Hermione camminava spedita lungo i corridoi del terzo piano, sperando con tutta se stessa di non arrivare in ritardo alla lezione di Pozioni nei sotterranei, altrimenti quel viscido d’un professore, nonché riferimento per la casata dei Serpeverde, le avrebbe tolto 10 punti senza nemmeno pensarci su una volta.

Accelerò il passo – le 7.55 – pensò guardando l’orologio a pendolo che abbelliva il primo piano a cui finalmente era arrivata. Mancava solo cinque minuti all’inizio della lezione e solo una rampa di scala la divideva dai sotterranei

Si aggiustò al meglio la tracolla sulla spalla sorreggendo con l’altra mano i libri che al volo aveva preso prima di uscire dal dormitorio: Antiche Rune, Babbanologia e appunto Pozioni Avanzate.

Finita la rampa di scale continuò correndo dritta davanti a sé ma qualcosa le finì addosso, o meglio lei finì addosso a qualcosa…o qualcuno.

I libri della ragazza finirono irrimediabilmente per terra mischiandosi a quelli della persona che aveva scontrato.

Perfetto – pensò Hermione – adesso davvero non arrivo più alla lezione di Piton.

“ Scusami” cominciò la grifoncina con lo sguardo basso indaffarata a  raccogliere i libri “ sono di fretta per la lezione di Piton e quin…” Ma le parole le morirono in bocca quando alzato lo sguardo ne incrociò uno freddo e glaciale, ma soprattutto pieno d’odio.

“ Ma-Malfoy” provò a dire lei, finito di raccogliere i libri.

“ Guarda cosa hai combinato, sporca Mezzosangue!” imprecò prima di prenderle il mento con violenza e costringerla a guardare lo sfacelo dei suoi libri per terra.

Hermione scansò violentemente la mano di Malfoy colpendola e si alzò, lasciando il ragazzo inginocchiato ai suoi piedi.

“ Non permetterti più di toccarmi con quelle tue luride mani, mi hai sentito?” gli gridò lei sovrastandolo dalla sua posizione eretta.

Lui si alzò a sua volta e con un semplice tocco di bacchetta fece tornate tutti i libri nelle sue mani.

Poi si avvicinò alla grifoncina  e come un pericoloso cobra la spinse contro il muro che lei aveva alla spella. Adesso si fronteggiavano a pochi centimetri, entrambi fieri ed orgogliosi, entrambi caparbi e decisi, entrambi…

“ E tu non osar MAI più rivolgerti a me con questo tono! Ci siamo capiti?” le intimò Malfoy.

La ragazza scivolò oltre il braccio di Draco che la fissava contro la parete lasciando che lui guardasse solo le pietre miliari della mura del castello.

Ma la serpe era rimasta immobile, ed ora lei gli parlava alle spalle.

“ Bene perfetto! E’ quello che vogliamo entrambi: non calcolarci! Quindi finiamola qua ed andiamo in aula, non voglio fare di certo tardi per colpa tua!” esclamò Hermione cercando un punto d’accordo.

“ Punto primo: siamo già in ritardo. Punto secondo: la prossima volta sta attenta a dove metti le tue zampe da ippogrifo perché è colpa tua se ci siamo scontrati ed ora siamo rovinosamente in ritardo. Punto terzo: IO non prendo ordini da nessuno, men che meno da una lurido mezzosangue!” sbottò Draco voltandosi verso di lei. Il ragazzo prese a camminare in direzione dell’aula di Piton.

“ Brutto pezzo d’idiota, lurido schifoso serpeverde, furetto ridicolo!” le urlò contro lei prendendo a camminare al fianco del ragazzo.

“ E tu sei una sudicia Mezzosangue, so-tutto-io, secchiona e pure zannuta!” controbatté Malfoy.

“ E tu viscido e presuntuoso serpeverde, senza un minimo di cervello”

“ Mezzosangue!!”

“ Pezzo d’idiota!!!”

“ Schifosa!”

“ Lurido!!”

Senza accorgersene avevano varcato insieme l’aula di pozioni rimanendo inevitabilmente incastrati nell’angusta porta. E stavano lì, sul ciglio della porta, con i ragazzi che li guardavano stupefatti mentre i due protagonisti continuavano a squadrarsi, immobili, con fare cagnesco. Solo una voce li riportò alla realtà, facendoli girare contemporaneamente.

“ Bene bene, Malfoy e Granger in ritardo…” disse indicando l’orologio con la bacchetta. Lo sguardo dei ragazzi andò dal professore all’orologio che scandiva le 8.15.

“ Penso che 20 punti in meno a Grifondoro e Serpeverde vi faranno uscire prima dai rispettivi dormitori domattina” aggiunse sorridendo beffardo il professore di pozioni.

Hermione si lasciò sfuggire un “ Mi scusi professore…” e Draco uno “ Non è stata colpa mia, la Granger mi è finita addosso e mi ha fatto perdere tempo!”

“ Ma se sei stato tu a continuare a prendere in giro quando io avevo finito di raccogliere i libri?!” attaccò lei furiosa.

“ Adesso BASTA!” intervenne la voce adirata di Piton che smorzò sul nascere la pronta risposta di Draco Malfoy. “ Non solo arrivate con 15 minuti di ritardo, non solo le vostre urla si sono sentite per 5 minuti buoni dalla fine del corridoio a qui, AVETE ANCHE IL CORAGGIO DI PROSEGUIRE QUI LA VOSTRA STUPIDA LITE??” concluse arrabbiatissimo, come i ragazzi non lo avevano mai visto prima.

Rimasero in silenzio per alcuni secondi poi Hermione provò ulteriormente a scusarsi “ E’ vero professore lei ha ragione, ci scu…” ma il professore scossa la testa e pronunciò 3 semplici parole

“ Punizione per entrambi!”

 

Peggio di così non può andare – pensò Hermione lasciandosi cadere sulla sedia, mentre Piton spiegava la giusta combinazione per creare una pozione che sostituiva il Legimens, in grado cioè di leggere nel pensiero della persona scelta, ingerendola.