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Autore: Yawarakai_Kusa    12/03/2012    1 recensioni
Non so se sopravviveremo. So solo che la pioggia della Morte cesserà, prima o poi. Domani... sì. Domani la pioggia non tornerà.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una possibile cura

Sara stava sotto la pioggia, accanto a lui, da molti minuti. Non sapeva quanto, ma credeva di non essersi mai bagnata tanto.
Davide aprì le gambe, piegandosi in avanti. Vomitò altro sangue.
I suoi singhiozzi si fecero più forti, respirava a scatti, prendendo boccate d'aria, insufficienti per riempire i polmoni marci.
Lei gli posò la mani sulla schiena, accarezzandola. - Shh... Respira, tranquillo.
Il respiro di Davide si regolarizzò. Si rimise seduto. abbandonando le braccia in mezzo alle gambe ancora aperte.
- Vattene... Tra poco morirò.
Sara gli poggiò la mano destra sulla guancia, portandosi la sua testa sulla spalla.
Guardavano le pile di cadaveri con gli occhi fuori dalle orbite, in silenzio.
- Forse un modo per salvarti c’è. Almeno per tenerti in vita fino all’arrivo dei Disinfestatori.
- Sarebbe?
- Aspetta qua...
Fece per alzarsi e rientrare, ma Davide la trattenne per una manica della camicia.
- No! Non lasciarmi solo!
Cadde in avanti, ma lei fu pronta a sorreggerlo. Si risedette al suo fianco, abbracciandolo.
Lui affondò il viso nell’incavo della spalla di Sara, siccome era più alto.
Pianse, macchiando di rosso la camicia della ragazza.
- Ti prego... Non voglio morire! Aiutami!
Singhiozzo. Parola. Rapida boccata d’aria.
- Devo andare, se vuoi essere aiutato!
Singhiozzo. Tre rapide emissioni d’aria col naso.
- No! Per favore...!
Si mise a piangere ancora più forte, alternando una parola a un singhiozzo. Era quasi senza fiato, tanto i polmoni erano pieni di sangue.
- Torno presto... fammi andare, ti prego.
In tutta risposta, Davide sollevò la testa, guardandola negli occhi: erano tutti rossi, eccezion fatta per l’iride marrone che vi annegava, confondendosi.
Adorava quegli occhi, Sara. Le vennero in mente tutti gli sguardi fugaci che si erano dati durante l’anno.
Tutti i sorrisi rivolti al fine di far battere il cuore altrui.
- D’accordo.
Sara estrasse il cellulare dalla tasca dei jeans. Lo aprì, tirando fuori la scheda sim.
Se la portò al polso, premendo con un angolo appuntito su una vena.
- Che fai?
- Forse è una cosa da film. Ma tentar non nuoce.
Premette sempre più, muovendo la schedina come un coltello.
Del sangue fuoriuscì dalla ferita, poco, ma bastava.
- Coraggio. Prova a leccare qua.
Lui fece una smorfia. - N...no...
- Vuoi morire? Prova!
La lingua del ragazzo passò, veloce, sulla goccia di sangue. La inghiottì, storcendo il naso. - E adesso?
- Si torna dentro. Sono stufa di questa cazzo di pioggia.

***

Ok, primo capitolo vero e proprio... :-) Ringrazio chi ha recensito e letto questa storiella da quattro soldini bucati... ^^
Spero il capitolo vi sia piaciuto e, se così non fosse, non si preoccupi: i prossimi capitoli saranno di certo più interessanti!
Ciao!

Y. Kusa

  
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