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Autore: nancysnape    12/03/2012    5 recensioni
< ...Così, con calma, spiegai tutti gli avvenimenti dei libri al Preside. Il quale, seppur meravigliato, sembrava accettare tutto quanto con calma. Mi spiegò che, in quello che lui definiva il 'mondo reale', Voldemort era stato sconfitto veramente grazie alla Maledizione Senza Perdono rimbalzata su di lui, dopo che aveva colpito Harry.
"Probabilmente vieni da un universo parallelo, dove la storia è andata diversamente. A dirti la verità, sono contento di vivere in questo, considerando che sono ancora vivo!"
Gli sorrisi, felice anche io che qui fosse stato tutto più semplice.
"Non credo proprio che tu stia sognando, perché io so di essere reale, e se tu mi stessi soltanto sognando, io non potrei vederti e percepirti così bene. Io sono reale, tu sei reale..." >
....
< "Lui è reale??"
"Certo, Stella...Come me, come te..." rispose divertito il Preside.
Scoppiai a piangere di gioia, non riuscendo a trattenermi.
"E' così bello vedervi vivi...i miei eroi!!" >
* Attenzione: prevedo di alzare il rating nei prossimi capitoli *
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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5. “Andate fiduciosi nella direzione dei vostri sogni, vivete la vita che avete sempre immaginato.”

(Henry David Thoreau)

 

 

Perfetto: il mio primo giorno di lezione ad Hogwarts stava per cominciare ed io ero inchiodata al letto con un mal di testa feroce.

Ogni movimento mi provocava un dolore lancinante alle meningi. Era meglio rimanere a letto?

Se le prime ore di lezione fossero state di Difesa, sarei potuta restare in camera tranquillamente, tanto Sirius avrebbe capito.

Purtroppo, pero', avevo Trasfigurazione con la McGranitt.

Mi costrinsi ad alzarmi, rifugiandomi nella vasca, sotto il getto d'acqua tiepida. No, fredda proprio no: era gennaio!

Fortunatamente si rivelò utile, almeno un pò, e riuscii a rendermi presentabile per scendere giù in Sala Grande.

 

Trovai Sirius, appena uscii dalla mia stanza, e, con grande sollievo, notai che era preso peggio di me.

"Buongiorno, Stella." Biascicò, tentando un sorriso.

"Buongiorno, Sirius. E' una consolazione sapere che non sono l'unica a stare così di merda stamattina!"

"Già, piccola. Se non avessi lezione con il primo anno fra mezzora, non mi sarei proprio alzato!"

"A chi lo dici... "

Per quanto lo trovassi imbarazzante, il posto al tavolo dei professori mi era stato riservato di nuovo.

Li salutai cordialmente tutti quanti, posando lo sguardo a lungo su Piton, che continuava a fissare il suo piatto, come se non esistesse altro in tutta la Sala.

Mi avvicinai a lui e lo salutai:

"Buongiorno, professore."

Lui si voltò verso di me, squadrandomi dalla testa ai piedi, con espressione schifata.

"Signorina Holmes."

Sirius gli diede una pacca sulla spalla.

"Suvvia, Severus, guarda come gli donano quei colori. Non è perfetta?"

Oh, cavolo. La divisa coi colori di Grifondoro! E quella, quando l'avevo messa? Io, che all'ultima festa in maschera a cui avevo partecipato, ero andata vestita da Serpeverde...

"Ehm, io... trovo che il verde e argento mi avrebbe donato di più, no?"

Cos'era quello? L'ombra di un sorriso? Sì, ne ero certa!

Sirius invece era perplesso.

"Stella, ma come puoi dire una cosa simile? Sei finita nella migliore Casa di Hogwarts!"

"Mmh, dici?"

A questo punto stavo un pelino più simpatica a Piton e un pelino meno a Sirius.

 

Durante le lezioni del pomeriggio, presi posto vicino ad Hermione, ringraziandola di avermi salvato da una polmonite sicura.

Mi chiese come ero finita lì e io le dissi di essere sonnambula.

"Scusa le frasi sconclusionate di ieri mattina, ma il freddo e il sonno devono avermi confuso un pò le idee."

Non sembrava molto convinta della mia scusa, ma annuì.

"Fate qualcosa qui ad Hogwarts la sera?"

"Ovviamente: studiamo."

Era proprio Hermione Granger. Quella della Rowling.

"Oltre a questo, intendo."

"C'è il Quidditch, nel weekend più che altro. La sera, di norma, ci si trova con i proprio compagni in Sala Comune, a chiacchierare e giocare a scacchi."

Come da copione.

"Beh, questa sera potresti insegnarmi. Se ti va, ovviamente."

Pensai che fosse il caso di fare amicizia con lei, per evitare di passare le future serate ad alcolizzarmi col Cane.

"Stasera non posso, mi dispiace. Ma domani lo farò volentieri! Questa sera si riunisce il Consiglio della scuola ed io, in qualità di Caposcuola, devo partecipare."

Una lampadina mi si accese in testa.

"Oh, i consiglieri... Lucius Malfoy se non sbaglio, no?"

"Già, non sbagli, purtroppo... "

"Non lo conosco di persona; non è affascinante come dicono?"

Le guance di Hermione si colorarono.

"Se ti piacciono i tipi che si credono le persone migliori del mondo e ti guardano dall'alto in basso con una smorfia di disgusto ogni volta che ti incrociano!"

Non sembravano buoni presupposti per attuare la mia malsana idea di far avverare le mie fan fictions. Dovevo indagare meglio ed impegnarmi di più:

"Beh, a volte le persone indossano una maschera, per rendere veritiere le aspettative che la gente ha nei loro confronti. Magari, in realtà, è una brava persona... è sposato, a proposito?"

La Grifondoro mi fissò, con uno strano cipiglio:

"No, è divorziato da alcuni anni, ormai. Da quando è uscito lo scandalo sulla Gazzetta del Profeta: Narcissa Black, ex Malfoy, lo aveva tradito con Remus Lupin."

"Sul serio? Credevo fosse Lucius il "traditore"! Ma, con Lupin poi?"

"Oh, è un vizio di famiglia... Comunque, la storia di lei e Lupin era una farsa. Lucius ne ha approfittato per liberarsi di lei e poter fare i suoi comodi, liberamente."

Mi sembrava, infatti, impossibile che Remus fosse stato con Narcissa.

"Ma Remus è insieme a Tonks, vero?"

"No, di certo!" esclamò, tutt'ad un tratto agitata.

Lasciai cadere l'argomento, per tornare a dedicarmi al mio libro di Storia della Magia: sottolineai le cose che mi sembravano più importanti.

Che noia mortale! Stavo contando i minuti che mi separavano dall'ultima lezione della giornata: quella di Pozioni.

 

Stavamo scendendo nei Sotterranei, quando mi venne in mente una cosa:

"Hermione, nella riunione del Consiglio di stasera c'è anche Piton?"

Distrattamente, fece un cenno affermativo con la testa, e la mia mente iniziò a fantasticare.

No, forse non era una buona idea pedinarlo per tutta la serata e nemmeno fare finta di essere sonnambula e farmi trovare "addormentata" davanti alla sua porta, in camicia da notte, quando sarebbe rientrato.

Probabilmente mi avrebbe scavalcata e lasciata lì tutta la notte. Dovevo ricordarmi che quella era la realtà, e Piton non era quello delle fan fictions.

Riflettendo sui possibili piani di seduzione, arrivai senza rendermi conto davanti all'aula di Pozioni, anzi, davanti a Piton: la porta era aperta e lui riempiva lo spazio tra uno stipite e l'altro. I miei occhi erano all'altezza del suo petto e non riuscivano a staccarsi da lì.

L'avevo sempre immaginato un po' smunto, ma in realtà, per quanto fosse magro, aveva delle belle spalle larghe e il suo petto... ecco, dava un senso di protezione. O, magari, era solo quello che volevo io da lui.

 

"Holmes, è così gentile da tornare tra noi? Altrimenti c'è un apposito reparto al San Mungo dove tengono le persone come lei."

Iniziavo a capire che sopportare le battutine e le angherie di Piton non era così piacevole come leggerle mentre le rivolgeva a qualcun altro.

"Mi scusi." evitai di rispondere diversamente, suscitando le sue ire.

Lui mi guardò in modo strano, forse si aspettava un atteggiamento meno remissivo da parte mia.

Seguii Hermione e mi posizionai tra lei e Potter. Avevo riconosciuto quest'ultimo dalla cicatrice e dai pessimi occhiali, perché dal vivo era ancora più sfigato e brutto. Poi, c'erano gli occhi verdi...

Belli, niente da dire; però i miei a confronto vincevano: l'azzurro del mare presente nel mio sguardo abbinato al fuoco ardente dei miei capelli rossi, risultava un contrasto affascinante e misterioso.

Sì, ok, la smetto.

Avevo ancora la bacchetta prestatami dal Preside e non vedevo l'ora che arrivassero le diciassette: la McGranitt mi avrebbe accompagnata da Olivander per acquistare la mia bacchetta personale.

Beh, non troppa fretta a dire la verità: volevo godermi queste due ore con l'uomo della mia vita.

"Holmes, sa a cosa serve il Bezoar?"

- Credi di fregarmi così, mio caro? - pensai.

"Il Bezoar è una pietra magica molto rara, simile ad un rene raggrinzito, che si trova dentro la pancia delle capre. E’ l’ingrediente principale di molti antidoti: per la sua efficacia
contro i veleni mortali e rari, viene considerato l’antidoto universale."

Il Potion Master non commentò e, ovviamente, non mi assegnò alcun punto, ma continuò la sua spiegazione, come se niente fosse.

Fu una lezione prevalentemente teorica, di cui non seguii altro che il movimento delle labbra del professore, pregando che non mi chiedesse nulla riguardo quello che stava dicendo.

Ma quanto riusciva ad essere elegante, sensuale e ipnotico mentre spiegava?

 

"Holmes, se ne sono andati tutti. Aspiri a diventare parte dell'arredamento?"

Non poteva essere vero, che figura avevo fatto!

"Mi scusi, ero sovrappensiero." dissi, alzandomi di scatto.

"Certo, lo avevo notato, Holmes..." sembrò esitare per un attimo, ma poi continuò: "Ma quei pensieri non dovrebbero nemmeno sfiorarti la mente."

Diventai rossa come un peperone, mentre si avvicinava a me.

Perché si stava avvicinando? Avevo forse qualche speranza?

"Perché?" mi sentii chiedere.

Sembrò inizialmente sorpreso, ma poi le sue labbra dipinsero nel suo viso in un ghigno di scherno.

"Che domande sono, ragazzina? Sembra che tu viva nel mondo dei sogni."

"Beh, è così: Hogwarts per me è un sogno."

Perché era così vicino? Tremavo, senza rendermene conto, mentre si avvicinava al mio viso.

Ero proprio convinta che volesse baciarmi.

Invece, socchiuse gli occhi e mi intimò, quasi con cattiveria:

"Ora esci di qui. La professoressa McGranitt ti attende e non ti conviene farla aspettare."

Balbettai un: "Sì, certo. Arrivederci." E poi lasciai di corsa quell'aula, con il suo profumo che bruciava lentamente ogni mio neurone.

Mi diedi della stupida per ore per essermi illusa così.

 

 

 

 

 

Incredibile vero? Ce l'ho fatta ad aggiornare! Sono tornata! :D

Chiedo perdono per l'interminabile attesa, anche per Ineluttabile Destino, ma vi assicuro che ho un motivo più che valido: le nausee da gravidanza non mi danno tregua e la sera alle 20.30 prendo sonno sul divano!

Passerà anche il primo trimestre..dicono che poi ci si sente meglio! Vabbè, almeno è un valido motivo!

 

Intanto oggi mi sentivo ispirata e ho pubblicato! :-)

 

Ringrazio tutti quelli che leggono e seguono questa storia! E un ringraziamento particolare a chi ha commentato:

 

MartinaSnape: Ciao cara! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto... spero che anche questo sia di tuo gradimento, anche se il prossimo sarà più interessante! Bacioni!

 

Thestraldawn: Ciao :-) Sì Lily è morta e a me non dispiace troppo sinceramente! Ahaha... Non la sopporto proprio! No vabbè, comunque come dici tu, Piton non sarebbe quello che è e che amiamo se non si sentesse costantemente in colpa per la morte di Lily! Spero che il nuovo capitolo ti sia piaciuto! Bacioni e grazie!

 

Avrilpiton: Ciao cara, ti chiedo perdono per l'immenso ritardo! Cruciatemi pure, me lo merito!!eheh! Spero di non averti delusa e che il nuovo cap ti sia piaciuto. Conto di aggiornare presto, cmq!Baci!

 

Bimba3: Ciao! Ti ringrazio molto, sono contenta che la storia ti piaccia. Ho aggiornato tardissimo, ma conto di fare la brava prossimamente ;-) Bacioni!

 

Kikina87: Ciao cara! Sono contenta che anche questa mia storia ti piaccia! Grazie del commento! Chiedo perdono per l'immenso ritardo, ma conto di aggiornare presto perché ho già in mente la struttura del prossimo capitolo! A presto e grazie!!

 

   
 
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