No, prima devo dirvi un'altra cosa, o meglio devo ringrazire una persona: mikocullen. Grazie per star leggendo tutte le mie storie, questo capitolo è dedicato a te ;)
SCOPERTA
La cena è
trascorsa piacevolmente. A tenere banco sono stati Jacob e Alice: uno
faceva
facce buffe e battute cretine, l’altra rideva tutto il tempo,
dimenticandosi a
volte pure di mangiare, così io ed Esme l’avevamo
aiutata per evitare che
digiunasse. Stranamente Edward è rimasto silenzioso,
guardava Jake giocare con
sua sorella, ma non sembrava esserne geloso, anzi.
“ Bella ti
va di andare al cinema? C’è l’ultimo di
Harry Potter e io non l’ho ancora visto.
” Vengo distolta dai miei pensieri da mio cugino e gli
annuisco felice, io
adoro Harry Potter e anche se l’ho già visto
è sempre bello rivederlo.
“ Certo! Ti
dispiace se lo dico pure ad Edward, mi sembra brutto non invitarlo.
” Dico,
pensando che sicuramente mio fratello sarà di sopra ad
annoiarsi.
“ No fai
pure, ti aspetto qui. ”
Salgo di
corsa le scale e busso alla sua porta.
“ Bella entra
pure. ” Faccio come mi dice e lo trovo sdraiato sul letto a
leggere.
“ Scusa come
facevi a sapere che ero io? ”
“ Diciamo
che riconosco il tuo passo felpato. Mentre salivi le scale temevo
potesse
crollare la casa.” Ride da
solo della
sua battuta.
“ Mi stai
dicendo che ho il passo pesante? Brutto cretino che non sei altro e io
che ero
venuta per invitarti ad uscire. ”
“ Per andare
dove? ”
“ Al cinema
con me e Jake a vedere Harry Potter. ”
“ Ok ci sto.
” E velocemente si infila le scarpe.
“ Frena, io non
ti ho mica invitato, sono ancora offesa con te. ”
“ Non è vero
sorellina. ” Mi passa accanto arruffandomi i capelli.
Io sbuffo e
lo seguo per le scale, ma un sorriso spontaneo mi nasce sulle labbra
quando il
mio cervello recepisce che mi ha chiamato
‘sorellina’: ha capito il mio punto
debole.
Decidiamo di
andare al cinema a piedi, dista poco da casa di Edward e durante il
tragitto
lui rimane qualche passo più indietro rispetto me e Jacob e
ad un tratto mio
cugino mi si fa più vicino e mi sussurra
all’orecchio: “ Bella sei sicura che
Edward ti consideri sua sorella? ”
“ Certo
Jake, ti ho detto che ormai abbiamo chiarito, non abbiamo
più avuto un solo
battibecco su quel discorso e poi cosa ti lascia pensare che non lo
faccia? ”
“ Il fatto
che abbia deciso di camminare indietro rispetto noi solo per poter
ammirare il
tuo fondoschiena. ”
La sua
risposta mi lascia così sconvolta che mi fermo
immediatamente sul posto.
“ Bells
continua a camminare, fai finta che non ti abbia detto niente
altrimenti si
accorgerà che c’è qualcosa di
strano.” Mi prende sotto braccio e mi trascina un
po’ prima che i miei piedi decidano che è ora di
muoversi nuovamente.
“ Ma ne sei
sicuro? ” Ancora non riesco a credere alle parole di mio
cugino.
“ Voltati.
Guarda tu stessa e dimmi se non è vero. ”
Faccio come
mi dice Jake, così con la scusa di sistemarmi i capelli mi
volto indietro ed
effettivamente noto Edward distogliere subito il suo sguardo e le sue
guance
colorarsi di rosso. Sul momento decido di non agire, ma una volta a
casa avrei
indagato.
Al cinema mi
siedo in mezzo a loro due e nell’attesa che il film cominci
chiacchieriamo un
po’, ma noto Edward distratto: è perso tra i suoi
pensieri, sembra che qualcosa
lo turbi e risponde a monosillabi solo se viene interpellato
direttamente. Solo
quando scende il buio in sala lo vedo prendere un profondo respiro e
rilassarsi
un po’.
Il film è
stato molto bello: io come sempre mi sono commossa alla fine e quei due
non
hanno fatto altro che prendermi in giro. Io e Edward abbiamo
accompagnato Jake
nella piccola pensione in cui alloggia e poi siamo tornati a casa. Nel
momento
di salire alle nostre camere gli ho chiesto se potevo fermarmi un
attimo da lui
e, anche se un po’ stranito, mi ha fatto entrare.
“ Volevo
sapere se ti sei divertito stasera… ”
“ Sì, è
stata una serata carina. ” Mi risponde, dandomi le spalle,
troppo intento a
cercare qualcosa nella sua libreria.
“ Davvero?
Mi sei sembrato strano. ”
“ No,
tranquilla, è tutto apposto. ”
“ Ok, non
insisto. Posso farti un’altra domanda? ” Non posso
più tergiversare, o lo
faccio ora o non lo farò più.
“ Dimmi. ”
Si volta a guardarmi, finalmente, anche se adesso avrei preferito che
rimanesse
voltato.
“ Edward
volevo chiederti… si insomma, ecco…secondo te io
sono carina? ” Credo che il
mio viso sia lo stesso colore di un pomodoro, accidenti a Jacob e alle
sue
idee!
“ Certo che
sei carina, e non lo dico perché sono tuo fratello.
”
La sua
affermazione sembra confermare i sospetti di mio cugino, ma io voglio
capirci
qualcosa di più.
“ Quindi secondo
te potrei essere una ragazza attraente, da suscitare delle attenzioni
in un
ragazzo? ” In questo momento vorrei che una voragine si apra
sotto di me per
inghiottirmi, ma mi sforzo di restare calma e andare avanti con il mio
piano,
che sto improvvisando in questo momento.
Il suo
sguardo è impagabile, sembra scioccato dalla mia domanda, ma
poi si appresta a
rispondere.
“ Sì, certo
che attireresti l’attenzione di un ragazzo, magari non le
mie, ma te l’ho detto:
sei carina. ”
Dovevo
immaginarlo: sono carina ma non a tal punto da interessargli. Non che
io voglia
avere una storia con lui, assolutamente no, sarebbe troppo strano,
però mi ha
fatto capire che io non potrei mai stare con un ragazzo tanto bello
come lui,
per il semplice fatto che non sarei neppure calcolata.
“ Oh, quindi
non ti piaccio. ” Esclamo, forse un po’ troppo
dispiaciuta.
Lui sembra
allarmarsi con la mia frase. “ Bella non dirmi che ti
piaccio? Perché io ho
altri gusti. ” Mette subito in chiaro.
“ Certo: sicuramente
stangone tutte gambe, occhi azzurri e capelli biondi.”
Borbotto e lui sbuffa, ma
io non ho intenzione di guardarlo in viso: la situazione sta diventando
più
imbarazzante del previsto, voglio solo andare via da questa stanza.
“ Neanche
loro sono il mio tipo. ”
“ E sentiamo,
chi sarebbero, le
rosse? ” Mi sto
scavando la fossa da sola, ma ormai ci sono dentro, non posso
interrompere la
discussione senza sembrare una cretina paranoica e poi voglio capire
quale rara
bellezza potrebbe conquistare il suo cuore.
A quel punto
lui perde la pazienza e sbotta. “
No, io
sono gay Bella, mi piacciono gli uomini, non le donne.”
Entrambi
rimaniamo pietrificati dalla sua rivelazione: Edward si porta la mano
alla
bocca, come se improvvisamente si fosse accorto di aver parlato troppo,
e sul
mio viso credo sia chiaramente leggibile lo stupore.
Borbottando
un frettoloso “ Buonanotte ” mi allontano ed esco
immediatamente dalla stanza, chiudendomi
la porta alle spalle.
POV EDWARD
Quando sento
la porta chiudersi, capisco di aver detto una cazzata. Non sapevo come
farle
capire che lei non potrebbe mai essere il mio tipo senza offenderla o
crearle
complessi di inferiorità, come solo le ragazze sono capaci
di fare, e ho optato
per la verità. Ma a quanto pare ho solo ottenuto che
fuggisse via da me. Mi
chiedo come la prenderanno i miei genitori il giorno in cui lo verranno
a
sapere. Sobbalzo quando qualcuno bussa alla mia porta; visto
l’orario sarà mia
madre per accettarsi che siamo rientrati dal cinema. Ma appena apro mi
ritrovo con
Bella, non so bene come, avvinghiata al collo.
“ Scusami
sono una stupida. Sono scappata non per quello che mi hai confessato,
ma per la
figura del cavolo che ho fatto. Ti prego perdonami. ” Mi
implora, parlando
tanto velocemente e con il volto immerso nell’incavo del mio
collo che a fatica
riesco a capire le sue parole. Io la stringo tra le mie braccia, e poi
la
scosto un po’ per guardarla negli occhi.
“ Sei
perdonata, ma ammetto di esserci rimasto male quando sei scappata via.
” E’ il
motivo per cui non ho mai confessato a nessuno il mio orientamento
sessuale,
non avrei resistito gli anni del liceo ad essere costantemente preso di
mira.
“ Hai
ragione ma ti giuro che non è per quello che mi hai detto.
Non mi interessa se
ti piacciono i ragazzi, io ti voglio bene lo stesso fratellone.
”
La trascino
con me sul letto e ci lasciamo cadere lì insieme,poi lei si
accoccola sul mio
petto e io le cingo la schiena con un braccio.
“ Quando hai
scoperto di essere gay? ” Mormora lei, quasi timorosa nel
pormi quella domanda.
“ Bella puoi
farmi tutte le domande che vuoi, è giusto che tu ora voglia
sapere tutto. ” Chiarisco
e poi rispondo alla sua domanda “ Intorno ai quattordici
anni, quando nella mia
classe arrivò il nuovo professore di storia. Avrà
avuto circa venticinque anni,
ma era veramente carino; all’inizio non capii subito di
essere attratto da lui,
ma poi quando ripensavo a lui a casa sentivo una strana eccitazione
nascermi
dentro e più di una volta mi sono ritrovato con
un’erezione nei pantaloni.
Credo che quell’anno a scuola sia stato il più
bello ma nello stesso tempo il
più imbarazzante: temevo si scoprisse che mi piaceva il
professore. ” Un
sorriso spontaneo mi affiora alle labbra ricordando
quell’anno in cui tutto è
cambiato.
“ Hai mai
avuto una storia? Forse la domanda è un po’ troppo
personale, scusa. ”
“ No, anche
perché sarebbe stato complicato visto che a scuola non lo sa
nessuno. Solo una
volta mi sono incontrato a Port Angeles con un ragazzo conosciuto via
chat ma è
bastato un attimo per capire che non eravamo fatti per stare insieme.
”
Rimane per
un po’ in silenzio, rimuginando probabilmente su quanto le ho
detto e io ne
approfitto per farle una domanda che mi gira in testa da quando
è venuta qui.
“ Posso
sapere perché mi hai fatto tutte quelle domande se tu
potessi piacermi o meno?
Non ho ancora capito le tue intenzioni. ”
La vedo
sgranare gli occhi, forse sperava di non ricevere mai questa domanda.
“ Niente,
lascia perdere.”
“ No, adesso
me lo dici. ” Prendo a farle il solletico e lei inizia a
contorcersi sotto di me.
“ Ok, ok. ”
Annaspa in cerca d’aria e decido di porre fine alla mia
tortura. “ Jacob
credeva che camminassi dietro di noi per osservare il mio sedere e
quando io mi
sono voltata per controllare se fosse vero ho avuto anche io la stessa
impressione, ma è evidente che abbiamo preso un abbaglio.
”
Scoppio a
ridere a quella assurda spiegazione, anche perché non sono
andati tanto lontano
dalla verità.
“ In effetti
stavo osservando un fondo schiena, ma era quello di tuo cugino.
” A quel punto
anche Bella inizia a ridere ma cerca di riprendersi un minimo per
potermi
rispondere.
“ Mi
dispiace deluderti ma Jacob si è appena fidanzato e con una
donna, quindi hai
ben poche speranze. ”
“ O cielo e
adesso come farò a sopravvivere? ” Faccio un
po’ il melodrammatico e le risate
non vengono a mancare neppure stavolta.
“ E la tua
famiglia come ha preso la notizia? ” La domanda di Bella,
fatta così a
bruciapelo, mi prende un po’ in contropiede.
“ Semplice, non
lo sanno. Gli unici a saperlo siete tu ed Emmett, perché mi
ha beccato in una
situazione inequivocabile con un video di due ragazzi che puoi
immaginare bene
quello che stessero facendo. ”
Osservo il
volto di mia sorella diventare bordeaux e sogghigno divertito, prima di
ricevere una cuscinata in faccia.
“ Mi hai fatto
male. ” Mugolo.
“ Così
impari. ” Mi risponde lei facendomi la linguaccia, poi torna
seria “ Non credi
sia il caso di informare i tuoi di questa tua scoperta? ”
“ Sì hai
ragione, ma ho paura che non capirebbero. ”
“ Io non
credo e comunque ci sarei io a sostenerti. ” Biascica, con un
piede già nel
mondo dei sogni.
“ Adesso è
tardi Bella, dormiamo, domani ne riparleremo. ” Ma invece di
andare nella sua
stanza, si accoccola meglio sul mio petto e ci addormentiamo
così.
Ultima cosa l'aggiornamento della prossima settimana salta perchè devo mettere la parola FINE all'altra storia. Ci sentiamo tra due settimane, Paola ;)