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Autore: ary_gg    17/03/2012    1 recensioni
E' una storia un pò particolare. Serena è una ragazza qualunque che vive a New York e che sta per affrontare il college, non ha una vita chissà quanto strana, ma diciamo che qualcosa cambierà presto. So che la storia può sembrare poco credibile, ma credo che sognare a volte faccia bene. Dateci un'occhiata.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO PRIMO

 

Sentii dei rumori dall'altra parte della porta e mi rigirai nel letto, sicuramente era mia madre che si preparava per andare a lavorare. Sospirai mettendomi supina sul letto e incrociai le mani sull'addome.
Era già metà Agosto e l'estate stava scivolando via velocemente e presto avrei iniziato il college, da un lato ero entusiasta, dall'altro spaventata. La verità era che non sapevo come sentirmi. C'erano così tante cose da capire, tante cose da cambiare...e allo stesso tempo era tutto così dannatamente monotono.
Sbuffai mettendomi seduta sul letto e mi slegai i lunghi capelli castani ormai disordinati. Andai davanti allo specchio della mia camera e presi la spazzola per pettinarli e legarli nuovamente. Una volta finito uscii dalla mia camera andando in cucina.
"Buongiorno"
Dissi a mia madre che finiva il suo caffè mentre io mi avvicinavo per prendere la mia tazza e riempirla abbondantemente.
"Tesoro che fai già sveglia sono le sei e mezza, sei in vacanza"
Sbuffai
"Fa troppo caldo per dormire."
Presi la tazza portandola alle labbra
"Se bevessi meno caffè dormiresti di più, altro che caldo"
Mi rimbeccò lei. Alzai gli occhi al cielo e continuai a bere.
"Fa caldo non è mica il caffè"
La vidi ridere e scuotere la testa
"Io torno stasera, fa mangiare Dave ok?"
Annuii
"Non preoccuparti"
"Mi dispiace doverti lasciare sempre in carico di badare a tuo fratello"
Scossi la testa
"Mamma ha cinque anni quanto fastidio pensi possa darmi?"
Dissi prendendomi in giro da sola.
"Però magari volevi uscire con qualche amica, amico, chiunque e io ti incastro sempre qui..."
Si bloccò a causa del mio sguardo scettico
"Mamma da quando in qua io vado in giro con amiche e amici che non ho? Eddai al massimo viene Denise qui non devi preoccuparti sul serio"
"Ok, vado allora"
"E' tutto sotto controllo"
Dissi con convinzione
"Buona giornata"
Le sorrisi e la vidi uscire poi sospirai e presi il cellulare e feci partire la chiamata. Dopo un bel pò di squilli rispose.
"Pronto!!"
Sentii la voce infastidita dall'altro capo del telefono.
"Da uno a mille quanto è monotona e noiosa la mia vita...io quanto sono monotona e noiosa?"
Sentii sbuffare
"Santo cielo Sere sono le sette del mattino perchè diamine mi chiami a quest'ora!"
Alzai gli occhi al cielo
"Senti sei o no la mia migliore amica? Devi sentire le mie paranoie a qualsiasi ora del giorno e della notte"
"Si certo, se però ti facevi venire le paranoie fra un'ora o anche due ero più contenta."
Mi disse lei ancora assonnata
"Scusa se vuoi riaggancio e ti richiamo fra un'ora"
"Tu sei pazza, ormai sono sveglia se mi lasci riaddormentare spegno il telefono!"
"No!"
Dissi velocemente
"Allora non chiudo...devi andare al set oggi?"
"No...ma...volevo vedere Jason"
Alzai gli occhi al cielo
"Non vi basta vedervi tutti i giorni a lavoro?"
"Dai Sere..."
"No va bene dai, non importa"
"Vengo a pranzo promesso"
"Denise va bene non preoccuparti...non dovevi pranzare con tuo fratello?"
"No, disdico lo vedrò a cena a casa, vengo da te"
Sospirai
"Sicura?"
"Sere si, ci vediamo per l'una, ora vado mi faccio una doccia, ti voglio bene"
"Anche io...a dopo"
Tornai in camera dove sistemai il letto ordinai un pò, poi mi misi sotto la doccia e dopo aver messo un paio di pantaloncini e una canotta uscii dal bagno e dato che erano le nove decisi di svegliare la piccola peste.
"Dave"
Dissi sedendomi sul suo letto
"Dai piccolo è ora di alzarsi"
Lo sentii lamentarsi un pò
"Indovina chi viene a pranzo?"
Dissi sorridendo
"Denise"
Lo vidi improvvisamente mettersi seduto sul letto
"Forte!"
Risi alla sua reazione
"Dai su giù dal letto il latte è già nella tazza sul tavolo in cucina e ci sono due biscotti, io intanto sistemo il letto...ehi ehi dove pensi di scappare?"
Dissi guardandolo male
"Non hai dimenticato qualcosa?"
Tornò indietro e io mi chinai per farmi dare un bacio
"Buongiorno"
"Buongiorno piccolo...va a fare colazione su"
Lo vidi allontanarsi e sistemai anche la sua camera, poi tornai in cucina dove lui guardava i cartoni alla tv. Tolsi la sua tazza dal tavolo e sciacquai le tazze che erano nel lavello.
"Piccolo va a cambiarti su"
Dissi mentre sistemavo e iniziai a tagliuzzare delle carote.
"Ok"
Iniziai a preparare il pranzo mentre intanto si fece ora e sentii la porta era sicuramente Denise. Mi allontanai dalla cucina ed andai ad aprire.
"Buongiorno raggio di sole"
Storsi il naso vedendo Denise sorridermi quasi ad accecarmi come se la vita fosse così armoniosamente perfetta.
"Non sono io il raggio di sole"
Dissi spostandomi dalla porta e facendola entrare. Denise era la mia migliore amica da...sempre. Bionda, occhi azzurri, bellissima, dolce, solare, era la mia luce...e stava diventando anche la luce degli occhi di milioni di persone e di decine di stilisti che la volevano per indossare i loro capi nelle riviste più famose. Denise non aveva avuto una vita molto semplice, a nemmeno 14 anni era stata portata via dalla sua famiglia e affidata ad un'altra che non la trattava molto bene, finchè poi si ritrovò a fare un provino e rincontrò suo fratello che faceva l'agente, con il quale non aveva più contatti a causa della sua famiglia affidataria che gli impediva di mettersi in contatto con lei. Ora fortunatamente viveva con lui e continuava a fare quel lavoro che era iniziato per gioco, ma che in fondo vedevo che le piaceva. Oh bè poi c'era Jason...ma non un Jason qualunque e no, Jason Ross, attore, modello, sexy da morire, dolce, altruista, sempre pronto ad aiutare il prossimo, o almeno così si diceva...bè a detta di Denise era davvero così, ci lavorava da quindici giorni e non faceva altro che parlare di lui, ma non di certo perchè fino a qualche mese fa sbavavamo davanti alla tv ogni volta che lo vedevamo! No per carità.
E io? Serena James pronta ad iniziare il college, con tante cose che avrei voluto fare, ma nessuna che mi facesse decidere per una vera strada da seguire, normalmente castana, normalmente occhi grandi e scuri, normalmente...carina? Forse, la verità era che non mi piacevo e stavo sempre a criticarmi in tutto ciò che mi riguardava, cercavo sempre di dare il massimo, e mi sembrava di dare sempre il minimo, così finivo stressata e distrutta in poco tempo.
"Se va bè fammi entrare va, Dave ciao tesoro!"
Chiusi la porta mentre mio fratello correva incontro a Denise, era pazzamente innamorato di lei, per quanto si possa essere innamorati a cinque anni!
Intanto io tornai in cucina e ripresi a cucinare alzando la voce alle tv, c'era Jason.
"Si sta benissimo qui a NY"
Lo sentii dire dalla tv, alzai un sopracciglio...chissà come mai! La tv proseguii finchè non sentii parlare qualcun'altro. Alzai di nuovo gli occhi alla tv. Jake Thomas feci una smorfia e mi misi ad apparecchiare.
"Sexy"
Alzai un sopracciglio vedendo Denise che guardava la tv
"E' un idiota"
"E' affascinante ed è molto bravo nel suo lavoro, hai tutti i suoi film in dvd"
Mi rimbeccò
"Infatti lo apprezzo tantissimo come attore, ma non come persona, non da quello che fa vedere"
Dissi finendo di sistemare.
"Bè di certo tu lo vedrai dal vivo molto presto...non deve venire a trovare il suo migliore amico?"
Dissi allusiva
"Si Jason ha detto che arriva qui domani"
"Fantastico, un cascamorto in più a NY"
Misi la pasta nei piatti e chiamai Dave, una volta a tavola iniziammo a mangiare.
"Denise...che c'è fra te e Jason?"
Dissi poi mangiando un boccone e guardandola, lei ingoiò il boccone e poi mi guardò.
"Ci siamo baciati"
Sgranai gli occhi e ringraziai di aver già mandato giù il boccone
"Cosa? Quando?!"
"Calmati...stamattina"
"Oh bè ecco perchè eri così felice e solare da illuminare il posto più buio del pianeta."
Sospirò e lasciò la forchetta
"Mi piace...e io piaccio anche a lui...io credo che potrebbe funzionare davvero"
Sospirai
"Dani..."
"Lo so!"
Mi interruppe
"Lo so, fino ad un mese fa ero una ragazza qualunque che si era iscritta al college di nascosto, visto che i miei adorati non genitori non mi ci volevano mandare, e ho iniziato questo lavoro per potermelo pagare, ma ora ho trovato Alex, sto con lui, è mio fratello, e sono felice, e mi piace quello che sto facendo, non credo che andrò al college..."
"Denise!"
Sgranai gli occhi
"Non puoi dire sul serio!"
"Sere..."
"Stai lasciando tutto per lui"
"Jason non c'entra"
"No? Denise lo conosci da quindici giorni, il seguirlo alla tv non significa conoscere una persona!"
"Oh però mi sembra che tu due secondi fa abbia giudicato un'altra persona o sbaglio?"
"Cielo che c'entra quel tipo ora, io parlo di te...Denise...tre mesi fa eravamo chiuse nelle aule di un liceo, ci vedevamo il venerdì sera per vedere i loro film, che succede?"
"Succede che mi va di fare la modella, che non mi va di studiare e di chiudermi in un college ok? Non ho l'aspirazione a diventare una grande scrittrice come te, non ho la passione per la musica come te, non sono brava come te a fare miliardi di cose e non sceglierne nemmeno una per la paura di fallire!"
La guardai male sapeva quanto mi ferisse quando mi parlava così, ma lo faceva comunque. Guardai Dave che ci guardava. Mi alzai prendendo i due piatti.
"Credo tu abbia finito...ci vediamo"
"Sere...mi dispiace io..."
"Dave finisci di mangiare."
Non gli risposi e gettai il contenuto dei piatti nella spazzatura e poi li misi nel lavello.
"Ciao piccolo"
Denise salutò Dave e poi uscì di casa. Feci mangiare mio fratello e poi ripulii la cucina continuando a pensare alle parole di Denise. Una volta finito andai in camera mia e mi sedetti sul letto prendendo in mano il mio diario senza però riuscire a scrivere nulla...non era un diario qualunque...non lo usavo per scrivere i miei "segreti" lo usavo per scrivere storie, pensieri, racconti, ma era da un pò che ero bloccata, non riuscivo a fare più nulla. Guardai triste il piano dismesso in salotto. Mi avevano procurato un colloquio alla Julliard, ma avevo rifiutato...non volevo nemmeno provarci. Mi ero iscritta a lettere, ma non avevo scelto nessun corso di scrittura, dicevo sempre che avrei insegnato letteratura al liceo. Denise aveva ragione infondo non ci provavo nemmeno, ero sempre chiusa in me stessa e troppo spaventata per fare qualcosa che potesse essere un azzardo. Preferivo essere la solita razionale, riflessiva, disillusa e piantata con i piedi per terra. Mi spaventava qualsiasi cosa potesse ferirmi, mi spaventava mettermi in gioco...non volevo più soffrire, non volevo più provare quel senso di vuoto, non volevo più sentirmi bruciare dentro per una delusione, non volevo essere più ferita, lo avevo giurato a me stessa e lo avrei fatto, a qualunque costo...ma anche a quello di perdere tutto? Di non avere mai nulla indietro? Non sapevo fino a che punto ero disposta a spingermi in quel senso, ma sapevo che questo mi avrebbe allontanato dalle persone e non mi avrebbe permesso più di scrivere qualcosa che emozionasse, di suonare qualcosa che potesse commuovere, di provare emozioni per me stessa. Ma non ero pronta, non più, non volevo farlo, ero decisa, ma si sa che quando imbocchi una strada devi stare attenta a non inciampare durante il percorso, le strade più sicure sono sempre le più difficili da percorrere, è sempre lì che trovi i grandi intoppi, e io stavo per incontrare il mio.
 
L'ANGOLO DI ARI

 
Salve a tutti...ringrazio chiunque sia arrivato fino qui a leggere. Da dove iniziare? Bè l'inizio è sempre la parte più difficile da scrivere, come l'inizio di questa storia. Non starò a tediarvi da dove sia nata questa cosa, ma questa storia era già iniziata da un'altra parte, e io stavo raccontandomi attraverso Serena. Ovviamente non negli avvenimenti, ma nei sentimenti e nelle paure. Purtroppo sono stata bloccata lì dove stavo proseguendo con questa cosa, e siccome è da un pò che mi manca, ho deciso di mettere nero su bianco questa cosa. Lo so è assurda, probabilmente poco credibile, ma sognare fa bene credo, e...non lo so, delle volte credo che bisogna farlo e lasciarsi andare, smettere di pensare convenzionalmente almeno per cinque minuti. Non ho mai scritto in questo ramo di efp, ho scritto in altri...le cose sono andate abbastanza bene anche se ho smesso di scrivere una storia e mi dispiace tantissimo, ma bè Serena è il motivo per cui ho smesso di scrivere lì, mi ero buttata a capofitto dentro di lei e mi sono allontanata dal resto e mi dispiace. Comunque...di solito si usa mettere foto descrittive per i personaggi della storia...a me piacerebbe che ognuno di voi, se mai continuerete a leggere questa storia s'intende, possiate identificare nei personaggi il viso che volete, ve l'ho detto, è un pò una storia/sogno che tutti vorremmo vivere, o almeno una volta per mezzo secondo ci abbiamo pensato suvvia diciamoci la verità. Sappiate che nella mia testa i personaggi hanno un volto, magari prima o poi lo condividerò con voi, ma più in là mi piacerebbe sapere come ve li immaginate voi, ripeto se vi andrà di leggere e commentare...spero di riuscire ad andare avanti...credo che comunque lo farò anche se solo per me stessa...bene direi che basta, non sono poi così logorroica giuro...buon sabato a tutti Ari.

   
 
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