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Autore: notsohappyx    13/03/2012    3 recensioni
Nulla dura per sempre, tanto meno la serenità e Hope lo sa bene. Travolta da troppe emozioni per i suoi venti anni, si vedrà costretta a fare scelte alcune insensate.
Genere: Commedia, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie A Fausta. Senza di Lei non avrei mai pubblicato nulla.

Is This My Home? - Capitolo 2

Italy - 03:00 pm
Quel  << Dannatissimo pezzo di ferro >>  come definito più volte da Hope, era atterrato con due ore di ritardo, facendole perdere il suo agoniato pranzo di famiglia e dato che i guai non vengono mai da soli, aveva perso anche le valigie!
"DANNAZIONE!" non faceva altro che ripetere questa parola da quando era atterrata sul suolo italiano.
"Non è stata una buona idea venire qui, vero?" 
Avrebbe riconosciuto la sua voce tra mille, anzi tra milioni di persone
"SABRINAAAAAAAAA!"
Ora, è davvero importante che vi dica che praticamente tutto l'aereoporto si girò a guardare quella bambina un pò troppo cresciuta?
"Per le valigie... Bhè credo che tu sappia già cosa fare" 
Disse Sabrina con fare saputo, ma con una faccia di chi non sapeva assolutamente cosa fare .
 
"Casa dolce casa!"  Esclamò Sabrina come se non vedesse casa da anni.
Tutto era rimasto intatto dalla sua ultima volta lì: dall' arredamento, al colore delle pareti; Ogni minimo dettaglio era rimasto uguale, come se il tempo si fosse fermato.
"Nonna! Nonno!!" Gridò Hope
Un grosso abbraccio, un semplice e poco caloro abbraccio e una  lunga e sola lacrima per colmare tutta quella mancanza , per riempire quei lunghi 6 anni. Certo, 2 - 3 volte era tornata in Italia, ma non era abbastanza, ne per lei ne per loro.
Hope aveva una lunga e strana storia per i suoi 19 anni, quasi 20.
<< Nata per uno sbaglio >>  le avevano sempre detto i suoi genitori, non che non le volesso bene, anzi ma lei non << era in programma! >>  Come se si potessere programmare i figli.
A 13 anni andò a vivere a Londra, lasciandosi tutto alle spalle, ma già a 16 anni andò in contro alla vita, abbandonano tutto per la secona volta. Si guadagnava da vivere lavorando di notte e studiano di giorno, senza l'aiuto di nessuno. Certo, quello non era il massimo di vita per le sue aspettative da principessa tutta Chanel e Gucci, ma, che poteva farci...
Tornare dai i suoi genitori e suo fratello? Non era tra i suoi piani.
Certo, le mancava la sua famiglia, << ma non era ancora il momento di tornare indietro.>>
Ormai quella frase, incisa nel suo cuore, se la ripeteva da 4 lunghi anni.
I ricordi di Hope vennero interrotti dal saluto cortese di un ragazzo riccio con un notevole accento inglese.
" Piacere, Harry " disse con italiano un pò stentato, ma comprensibile.
"Piacere, Demetria "... Non si presentò con Hope, ma con il suo primo nome, cosa che faceva quando voleva mantenere le distanze.
Parlarono per un'altra mezz'ora, o meglio, Harry parlò per un'altra mezz'ora, Hope annuiva solo di tanto in tanto, come per dare un cenno i vita.
" Forza Dems, vieni in cucina,  c'è ancora qualcosa per te" intervenne Sabrina, mantenendole il gioco e salvando la situazione diventata ormai insostenibile.
Hope lo sapeva che Sabrina voleva un rissunto delle puntate precendenti, anche se si chiamavano tutti i giorni c'era sempre qualche particolare che veniva omesso e che Sabrina voleva sapere, ma la giovane aveva solo bisogno di dormire, non che il viaggio fose stato lungo, ma era stato ugualmente massacrante.
 
8:30 pm
"TUTTI A TAVOOOOOOOOOOOOOOOOOLAAAAAA!!"
Gridò nonna Adelaide con tutta la forza  che aveva in corpo  cosi che la voce arrivasse anche a Hope,  che stava fantasticando sull'evolvere della situazione. Bussarono delicatamente alla porta interrompendo tutti quei pesanti pensieri.
"Posso?" il solito accento inglese del ragazzo sconosciuto ancheggiò nella stanza 
"Certo, entra!"
" Ero passato per avvisati....  ehm... che Adelaide, mhhm insomma è pronta la cena!"
Scappò via.
"Certo che oltre che sconosciuto è anche strano"  pensò Hope, con voce un pò troppo alta.
Effettivamente c'erano molte cose che non quadravano.
Punto primo: L'italiano incerto era svanito lascinado  posto solo a parole scandite correttamente e saparatamente ma sempre con quell'accento inglese che ne accertava la provenienza;
Punto secondo: perchè è scappato via? Eppure a Hope non sembrava di aver fatto nulla di male, ne di averlo spaventato. Di non essere proprio bellissima lo aveva sempre saputo ma non pensava di arrivare fino a quel punto. Si alzò ancora un pò intorpidita per essere stata troppo tempo nella stessa posizione, e si infilò un paio di jeans aderenti e una maglietta larga, forse di una o due taglie più grandi, e delle semplici converse bianche, coordinate con la maglia, in modo da sembrava sportiva, ma non sciatta.
Hope aveva una certa ossessione per la moda, non che fosse vanitosa ma avendo passato la sua dolce infanzia a sognare Chanel, era più che giustificata.
 
Man mano che si avvicinava in cucina, sentiva sempre più forte delle voci, da cui poteva benissimamente  distinguere quella di Sabrina e dei Suoi nonni.  Aprì la porta scorrevole della cucina facendo zittire tutti di colpo. Oltre Al Ragazzo/riccio/ sconosciuto c'erano  altri quattro ragazzi,  che rimasero quasi pietrificati alla Sua vista.  Nonna Adelaide le andò subito in contro riabbracciandola per bene
" Vieni Biscottino, siediti qui"  Disse facendole posto tra Sabrina e un ragazzo, abbastanza carino, come tutti loro del resto, dal colore ambrato della pelle e dagli occhi color oro/cioccolato che cambiavano tonalità a seconda della luce.
"allora Dems, loro sono Zayn,  Niall, Louis e Liam. Sono i migliori amici di Harry."
"uhm.. ok"  disse Hope con non curanza, anche perchè effettivamente  non  le importava di loro.  La cena riprese con un silenzio quasi tombale che dava solo fastidio. Avevano tutti paura di darle fastidio,  anche di poggiare la forchetta nel piatto facendo troppo rumore. Hope cercò di riparare  la situazione con un semplice '' Bella la tua maglia" riferendosi alla maglia dei Ramones di  quello che doveva essere Harry.
Lei aveva dei gusti abbastanza strani sulla musica, amava il rock, ma la sua band preferita erano decisamente i Jonas Brothers, che con il rok non avevano nulla a che vedere.
La cena tutto sommato continuò tranquilla, lasciando tempo, tra un boccone e l'altro a qualche domanda di routine. Dopo tutto quel mangiare, toccava lavare i piatti e come da tradizione toccava alle donne pulire,  ma quei santi dei ragazzi erano troppo educati per lasciare che le signore pulissere. 
Hope non giudicava mai senza conoscere,  non era sua abitudine,  ma i sorrisi di quei giovani erano tra i più falsi che avesse mai visto, almeno quello di Harry Edwars Styles, la falsità in persona.

 
 Aaaaallora! Prima di Tutto, GRAZIE GRAZIE GRAZIE alle 3 ragazze che hanno recensito, Grazie di cuore :) 
Poi, vorrei precisare che i ONE DIRECTION NON MI APPARTENGONO E CHE QUASTA STORIA E' TUTTO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA!
E infine vorrei dirvi che i primi capitoli non vedo di buon occhio i One direction, ma non prendetela a male, Sono loro Fan quindi non li ''odio'' davvero, Fa tutto parte della storia.
Spero che questo capitoo vi sia piaciuto e aspetto vostre recenzioni 
xoxo Hope  

 

  
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