Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: cescapadfoot    12/03/2012    18 recensioni
"And I will love you, baby, always!
And I'll be there forever and a day, always!
I'll be there 'till the stars don't shine,
'till the Heavens burst and the words don't rhyme
And I know when I die,
You'll be on my mind,
And I'll love you, always!"
[Jon Bon Jovi_ALWAYS]
Lily e James: i Malandrini, le amiche, la guerra, i primi veri amori...e l'inizio della storia d'amore tra i genitori di Harry Potter.
[personaggi e pairing: Lily Evans/James Potter, Sirius Black/Dorcas Meadowes, Remus Lupin/Marlene McKinnon, Frank Paciock/Alice Prewett, Mary MacDonald, Peter Minus, Lord Voldemort, Mangiamorte, Silente, l'Ordine della Fenice]
(storia modificata e corretta)
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Ordine della Fenice | Coppie: James/Lily
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'We will live to fight another day [James Potter/Lily Evans]'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I due uomini erano circondati da alte figure incappucciate; erano solo loro, non c’era nessun altro in strada. D’altronde, chi andava in giro per Nocturn Alley a quell’ora?
I due ingaggiarono una piccola lotta e atterrarono anche alcuni dei loro aggressori.
Ma quando sentirono quel sibilo sinistro dietro le loro spalle, capirono che l’appuntamento con la morte era ora arrivato…







 
 
 
 
 

Sirius si mise la felpa, sbuffando sonoramente.
- Dai, non fare così…- gli disse James mentre si sistemava la giacca a vento.
- Altro che Capitano, tu sei uno schiavista!- borbottò Sirius.- Insomma, allenarsi con questo tempaccio!
- Mica piove!
- Ma poco ci manca!
- Forse saremo costretti ad affrontare i Tassorosso in queste condizioni.
James vide Sirius annuire sconfitto e afferrare di malavoglia la scopa. Eppure, anche lui poteva capirlo: a causa degli allenamenti, era costretto a rinunciare al tepore della Sala Comune e ad una serata con Lily. Certo, avevano passato il pomeriggio insieme, ma era sicuro che una persona sana di mente non avrebbe definito “passare il pomeriggio insieme” starsene rintanati in Biblioteca a portarsi avanti con i compiti; l’unica cosa positiva era stata la mini pausa che avevano fatto nel Reparto dell’Invisibilità a baciarsi.
- Senti, innamorato imbambolato.- lo chiamò Sirius.- Io sarei pronto. Ci muoviamo, che prima iniziamo prima finiamo, così io, te e Frank ritorniamo presto dalle nostre donzelle?
James annuì e si diresse giù, dove vide Frank impegnato con Alice…in una conversazione decisamente non verbale.
- Paciock!- urlò James per prenderlo in giro.
Frank si staccò e chiese con voce roca:
- Quale dei due?
- Quello impegnato a pomiciare.- rispose Neville per James; anche il fratello quattordicenne di Frank era in squadra, nel ruolo di Battitore.
Frank arrossì e disse a James:
- La prossima volta, non fare certe battute davanti a mio fratello! Grazie.
James rise e si diresse verso le poltrone davanti al camino, dove Lily si stava piacevolmente affumicando in compagnia di Dorcas.
- Dorcas!- la chiamò Sirius.
- Che c’è?- chiese la ragazza.
- Se fra un’ora e mezza non mi vedi, la colpa è del ragazzo cretino della tua migliore amica qui presente!- rispose Sirius, facendo cenno a James e Lily ed esibendo la faccia di un condannato a morte.
- Ok…- fece Lily a Sirius.- Perché quando fa’ qualcosa che per me è sbagliata diventa Ramoso, mentre invece se fa’ qualcosa che per te è sbagliata diventa il mio ragazzo?
- Già, Sirius!- fece James, fingendosi offeso e portandosi teatralmente una mano sul petto.- Perché?
- Perché di sì!- rispose Sirius con ghigno, mentre si buttava su Dorcas.
- Lily, scusalo.- le disse Dorcas con una risata, respingendo Sirius.- Ma certe volte è proprio un figlio di un cane!
Lily rise, poi alzò lo sguardo su James e gli disse:
- Ci vediamo dopo, allora.
- Sicura che non ti soffrirai, durante la mia assenza?- domandò lui con un sorrisetto.
- Tranquillo.- lo rassicurò la ragazza con un sorrisetto fintamente angelico.- Andrò a farmi consolare da Wollestone, di Corvonero.
- Tu cosa?!?- esclamò James, strabuzzando gli occhi.
Lily rise di gusto e gli disse fra le risate:
- Dovresti vederti!
Le risate non si spensero, ma si aggiunsero le proteste perché James le fece il solletico per punizione.
- James, sono Caposcuola!- lo riprese lei fra le risate.
- E che vuoi fare?- la rimbeccò lui divertito.- Togliermi punti perché ti faccio il solletico? Tu potevi fare a meno di farmi ingelosire!
- Ehi, Capitano!- gli urlò Mary.- Ascolta, sono dovuta stare due ore e mezza chiusa in Biblio a portarmi avanti con i compiti per l’allenamento di stasera; quindi datti una mossa!
- Arrivo!- gridò James.
Si staccò da Lily e le mormorò all’orecchio:
- A più tardi…
Lei gli diede un bacio sulla guancia e gli disse:
- Attento ai Bolidi…
- Ok…- la rassicurò James.- Black!- urlò poi al suo amico mentre baciava Dorcas.
James vide Sirius rizzarsi e urlare con un ghigno irritato:
- Neville, dopo tiragli un Bolide in testa! E sappi che sono serio!- aggiunse rivolto a James, mentre accarezzava la testa di Dorcas un ultima volta prima di andarsene.
Venti minuti dopo, sette figure svolazzavano per aria nel campo di Quidditch, controllati da Madama Bumb per motivi di sicurezza, allenandosi duramente in quella fredda sera di fine settembre.

*.*


Il tepore della Sala Comune era davvero confortevole e Lily si raggomitolò sulla sua poltrona preferita dopo essersi messa il pigiama e la felpa di James; la ragazza ne respirò l’odore e se la strinse sul collo.
Remus era seduto vicino a Marlene e a Peter, mentre Alice era seduta su un cuscino accanto al camino.
- Alice, per caso vuoi cuocerti la schiena?- le chiese Dorcas, arricciandosi una ciocca di capelli.
- Ho freddo!- protestò Alice.
- Ma se fa’ caldo.- obiettò Marlene.
- Solo perché hai il tuo uomo accanto a scaldarti.- replicò Alice, con un sorriso malizioso.
- James e Sirius sono fuori, e non mi sembra che noi due stiamo morendo dal freddo.- aggiunse Lily, indicando se stessa e Dorcas.
- Ma hai la maglia del tuo ragazzo a scaldarti.- le ricordò Alice.
- Solo perché è comoda.- la prese in giro Marlene mentre Lily arrossiva.
- Io non ce l’ho, ma ho caldo lo stesso!- la rimbeccò Dorcas, trionfante.
- Inchiodata…- Alice schioccò le dita, infastidita per essere stata messa a tacere, ma sorrise ugualmente.
Tutti risero, poi calò il silenzio.
Alice e Dorcas continuavano a guardare fuori dalla finestra: da un paio di giorni non avevano ricevuto notizie da casa e cominciavano a preoccuparsi moltissimo.
In quel momento entrò la professoressa McGranitt; appena vide Lily voltarsi verso di lei, la donna fece cenno di seguirla.
- Ragazzi…- borbottò Lily, indicando la McGranitt.
Tutti si alzarono sorpresi e la seguirono fuori dalla Sala che cominciava lentamente a svuotarsi.
- Professoressa, è successo qualcosa?- chiese Remus.
- Ve lo diremo nell’ufficio di Silente.- rispose la McGranitt, in tono triste.
Lily cercò di controllarsi, sperando che non fosse successo niente a Petunia e che i suoi zii fossero già al sicuro in Irlanda.
Cosa avevano fatto i Mangiamorte, stavolta? Cosa aveva in mente Voldemort? Sarebbero riusciti a fermarli?
- Gelatina.- mormorò la professoressa McGranitt davanti a un gargoyle di pietra, che si mosse di lato rivelando una scala a chiocciola.
Lily si riscosse dai suoi pensieri e salì, sentendosi molto combattuta: una parte di lei era avida di sapere cos’era successo; l’altra temeva il peggio e non voleva sapere.
Appena entrarono, furono al cospetto di Silente, con un’aria seria e triste in volto.
Poco dopo, due ragazze furono invase dal dolore più straziante, mentre un’altra fu costretta a riassaporarlo un’altra volta, a causa di quel che avevano fatto questa volta i Mangiamorte di Lord Voldemort…

*.*


Quella sessione di allenamenti era finalmente finita. Il vento si era fatto più forte e in lontananza si sentivano i rombi lontani dei tuoni.
Avevano tutti finito la doccia e Neville Paciock era andato verso il castello con Sarah Morgan, l’altra Battitrice, e Sean Howard, il portiere.
James si allacciò le scarpe, l’ultimo come al solito a finire di cambiarsi e vestirsi: essendo Capitano, prima di fare la doccia e di rivestirsi controllava sempre che l’attrezzatura usata agli allenamenti fosse poi a posto.
- Ti muovi?- lo canzonò Sirius.
James gli fece una linguaccia e cominciò a mettersi la sciarpa e la giacca a vento, facendo tutto con estrema lentezza di proposito.
In quel momento, comparve una lontra argentea in mezzo alla stanza, che parlò con la voce di Marlene.
- Frank, Sirius…hanno ucciso il padre di Alice e il padre di Dorcas. Sbrigatevi!
La lontra si contorse a mezz’aria e sparì.
James alzò lo sguardo e lo pose su Sirius e Frank: erano seri e pallidi; sembravano pietrificati.
- Che aspettate?- gridò loro Mary.- Muovetevi, no?
I due ragazzi uscirono di corsa e si diressero a tutta velocità verso il castello.
- Non riesco a crederci…- sussurrò Mary, atterrita.
- Nemmeno io…- borbottò James, tirando su in fretta la lampo della giacca a vento.
I due uscirono dagli spogliatoi e corsero verso il castello a tutta velocità, cominciando a sentire le prime sporadiche gocce di pioggia che cominciavano a cadere.
James si sentì guardingo e nervoso all’improvviso: aveva come l’impressione che il Patronus di Marlene non avesse detto tutto…

*.*


Lily uscì dal dormitorio maschile, dove stavano ora Alice e Dorcas, sentendo una grande pena per loro; si passò una mano sugli occhi lucidi e sospirò triste e arrabbiata: quanto male dovevano ancora subire a causa dei Mangiamorte? Perché Voldemort era così sadico e malvagio, così intenzionato ad ucciderli tutti?
A riscuoterla dai suoi cupi pensieri fu un rumore di passi lungo le scale e poco dopo vide Frank correre in dormitorio, da dove provenivano i singhiozzi strazianti di Alice.
- Lily.- Sirius la raggiunse, trafelato.- Dov’è?
- Sul tuo letto.- rispose Lily.- Sirius?
- Che c’è?- chiese lui, impaziente.
- Non ha ancora pianto.- rispose Lily.- Falla sfogare, o starà ancora più male.
Sirius annuì e salì di sopra; Lily lo vide fermarsi e lasciar passare Frank con in braccio Alice pallida e in lacrime, poi entrò. Remus, Marlene e Peter uscirono per lasciar da soli Sirius e Dorcas.
- La porto da Madama Chips, ha avuto un capogiro.- mormorò Frank a Lily, che annuì e accarezzò i capelli di Alice per consolarla.
Lily rimase un istante - lungo o breve?- ferma lì, in piedi, poi si diresse verso il dormitorio maschile e chiuse la porta; prima di chiuderla, sentì Dorcas singhiozzare angosciata e la vide distesa sul letto di Sirius, abbracciata al suo ragazzo che cercava di consolarla.
- Lily?
La ragazza si voltò e vide Marlene che la guardava preoccupata.
- Glielo dirai, vero?- fece Marlene.
- Non lo so…- rispose Lily, capendo che si riferiva a ciò che le aveva appena riferito Silente.
- Lily, ti prego; non affrontare anche questo da sola.- le consigliò Marlene.
Lily annuì e scese in Sala Comune, sprofondando sul divano e perdendosi nei suoi pensieri. Non sentì nemmeno il ritratto aprirsi e i passi affrettati di James e Mary. Era troppo presa a farsi invadere dalla tristezza di quella notizia triste che aveva sconvolto ancora la sua tranquillità; proprio mentre combatteva per superare la morte dei suoi genitori, i Mangiamorte rovinavano i suoi progressi.
E si sentì presa anche da un senso di impotenza: lei era lì, al sicuro, e non poteva uscire e fare qualcosa per fermarli…
- Lily…
Lily si voltò e vide James sedersi accanto a lei.
- Che è successo?- chiese James, apprensivo.
- Erano a Nocturn Alley a fare la ronda, pochi giorni fa.- spiegò Lily.- Hanno incrociato un paio di Mangiamorte e hanno iniziato a combattere. Sono stati circondati da altri Mangiamorte…e li ha raggiunti Voldemort con il suo serpente.
James guardò il fuoco morente del camino e sentì montare la rabbia con forza: ancora quel mostro. Per colpa sua, delle sue amiche stavano soffrendo; quando era entrato in silenzio in dormitorio per mettere giù la scopa, aveva visto Dorcas piangere disperata fra le braccia di un Sirius che cercava di consolarla come poteva, impotente davanti a tanto strazio. E mentre entrava, aveva incrociato Frank che portava in infermeria Alice, straziata e prostrata al massimo.
Voldemort, colui che rovinava altre famiglie. Perché?
James spostò lo sguardo dal fuoco a Lily: gli sembrava tanto triste; troppo. E forse non era solamente per ciò che era appena successo.
- È successo qualcos’altro?- chiese James.
Lily scosse il capo esitante, senza guardarlo.
- Sicura?- fece lui, ansioso.
Lily non disse niente, ma si tormentò le dita che spuntavano dalle maniche troppo lunghe della felpa. James rimase in silenzio ad aspettare che Lily parlasse liberamente, senza forzarla.
- I Mangiamorte hanno distrutto la casa dei miei genitori.- mormorò Lily a bassa voce dopo un lungo momento di silenzio.- Me l’ha detto Silente poco fa. I miei zii non c’erano per fortuna, erano partiti ieri per Dublino.
Altra dose di rabbia che James cercò di reprimere: anche se la vedeva ridere e scherzare come suo solito, riusciva a percepire il dolore che attanagliava ancora Lily per la morte dei suoi genitori; si stava riprendendo lentamente, un passo alla volta. E i Mangiamorte avevano distrutto quei progressi.
Lily si passò una mano sulla fronte, come se volesse scacciare un forte mal di testa; gli occhi le si arrossarono immediatamente.
- Vieni qui…- mormorò James, attirando la sua testa sulla sua spalla.
Lily lo lasciò fare, mentre una lacrima cominciava a scendere, seguita poi da altre; James si mise in modo da stare appoggiato sull’angolo del divano, le gambe allungate, mentre Lily rimaneva fra le sue braccia, la testa appoggiata ora sul petto del ragazzo bagnato di lacrime silenziose.
James rimase un attimo a guardarla, troppo bella e troppo fragile in quel momento di sconforto; poi la prese in braccio e la portò su alla soffitta della torre.
Si distesero sul vecchio letto a baldacchino e James le diede un bacio in fronte, mentre le asciugava le lacrime che continuavano a scenderle dagli occhi.
- Sfogati…- le mormorò James con dolcezza.
Lily si raggomitolò fra le sue braccia, reprimendo a fatica i singhiozzi, desiderando con tutto il cuore che quella gelida notte di fine settembre fosse solo un brutto sogno dal quale potesse poi svegliarsi.
James desiderava con tutto il cuore che quello fosse solo un incubo, ma purtroppo per lui quella era la vita reale e tutto quello che poteva fare era abbracciare Lily e accarezzarle dolcemente la testa di lei poggiata nell’incavo tra la sua spalla e il suo collo mentre fuori la tempesta - quella che in quel momento imperversava con lampi e tuoni e quella che stava scatenando Lord Voldemort - continuava a sommergerli nel buio.
- Io...- provò a dire Lily alzando un po' la testa, ma s'interruppe, sopraffatta dai singhiozzi che cercava ancora di reprimere.
Cosa voleva dirgli? Di non preoccuparsi, che la cosa non la toccava?
Ma come poteva non toccarla, una cosa del genere? Come poteva fingere che niente era accaduto?
- Shhh...- le disse James all'orecchio.- Non dire niente, Lily.
Lily abbassò la testa, sconfitta, cercando ancora di trattenersi.
- Non tenerti tutto dentro, Lily.- le mormorò James.
E ancora una volta, quella soffitta la vide piangere.
- James...- singhiozzò lei.
- Sono qui.- le disse lui, accarezzandole dolcemente le spalle scosse dai singhiozzi.

Fu una fine di settembre amara per gli studenti di Grifondoro del settimo anno.
Frank cercava di consolare Alice in ogni modo, visto che era la seconda perdita in poco tempo che subiva.
Sirius si trovava nella condizione di dover consolare Dorcas di una perdita devastante, e gli sembrava che ogni cosa che dicesse o facesse fosse inutile, mentre per lei era tutto.
James stringeva Lily, sperando che questo potesse proteggerla dalla crudeltà e dalla lordura che quella guerra stava seminando in giro, sperando che il loro amore fosse forte abbastanza da poter allontanare le tenebre che li volevano circondare.


















 
 
 
 
 

NOTE: avete preso i fazzoletti??? io vi ho avvertito, l'altra volta...
che dire: appena le cose si sistemano, i Mangiamorte e lo zio Voldy rovinano la festa...sapete com'è, hanno mancanza di hobby.
beh, adesso la parola a voi, recensite e fatemi sapere che ne pensate. colui o colei che lascerà la recensione 150 avrà il prossimo capitolo dedicato.
baci baci :)
  
Leggi le 18 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: cescapadfoot