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Autore: Natalie__    15/03/2012    3 recensioni
Questa e' la mia prima storia in questo sito.
Questa storia parla di Natalie, una ragazzina che non vede suo fratello Louis da dieci anni. Scoprira' in seguito che lui fa parte di una band chiamata One Direction, e li rincontrera' il ragazzo che ha scontrato in aereo.
Recensite ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi fai schifo


Tornarono a casa distrutti, e Louis e Niall andarono a chiamare Harry che ancora dormiva, lasciando Liam e Zayn sul divano a guardare qualcosa in tv.
“Non posso ancora credere che se ne sia andata..” prese a parlare Liam.
“Gia’, in fondo non e’ neanche colpa sua se Harry l’ha messa incinta.” Attacco’ Zayn
. “Non puoi negarlo, so che vorresti essere tu il padre.” Disse Liam, spronando l’amico.
“E’ certo che non lo nego, non mi sarei mai comportato da irresponsabile come ha fatto Harry.” Rispose retorico.
“Mi stai dando dell’irresponsabile, eh Malik?” I passi di Harry sul parquet erano decisi, e Harry era sempre piu’ vicino, aveva sentito tutto.
“Si, Harry.” Rispose tranquillo Zayn. “Guarda non ho nemmeno intenzione di ascoltarti.” Rispose Harry.
“Sei tu il padre della bambina, al posto di lasciare andare Nath, potevi anche prenderti le tue responsabilita’, e affrontare ogni problema.
” Disse tranquillamente ancora una volta.
“Molto probabilmente non volevo quella bambina o no?” rispose.
“ E molto probabilmente, era solo questione di sesso.” Disse Liam.
“Non abbiamo fatto nulla, se vuoi proprio saperlo. E con questo me ne vado.” Harry, stufo se ne ando’ in cucina, pensando di trovare ancora delle frittelle.
“Aspetta, aspetta. Ma se e’ incinta da 3 mesi, e loro non hanno fatto nulla..” Liam non gli diede neanche il tempo di parlare,che lo interruppe con un:
“ Zayn, non ne siamo sicuri.” “Si ma dobbiamo scoprirlo, Liam capisci che significa?” disse Zayn, con un sorriso a mille.
“Ho capito, ma sai dove si trova adesso?” “Italia, Zayn, Italia.” Disse parola per parola, per fargli capire che non potevano partire come se nulla fosse.
“A me non interessa, io voglio andare da lei.” Ribatte’ Zayn ancora una volta.

Liam’s prov.

Volevo aiutare Zayn a capire, volevo farlo anche io. Era impossibile che il figlio era di Harry, se tre mesi prima si odiavano. Le cose erano due, o avevano una relazione in segreto, o il figlio era di Zayn. Ma Harry non avrebbe mai mentito, specialmente se si tratterebbe di questo. Ho bisogno di uscire, voglio pensare. Mi soffermo nel giardino, e digito il suo numero sul mio cellulare, provo a chiamare e dopo due squilli ecco la sua voce.
“Pronto?” la sua voce era stanca, sicuramente stava facendo qualcosa di faticoso.
“Come stanno le mie due belle bambine?” tremava, non si aspettava della mia chiamata.
“L-Liam, bene, tu?” rispose.
“Male.” Mi limitai a rispondere questo perche’ sapeva anche lei, che la sua assenza ci avrebbe messo di mal umore.
“Ah, e comunque non mi fila la storia che il figlio e’ di Harry.” Dissi secco, e così ci fu del silenzio.
“So che non avete mai fatto niente.” Dissi ancora.
“Liam, avevo solo paura di rovinare la vita a Zayn, e così mi sono inventata la storia che era di Harry, sapevo che avrebbe reagito così, e sarebbe stato piu’ facile andarmene, e non ostacolarvi.”
“Ma potevi dirlo tranquillamente!” disse agitandosi.
“Zayn non mi avrebbe lasciato partire e neanche voi.” Disse.
“Dove sei adesso?” volevo raggiungerla.
“Da mio padre…” disse.
“Sei impazzita per caso? Da tuo padre? Hai capito che quello di picchia sempre Nath? Potresti perdere la bambina!” a quelle urla Zayn che stava fumando una sigaretta fuori si avvicino’ a me.
“Liam che sta succedendo?” disse con tono serio.
“Devo chiudere adesso, ciao” dissi a Natalie, per poi prendere a parlare con Zayn.
“Chiama Louis qui fuori, devo dirvi una cosa importante.” Dissi, e poi, subito torno’ Zayn seguito da Niall e Louis.
“Che dovevi dirmi?” La voce di Louis si fece squillante, e il suo sguardo triste.
“Dovete andare a prenderla. Rischia di perdere la bambina.” “Dovrebbe andarci Harry o no?” Zayn borbotto’.
“Zayn, Harry non e’ il padre. E adesso andate, voi che siete gli unici che potete aiutarla.”
I tre andarono a cambiarsi mentre io rietrai a casa, e chiamai un aereo privato.

Louis’s prov.

“Ragazzi quando vi sbrigate?” dissi spazientito,non volevo che nostro padre gli mettesse la mani addosso.
“Eccoci!” risposero in coro.
“Dove andate?” “’C’e’ un’intervista alle quattro del pomeriggio!” Harry, era curioso.
“Andiamo a riprenderci mia sorella, qualche problema?” Harry rimase sbalordito.
“E cosa dico io per l’intervista?” chiese.
“Digli che abbiamo avuto in impegno, e non ci presentiamo” dico, prima di chiudermi la porta alle spalle, seguito da Niall e Zayn, che erano piu’ agitati che mai. Nel fratempo Liam ci avviso’ che l’aereo era pronto, e in circa dieci minuti arrivammo all’aereo porto, fecimo i biglietti, e aspettammo quindici minuti prima che l’aereo partisse, infatti ci fermammo prima al Burger King per mangiare qualcosa, e firmare qualche autografo.

Natalie’s prov.

“Papa’ sono tornata!” dissi, un po insicura di dire quelle parole.
“Oh e’ tornata la mia bambina, vieni qui!” l’odore di alcool, mi entro’ nelle narici, e tossì di rigetto.
“Non voglio avere a che fare con te, verro’ solo a dormire qui.” Dissi, impaurita di cosa avrebbe risposto.
“No, adesso che sei tornata resterai sempre con me.” Rispose abbracciandomi da dietro.
“Papa’ lasciami stare, o chiamo Louis!” dissi, con voce secca, togliendo la presa, tremando.
“Che vuoi che mi interessi di Louis a me? E’ il tuo nuovo fidanzatino?” disse, irritandomi terribilmente.
“Papa’ Louis e’ tuo figlio, mio fratello, capisci?” dissi io, facendo scendere gocce d’acqua sul mio viso.
“Ah si? Io ricordo di avere solo te come figlia!” disse, ridendo. Sicuramente era ubriaco.
“Papa’ lasciami, sono incinta, cazzo!” mio padre, resto’ un po’ paralizzato poi mi prese e mi sbatte’ al muro.
“Lasciami ti prego lasciami papa’, ho una bambina in grembo, sei pazzo?” dissi, cercando di scappargli.
“Zitta” disse facendomi stare ferma,mentre si slegava i pantaloni. “Mi fai schifo” dissi, urlando. “Stai zitta, ho detto!” disse continuando a fare quello che voleva.

Niall’s prov.

“Ho paura Louis, dove siamo arrivati?” ero nervoso, piu’ di qualsiasi altra persona al mondo.
“Mi passano troppe cose strane per la testa, ti prego Louis, dicci dove siamo!” disse agitato Zayn.
“Dovremmo arrivare tra cinque minuti, siamo a Torino!” disse.
“Oh finalmente, ogni minuto che passa, mi preoccupo sempre di piu’.”
Sto impazzendo, se solo gli avesse messo le mani addosso, lo ucciderei.
“L’aereo per Torino, sta per atterrare, allacciare le cinture!” la signorina che parlava al microfono, mi stava leggermente dando sulla testa.
“Cazzo di signorina, ci faccia scendere e basta!”
gridai, e le persone mi guardavano storto. Atterrammo, e subito prendemmo un autobus, non potevamo fermarci un attimo,nemmeno per fare qualche foto con le fans.

“Scusate ragazze, e’ urgente, risolviamo questo problema, e veniamo da voi!” La voce di Zayn appare tranquilla, ma mi terrorizza ancora di piu. Ho un bruttissimo presentimento.
“Quanto tempo ci vuole per raggiungere casa tua Lou?” dissi.
“Circa dieci minuti!” disse metre indicava la strada al pilota.

Casa Tomlinson, ore 14. 27

“Papa’ non puoi farmi questo, ti prego lasciami”
“Ti ho detto di stare zitta, hai capito? Adesso ti concio per bene io.” Rispose il padre, perfido e fuori di se.
“Hai capito che sono incinta o cosa?”
“Lasciami stare!” ribatte’ lei urlando.
“Stai zitta, o chiamo amici” disse ridendo.
“Papa’ non puoi violentarmi, non un’altra volta!” disse, cercando di scappargli mentre cercava di entrare dentro di lei.
“Zayn! Louis!” gridava, non smetteva di gridare.

Casa Tomlinson, ore 14. 36

“Louis sento delle voci, che sta succedendo?” ero impaurito, davvero troppo.
“Sento chiamare, Lou non hai le chiavi di casa?” Zayn provo’ ad aprire ma non ci riuscii.
“No, dobbiamo riuscirci! Di sicuro le sta mettendo le mani addosso!” disse.

A quelle urla, Zayn non resistette, e dalla rabbia spalanco’ la porta con tutta la forza di questo mondo. Si trovo’ davanti la sua donna, insieme ad un uomo che la stava violentando, e subito gli si scaravento’ contro, mentre io e Louis ci preoccupammo di soccorrere Natalie.
“Non ti permettere mai piu’ di mettergli le mani addosso, hai capito bestia?” disse Louis sferrandogli anche lui dei calci, dopo avermi lasciato con Nath.

“E tu chi saresti?” mugugno’ il padre.

Tuo figlio” disse, in un colpo solo, facendo penetrare quelle parole nell’anima di quell’uomo come mille pugnalate al cuore.
   
 
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