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Autore: Girasolefelicissimo    12/03/2012    5 recensioni
Salve a tutti, ho riscritto questa storia sperando che possa piacervi!
Alice, fin da piccola ha avuto un potere incredibile, che si tramanda da generazioni in generazioni dalla sua famiglia. Molte persone hanno tentato di scoprire chi sia ma senza molti risultati positivi. E Mephisto, un po' troppo curioso tenta di scoprire il suo segreto,  ma non sa cosa gli attende..
[Mephisto X Alice] 
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amaimon, Mephisto Pheles, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era passato un giorno, da quando i due si erano "Lasciati"..
 
\\\ Ore; 7:20
 
Alice stranamente si era svegliata presto, di sua spontanea volontà, senza sveglia o nient'altro.. Si girò dall'altra parte del letto e cadde a terra.
-Aah!,- Lentamente si stava rialzando, -Ma che cavolo?.. Ah, già- Ora non era più nel letto matrimoniale, era tornata nel suo letto, piccolo e stretto. Si diresse verso la finestra e l'aprii, vide che c'era sua zia, che stava parlando con vari uomini, esorcisti, giusto per specificare. Li aveva riconosciuti dalla divisa e dalla spilla che portavano. Non rimanette per molto tempo vicino alla finestra. Uscii dalla sua camera, percorse uno stretto corridoio e si ritrovò nella sua cucina. Il padre stava  facendo colazione e quando la vide per poco non gli venne un infarto.
-Alice..- Disse cercando di riprendere fiato.
-Si?-
-Che ci fai sveglia a quest'ora?-
-Ah bho.. In realtà manco io lo so- Il padre si alzò dalla sedia e si avvicinò a lei, mise le mani sulle sue spalle e incominciò a scuoterla.
-Chi sei tu!? Cos'hai fatto a mia figlia?!-
-Papà..- Si tolse di dosso le sue mani e si diresse verso il mobile per prendere qualcosa da mangiare.
Il padre la guardò in modo strano, si accorse che aveva sul volto una strana espressione.
-Tesoro, qualcosa non va'?-
-No, tutto bene..- D'improvviso entrò la zia e li guardò entrambi stupita.
-Alice come mai sei sveglia?- Alice sbuffò a quella domanda stupida.
-Mi sembra strana, non trovi?- Chiese il padre alla sorella, per avere una sua opinione.
-Mmm..,- La zia si avvicinò ad Alice e incominciò a "Studiarla" da vicino... -So cos'hai!-
-Eeh?- 
-Ti manca Mephisto.. Non è vero?- La ragazza la guardò disgustata.
-Zia, questa, è la cosa più stupida che abbia mai sentito in tutta la mia vita. Come potrebbe mancarmi quel tizio?- La zia la guardò e fece un sorriso beffardo.
-Se lo dici tu- Si allontanò da lei e finalmente pote far colazione. Ma mentre faceva colazione si chiedeva: "Che cosa starà facendo Mephisto?" Ed ecco ciò che stava facendo:
 
Ore; 7:10
 
Mephisto si stava preparando nella sua camera, si stava legando al collo il suo foulard rosa a puà. Se lo legò in fretta e si diresse verso la camera di Alice per svegliarla come al solito. Ma appena entrò rimase per un attimo bloccato.
-Ma dove..,- Inizialmente se ne era dimenticato, che proprio ieri, Alice se ne era andata, -Ah già, lei se ne è andata- Uscii dalla stanza e chiuse la porta. Prese la chiave dell'infinità, la infilò in una serratura e si ritrovò nel suo ufficio. Si fiondò sulla sua poltrona e si mise comodo, pronto per lavorare. Dopo un po' guardò la poltrona su cui si sedeva Alice in cui gli faceva lezione.. Gli venne un senso di "Nostalgia" o quasi.. Improvvisamente sentii una melodia e si accorse che era il suo cellulare che squillava. Vide che era Amaimon. Rispose.
 
-Amaimon ma dove eri finito?-
-Quella tizia mi ha rimandato a Gehenna!-
-Eh? Quale tizia?-
-La tizia che tieni a casa-
-Alice? Lei? Eh.. Ma come?-
-Aniue! Sta lontano da lei!-
-E perchè?-
-Lei..,- Improvvisamente la linea incominciò ad essere disturbata -L..le..L..-
 
-Eh? Amaimon?- La linea se ne andò. Si appoggiò con la schiena allo schienale della sedia e fissò il cellulare. -Mmm.. Chissà che cosa voleva dire- 
Posò il cellulare sulla scrivania e riprese a fare i suoi lavori e ogni tanto gli venne in mente la conversazione tra lui e il fratello.
Venne sera, e Mephisto tornò a casa per un attimo, per poi tornare subito nel suo ufficio. Si diresse a passo svelto verso la sua stanza quando sentii uno squillo. Pensò che fosse il suo cellulare ma poi si accorse che lo squillo veniva dalla camera in cui alloggiava Alice. Fece marcia indietro ed entrò nella stanza. Il telefonino squillava e stava cercando di capire da dove venisse. Alzò il cuscino che stava sul letto e vide che sotto c'era un cellulare. Cliccò un pulsante e apparve un numero, con sopra la scritta "Casa". Squillò un'altra volta e rispose. 
 
-Pronto?-
-Mephisto?!-
-Mhm? Alice?-
-Perchè hai il mio telefono!!?-
-Mi sa che l'hai dimenticato qui-
-..Potresti riportarmelo?- A quella domanda Mephisto riflette per due secondi e gli venne in mente un piano.
-Non posso, sono pieno di lavoro. Non posso proprio venire-
-Ok, allora vengo io-
-Scordatelo, non se ne parla proprio. E' tardi, potrebbe succederti qualcosa.. Perchè non vieni a riprendertelo domani mattina?-
-Di mattina?!,- Mephisto rimase in silenzio. Ora aveva confermato che Alice, era una pigrona scansafatiche. -D'accordo.. A che ora?-
-Vieni alle 7:00-
-Alle 7:00 !!?!- Chiuse la telefonata. Fece un ghigno malefico, ripose il cellulare della ragazza nel suo cappello e se ne tornò nel suo ufficio tutto sorridente.
 
-Non ci credo, adesso sono costretta a tornare da quello!- Alice stava vagando per la casa, senza far niente. La noia l'opprimeva, e suo padre e sua zia non c'erano.
-Ma guarda un po'! Adesso domani dovrò svegliarmi presto (Di nuovo) E dovrò rivedere (Ancora) Quella brutta faccia rosa shokking!... Oh,- Si mise una mano sulla fronte. -Speriamo non indossi quel completo rosa..- Dopo tutte queste discussioni con se stessa, decise di andarsene a dormire. 
 
-Dì la verità..-
-Mm..?- 
-Ti piace Mephisto.. Non è vero?-
-C-che?! Ma a che cavolo vai pensando Anis?!?-
-Oh ma andiamo.. Lo sento..,- La guardò stordita. Anis si diresse verso di lei e con le dita gli accarezzò il mento. -Sto sempre dentro di te..- Si avvicinò lentamente al suo orecchio e incomincio a sussurargli, -Ormai sento tutto ciò che provi..- Alice l'allontanò con una mano.
-Non è vero! Ti sbagli!- La ragazza dai lunghi capelli argentati fece un sorriso e scomparve in una leggera nube grigiastra.
 
-Alice..- Alice si svegliò in un letto matrimoniale.
-Ma dove sono?-
-Ma come, cara..-
-Cara?,- Si voltò e vide che affianco a lei c'era Mephisto, che la fissava con uno sguardo penetrante. -Mephisto.. Ma che cavolo??.. Che ci faccio qui?!- Stava per alzarsi, quando la prese per la spalla e la fece ristendere, mettendosi sopra di lei.
-Me..Phisto- Sussurrò appena. Ma lui interruppe le sue parole baciandola dolcemente. Tentò di staccarlo, ma ovviamente fallì. Si staccò da lei e gli bloccò i polsi.
-Si può sapere che stai facendo!?- Cercò di muoversi, per liberarsi di lui, ma qualcosa la bloccava, non riusciva a muovere neanche un muscolo. Come se fosse paralizzata. Mephisto iniziò a baciargli il collo e lei sentiva dei brividi mai sentiti prima. -M-Ma C-Che fai! S-Smettila!- Incominciò ad avere caldo e presto diventò rossa in volto.
-Oh, ma andiamo, lo so che ti piace infondo- Pian piano mentre la baciava scendeva verso il suo petto.
-N-No.. Fermati..- Chiuse gli occhi e strinse i denti per la paura, che saliva..
 
Si svegliò di colpo, rossa in viso, come se avesse la febbre. Si rannicchiò su se stessa e nascose il viso tra le mani. 
-Anis, so che è colpa tua-
-Oh, ma quando mai, è stata la tua mente ad immaginare ciò..-
-Bugiarda!-
-Ok, mi hai scoperta hihi.. Però, devi ammetterlo..Ti è piaciuto- Alice emette un piccolo ringhio e Anis fece una piccola risatina.
Il telefono squillò, si alzò dal letto e si precipitò per rispondere. 
 
-Pronto?- Rispose ancora assonnata.
-Si può sapere dove sei finita?-
-Scusi chi è?-
-Sono Mephisto-
-E che vuoi?-
-Sono le 8:00-
-Embè?-
-L'incontro era per le 7:00-
-Oh, scusa. Vengo subito- Disse in tono sarcastico e chiuse la chiamata. 
 
Si vestì in fretta e andò alla casa si Mephisto.
Adesso si ritrovava li, ancora una volta, davanti al maestoso cancello che conteneva quella casa mozzafiato. Stava per premere il pulsante del citofono quando una mano comparve sulla sua spalla.
Vide che la mano era coperta da un guanto viola, e sapeva benissimo a chi apparteneva quella mano. Quindi si girò lentamente.
-Bentornata!-
-Su ridammi il cellulare, cosi me ne vado al più presto-
-Oh, mi sa che l'ho dimenticato a casa,- La prese sotto braccetto. -Su, andiamo a prenderlo- I due si diressero dentro casa, Alice si staccò dalla sua presa è entrarono nella camera di Mephisto.
Giunta li dentro gli venne un colpo, era la stanza che aveva sognato, in cui lei e Mephisto...
-Alice?-
-Eh?!-
-Sei rossa in volto- Con il dito gli sfiorò la guancia e lei diventò ancora più rossa.
-C-Credo di avere la febbre!,- Corse fino al comodino, il cui sopra c'era il suo cellulare. Lo prese e si diresse velocemente fino alla porta d'ingresso. -Meglio se torni subito a casa sisi!-
Stava per uscire, quando Mephisto le si parò davanti e lei gli andò a sbattere contro.
-Tu non vai da nessuna parte,- Lo guardò con aria da punto interrogativo. -Se hai la febbre non puoi uscire, altrimenti peggiori. Quindi, rimarrai qui finchè non ti passerà- Alice da rossa s'impallidì.
-Ma sai, ora che ci penso sto molto meglio! Quindi posso andare! Adiè!- Fece spostare Mephisto dalla porta, ma appena stette per abbassare la maniglia, essa scomparve.
-Ma che diamine?!,- Si voltò verso di lui -Mephisto!-
-Te l'ho detto,- Mosse l'indice a destra e a sinistra -Tu non uscirai di qui finchè non ti passerà la febbre-
-Ma che ti importa se ho la febbre o meno!- Mephisto la guardò per un attimo, poichè non sapeva cosa risponderle.
-E tu perchè vuoi andartene?-
-Perchè non voglio stare insieme a te!-
-E perchè non  vuoi stare insieme a me?- Si chinò verso di lei e gli sorrise. Per poco Alice non diventava di nuovo rossissima.
-Perchè mi stai antipatico!-
-A-Antipatico?-
-Si! Mi stai antipatico! Sei noioso, mi dai sui nervi e sei fastidioso! E se mi stai vicino ho voglia di vomitare!!- 
-Allora prego,- Schioccò le dita e riapparve la maniglia. -Puoi andare- Disse con voce arrabbiata.
-Bene!- Abbassò la maniglia, uscì e se ne tornò a casa..
Adesso Mephisto era rimasto solo. Era in camera sua, li dove Alice lo aveva abbandonato. Da quando disse quelle parole era rimasto pietrificato. Certo, negli anni molta gente l'aveva offeso o lo aveva odiato, quindi in un certo senso ci era "Abituato" Dopotutto, anche se lui non si definiva un Demone ma un essere Umano, non aveva lo stesso dei sentimenti. Ma dopo quelle dure parole e come se qualcosa lo avesse colpito dritto al cuore. Si sedette sul letto, ma rimase dritto con la schiena, fermo a fissare il muro. 
-Lei, mi odia..-
 
 
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Angolo Psiccofrenetico dell'Autrice:
 
huhu, vorrei ringraziare altre due persone che hanno messo tra i preferiti la mia storia: Annychan e viola97
 
Sinceramente, sono felice che molti leggono la mia storia, quindi vorrei ringraziare anche gli altri ^-^ Che mi rendete molto..
Mephisto: *Gli tira una ciabatta dietro la testa*
Io: Ahio! Ma che vuoi!?
Mephisto: Mi fai apparire un pappamolle con "Ma dopo quelle dure parole e come se qualcosa lo avesse colpito dritto al cuore." Per non parlare degli altri capitoli..
Io: Oh ma andiamo, le tue fan ti trovano adorabile.. Non è veeero?
Mephisto: *Gli tira un'altra ciabatta*
Io: ._."
Alice: Che dovrei dire io allora?! Che cosa ho dovuto subire in questo capitolo!
Io: Ti riferisci alla scena tra te e Mephisto? Oh, ma andiamo, io vi trovo una coppia adorabile! Ho pure trovato un nomignolo per voi: Alisto oppure Melice *-* Quale preferite??
Alisto: *La fissano male* 
Io: Ok, ho capito. *prepara zaino jet*
 
Aloha!
 
Su dal cielo:
 
Io: Mi raccomando, ditemi che cosa ne pensate di questo capitolo.. Perchè nel prossimo.. Si scoprirà.. Finalmente.. Il segreto di Alice!! *-* Ma per il prossimo dovrete aspettare, ho molte "Cose" da fare. Quindi, spero abbiate pazienza :P Ah, e ditemi quale preferite come nome tra: Alisto o Melice. O se volete, ditemene uno voi :D
Alice: Smettila di dire stupidaggini!! *Gli spara*
Io: *Evita proiettili* Meglio se me ne vada..
   
 
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