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Autore: JessieBelle64    16/03/2012    4 recensioni
Questa è la mia prima fan fiction...Heather lascia la famiglia per andare a Madrid, Spagna, e studiare appunto spagnolo, lì conoscerà nuove amiche, nuovi amici e un nuovo amore...Chissà chi! xD Se volete scoprirlo bèh...Buona lettura! :D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heather
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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La sveglia suonò e io mi svegliai…
-Oggi è domenica finalmente!-
Alejandro evidentemente mi aveva sentito:-Sì è domenica…Ah dimenticavo, buongiorno!-
Io sarcasticamente:-Divertente…-
Mi alzai dal letto e frugai nel mio guardaroba per trovare qualcosa da mettere.
Dopo aver preso una maglia ed un pantalone:-Ora vado a cambiarmi in bagno guai a te se entri!-
Lui rise:-Non ti preoccupare, non sono un curiosone-
Aprii la porta del bagno, vi entrai e poi chiusi la porta a chiave e misi un asciugamano sulla serratura.
Se c’era qualcuno di cui mi fidavo NON era Alejandro.
- - - -
Lei si chiuse la porta alle spalle.
Non volevo violare la sua privacy, chissà come era seccante per lei condividere la stanza con un ragazzo.
Anche io presi dei vestiti dal mio armadio e scelsi i miei vestiti preferiti, la camicia bianca, la maglia rossa e i pantaloni di una specie di marrone.
Dopo un po’ finii di cambiarmi e visto che Heather non usciva più bussai.
-Diablita io vado via ci si vede a colazione!-
Lei:-Smettila di chiamarmi così!-
Era piuttosto irritabile, però ne ero follemente innamorato.
Comunque uscii dalla stanza per poi andare in mensa e aspettarla lì.
- - - -
Appena lui uscì io aprii la porta del bagno e mi avviai in mensa, anche se qualcosa non andava.
Arrivata lì mi sedetti al tavolo con Gwen, Courtney e Alejandro ma…
Dov’era Carlos?
Chiesi a Courtney:-Che fine a fatto capitan chiacchiera?-
Lei:-Ha detto di non sentirsi bene, in effetti ne avevo il sospetto perché ha tossito tutta la notte…-
Gwen:-Forse ha un po’ di febbre-
Anche se in realtà non era così, perché…
-Ragazzi e ragazze vi consiglio vivamente di rimanere nelle vostre stanze, un alunno del primo anno ha contratto la varicella e ha contagiato già 3 studentesse e 2 studenti-
Alejandro:-Povero Carlos, ora non potrà uscire dall’infermeria-
Courtney:-Bhè è solo varicella, poteva essere qualcosa di molto peggio-
Suona la campanella, molti vanno nelle camere per non contrarre la varicella, ma non…Io.
Andai verso l’infermeria, che si trovava al piano terra.
Trovai un’infermiera dai capelli biondi.
Le chiesi indicando la porta a destra della reception:-Carlos Castro è in quella stanza?- Lei sorrise:-Sì, se vuoi puoi fargli una visita, ma non stare troppo se no ti ammali anche tu!-
Io annuii.
Entrai nella stanza e lo vidi, steso su un letto bianco con tipo un milione di bolle rosse in faccia.
Lui mi guardò:-Heather?Che ci fai qui?Meglio se te ne vai se no ti mischio la varicella-
Io sarcastica:-Non mi ammalerò non ti preoccupare…Volevo solo sapere se stavi meglio, tutto qui.-
Lui rise:-Sto bene, credo. Comunque sai l’ultima?-
Io:-Se riguarda una storia tra me e Alejandro è falsa!-
Lui:-No!-
Rise:-Gwen è venuta a trovarmi, dice che le facevo pena-
Io:-E con ciò?-
Lui:-Ne ho approfittato per dirle i miei sentimenti…-
Io risi e sarcastica:-Momento perfetto!-
Lui:-Invece non è andata così male…-
Perplessa:-Cosa…?-
Lui:-Quando si è avvicinata a me dopo quello che le ho detto, le ho dato un bacio sulle labbra-
Io:-COSA!?-
Rise:-Lei è fuggita subito, non so se per paura o per disgusto o perché le piaccio-
Io risi:-Direi per disgusto-
Sentii bussare, la porta si aprì un po’, in quello spiffero riconobbi metà volto dell’infermiera di prima.
Disse:-Devi andare, l’orario di visita è terminato-
Annuii, poi rivolgendomi scherzosamente a Carlos:-Vedi di guarire!-
Poi uscii.
Mentre salivo le scale per tornarmene in stanza mi misi a pensare…
-Mi chiedo se Gwen lo ricambia…Devo indagare…-
Infatti andai al piano dove era situata la stanza di Gwen.
Dopo aver trovato la porta bussai.
Sentii Gwen:-Chi è?-
Io:-Sono Heather!Apri!-
Lei aprì la porta.
Mi guardava con sguardo neutro.
Io:-Senti ti devo parlare-
Lei:-Entra pure e dimmi-
Io:-Ho saputo che ti sei baciata con Carlos…-
Lei spalancò gli occhi e gridò:-Chi te l’ha detto!?-
Io:-Me l’ha detto lui quando sono andata a fargli visita-
Lei:-Uffa ora girerà per tutta la scuola il mito che io stia con Carlos!-
Risi:-Spero per il tuo bene che nessuno oltre noi lo sappia…Ora devo andare ci si vede!-
Uscii dalla stanza per andare nella mia, sulla strada trovai Alejandro.
Lui rise:-Sai l’ultima?-
Io irritata:-No, andiamo a vedere!-
Lui:-Carlos ha…-
Lo interruppi e continuai:-…Ha baciato Gwen!Lo so!-
Alejandro rise:-Ormai lo sa quasi tutta la nostra classe-
Io senza emozione:-Allegria yuh-hu…-
Non potetti andare in camera perché era già ora di cena.
La mensa era quasi vuota, forse molti studenti erano malati o non volevano uscire…
Chiesi a Gwen che era lì:-Che fine hanno fatto tutti?-
Lei:-Alejandro, non so…Courtney non voleva uscire perché non voleva cadere malata-
Io:-Capisco…-
Così mangiammo solo io e lei.
- - - -
Dopo cena tornai in camera, Alejandro era già lì.
Mi chiedevo il motivo per cui non era venuto, ma non avevo intenzione di dimostrarlo!
Lui tuttavia mi guardò con scherno.
Lui:-Fammi indovinare…Vuoi sapere perché non sono venuto!-
Ero innamorata di quel curiosone, ma era davvero insopportabile!
Io sbuffo:-Tu sei un sognatore!-
Lui:-Può darsi, ma almeno faccio dei sogni reali-
Quest’ultima frase mi fece un po’ arrabbiare, ma allo stesso tempo rimasi sorpresa.
Era astuto e provocatore, capace di tirarti fuori la verità.
Anche senza che te ne accorga.
Io:-Ma quali reali e reali!?Sei solo un povero illuso!-
Si avvicinò a me sorridente.
Stavolta non indietreggiai.
Ero come paralizzata, come se qualcosa mi frenasse.
Lui:-Cos’è?Ti spavento?-
Rido:-Ma figurati!Tu non faresti paura ad una bambina di tre anni!-
Continua ad avvicinarsi…
E io continuo a restare ferma.
Ormai siamo vicinissimi.
Al solo pensiero di quello che poteva fare mi venne rabbia.
Inoltre mi faceva paura il suo sguardo, forse era quello che mi aveva congelato…
Mi accarezza i capelli, come se fossi una sorellina minore…
Mi sentivo protetta, ma non dovevo cedere.
Mi scanso e mi siedo sul mio letto.
Lui sorride:-Buonanotte-
Torna indietro e si mette sotto le coperte.
Io sottovoce…:-Buonanotte…-
  
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