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Autore: francy13R    12/03/2012    1 recensioni
Francesca, una ragazza dal volto mediterraneo, dagli occhi di un verde limpido e dal sorriso timido, è insicura, vaga tra sogni e desideri che gli altri considererebbero "irrealizzabili", ma solo la sua voglia di volare via farà realmente avverare il suo sogno. Ma ancora non sa quante sorprese le riserverà il futuro, quanti nuovi luoghi esplorerà, quante amicizie stringerà e soprattuto non sa che troverà l'amore proprio quando aveva deciso di rinunciarci!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 8
I want






Mi svegliai stranamente di buon umore e notai che Louis se l'era già svignata.
Probabilmente non voleva farsi vedere con la saliva sul mento o i capelli spettinati.

Al suo posto sul cuscino trovai un biglietto con scritto: “La prossima volta che devo dormire qua dimmelo che mi porto i tappi per le orecchie, russi come mio nonno”.
Mi uscì una risata acuta che fece spalancare la porta della mia camera.

-Cosa c'è???-, chiese una Raffy preoccupata e con i capelli per aria.

Non riuscii nemmeno a smettere di ridere, scossi la testa, nascosi il biglietto e mi infilai in bagno dando prima un rumoroso bacio sulla guancia alla mia amica.

-Te l'hanno mai detto che sei sclerata? Un giorno sembra che ti voglia buttare giù da un ponte, l'altro invece sei pronta per un provino nel circo!-, mi urlò la riccia dall'altra parte della porta.

-Ti voglio bene anche io!-.

Bene, dopo quelle considerazioni senza senso passai a me, nel vero senso della parola.

Niall? Pff, un ragazzo come tutti gli altri e lo sapevo benissimo che io adoravo essere single!
Dopo un po' mi scocciavo di tutti quanti, troppo banali, bambini, idioti che riuscivano solo a romperti il cuore in mille pezzi.

Mi guardai allo specchio! Cazzo! Chi era quello stupido biondo per potermi ferire?
Inoltre non era mai successo che fossi io a correre dietro alla gente e questa volta non sarebbe cambiato nulla.

Via la Fra debole, depressa e inattiva, era tempo di lasciar spazio alla vera me.

Mi lavai velocemente e lisciai alla perfezione i miei capelli.
Mi truccai accuratamente cosa che non faceva da un bel po' di tempo, un po' di ombretto scuro, mascara e giusto un po' di rossetto color ciliegia per evidenziare il rosso delle labbra.

Uscita lasciai passare Raffaella che stava parlando al telefono, indovinate con chi?
Con quel pirla di Styles ovviamente.

-Si si tesoro, no aspetta! Non ti lisciare quei maledetti capelli! Se lo fai faccio finta di non conoscerti a scuola!-, disse lei al cellulare con aria preoccupata.

-Ma si può..-, sussurrai facendo roteare gli occhi.

 

Prima di andare mi ricontrollai di nuovo, avevo sostituito la camicia bianca del college con una mia, molto simile ma più aderente e...beh femminile, la precedente sembrava un camice d'ospedale.
Indossai il cappotto color crema e le ballerine blu mentre Raffaella usciva dalla camera con i capelli più ricci che mai.

 



Per tutto il tragitto verso scuola la mia coinquilina nonché amica fidata che magari poteva anche far finta di conoscermi e non lasciarmi da sola sul marciapiede continuò a parlare al cellulare con Harry.

-Ma dico, vi vedrete tra meno di un minuto! Non puoi chiudere?-, chiesi io esasperata.

-Si si-.

Ma non sembrava avermi dato tanta retta, infatti andò avanti a parlare finchè non arrivò al cancello.

Là Harry la prese in braccio e la baciò.

-Dio! Ti prego sto per vomitare!-.

Il riccio strinse la riccia (pff ironia della sorte) ancora più forte e in quel momento pensai davvero che la stesse per soffocare.
Fui tentata di andare là e separarli, ma Louis con i capelli tutti tirati da una parte e con degli occhiali da vista che lo facevano sembrare quasi un ragazzo intelligente mi prese a braccetto.

-Lasciali perdere! Sono un caso perso! Quello stronzo mi ha tradito con la tua amica-.

-Ti ha tradito? Allora sei davvero gay!-, dissi io ridendo.

-Dai secchioncella! Credevo lo sapessi, ma sai..-

Si abbassò alla mia altezza guardando davanti a se e gesticolando come se avesse dovuto spiegarmi la lezione.

-Lo vedo, a letto non è più la stessa cosa, prima era...selvaggio, adesso si scoccia e le ho provate tutte credimi, dai gel ai....-

Lo interruppi tappandogli la bocca.

-Ti prego ti prego no! Ok, è andato, fuso, perso. Ho capito!-, quasi gridai.

Liam ci raggiunse pimpante con i capelli all'aria e la giacca dell'uniforme perfettamente allacciata attorno al fisico da modello.
Mi guardò con quegli occhi dolci e mi sorrise.

-Questo pirla ti sta importunando?-, chiese mettendo le mani dentro le tasche dei pantaloni.

Louis lo guardò sbalordito.

-Io?-.

-In realtà mi importuna sempre ma ormai ci ho fatto l'abitudine!-, gli sussurrai in un orecchio in modo che Louis non se la prendessi di più.

Quando suonò la campanella ci affrettammo ad entrare e in un angolo notai Zayn “impegnato” con una mora dalle labbra carnose e gli occhi di ghiaccio, lo salutai e mi dileguai evitando lo sguardo possessivo della ragazza.

-Chi è la ragazza che era con Zayn?-, domandai a Louis.

-Alison, è una delle sue....-

Non lo stetti nemmeno ad ascoltare, in quel momento varcò la porta Niall che si abbassò il cappuccio del cappotto e ravvivò la cresta dorata.
Mi girai in fretta verso Liam e Louis mantenendo uno sguardo fermo.
Il biondo ci raggiunse, salutò i ragazzi e poi posò lo sguardo su di me.

Gli sorrisi.

-Io vado in classe ragazzi, ci vediamo dopo!-.

Lo sorpassai e (sperando di fare una bella camminata) mi diressi in classe.

Lo sapevo, ma mi girai leggermente per averne una conferma.

Si, mi stava guardando.

 

 

 

 

 

DUE SETTIMANE DOPO...

 

Immersa nella relazione di storia non mi accorsi nemmeno di chi entrò in casa.
Solo quando mi sentii qualcosa di freddo e umido sul braccio alzai lo sguardo scansandomi.
Louis era davanti a me con un cubetto di ghiaccio.

-Certo che sei proprio un pirla!-, esclamai sbuffando e sistemando i miei libri su una mensola.

Tanto ora che erano arrivati non si sarebbe riusciti nemmeno a leggere una frase in santa pace.
I ragazzi si posizionarono sul divano con tre pacchi di pop-corn e una scatola di ciambelle.

-Maiali!-.

Raffaella ed Harry si posizionarono sulla “loro” poltrona, mentre io fui spinta tra Louis e...mmm bene, Niall.
Cercai di allontanarmi il più possibile ma con quei quattro mammut si stava stretti come dei pinguini.

-Che film è Liam?-, chiesi sporgendomi oltre il biondo che si stava già abbuffando.

-Shakespeare in Love! Almeno impariamo qualcosa, ho l'interrogazione su Romeo e Giulietta domani!-, disse lui incupendosi.

-Dai almeno non è un horror-, commentai.

Quando il film iniziò Louis cominciò a tirare i pop  a Niall e ovviamente alcuni finivano sulla mia testa.
Lasciai perdere e sperai che quelle due ore finissero in fretta.

Dopo circa in un'ora non mi sentivo più i fianchi così decisi di lasciare il mio posto a quei quattro enormi culi.

-Dove vai?-, chiese Zayn.

-Vado a finire la relazione! Tanto lo so a memoria il film!-.

Gli feci l'occhiolino e prima di dirigermi in camera mi controllai i capelli allo specchio.
Trai i ricci spuntavano almeno una decina di caramelle e pop-corn.

Dopo essermeli tolti mi chiusi in camera.
Quando si mettevano a fare i cretini erano incontenibili.
Scossi la testa al pensiero del divano pieno di rifiuti.



Mi sedetti sul letto, ma prima che potessi fare qualsiasi cosa Niall entrò, senza permesso.

Volli alzarmi e dargli un calcio nel culo, ma mi bloccai vedendo la sua espressione.

-Devo parlarti!-, mormorò sedendosi sul letto vicino a me.

-Dimmi-. Mi schiarii la voce e trattenni il fiato quando mi prese le mani nelle sue.

Che diamine voleva fare?

Ero stata brava quelle due settimane, l'avevo totalmente ignorato, trattato come una persona qualsiasi, perfino durante le ore di chitarra.
Avevo stretto un'ottima amicizia con quelli del gruppo ma mi tenevo a distanza di sicurezza da lui.
Ed ero orgogliosa dei miei progressi, stavo meglio ed ero più felice.

L'unica cosa che mi aveva incuriosito ma che non avevo mai avuto il coraggio di chiedere a nessuno era come stessero le cose tra lui e Jessica.

-Non ero ubriaco alla festa!-.

Lo guardai dritto negli occhi, ero stordita, confusa e sorpresa.

I battiti del mio cuore accelerarono involontariamente.

-Quale festa?-, chiesi io come una stupida.

Quale festa Fra! Quale festa vuoi che sia? Sei andata ad una sola festa! Quanto sei imbecille!

-Non fare la finta tonta con me!-.

Notando che il mio sguardo si era spostato prese il mio viso tra le mani e mi costrinse ad immergermi nei suoi occhi blu come il mare.
Chiusi i miei.

Quella vista mi faceva troppo male.

Sentii gli occhi inumidirsi e la testa partire a razzo! Non potevo far finta di niente, mi piaceva troppo!! Dannazione!

-Cosa vuoi da me?-.

-Voglio che tu mi dia una possibilità-, disse lui deciso. Avvertì il suo respiro sulle mie labbra e rabbrividii.

Eppure in quell'istante la musica dolce nella mia testa si bloccò.

Non era ubriaco?
Non stava più con Jessica?
Non mi importava, non volevo che mi importasse!

Aprii gli occhi prima che fosse troppo tardi.

-è meglio che tu torni dai tuoi amici!-. Mi alzai in piedi.

Lui si stupì della mia reazione.
Pensava che fosse tutto così semplice?

Non ero una ragazza facile!
Non conoscevo nulla di lui e potevo contare sulle dita di una mano le volte in cui ci eravamo parlati.

Lui si alzò tenendo il volto basso e andò verso la porta.
Non seppi perchè ma lo seguii trovandomi dietro di lui.

Quando fece per aprire la maniglia della porta mi concessi di ammirare i suoi capelli così chiari e luminosi, presa dalle loro sfumature non mi accorsi della mano che scivolò dietro la mia schiena e nemmeno del volto di Niall.


Accadde tutto troppo rapidamente per essere registrato.
Mi prese per la vita e si abbassò alla mia altezza unendo le nostre labbra.
Rimasi scioccata ma nello stesso istante in cui le sue labbra toccarono le mie mi sentii svenire.

-No-, sussurrai. Ma lui non sentì perchè continuò a mordermi il labbro inferiore insistente.

-No, Niall...-, mormorai più forte ma non si staccò.

Chiusi gli occhi per un attimo e mi lasciai cullare dal suo profumo, dal sapore delle sue labbra, dalla delicatezza delle sue mani sul mio corpo.

Portai le mani sopra la sua testa e accarezzai i capelli mentre lui prendeva possesso del mio volto e mi spingeva verso il letto.

-Niall...-.

Lui si bloccò e mi fissò pieno di gioia e timore.

-Non posso!-, dissi io. Non potevo, non potevo maledizione!!

C'era qualcosa di più grande che dovevo affrontare prima di poter anche minimamente pensare a lui e io non volevo affrontarlo.

Mi lasciai sfuggire una lacrima che lui notò ed asciugò.

-Non ti lascerò scappare così facilmente! Sei mia-, mormorò Niall baciandomi.

Trattenni un singhiozzo e lo vidi abbandonarmi e chiudere la porta dietro di se, come se non se non fosse mai entrato.

Mi feci forza e guardai il cellulare appoggiato alla scrivania: era ora di chiamarlo.

 

 

  
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