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Autore: bethfuckoff    15/03/2012    4 recensioni
«Sono stanca di aspettarti Richard.»
«Io sono stanco di scappare da te Bells.»
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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"Potrei amare davvero una sola volta nella vita, ed era la prima. Nulla poteva turbare le mie gioie, finchè il destino mi sottrasse la felicità, tu. "

-Nick.

Si era svegliato nel posto sbagliato al momento sbagliato come si suol dire. Ma Nick non faceva altro che sorridere, forse un sorriso amaro. Perché? Per la prima volta nella sua vita si era innamorato di una ragazza: Franky. Ma ora c'era qualcos'altro che gli infiammava il cuore, non c'era mai riuscito nessuna. Lia. Tre semplicissime lettere, ogni volta che qualcuno sussurrava il suo nome il suo cuore prendeva un viaggio diretto per fanculandia. Ma si trovava in una posizione alquanto scomoda, prima aveva detto di amare Franky e poi? E poi, si era scopato Lia. Eccellente oserei dire! Ma c'era qualcosa in quella ragazza che era fuori dal normale, forse erano i suoi enormi occhi azzurri oppure semplicemente il modo in cui non se ne fregava un cazzo delle persone. L'odiosa suoneria del suo cellulare lo risvegliò da quel vortice di pensieri: un messaggio da parte di Lia. Sgranò gli occhi e cercò di nascondere quel sorrisetto che gli era appena apparso sul volto. Si guardò intorno e notò che Franky stava ancora dormendo, se si fosse svegliata non avrebbe potuto inventare altre scuse le aveva esaurite tutte per uscire con Lia. Ad esempio: il gatto ha mangiato il criceto di una mia prozia, mio fratello è rimasto incastrato con la testa nel cesso o cose così. Insomma, in cuor suo Franky lo sapeva che non erano qualcosa di definibile, insomma dovevano determinare una relazione ma nessuno dei due ne era in grado. Allora Nick si chiedeva che cosa fossero, amici? No, forse prima lo erano. Ma due amici non vanno a letto assieme o cose così. Allora forse erano fidanzati? No, i fidanzati erano fedeli, carini e dolci e loro due erano tutt'altro che dolci e fedeli. Allora l'ultima spiaggia era: amici di letto, insomma scopamici. Da una parte si sentiva anche in colpa, ma dall'altra non vedeva l'ora di rivestirsi e andare da Lia, non sapeva mai scegliere non era mai stato bravo. Si alzò dal letto senza far rumore, ma ovviamente la capacità di fare una o più cose assieme non era il suo forte. Si ritrovò praticamente ad amoreggiare con il pavimento ed imprecare anche i santi che non esistevano. «Ma porca troia, fottuto pavimento, e la miseria!» Si tirò su e stava per ricadere quando sentì una risata. fottuto. fu l'unica cosa che gli venne in mente in quel momento: era decisamente fottuto. Ora doveva trovare una scusa, anche quella più banale per fuggire da quella ragazza che gli aveva mandato a puttane l'intero sistema celebrare, se mai ne avesse avuto uno. Si schiarì la voce e si infilò la camicia, poi i jeans ed infine le scarpe. «Dove vai?» Ecco, bene, ehm.. che scusa poteva mai rifilare questa volta? Di certo non poteva dire: 'hey franks, vado a farmi una sana scopata.' No, non sarebbe andata proprio così. Allora forse.. «Ho ricevuto una telefonata urgente, debbo andare!» Non era del tutto una bugia, ma solo a metà. Era urgente perché aveva quel dannato bisogno di stringersela tra le braccia e fracassarle le palle sparando le cazzate più assurde. Aveva quel bisogno di sentire il suo profumo impregnarsi sui suoi vestiti ed infine aveva l'urgente bisogno di affondare il suo volto nei suoi capelli. Franky lo guardò e sorrise, se l'era bevuta alla grande, così le fece un cenno e scappò via. Un cenno, che cazzo fai Nick? Un cenno? Ma sei proprio deficiente. Scrisse velocemente un messaggio, il parco vicino al porto ormai era il loro ritrovo, incominciò a correre, chissà perché. Si fermò all'entrata del parco e la vide da lontano, i suoi lunghi capelli castani, il suo costante guardare il telefono in attesa di chissà che cosa. Si avvicinò lentamente e l'abbracciò, all'inizio Lia ebbe una reazione da 'ora ti ammazzo.' ma quando si girò si tramutò in un sorriso. «Ciao stronzetto.» Era sempre la solita, ma lui sentiva che ogni cosa che dicesse qualsiasi cosa gli cambiava l'umore. «Ciao anche a te Miss so tutte le posizioni di questo mondo.» Era tentato dal baciarla, di sentire di nuovo le sue morbide labbra, ma sapeva che lei orgogliosa com'era non avrebbe mai fatto il primo passo, allungo il braccio verso di lei e le accarezzò il volto. La tirò a sé e sentì di nuovo quel profumo impregnarsi sul suo maglioncino, aveva l'aspetto fragile ma aveva il carattere più forte di qualsiasi altra persona che avesse mai conosciuto. «Allora, hai deciso che fare stasera?» Oh.. cazzo. Oggi era venerdì, ed ogni venerdì c'era il rituale di Alo del 'ammazziamo il portafogli e lo stomaco.' E ci sarebbe stata anche Franky, allora doveva decidere, ed ovviamente avrebbe scelto Lia. «Avevo pensato di rimanere con te e non so fare qualcosa di acrobatico.» Si beccò un paio di pugni e qualche ceffone, rise lievemente. «Hai la forza del mio finto criceto nel picchiarmi.» Nick le prese la mano e la strinse tra la sua, era così piccola al contrario della sua. «Fammi capire.. ti sei steso anche il tuo finto criceto? Sei messo male.» Ecco cosa ci trovava in lei: il semplice modo di farlo sorridere.
   
 
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