Care
ragazze,
dalla
fretta di aggiornare non mi sono nemmeno accorta che abbiamo un motivo per
festeggiare: abbiamo
superato il CINQUANTESIMO capitolo di questa fic.
Non credo che sia una cosa da poco! Vorrei ringraziarvi tutte, ad una ad una,
soprattutto chi, dopo tutto questo tempo, è ancora qui a commentare e a leggere
questa storia. Grazie per avermi tenuto compagnia, avere condiviso le mie
parole, le emozioni…mi avete fatto ridere, emozionare
e, soprattutto grazie di avermi la forza per continuare a scrivere ancora.
Un
grazie immenso va alla mia beta Barbara che è dal primo capitolo di questa fic che mi segue. Grazie
a te, nel mio piccolo, credo di essere migliorata tantissimo.
Purtroppo,
anche a causa del mio ritardo ad aggiornare, i commenti e le letture si stanno
sempre via via riducendo ma cercherò di tenere duro,
almeno finché questa fic non sarà conclusa.
Ne approfitto per ringraziare bedw, una nuova lettrice che
non solo ha avuto il coraggio di leggere letto tutti i capitoli di
questa fic ma mi ha pure lasciato un commento! Grazie grazie grazie!
Vi avviso anticipatamente che il capitolo è più corto del
solito ma per lo meno questa volta ho rispettato i tempi.
Bando alle ciance: vi lascio alla lettura.
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Bad Girl
[Alice Brandon]
Cap. 52 - Innocence
Libera. È esattamente così che
mi sento.
Leggera come una piuma
trasportata dal vento.
Sento che se voglio posso muovere le dita dei
piedi e delle mani. Ed è la più bella sensazione che si possa trovare dopo
giorni (anni?) bloccata, in balia delle fiamme.
Sospesa. Come se stessi
galleggiando su una nuvola soffice.
Non ho paura, non voglio scendere da questa
giostra di serenità. Temo soltanto che aprendo gli occhi tutto possa svanire.
Percepisco la luce anche se ho ancora le
palpebre chiuse e sento odori e profumi che mi fanno capire di non essere sola
qui. Non sono sola.
Sento emozioni, tante, tutte insieme ma
composte, non mi travolgono, piuttosto mi cullano.
Forte. Avverto l’energia
scorrermi nelle vene.
Viva. Come non lo sono mai
stata.
Mi scappa da ridere senza un motivo particolare.
E devo aver riso davvero perché sento qualcuno sottolinearlo ad alta voce. E’
un ragazzo ed ha una voce meravigliosa. Deve avere anche un bell’aspetto. Lo conosco?
Apro gli occhi e svegliandomi, vedo che non è
cambiato nulla, che la realtà è ancora meglio del sogno. Tutto va bene e penso
che è la prima volta nella mia vita.
Incrocio quattro paia di occhi dorati e
l’emozione dentro di me è tanto forte da contenere, che mi sembra di svenire.
Avverto un formicolio salirmi dalla gola e il suono di una risata riempie di
colpo la stanza. Sobbalzo come se avessi il singhiozzo. Mi blocco.
Sono io? Sono proprio io che ho riso?
Rido ancora più forte e gli sguardi delle
quattro persone che mi stanno di fronte si fanno confusi. Avrei voglia di
abbracciarli e baciarli tutti. Sono così belli. Adesso vorrei avere una reflex,
fargli una foto e metterla in un diario segreto in modo che nessuno, oltre a
me, possa ammirarla.
Mi guardo intorno e sono così meravigliata.
Dove mi trovo?
Il paradiso lo immaginavo diverso. Nuvole, ali e
zucchero filato. Birkin, probabilmente.
Eppure, sarò sincera: non cambierei niente di
tutto questo.
Mi sento calma. So di appartenere a questo
posto.
Lambisco in vestito color ciliegia che indosso e
vorrei fare una giravolta.
« Ti senti bene?
», mi domanda uomo dai capelli biondi pettinati all’indietro.
Lui lo conosco, di sicuro. L’ho visto mentre
bruciavo che si prendeva cura di me. Annuso l’aria e ingoio solo cose buone. Ho
voglia di ringraziarlo.
« Alice?
», richiama la mia attenzione considerato che non sono riuscita a rispondergli.
“A-L-I-C-E”, sillabo nella mia mente. Ha un bel
suono. Adoro questo nome.
Un ragazzo biondo mi si avvicina. Ha l’aria
tormentata.
“Non c’è nulla di cui tu ti debba preoccupare”,
avrei voglia di dire ma non lo faccio.
La sua vicinanza mi mette in imbarazzo e non ne
capisco il motivo. Forse perché è il ragazzo più bello che io abbia mai visto e
in questa stanza nemmeno gli altri scherzano a quanto fascino.
Mi sfiora un braccio e la mia pelle scotta al
suo tocco ma non mi allontano. Lo fisso negli occhi ambrati e il sorriso spunta
sulle mie labbra.
C’è
qualcosa in lui…
« Angelo mio
», riesco a chiamarlo accarezzandogli la pelle del viso guidata per un
momento da un’audacia e una confidenza che non so se posso permettermi con lui.
Ritraggo la mano.
Rallento.
L’espressione dei presenti muta. Nei loro occhi
leggo paura come se di fronte a loro improvvisamente si fosse materializzato un
mostro.
Mi sento così piccola.
« Edward che cazzo succede? », domanda il mio
angelo rivolgendosi al ragazzo dai capelli rossi.
In un momento tutto cambia. Non so come ci siano
finiti così in fretta, ma vedo che sono tutti attorno ad un tavolo di legno
scuro e spesso in un'altra stanza. Stanno discutendo di me, quasi come se non
ci fossi. Poi, d’un tratto, tutto torna dove l’avevo lasciato. Nella grande
stanza bianca.
« Temo che Alice abbia perso la memoria », risponde il ragazzo di nome Edward più
pallido di prima, se è possibile.
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“So di appartenere a questo posto”.
Lo so, lo so, vi avevo avvisate
che sarebbe stato corto.
È la primissima volta in
assoluto (non solo in questa fic) che utilizzo il POV
di Alice. Vi dirò: non è facile. Magari alcune di voi lo daranno per scontato
e, forse, la differenza non si nota poi molto. Ma cerco sempre di dare, ad ogni
Pov, un’impronta, uno stile diverso in base al
personaggio. In questo di Alice volevo che la parola chiave fosse: semplicità
(l’opposto di quelli di Jasper). Vi prego anche di perdonarmi il tempo utilizzato. Ho usato il presente
perché ho pensato fosse la scelta più giusta per questo capitolo.
Isa nello scorso capito aveva
anticipato che la trasformazione aveva i suoi contro. Ovviamente si riferiva alla sete che Alice avrà di sangue!
Ma, come avrete ormai imparato, non sarei io se non mi complicassi la vita, per
cui ho voluto che Alice, come per il personaggio originale, perdesse la memoria (infondo la sua
malattia era al cervello e il veleno ha dovuto principalmente agire su quello).
In altri tempi avrei coraggiosamente aperto una nuova fic
per raccontare meglio le vicende AliceXJasper ma non
credo che lo farò. Prevedo ovviamente altri capitoli ma penso di trattare la
loro vicenda in modo marginale, come contorno a quella tra Isa ed Edward.
Da ultimo, ma non di poca importanza,
l’ispirazione di questo capitolo va tutta ad una canzone di Avril Lavigne: Innocence (della quale troverete delle citazioni nel testo)
http://www.youtube.com/watch?v=TDRT-bYRvMI
qui trovate la song.
Spero
che riusciate anche a vedere questo video che vi posto e che penso sia
bellissimo e abbastanza aderente alla mia JasperXAlice:
sottolineo
che il video non l’ho fatto io trovate la firma e il link al suo interno!
Nel
prossimo tornerò a parlare di Isa e Edward. Capitolo da non perdere!
Spero
che mi lasciate un piccolo commento!
È
appurato che mi aiutino a scrivere.
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Come sempre un GRAZIE a chi ha inserito la ff tra le preferite/seguite e chi legge in silenzio.
Invito chi non l’avesse ancora fatto ad iscriversi.
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