Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: Neruda    16/03/2012    10 recensioni
Questo è un roundrobin, chiunque voglia può contribuire aggiungendo un suo capitolo alla storia.
L'idea nasce come tentativo di sviluppare, tramite più punti di vista di autori differenti, una variegata raccolta di ricordi o eventi che spaziano dall'infanzia all'età adulta di Oscar e André, per divertirsi a riempire un poco gli spazi lasciati vuoti dall'Ikeda.
Se vi va partecipate!
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buon compleanno, nonna!
Il pomeriggio era piacevolmente soleggiato, perfetto per due bambini di otto e nove anni che, terminato lo studio, avrebbero potuto correre e saltare indisturbati fino a sera negli ampi giardini del palazzo e che invece se ne stavano sdraiati, mestamente seri, all'ombra di un albero.
"Come facciamo, André?".
"Non lo so, Oscar... Il compleanno di mia nonna è oggi...".
"E noi non siamo riusciti a trovare nemmeno un misero regalo da poterle fare... Avevi detto che ci avresti pensato tu!".
"Ci ho pensato, infatti! Ma non c'era niente di particolare che mi venisse in mente...".
"Perché non hai pensato abbastanza! Almeno io ho avuto l'idea del cane".
"Già, bell'idea, chiedere a tuo padre di comprare un cucciolo per mia nonna, come se lei avesse il tempo di occuparsene! Quello è un regalo che vorresti per te!".
"E allora? Mi sarei presa cura io del cane, al posto della nonna, ma sarebbe stato comunque suo...".
"Avanti Oscar, cosa vuoi che se ne faccia mia nonna di un cagnolino? Ammettilo, volevi cogliere l'occasione per ottenere qualcosa che piace a te!".
"Intanto non saremmo qui a mani vuote! Devo ricordarti le soluzioni brillanti che hai avuto tu?".
"Se ti riferisci alla torta, impegnandoci, possiamo ancora riuscire a farla!".
"Sì, peccato che, guarda caso, in cucina ci sia sempre tua nonna! Credi che passeremmo inosservati mentre armeggiamo con uova e farina?"
"E va bene... Però degli aghi nuovi per il cucito potevano sempre servirle!".
"Ma se ne ha già una montagna!...".
Improvvisamente la bimba si alzò in piedi, raggiante.
"Ho trovato, André! Ho un'idea perfetta! Meno male che ci sono io a risolvere la situazione!".
"Cosa? Che idea hai avuto?".
"Non posso dirtela ora... E' meglio che tu non la sappia, così non rischi di farti sfuggire qualcosa con la nonna".
"Ma figurati, non le rivelerò nulla! Devi dirmelo, voglio saperlo!".
"No... Ma dovrai aiutarmi... Andiamo, corri! Io entrerò nella mia stanza, tu rimarrai fuori per avvertirmi se notassi che mio padre sta venendo a cercarmi, è importante che lui non se ne accorga...".
"Perché? Hai nascosto una cosa che lui non deve vedere in camera tua?".
"No".
"E allora cos'è che tuo padre non deve scoprire?".
"Basta con le domande, ora stai di guardia qui sulla porta, quando ti avviserò vai a chiamare tua nonna".
Il bambino, prestando attenzione che dal fondo del corridoio non comparisse la figura del Generale, si interrogava su cosa  potesse mai celare l'amica, senza ottenere alcun risultato. Alle volte lei era davvero imprevedibile, a che dono poteva mai aver pensato in così breve tempo che loro non avessero già considerato durante i giorni precedenti? E come faceva a trovarsi addirittura nella sua stanza?
"André, tutto a posto?".
"Sì, tutto tranquillo".
"Puoi andare a prendere la nonna, allora. Entrate senza bussare, vi aspetto".
Poco dopo il bimbo, curioso di scoprire il mistero, era già di ritorno con sua nonna, ansimante per aver fatto le scale di corsa.
"Nipote, se scopro che avete combinato un altro guaio non la passerai liscia!".
"Non preoccuparti, non si tratta di un guaio... Almeno spero... Entra, nonna!".
Varcarono assieme la soglia e il bambino richiuse la porta; si guardò attorno senza vedere la compagna.
"Oscar, siamo arrivati".
"Sì...".
La voce proveniva da dietro il paravento, dal quale la bimba apparve.
"Buon compleanno, nonna! Da parte mia e di André".
"Ohhh! La mia bambina!".
La donna si diresse verso di lei, con le lacrime agli occhi per la commozione.
"Hai indossato l'abitino bianco che ho cucito per te! Sembri un angelo! Fatti ammirare!".
"Sì... Ma facciamo piano... Non vorrei che mio padre ci sentisse...".
"Oh, sciocchezze! Se ti vedesse ora cambierebbe subito idea sulla sua scelta! Sei la bimba più bella che io abbia mai visto!".
"Mi sono messa il tuo vestito perché... Noi eravamo indecisi sul regalo da farti, e così ho pensato che ti avrebbe fatto piacere se io... André, diglielo anche tu...".
"Sì...ecco...".
"Oh, ma non avresti potuto farmi una sorpresa più bella, bambina! L'apprezzo veramente tanto, grazie...".
La donna la strinse teneramente a sé e la bimba ricambiò l'abbraccio.
"Su nonna, non c'è bisogno di piangere, adesso...".
"André, non puoi capire... E' da quando Oscar è nata che aspetto di vederla abbigliata come si conviene a una fanciulla del suo rango... Ma hai ragione, basta lacrime, vado a prendere i biscotti e la cioccolata per festeggiare l'evento!".
E così dicendo uscì in fretta dalla stanza. I due bambini si guardavano senza parlare.
"Puoi anche ridere ora, André...".
"Come?...".
"Perché, non sono forse ridicola conciata così? Lo so che vorresti dirmi che assomiglio a uno spaventapasseri...".
"No, tutt'altro...".
La bambina arrossì.
"Sembri davvero un angelo...".
Sussurrò il bimbo posandole un lieve bacio sulla guancia.
  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: Neruda