it/donne/fotogallery/candice-swanepoel-foto-swim-2012-victorias-secret_4257_4.html
vestito di Tori: http://tinypic.com/view.php?pic=2ntint1&s=5