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Autore: WhoLocki_Martell    13/03/2012    1 recensioni
Immaginiamo Jacob Black, ricco e menefreghista, che si ritrova lupo mannaro per colpa delle cattive azioni di suo padre. Immaginiamo Renesmee ed Alice, figlie di Edward e Bella, bellissime sorelle dotate di percezioni extra. Immaginiamo Nahuel (l'altro vampiro mezzosangue in Breaking Dawn), migliore amico di Renesmee e ... particolare anche lui. Tutto ciò immaginatelo liberamente ispirato a "Beastly" (ma DAVVERO liberamente). Siete riusciti a immaginare tutto ciò? Beh, io sì! Leggete cose ne è venuto fuori:
P.S.:La trama, più avanti, si distaccherà parecchio da Beastly
Grazie alle persone che seguono la mia storia (7 *.*), alle persone che l'hanno aggiunta tra i preferiti (4 *.*), a coloro che l'hanno aggiunta tra le ricordate(1*.*) e a tutti coloro che hanno recensito :*
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Billy Black, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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DEVO dedicare questo capitoloa Nessi97, che c'è sempre.
E a Te, che non hai capito cosa volevo che facessi prima che andassi via.

   Guerra e solitudine

   

- << Ma che tipo di scontro dovremmo avere con loro ? >> - chiese Jacob, ancora scettico rispetto a quel che gli era stato appena raccontato.
- << Uno scontro fisico, ovvio >> - rispose Sam - << anche se loro ci attaccheranno anche mentalmente. E puoi esser certo che moriremmo se lo facessero >> -
- << Ma… mentalmente in che senso ? >> - chiese Jacob sempre più incredulo.
- << Allora, Black, ascolta >> - disse Sam scocciato - << noi siamo licantropi, ed è nostra prerogativa uccidere con l’ausilio di artigli e zanne. Loro invece sono maghi e streghe, e la magia è la loro prerogativa. Quindi è ovvio che noi cercheremo di ucciderli, mentre loro cercheranno prima di tutto di privarci dell’uso della nostra mente >> -
- << Ma perché? Cioè, dico, perché questa lotta ? >> - chiese Jacob, desideroso di sapere quale guerra era chiamato a combattere.
- << Stai scherzando >> - disse Sam incredulo, mentre gli altri, anch’essi increduli e sbigottiti, cominciavano a mormorare fra loro - << tutti sanno perché! >> -
- << Ed io no >> - esclamò Jacob, scocciato da tutta quella superiorità che ostentavano.
- << Black, tuo padre è la causa della guerra >> - intervenne Leah Clearwater.
Jacob guardò Leah in faccia, poi guardò tutti gli altri, sparsi nel salone della sua villa, ed infine Sam.
Infine, riuscì a capacitarsi del fatto che non stessero scherzando.
- << M… Mio padre ? >> - riuscì a balbettare alla fine.
 
Alice e Nessie erano sdraiate l’una accanto all’altra, sul letto di Nessie. Lei dormiva, mentre Alice la accarezzava, cosciente che se entrambe stavano male a causa del loro “potere”, sua sorella stava ancora più male grazie a quel… Jacob.
Ma era quel malessere condiviso che la preoccupava, la rendeva inquieta.
Improvvisamente, ebbe un’idea.
Si alzò piano, senza far svegliare sua sorella, e si rivestì.
Qualcuno che poteva spiegarle cosa stava succedendo c’era, e nemmeno tanto lontano.
 
- << Pire, è inutile fingere >> - strillò Huilen contro sua sorella.
- << Cosa, Huilen, cosa è inutile fingere !? >> - strillò lei per risposta.
- << Fingere di non capire, ecco cosa !!! >> -
- << E cosa dovrei fare, secondo te ? Prendere il telefono e dire “Ciao, Nahuel, sono tua madre, Pire. Ah, a proposito, siamo in guerra e potresti morire” >> - disse sarcastica.
- << Divertente, davvero molto divertente >> - disse Huilen, anche lei adottando lo stesso tono della sorella.
- << È quello che mi hai detto di fare tu >> - disse Pire calma, lasciando ogni traccia della furia precedente.
- << Ma perché, Pire, ti ostini in questo tuo atteggiamento ? >> -
- << Perché Nahuel non ha ancora diciotto anni, quindi non può fare incantesimi >> -
- << Sì, però può imparare a difendersi >> -
Pire non seppe cosa ribattere ad un commento così razionale.
- << Ci penserò >> - capitolò infine.
Huilen non rispose, ma semplicemente le strinse la mano, per farle capire che comprendeva quanto difficile fosse per lei.
 
- << Ehi, ma il tuo ragazzo non è geloso ? >> - chiese Nahuel quando andò ad aprire la porta.
- << Non è necessario che lo sappia >> - rispose Alice entrando.
- << Se è per Nessie, ho chiuso con lei >> - tagliò corto Nahuel.
Anche se, ricordando il foglio di giornale che aveva letto quel mattino a scuola, pensò che forse qualcosina per lei l’avrebbe ancora fatta, se necessario.
- << No, non è per mia sorella. Mi serve quel libro >> - disse Alice sbrigativa.
- << Lo stavo consultando ora >> - disse Nahuel conducendola su per le scale - << credo che tu stia cercando la risposta alla mia stessa domanda.
Entrarono in camera di Nahuel.
Il libro, aperto su una delle pagine centrali, giaceva sul letto.
Alice posò le chiavi dell’auto e l’iPhone sulla scrivania e corse a prendere il libro.
“Per quanto riguarda i LICANTROPI, sono anch’esse creature non raccomandabili. Si trasformano grazie ad un demone che vive nei loro corpi, dominante quando sono lupi, e latente, ma sempre presente e a volte addirittura dominante, quando sono umani.
Inoltre, alle giovani streghe e ai giovani maghi, con poteri anche non molto sviluppati, è consigliato non guardare e non stare troppo vicino e troppo a lungo ad un licantropo, in quanto è famigerata la loro capacità di ammaliare e sedurre con il loro fascino innaturale e diabolico”
Alice, che si era seduta sul letto di fianco a Nahuel per leggere insieme, lo guardò orripilata.
- << Oddio >> - sussurrò.
Alice e Nahuel, presi dall’orrore del significato di quel che avevano appena letto in relazione a Nessie, non lessero il passo precedente del famigerato libro.
“Creature che i maghi e le streghe senza esperienza farebbero bene ad evitare sono i VAMPIRI, creature poco raccomandabili, che da sempre complottano per la completa distruzione di maghi, streghe e licantropi [vedi passo seguente]. Hanno forma umana, e umani erano. Ma ormai sono creature immortali, immortali e dannate.”
 
Sam guardò Jacob incredulo. Quel ragazzino non sapeva nemmeno com’era morto suo padre, e lui avrebbe dovuto cedergli il posto di alfa nel branco?
Decise di non rivelargli nulla, per il momento, della sua posizione.
- << Forse non lo sai >> - intervenne Leah con tono sensibile e delicato - << ma tuo padre è stato ucciso… da una strega >> -
Jacob ascoltò attento, ma quando sentì l’ultima parola strillò: - << Cosa !? >> -
- << Tuo padre si innamorò di una strega >> - rispose Leah con lo stesso tono, fraintendendo il tono sbigottito di Jacob - << e questa strega rimase incinta. Questo le fece pensare che tuo padre non l’avrebbe mai lasciata, ma qualche giorno dopo la nascita della bambina lui la lasciò. E lei, per vendetta, uccise sua figlia e suo padre >> - concluse infine.
Jacob si guardò attorno.
Poi rise, e tutti lo guardarono come fosse impazzito.
- << Scusate >> - disse smettendo di ridere una risata isterica - << scusate >> - ripeté con voce più ferma.
- << No, cioè >> - intervenne Seth, guardandolo ad occhi spalancati, come tutti gli altri -<< la morte di tuo padre e della tua sorellastra ti fa ridere ? >> -
- << Forse non è questo che mi fa ridere >> - disse Jacob con un tono capace di attirare l’attenzione di tutti su di sé (non che non l’avesse già fatto) - << forse a farmi ridere è il fatto che non sapete la verità >> -
Tutti pendevano dalle sue labbra, le labbra di un ragazzino che era capace di ridere dell’unico branco di licantropi esistente sulla terra; le labbra del ragazzino che rivelava, col tono di comando che inconsciamente aveva, di essere un’alfa.
- << Pire. La strega >> - cominciò Jacob - << innamorata di mio padre, Billy Black, il bastardo che voi volete difendere >> - disse, infondendo violenza nell’epiteto riferito a suo padre - << la sfruttò fino all’ultimo, e quando lei partorì, fu lui a uccidere sua figlia, Susan, per paura di subire un ricatto. Pire, per vendetta, trasformò me in licantropo, e mi raccontò tutto, anche di Susan. E io >> - si accinse a concludere con gli occhi lucidi - << io mi vendicai. Per me. Per Pire. Per Susan. E lo uccisi >> - finì.
- << Non è possibile >> - sussurrò Sam, l’unico ancora col coraggio di guardare Jacob negli occhi.
- << Certo che è possibile >> - ribatté Jacob, infuriato dall’atteggiamento di tutti - << ha ucciso una bambina, e mi ha reso un essere semi-demoniaco >> -
- << Beh, messa così sembra la cosa ch’era giusta da fare >> - disse Leah in difesa di Jacob.
- << Quindi, ora non dobbiamo più lottare contro i maghi e le streghe >> - disse Jacob, pensando a Nessie.
- << Forse non è così semplice, Black >> - disse Sam, preoccupandosi al pensiero di quel che l’aspettava.
 
Din don.
Qualcuno suonò alla porta principale, e Nessie si svegliò. Si alzò per aprire, ma la precedette sua madre.
- << Oh, Jasper >> - Nessie sentì Bella dire - << Alice è uscita una mezzoretta fa… Non è da te? >> -
- << No >> - disse Jasper preso alla sprovvista.
- << Posso farla chiamare da Nessie >> - si offrì Bella.
- << No, grazie >> - rispose lui - << la chiamo io >> - e detto ciò, salutò e andò via.
Nessie prese comunque il telefono.
- << Tesoro >> - rispose Alice.
- << Dove sei ? >> - chiese Nessie.
- << Da Jasper, ti serve qualcosa ? >> - chiese Alice con tono calmo.
- << Da Jasper >> - ripeté Nessie con fredda.
- << Perché quel tono ? >> - chiese Alice, non tradendo per nulla agitazione.
- << No, niente >> - rispose Nessie fingendosi calma - << ah, dimenticavo : Jasper è appena venuto a casa, ti cercava >> - e detto questo chiuse la chiamata e si risdraiò sul letto.
 
Alice guardò il cellulare quasi shoccata. Nessie non le aveva dato il tempo di spiegare il perché della sua bugia.
- << Ho combinato un casino >> - disse Alice, rispondendo allo sguardo interrogativo di Nahuel.
- << Non le hai detto che sei qui >> - disse lui traendo le conclusioni più logiche.
- << No >> - disse Alice precipitosa - << lei non avrebbe capito. E il peggio è che ho detto che sono da Jasper, ma Jasper era a casa e mi cercava >> -
- << Ehm … >> - cominciò Nahuel indeciso, rendendosi conto di quanto fosse diventata equivoca la loro posizione agli occhi degli altri - << forse è meglio che vai >> -
- << Sì, forse è meglio >> - disse Alice, con un tono meccanico e coi pensieri già rivolti a quel che l’aspettava a casa - << grazie per essere stato ancora una volta a mia disposizione >> -
- << Non è nulla >> - rispose lui, arrossendo d’imbarazzo - << in un certo senso siamo obbligati ad essere compagni >> -
- << Forse sì >> - disse Alice, tornando presente per qualche istante - << ma sono sicura che sei un ottimo amico, e mi dispiace che Nessie ti abbia perso >> -
- << Beh … >> - disse lui sussurrando - << io ci sarò sempre per lei, purché si ricordi di cercarmi >> -
- << Come volevasi dimostrare >> - disse lei sorridendo - << ora vado. Ciao ! >> - gli diede un bacio schioccante sulla guancia e andò via.
 
Jasper era pensieroso. Dove poteva essersi cacciata quella folletta pazza della sua ragazza?
In quel momento, il telefono prese a squillare.
- << Alice ! >> - esclamò felice rispondendo.
- << Jasper ! >> - disse Alice, che aveva elaborato una scusa accettabile - << dove sei ? >> -
- << Sono appena uscito da casa tua >> - rispose Jasper.
- << Aspettami lì, sto venendo >> - disse Alice chiudendo la chiamata.
 
Pochi minuti dopo, Alice arrivò a casa sua.
Scese di corsa dall’auto e corse ad abbracciare Jasper.
- << Ciao >> - disse lui, sorpreso dalla foga della sua ragazza.
- << Jasper … Nahuel mi ha appena detto una cosa bellissima ! >> - disse Alice poco dopo, staccandosi dal suo ragazzo.
- << Cosa ? >> - chiese Jasper, facendo trapelare un po’ di gelosia.
- << Mi ha detto >> - disse bisbigliando - << che avevi ragione tu. I licantropi riescono ad esercitare un fascino innaturale e non sincero sulle streghe >> -
- << E la cosa dovrebbe tranquillizzarmi ? >> - la stuzzicò Jasper.
- << Certo >> - ribatté pronta Alice.
Alzò la testa e guardò la finestra, da cui sua sorella la stava osservando.
- << Andiamo ? >> - le chiese Jasper.
Alice non rispose, ma si fece trascinare dal suo ragazzo.
 
Nessie guardò Alice andar via.
Sola.
Renesmee Carlie Cullen era sola.
Corse in bagno e si guardò allo specchio, ammirando affascinata le lacrime che scorrevano.
Poi afferrò, sul bordo della vasca, una lametta che come al solito Edward si era scordato di buttare.
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Angolino dell'autrice
Beh, ragazze, stavolta non ho nulla da dirvi. Vi chiedo solo una piccola, breve recensione.
Grazie.
Vostra, halfblood_vampire.

   
 
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