La vedi, là davanti a te.
La sua vista ti blocca, ma strusci le gambe e vai avanti per la tua strada.
La sua risata ti penetra il cuore, e le viscere ti ribollono. La guardi evitare il tuo sguardo. Non una parola verso di te, non un'occhiata.
Finge una risata, finge l'evidenza. I piedi diventano di piombo, le ginocchia tremano.
Ma tutti lo sanno, e ci osservano in silenzio. L'aria è tesa come la pelle di un tamburo.
Le arrivi davanti, guardi fisso davanti a te, la superi e ti imponi di non voltarti. La testa rimbomba di frasi spezzate, di vecchie promesse, di ricordi felici e ormai anneriti. Senti gli sguardi fissi su di te, e il silenzio ti sfonda i timpani.
Ormai lontano ti fermi, e sfoghi il tuo odio. Goccie fredde di sudore ti attraversano la fronte.
Domani andrà meglio.