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Autore: pallina90    16/03/2012    22 recensioni
“Lasciami immediatamente” sibila a denti stretti. La accontento e lei riprende a camminare
“Fermati. Dove hai intenzione di andare?”
“Non ti riguarda” esclama
“Cazzo Bella,non posso lasciarti andare via da sola” le urlo mentre lei continua imperterrita a camminare. Sentendo le mie parole si blocca,si volta verso di me ed urla,con il viso rigato dalle lacrime, “E perché? Non sono mica tua sorella” e corre verso la strada. E’ un attimo,succede tutto in un secondo:io che urlo il suo nome e un motorino la travolge,investendola in pieno e lasciandola a terra sull’asfalto.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Salve!!! Prima di postare il nuovo capitolo sono andata a dare un'occhiata alla valanga di recensioni che mi avete lasciato per lo scorso, visto che non sono sicura di riverle più. Dunque, questo è il capitolo della svolta, ecco perchè lo avevo definito 'IL capitolo' ma ho come l'impressione che lascerà deluse alcune di voi; spero solo di non perdere troppe lettrici, soprattutto le mie affezionate, perchè mi dispiacerebbe parecchio. Non aggiungo altro e vi lascio leggere, ci sentiamo sotto :)
No, prima devo dirvi un'altra cosa, o meglio devo ringrazire una persona: mikocullen. Grazie per star leggendo tutte le mie storie, questo capitolo è dedicato a te ;)


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SCOPERTA

 

La cena è trascorsa piacevolmente. A tenere banco sono stati Jacob e Alice: uno faceva facce buffe e battute cretine, l’altra rideva tutto il tempo, dimenticandosi a volte pure di mangiare, così io ed Esme l’avevamo aiutata per evitare che digiunasse. Stranamente Edward è rimasto silenzioso, guardava Jake giocare con sua sorella, ma non sembrava esserne geloso, anzi.

“ Bella ti va di andare al cinema? C’è l’ultimo di Harry Potter e io non l’ho ancora visto. ” Vengo distolta dai miei pensieri da mio cugino e gli annuisco felice, io adoro Harry Potter e anche se l’ho già visto è sempre bello rivederlo.

“ Certo! Ti dispiace se lo dico pure ad Edward, mi sembra brutto non invitarlo. ” Dico, pensando che sicuramente mio fratello sarà di sopra ad annoiarsi.

“ No fai pure, ti aspetto qui. ”

Salgo di corsa le scale e busso alla sua porta.

“ Bella entra pure. ” Faccio come mi dice e lo trovo sdraiato sul letto a leggere.

“ Scusa come facevi a sapere che ero io? ”

“ Diciamo che riconosco il tuo passo felpato. Mentre salivi le scale temevo potesse crollare la casa.” Ride  da solo della sua battuta.

“ Mi stai dicendo che ho il passo pesante? Brutto cretino che non sei altro e io che ero venuta per invitarti ad uscire. ”

“ Per andare dove? ”

“ Al cinema con me e Jake a vedere Harry Potter. ”

“ Ok ci sto. ” E velocemente si infila le scarpe.

“ Frena, io non ti ho mica invitato, sono ancora offesa con te. ”

“ Non è vero sorellina. ” Mi passa accanto arruffandomi i capelli.

Io sbuffo e lo seguo per le scale, ma un sorriso spontaneo mi nasce sulle labbra quando il mio cervello recepisce che mi ha chiamato ‘sorellina’: ha capito il mio punto debole.

 

Decidiamo di andare al cinema a piedi, dista poco da casa di Edward e durante il tragitto lui rimane qualche passo più indietro rispetto me e Jacob e ad un tratto mio cugino mi si fa più vicino e mi sussurra all’orecchio: “ Bella sei sicura che Edward ti consideri sua sorella? ”

“ Certo Jake, ti ho detto che ormai abbiamo chiarito, non abbiamo più avuto un solo battibecco su quel discorso e poi cosa ti lascia pensare che non lo faccia? ”

“ Il fatto che abbia deciso di camminare indietro rispetto noi solo per poter ammirare il tuo fondoschiena. 

La sua risposta mi lascia così sconvolta che mi fermo immediatamente sul posto.

“ Bells continua a camminare, fai finta che non ti abbia detto niente altrimenti si accorgerà che c’è qualcosa di strano.” Mi prende sotto braccio e mi trascina un po’ prima che i miei piedi decidano che è ora di muoversi nuovamente.

“ Ma ne sei sicuro? ” Ancora non riesco a credere alle parole di mio cugino.

“ Voltati. Guarda tu stessa e dimmi se non è vero. ”

Faccio come mi dice Jake, così con la scusa di sistemarmi i capelli mi volto indietro ed effettivamente noto Edward distogliere subito il suo sguardo e le sue guance colorarsi di rosso. Sul momento decido di non agire, ma una volta a casa avrei indagato.

Al cinema mi siedo in mezzo a loro due e nell’attesa che il film cominci chiacchieriamo un po’, ma noto Edward distratto: è perso tra i suoi pensieri, sembra che qualcosa lo turbi e risponde a monosillabi solo se viene interpellato direttamente. Solo quando scende il buio in sala lo vedo prendere un profondo respiro e rilassarsi un po’.

 

Il film è stato molto bello: io come sempre mi sono commossa alla fine e quei due non hanno fatto altro che prendermi in giro. Io e Edward abbiamo accompagnato Jake nella piccola pensione in cui alloggia e poi siamo tornati a casa. Nel momento di salire alle nostre camere gli ho chiesto se potevo fermarmi un attimo da lui e, anche se un po’ stranito, mi ha fatto entrare.

“ Volevo sapere se ti sei divertito stasera… ”

“ Sì, è stata una serata carina. ” Mi risponde, dandomi le spalle, troppo intento a cercare qualcosa nella sua libreria.

“ Davvero? Mi sei sembrato strano. ”

“ No, tranquilla, è tutto apposto. ”

“ Ok, non insisto. Posso farti un’altra domanda? ” Non posso più tergiversare, o lo faccio ora o non lo farò più.

“ Dimmi. ” Si volta a guardarmi, finalmente, anche se adesso avrei preferito che rimanesse voltato.

“ Edward volevo chiederti… si insomma, ecco…secondo te io sono carina? ” Credo che il mio viso sia lo stesso colore di un pomodoro, accidenti a Jacob e alle sue idee!

“ Certo che sei carina, e non lo dico perché sono tuo fratello. ”

La sua affermazione sembra confermare i sospetti di mio cugino, ma io voglio capirci qualcosa di più.

“ Quindi secondo te potrei essere una ragazza attraente, da suscitare delle attenzioni in un ragazzo? ” In questo momento vorrei che una voragine si apra sotto di me per inghiottirmi, ma mi sforzo di restare calma e andare avanti con il mio piano, che sto improvvisando in questo momento.

Il suo sguardo è impagabile, sembra scioccato dalla mia domanda, ma poi si appresta a rispondere.  

“ Sì, certo che attireresti l’attenzione di un ragazzo, magari non le mie, ma te l’ho detto: sei carina. ”

Dovevo immaginarlo: sono carina ma non a tal punto da interessargli. Non che io voglia avere una storia con lui, assolutamente no, sarebbe troppo strano, però mi ha fatto capire che io non potrei mai stare con un ragazzo tanto bello come lui, per il semplice fatto che non sarei neppure calcolata.

“ Oh, quindi non ti piaccio. ” Esclamo, forse un po’ troppo dispiaciuta.

Lui sembra allarmarsi con la mia frase. “ Bella non dirmi che ti piaccio? Perché io ho altri gusti. ” Mette subito in chiaro.

“ Certo: sicuramente stangone tutte gambe, occhi azzurri e capelli biondi.” Borbotto e lui sbuffa, ma io non ho intenzione di guardarlo in viso: la situazione sta diventando più imbarazzante del previsto, voglio solo andare via da questa stanza.

“ Neanche loro sono il mio tipo. ”

“ E sentiamo,  chi sarebbero, le rosse? ” Mi sto scavando la fossa da sola, ma ormai ci sono dentro, non posso interrompere la discussione senza sembrare una cretina paranoica e poi voglio capire quale rara bellezza potrebbe conquistare il suo cuore.

A quel punto lui perde la pazienza e sbotta.  “ No, io sono gay Bella, mi piacciono gli uomini, non le donne.”

Entrambi rimaniamo pietrificati dalla sua rivelazione: Edward si porta la mano alla bocca, come se improvvisamente si fosse accorto di aver parlato troppo, e sul mio viso credo sia chiaramente leggibile lo stupore.

Borbottando un frettoloso “ Buonanotte ” mi allontano ed esco immediatamente dalla stanza, chiudendomi la porta alle spalle.

 

 

POV EDWARD

Quando sento la porta chiudersi, capisco di aver detto una cazzata. Non sapevo come farle capire che lei non potrebbe mai essere il mio tipo senza offenderla o crearle complessi di inferiorità, come solo le ragazze sono capaci di fare, e ho optato per la verità. Ma a quanto pare ho solo ottenuto che fuggisse via da me. Mi chiedo come la prenderanno i miei genitori il giorno in cui lo verranno a sapere. Sobbalzo quando qualcuno bussa alla mia porta; visto l’orario sarà mia madre per accettarsi che siamo rientrati dal cinema. Ma appena apro mi ritrovo con Bella, non so bene come, avvinghiata al collo.

“ Scusami sono una stupida. Sono scappata non per quello che mi hai confessato, ma per la figura del cavolo che ho fatto. Ti prego perdonami. ” Mi implora, parlando tanto velocemente e con il volto immerso nell’incavo del mio collo che a fatica riesco a capire le sue parole. Io la stringo tra le mie braccia, e poi la scosto un po’ per guardarla negli occhi.

“ Sei perdonata, ma ammetto di esserci rimasto male quando sei scappata via. ” E’ il motivo per cui non ho mai confessato a nessuno il mio orientamento sessuale, non avrei resistito gli anni del liceo ad essere costantemente preso di mira.

“ Hai ragione ma ti giuro che non è per quello che mi hai detto. Non mi interessa se ti piacciono i ragazzi, io ti voglio bene lo stesso fratellone. ”

La trascino con me sul letto e ci lasciamo cadere lì insieme,poi lei si accoccola sul mio petto e io le cingo la schiena con un braccio.

“ Quando hai scoperto di essere gay? ” Mormora lei, quasi timorosa nel pormi quella domanda.

“ Bella puoi farmi tutte le domande che vuoi, è giusto che tu ora voglia sapere tutto. ” Chiarisco e poi rispondo alla sua domanda “ Intorno ai quattordici anni, quando nella mia classe arrivò il nuovo professore di storia. Avrà avuto circa venticinque anni, ma era veramente carino; all’inizio non capii subito di essere attratto da lui, ma poi quando ripensavo a lui a casa sentivo una strana eccitazione nascermi dentro e più di una volta mi sono ritrovato con un’erezione nei pantaloni. Credo che quell’anno a scuola sia stato il più bello ma nello stesso tempo il più imbarazzante: temevo si scoprisse che mi piaceva il professore. ” Un sorriso spontaneo mi affiora alle labbra ricordando quell’anno in cui tutto è cambiato.

“ Hai mai avuto una storia? Forse la domanda è un po’ troppo personale, scusa. ”

“ No, anche perché sarebbe stato complicato visto che a scuola non lo sa nessuno. Solo una volta mi sono incontrato a Port Angeles con un ragazzo conosciuto via chat ma è bastato un attimo per capire che non eravamo fatti per stare insieme. ”

Rimane per un po’ in silenzio, rimuginando probabilmente su quanto le ho detto e io ne approfitto per farle una domanda che mi gira in testa da quando è venuta qui.

“ Posso sapere perché mi hai fatto tutte quelle domande se tu potessi piacermi o meno? Non ho ancora capito le tue intenzioni. ”

La vedo sgranare gli occhi, forse sperava di non ricevere mai questa domanda.

“ Niente, lascia perdere.”

“ No, adesso me lo dici. ” Prendo a farle il solletico e lei inizia a contorcersi sotto di me.

“ Ok, ok. ” Annaspa in cerca d’aria e decido di porre fine alla mia tortura. “ Jacob credeva che camminassi dietro di noi per osservare il mio sedere e quando io mi sono voltata per controllare se fosse vero ho avuto anche io la stessa impressione, ma è evidente che abbiamo preso un abbaglio. ”

Scoppio a ridere a quella assurda spiegazione, anche perché non sono andati tanto lontano dalla verità.

“ In effetti stavo osservando un fondo schiena, ma era quello di tuo cugino. ” A quel punto anche Bella inizia a ridere ma cerca di riprendersi un minimo per potermi rispondere.

“ Mi dispiace deluderti ma Jacob si è appena fidanzato e con una donna, quindi hai ben poche speranze. ”

“ O cielo e adesso come farò a sopravvivere? ” Faccio un po’ il melodrammatico e le risate non vengono a mancare neppure stavolta.

“ E la tua famiglia come ha preso la notizia? ” La domanda di Bella, fatta così a bruciapelo, mi prende un po’ in contropiede.

“ Semplice, non lo sanno. Gli unici a saperlo siete tu ed Emmett, perché mi ha beccato in una situazione inequivocabile con un video di due ragazzi che puoi immaginare bene quello che stessero facendo. ”

Osservo il volto di mia sorella diventare bordeaux e sogghigno divertito, prima di ricevere una cuscinata in faccia.

“ Mi hai fatto male. ” Mugolo.

“ Così impari. ” Mi risponde lei facendomi la linguaccia, poi torna seria “ Non credi sia il caso di informare i tuoi di questa tua scoperta? ”

“ Sì hai ragione, ma ho paura che non capirebbero. ”

“ Io non credo e comunque ci sarei io a sostenerti. ” Biascica, con un piede già nel mondo dei sogni.

“ Adesso è tardi Bella, dormiamo, domani ne riparleremo. ” Ma invece di andare nella sua stanza, si accoccola meglio sul mio petto e ci addormentiamo così.

 

Sventola bandiera bianca: vi chiedo solo di non scomparire e di farmi sapere cosa ne pensate, naturalmente anche i pareri negativi sono accetti.
Ultima cosa l'aggiornamento della prossima settimana salta perchè devo mettere la parola FINE all'altra storia. Ci sentiamo tra due settimane, Paola ;)
   
 
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