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Autore: Danielle Petite    16/03/2012    3 recensioni
[EDITATA NEL 2021]
Sarah Moreau, una francesina metamorfomagus, affronta il suo sesto anno in una scuola nuova, completamente diversa dalla sua in Francia. Gli stendardi nella nuova scuola recitavano "Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts" . Cosa si prospettava per lei oltre quelle mura? Il mondo magico stava per affrontare una nuova sfida di sopravvivenza ora che l'Oscuro Signore si era mostrato. Sarah sperava di essere al sicuro in quel nuovo posto...
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Blue Twister '
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Capitolo 3 - La Punizione

 I mesi seguenti proseguirono normalmente e il freddo cominciò a farsi sentire. Sarah dovette ammettere amaramente che in pozioni faceva letteralmente schifo ed in effetti già sapeva di non essere particolarmente predisposta per quella materia visti gli anni precedenti a Beauxbatons. Ad Hogwarts dovette recuperare un bel pò di pozioni arretrate che non le erano state insegnate. Praticamente l’opposto di quello che le succedeva con Trasfigurazione e Incantesimi.
Durante un pomeriggio, l'ennesimo passato in biblioteca, Sarah stava scrivendo un saggio da consegnare il giorno successivo per Difesa contro le Arti Oscure quando improvvisamente Romilda Vane le si sedette accanto fissandola.
«Hei, ciao!» esclamò Sarah guardandola sconcertata. 
«Ciao Sarah» fece una risatina e poi le sussurrò «Vuoi partecipare? Io e le altre stiamo preparando una pozione d'amore, la divideremo tra di noi appena pronta, costerà solo 5 galeoni» 
«A chi la volete somministrare?» chiese divertita da quella proposta.
«Io pensavo al Prescelto» altra risatina.
Stavolta sorrise anche Sarah «Molto allettante ma non posso accettare, a parte che sono indietrissimo con questo saggio, ma per il momento non mi interessa nessuno» sbuffò.
«Come sei noiosa! Comunque c'è qualcuno che ti sta spiando da quando sei entrata» e fece un cenno con la testa dall'altro lato della sala «Non ti girare subito!» disse facendo l'occhiolino.
Sarah era troppo curiosa di sapere chi fosse e si voltò lo stesso ma non vide nessuno «Ma dove?…» Romilda era andata via. Decise di scoprire chi la stesse spiando, quindi si alzò con nonchalance facendo finta di uscire, ma fece il giro più lungo per passare dove aveva indicato Romilda.
Guardò dietro una libreria e scoprì che era Alan «Ciao! Ehm…che ci fai qui dietro?» gli chiese osservandolo. 
«Oh niente, facevo una ricerca» rispose lui allungando le mani su un libro posato lì accanto.
«Facevi una ricerca sui 1000 modi per usare la cacca di drago?» chiese scettica guardando la copertina del libro alla rovescia.
Lui guardò il libro che aveva preso e lo rigirò «Ehm….si…per la Sprite!» arrossì violentemente.
«Ah, ok» decise di prenderlo un pò in giro «Credevo mi stessi spiando».
Alan divenne praticamente un pomodoro «Ma dai scema, cosa vai a pensare » non sembrava molto convinto.
Sarah rise così forte che Madame Pince la rimproverò «Mi scusi, mi scusi» disse e uscirono nel corridoio.
«Uffa perchè mi prendi in giro!» disse Alan ancora rosso.
«Perchè ti sei preso una cotta per me!» disse continuando a ridere.
Alan si arrese e lo ammise «Ok e allora? E che c'è di male?»
Sarah dovette ammettere che le fece un pò effetto «Niente, ma sei buffo» rispose.
«Fammi indovinare, per te non sarò altro che un semplice amico giusto?» disse Alan tristemente.
Quindi faceva sul serio? «Per me non sei mai stato un semplice amico» non aspettò la reazione del compagno ma aggiunse subito «Sei il mio migliore amico»
Stavolta fu Alan a sorridere «D'accordo, allora da amico ti dico che domani sarai in punizione»
«Cosa? Perchè?» 
«Scommetto che non hai finito il saggio per Piton» disse Alan dandosi un pò di arie.
«E' vero! Dannazione non sono nemmeno a metà!» guardò un attimo la pergamena e capì che non ce l'avrebbe fatta. «Sappiamo dall'inizio che non ho mai potuto fare questo compito per domani in così poco tempo, mi prenderò le mie responsabilità e affronterò la punizione di Piton domani» affermò.
«Accidenti, sei strana con la faccia seria…se vuoi comunque ti posso aiutare a continuarlo» disse leggendo quel poco che aveva scritto.
«No tranquillo, continuerò da sola ma già so che non riuscirò a completarlo….ora vado in sala comune ci vediamo più tardi ok?»
«Ok a dopo» rispose Alan.
Sarah passò il resto del pomeriggio a scrivere fino a quando il suo stomaco non cominciò a brontolare. Decise di salire nel suo dormitorio a posare la borsa e ma ne approfittò per fare una lettura veloce di quello che aveva scritto «Ok sono spacciata!» buttò la pergamena sul letto.
Si avvicinò allo specchio per darsi una sistemata prima di scendere, i capelli le scendevano fin sotto al seno, decise di optare per un azzurrino chiaro. Gli occhi li teneva sempre azzurri perchè così erano naturali, gli stessi di sua madre. Non era molto alta , non poteva modificare la sua altezza perchè aveva il controllo solo sulle parti "molli" del suo corpo quindi non sullo scheletro. Si sistemò la divisa e uscì.
Quando arrivò in Sala Grande per la cena, individuò Luna e la raggiunse «Che fameee!!» 
«Hai finito il tuo compito?» disse Alan che era seduto di fronte a loro.
«No….e non infierire!» rispose addentando qualsiasi cosa ci fosse sulla tavola.
«ok ok…buon appetito!»

******

 

Il giorno seguente Sarah, Alan e Luna si avviarono verso l'aula di difesa contro le arti oscure. Alan era estremamente agitato ma non per se stesso, per Sarah «Ma perchè non hai cominciato prima il saggio?»
«Ma la finisci di assillarmi? La punizione la prenderò io, non tu!» disse Sarah ormai stufa del suo comportamento. Era dalla colazione che la ossessionava a causa del saggio incompleto.
«Ma come fai a stare così calma?»
«Se non la finisci ti trasformo in un lama!» disse estraendo la bacchetta.
Alan sapeva che ne era capace «Ok! Sto zitto!»
«Bravo Alan» disse Luna.
I serpeverde si avvicinarono alla porta dell'aula facendo arretrare i corvonero. Sarah non ne fu sorpresa in quanto i "verdastri" si comportavano così con tutti.
Presero posto nell'aula, come al solito Corvonero a sinistra e Serpeverde a destra perché le serpi preferivano stare vicino le finestre.
«Fuori le pergamene!» ordinò Piton spalancando le porte con la magia camminando a passo svelto verso la cattedra e con il sottofondo del frusciare del suo mantello. Tutti presero le pergamene e le poggiarono sul banco di fronte a loro. Sarah sperava che non fosse la sola a non aver terminato il saggio, essere umiliata da sola davanti a tutti non era il massimo. Piton con un gesto della bacchetta raccolse tutte le pergamene e con un ulteriore gesto ne scartò tre. «Bene bene 5 punti in meno a Corvonero e 10 in meno a Serpeverde……Signor Grent, Signor Malfoy e Signorina Moreau vi aspetto oggi pomeriggio per la punizione» tutti si voltarono verso loro tre. Sarah guardò gli altri due, Malfoy dedicò uno sguardo maligno a Piton e l'altro ragazzo cercò di farsi piccolo piccolo nel suo posto. Alan accanto a Luna si diede uno schiaffo sulla testa.
«Cominciamo. Innanzitutto vorrei illustrare brevemente la figura dei Lupi mannari: essi non sono degli animali, come molti Maghi pensano, ma sono solo uomini vittime di una maledizione…..» La lezione proseguì normalmente, noiosamente e lentamente. Tutti presero appunti in silenzio per le due ore successive, ma a Sarah sembrò molto di più. Al suono della campanella si alzarono tutti e uscirono.
«Malfoy, Grent, Moreau voi rimanete» disse Piton richiamando la loro attenzione.
«Buona fortuna Sarah» dissero in coro Luna ed Alan «A dopo»
Rimasero solo loro tre e si avvicinarono alla cattedra senza nemmeno guardarsi. «Oggi pomeriggio vi recherete alle serre, la professoressa Sprite ha un lavoretto da farvi fare. Ore 17.00 mi raccomando»
«Ma io non posso!» esclamò Malfoy.
«Non mi interessa! Sparite adesso!» I tre uscirono dall'aula.
Sarah non potè fare a meno di dire qualcosa «Che hai da fare? Oh! non mi dire che devi affatturare un altro ragazzino del primo anno!?»
«Sta zitta mocciosa» disse sprezzante senza voltarsi nemmeno a guardarla.
Mocciosa a lei? «I tuoi non ti hanno insegnato le buone maniere?!»
Draco prese la bacchetta e cercò di schiantarla ma lei lo evitò per un pelo «Nervosetto eh?»
Lui aveva uno sguardo così penetrante che Sarah quasi si spaventò.
«Lascia perdere Draco, vieni è tardi» disse un ragazzo che li raggiunse, era un certo Zabini.
Malfoy sembrò come ricordarsi di qualcosa di brutto, sbiancò improvvisamente e seguì il nuovo arrivato in silenzio.
«Bha! Ma siete tutti così?» chiese Sarah all'altro ragazzo con cui doveva scontare la punizione.
«No, ma lui quest'anno è più intrattabile del solito, ti consiglio di starne alla larga. E soprattutto non nominare più i suoi genitori» rispose.
«Perché?» le venne in mente che non sapeva nulla di lui, che non li avesse?
«Non leggi i giornali? Suo padre è accusato di essere un mangiamorte»
«Ah...non lo sapevo....ed è vero?» si spiegavano un pò di cose.
«Non saprei dirti. Comunque io ora devo andare, ciao, a più tardi»
«Ok ciao» ricambiò il saluto pensierosa.

 

******

 

Il pomeriggio si avviò da sola verso le serre di Erbologia. Quando arrivò all’ingresso della serra numero uno dall'interno sentì delle voci, sembravano quelle di Malfoy e di Piton. La porta non era completamente chiusa e riuscì a vedere al suo interno, Piton e Malfoy erano l'uno di fronte all'altro. Rimase in ascolto ad origliare. «Non ho bisogno di lei!» disse Malfoy con le lacrime agli occhi.
«Non potrai mai farcela da solo dimmi il tuo piano!»
«No! Lui l'ha affidato a me! Devo vedermela da solo!» disse con voce tremante. Sarah rimase scioccata da quella reazione, lo aveva visto sempre come uno sbruffone sempre pronto ad insultare il prossimo. Che piano aveva in mente? Un piano riguardo cosa? Chi gli aveva affidato cosa?
«Va bene allora sconterai la punizione come tutti gli altri!» concluse Piton.
«Bene signore! Dovrò spiegare il motivo del mio ritardo e quando lo saprà, Lui se la prenderà con lei»
«Vedremo!» disse Piton.
«Ciao!» Sarah sussultò. Grant era piombato dietro di lei «Hai paura anche tu di entrare?» le chiese.
Che poteva rispondergli? «Ehm….si, entriamo insieme»
«Ok» bussarono ed entrarono. Malfoy era voltato e dava le spalle alla porta. Sarah immaginò che non volesse farsi vedere in lacrime.
«Dovete ripulire questo posto, senza magia….si Grant senza magia» Grant si portò le mani nei capelli.
«A me le bacchette» ordinò Piton. Sarah estrasse la sua dalla tasca interna della divisa e gliela porse, così fecero gli altri. «La professoressa Sprite è nella serra 13 quando avrete finito andrete da lei e vi ridarà le bacchette» detto ciò se ne andò lasciando i tre ragazzi a contemplare la serra.
Il terreno era più che fangoso e strabordava dal recinto di pietra, le pareti erano piene di gelatina verde e probabilmente erano escrementi di quella pianta che si trovava al centro della serra. Era una pianta enorme con un fiore giallo al centro, due tentacoli spuntavano da sotto spruzzando quella melma da tutte le parti.
«Fantastico! Ci metteremo un'eternità!» disse Grant «Da che parte vogliamo cominciare?» disse alzandosi le maniche della divisa.
«Tzè!» Malfoy fece un verso di disprezzo verso di lui. Si appoggiò alla parete a braccia incrociate, facendo capire di non voler muovere un muscolo in quel sudiciume.
«Potresti evitare di fare lo stronzo?» con un solo verso l'aveva fatta irritare.
«Non ci riesci proprio a stare zitta tu?» le rispose Malfoy. Grant si allontanò da loro scuotendo il capo.
«Dobbiamo farlo tutti e tre!»
«Non farmi ridere, io non mi sporcherò le mani, fallo tu se ci tieni tanto»
«Sembra che lo fai apposta a farmi irritare! Ogni volta che ti vedo stai facendo lo stronzo con qualcuno, ma io non ti permetto di farlo a me»
Malfoy si mosse di scatto e le fu davanti in un secondo portando il viso alla sua stessa altezza chinandosi verso di lei «Tu non mi permetti cosa? Non ho sentito bene»
Sarah sostenne lo sguardo «Non ti permetto di fare lo stronzo con me»
Vide un luccichio nei suoi occhi, pronto a replicare e probabilmente a dirgliene quattro ma Grant li interruppe lanciando loro delle pale e dei secchi «Cominciamo! Non ho voglia di stare qui dentro a sentirvi litigare ancora a lungo!»
«Bene!» Sarah afferrò una pala e la incantò in modo che spalasse da sola. Guardò Malfoy e gli fece capire chi era che comandava in quella stanza. Era certa che loro non lo sapessero fare.
«Ma...come.?....» Grant era meravigliato e scioccato allo stesso tempo «Senza bacchetta ci riesci?»
Sarah lo ignorò e si poggiò alla parte con le braccia incrociate imitando Malfoy «Tzè!»
Per un attimo notò un angolo della sua bocca sollevarsi ma pensò lo avesse solo immaginato. Malfoy che ride ad una sua imitazione? Impossibile.
Li osservò per un pò, Malfoy non faceva più di tanto, il signorino aveva paura di sporcarsi, Grant invece era maldestro e più che pulire sembrava che sporcasse ancora di più. Ad un certo punto Sarah non ne potè più anche perché solo la sua zona era stata ripulita.
«Grant vai vicino alla porta e fai il palo» disse Sarah.
«Cosa? Perché?» chiese lui incerto.
«Fai come ti dico» ordinò Sarah «Malfoy..» cercò di usare un tono sprezzante « tu levati da mezzo, sei solo d’intralcio»
«Vuoi fare tutto da sola ragazzina? Ottima idea brava» disse Malfoy con il solito tono.
«Idiota...»
«Riesci ad incantare 3 pale contemporaneamente?» disse Grant vicino la porta.
«Silenzio!» Sarah si concentrò al massimo e fece evanescere tutta la gelatina che ci stava sui muri e per terra, poi fece levitare due barattoli di vetro senza coperchio che erano su un tavolo e le sistemò sui tentacoli della pianta per non farla spruzzare di nuovo.
«Geniale..» esclamò Malfoy.
«Più che geniale! come hai fatto!?» chiese Grant
«Basta solo esercitarsi e concentrarsi moltissimo» rispose Sarah soddisfatta «Ora aspettiamo una mezz'oretta e poi filiamo via, altrimenti ci scoprono che abbiamo imbrogliato»
«Giusto!» disse Grant e si sedette su un tronco di albero tagliato che c'era lì «Grazie mille Sarah.»
Malfoy si appoggiò al muro e disse «Niente male corvaccio blu» e indicò la sua testa 
«Cosa, cosa? Mi hai fatto un complimento?» Sarah era quasi scioccata. 
«Che rarità» disse Grant beccandosi un'occhiata da Malfoy
Passata mezz'ora si stavano preparando per andare dalla Sprite quando Grant disse «Ma non siamo troppo puliti per aver sistemato questo posto senza magia?»
«Sai Grant? Hai ragione» disse Sarah e gli fece schizzare tutto il fango addosso.
«Ehiii» Sarah gli rise in faccia mentre lui li guardava storto «Anche voi dovreste sporcarvi!» e spinse Sarah buttandola nel fango.
«Me la pagherai!» disse rivolta a Grant.
«Anche tu devi sporcarti Malfoy!» Lui con un balzo quasi felino riuscì ad evitare lo schizzo di fango.
All'improvviso sentirono una voce «Ma che sta succedendo qui?» Era la professoressa Sprite. Sarah velocissima fece schizzare del fango addosso a Malfoy che colto alla sprovvista non riuscì ad evitarlo.
«Ah eccola professoressa! Stavamo venendo da lei…..abbiamo finito» disse Grant.
«Vedo vedo, vi ci vuole una bella ripulita a quanto vedo» disse facendo un gesto con la bacchetta. Tutto il fango che avevano addosso sparì.
«Ecco le vostre bacchette, andate a riposare» disse sorridendo «Tanto che siete stati bravi sembra che avete ripulito tutto con la magia…ah ottima idea per i tentacoli mi stupisco di non averci pensato io…chi è stato?»
«E' stata lei!» disse Malfoy indicando Sarah. Lei lo guardò stupita.
«Ottimo! Lo terrò presente grazie Cara» sorrise ancora una volta «Potete andare»
I tre ragazzi uscirono dalla serra e si diressero verso la scalinata principale. Grant li salutò e andò in Sala Grande mentre gli altri due proseguirono sulle scale.
«Malfoy sei ancora in tempo per quella cosa che dovevi fare?» chiese Sarah senza pensarci troppo.
Malfoy parve colto alla sprovvista «Tu che ne sai che devo fare qualcosa?»
Sarah si pentì di quello che aveva detto ma ormai era fatta cercò di inventarsi qualcosa «Stamattina hai detto a Piton che non potevi venire alla serra alle 17 quindi ho immaginato che dovessi fare qualcosa»
Lui non rispose subito e quasi pensò che non la rispondesse affatto ma alla fine disse «Si, sono ancora in tempo» rispose Malfoy «Grazie a te stramboide»
«Io stramboide? Ma ti sei visto?» disse indicando la sua faccia.
«Cos'ha la mia faccia che non va?» chiese Malfoy
«Guardati allo specchio» gli disse.
«Ora devo andare già sono in ritardo, ciao» disse guardando in alto verso le scale
«Ok, ciao»
E rimase lì da sola per un pò pensando. Si erano addirittura detti "ciao" in maniera civile. Forse non era così stronzo come voleva far credere.
Mmm….lo seguo o non lo seguo si disse tra se e se.
Dopo una decina di minuti che parvero un'eternità continuò salendo le scale nella stessa direzione di Malfoy.
Accidenti sono troppo curiosa...

 
  
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