12. The fist page of
the freedom
La pioggia cadeva sui tetti
spioventi delle case del lungo viale tenebroso. La gente camminava sotto gli
ombrelli e sotto le grondaie. La pozzanghere che si erano riempite lungo di
esso erano innumerevoli. C’erano molti maghi e streghe oscuri sotto le
arcate della case.
Il cielo
grigio sputava gocce di pioggia gelide che picchiavano i vetri delle finestre.
Ginevra
fissava la via di Notturn Alley dalla finestra. Erano
passati circa dieci giorni da quando Devis era
entrato a far parte di quella cerchia di Mangiamorte.
“ che
c’è che ti turba, Ginny? Sei ancora in pensiero per Devis?” chiese Draco accarezzandole le spalle, poi
gliele massaggiò dolcemente.
“no…
sto pensando a Penelope… Devis non è
voluto stare con lei… perché… perché quel ragazzino
prova così tanto odio verso la madre?” si chiese accigliata
Ginevra fissando la via apparentemente deserta dalla finestra.
“Ginny…
rispondimi prima tu… perché odi così tanto tua
madre?” chiese il ragazzo. Quella era la domanda che lo tormentava.
Perché quella ragazza si era unita a lui ed all’Oscuro Signore?
“perché
mi trattava come se avessi ancora dieci anni… non fa che proteggermi
e… quando avevo bisogno di lei… non c’era mai…”
sussurrò lei facendo calare il silenzio. Devis
non era lì con loro, ma era andato con Zabini a farsi un giro.
“ti sei
risposta… lui non vuole restare con sua madre perché nel momento
del bisogno spariva…all’incontrario della tua” gli
sussurrò sensualmente il biondo all’orecchio. La rossa
rabbrividì leggermente sorridendo piacevolmente.
“Draco…
tu credi veramente che il nostro signore tramonterà, un giorno?”
chiese Ginevra accarezzando il volto del ragazzo sulla sua spalla. Il biondo le
baciò sensualmente il collo.
“beh…
per me rimarrà in eterno… come il vento…non muore
mai…” disse lui tra un bacio e l’altro, quando la porta si
spalancò. I due si girarono in contemporanea verso la porta aperta.
Nott era
all’ingresso. Aveva il fiato affannato e si premeva una mano sul petto.
“Zabini,
Devis e Lucius… sono stati attaccati…
all’incrocio con Diagon Alley!” annunciò il ragazzo senza
fiato. Ginevra scattò in piedi e si Smaterializzò, poco dopo
anche Draco.
°°°
“Devis! Va dietro quella casa e non muoverti!”
ordinò Zabini evitando per un pelo un incantesimo che lo avrebbe
schiantato. Il bambino corse verso un vialetto buio tra una casa e
l’altra e si nascose tra le cianfrusaglie e gli scatoloni.
“STUPEFICIUM!”
l’incantesimo che lanciò Lucius colpì in pieno Ron. Il
rosso cadde a terra poco più in là. Ginevra arrivò in quel
preciso istante.
“Devis?” chiese . era pallida in viso. Non poteva
farsi prendere da sotto il naso suo nipote, il successore dell’Oscuro
Signore.
“al
sicuro! ATTENTA!” Zabini abbassò la testa di Ginevra e si
abbassò a sua volta evitando un incantesimo.
Arrivarono
rinforzi sia da parte dei Mangiamorte che da parte degli Auror. Ginevra si
precipitò nel violetto.
“Devis…” chiamò. Il bambino uscì
fuori da dietro uno scatolone.
“Zia…
che succede?” chiese il bambino in lacrime.
“lo
prendo io!” una voce gelida alle spalle della rossa la fece paralizzare.
Ginny si girò inchinandosi.
“Signore
Oscuro!” salutò Devis sorridendo come se
fosse un amico e non un uomo da temere.
“vieni Devis! Tu va a combattere, lo proteggerò
io!”la voce di Voldemort era dolce e sensibile
in quel momento. Ginny non ebbe i tempo di chiedersi il perché, che
l'Oscuro Signore scomparve senza lasciare traccia ne di lui ne di Devis. La ragazza si rialzò. Era tutta bagnata, sia
dalla pioggia, sia per l’acqua che era per terra.
Uscì
allo scoperto. Il viale era diventato un vero campo di battaglia dove
Mangiamorte ed Auror, a schiera, si scambiavano Maledizioni ed incantesimi.
Zabini, Draco
e Nott alzarono le bacchette puntando tutti lo stesso avversario. Harry si
proteggeva dagli incantesimi senza accorgersi dei tre ragazzi davanti a lui.
“CRUCIO!”
urlarono all’unisono i tre ragazzi. Ginevra vide i tre fili rossi
schiantarsi sul medesimo corpo. Il moro volò all’indietro a cadde
a terra investito da atroci dolori.
“STUPEFIICUM!”
la ragazza guardò appena in tempo davanti a se notando che
l’incantesimo era rivolto a lei. Si abbassò schivandolo. Ron era
dall’altra parte con la bacchetta ancora puntata sulla ragazza.
“tu…
CRUCIO…” sibilò Ginevra. Ron non fece in tempo a
schivare l’attacco. Il rosso cadde a terra contorcendosi dal dolore che
l’incantesimo procurava. La ragazza fece una risata folle, poi
iniziò a duellare con gli altri Auror, quando Ron si rialzò senza
che lei se ne accorgesse.
Un incantesimo
potente colpì la rossa facendola volare fino al muro di una casa, dove
si accasciò.
Draco vide la
ragazza volare verso di esso ed il tempo si fermò. Quando vide la rossa
accasciarsi a terra priva di sensi, il mondo gli crollò addosso. Corse
verso di lei e s’inginocchiò con una scivolata sul terreno bagnato.
Le prese il volto e lo alzò dal muro.
“Ginny!
Ginny!” le guance del biondo erano bagnate, e non si distinguevano le
lacrime dalle gocce di pioggia.
“Ginny
svegliati!” insisté Draco scotendola per farla riprendere, ma la
ragazza aveva gli occhi chiusi. Draco l’abbracciò poggiandola a se
e dondolandola.
Le
baciò molte volte la testa tra i capelli rossi.
“Ginny…
svegliati…” disse cullandola caldamente. Sentì qualcuno
avvicinarsi. Si girò verso il ragazzo che si era avvicinato. Era Ron che
le correva in soccorso. Draco alzò la bacchetta contro il fratello di
Ginevra disarmato.
“Tu le
hai fatto del male… e ora pagherai! CRUCIO!” Ron si contorse a
terra dolorante.
“tu l’hai attaccata di spalle! CRUCIO!” Ron si
contorse ancora di più ed i dolori si facevano ancora più forti.
“Draco…
basta…” la ragazza che il biondo teneva stretta era sveglia. Gli
occhi socchiusi per il dolore ed un’espressione serena.
“Ginny!”
fece il biondo baciandola e portandola a se.
“Draco…
ATTENTO!”urlò la ragazza, ma prima che il ragazzo si girasse un
incantesimo lo colpì alla schiena. Facendolo cadere sulla rossa.
“Draco!”
fece lei disperata ed in lacrime. Alzò lo sguardo. I Mangiamorte erano
tutti a terra e gli Auror avevano vinto. Erano troppi ,quando, tra la folla,
Ginevra vide un corpo inerte a terra. Era lui, il suo Signore Oscuro. Possibile
che in quei pochi attimi in cui Draco si era distratto e Ginevra era svenuta,
gli Auror avevano sopraffatto i Mangiamorte?
La rossa corse
verso il signore Oscuro trascinando con se anche Draco e sfuggendo agli Auror.
“Oscuro
Signore… Mio signore… lei non è morto…” fece
Ginevra curvandosi sul corpo inerte dell’uomo. Draco si svegliò e
con qualche difficoltà riconobbe Lord Voldemort
a terra.
“no…
signore… signore…” sussurrò lui scotendo il suo padrone.
Non aveva mai osato toccarlo, e ora lo stava facendo.
“Devis?” chiese Ginevra guardandosi intorno, poi vide
il ragazzino in lacrime trascinato via di lì da Percy.
“NO!
DEVIS! NO!” urlò la ragazza correndo verso il bambino che
allungava la mano verso la zia in lacrime.
“ZIA!
NON VOGLIO ANDARE CON LORO! ZIA! IL SIGNORE OSCURO è MORTO! ZIA!”
strillò il piccolo disperandosi. La pioggia cadeva ancora su di loro,
quando Ginevra venne arrestata da Dean e Seamus.
“NO!
LASCIATEMI! LASCIATEMI!DEVIS!DEVIS!” si dimenava mollando calci e pugni.
Voleva rendere felice il nipote e non poteva permettere che suo fratello lo
facesse soffrire in quel modo.
“e no,
carina! Tu vieni con noi ad Azcaban!” Ginevra si arrese facendosi
ammanettare. Ormai era tutto perduto.
°°°
“ben
tornato!” Molly lo abbracciò caldamente mentre il bambino restava
triste ed evitava tutti gli sguardi. Camminò lungo il salone della Tana
salutando tutti i suoi famigliari alzando la mano.
“ciao…”
sussurrava lui di tanto in tanto per non essere scortese, ma quella vita non
gli piaceva.
Arrivò
a Cristian che lo abbracciò.
“ciao
cuginetto!” fece il bambino. Devis restò
immobile chiudendo i pugni, poi, appena il bambino sciolse l’abbraccio
corse via su, fino alla stanza della zia. Chiuse la porta a chiave e si
sdraiò sul letto prendendo la foto sopra il comodino. Ginevra lo
salutava sorridendo.
“zia…”
sussurrò lui tra le lacrime. Non voleva ritornare in quella topaia e
stare rinchiuso lì per sempre. Abbracciò dolcemente la foto
impolverata mentre le lacrime gli solcavano il viso. Ormai sapeva che non
l’avrebbe più rivista… ormai sapeva che il Signore Oscure,
che gli aveva detto di prendere il suo posto, non c’era più e che
lui non avrebbe avuto modo di fare ciò che gli era stato chiesto. Eppure
ci credeva ancora.
Credeva che un
giorno sarebbe diventato come lui, sarebbe diventato il nuovo Signore Oscuro e
avrebbe ucciso tutti coloro che avevano fatto del male ai suoi cari.
Arrivò
presto il giorno dell’udienza. Tutti i Weasley erano presenti nella
stanza dove tutti i Mangiamorte erano stati incatenati su delle sedie e messi
in fila.
“siete
sporchi, tutti, di reati molto pesanti: assassini, torture, sequestro di
persona, furto. - disse il giudice che li avrebbe condannati alzandosi- ognuno
di voi non ha esitato ad uccidere… voi come rispondete a queste
accuse?” calò il silenzio nella stanza. Tutti i Mangiamorte
avevano il volto basso, quando Ginevra lo alzò.
“io dico
solo una parola… solo?” fece lei con un ghigno altezzoso.
“non
capisco, signorina …” il giudice si arrestò a dire quel
cognome. Nessuno in quella sala, tranne la famiglia Weasley, sapeva chi era.
“lei
è… Ginevra Weasley?” un brusio si alzò dalle tribune,
ma il Ginevra lo tagliò.
“si,
Ginevra Molly Weasley! Sorella di un futile Auror, del vice Ministro della
Magia e figlia di una vedova membra dell’Ordine della Fenice che mi ha
dato solo delusioni!” disse la ragazza schifata di dire quelle parole e
fissando uno ad uno i membri della sua famiglia in prima fila. Sua madre non
faceva che piangere e gli altri la guardavano con sguardo gelido.
“la
parola 'solo'… sta a significare che da come dice i nostri reati, sembra
come bere un bicchiere d’acqua! Confesso, si! Io ho ucciso tre persone!
Torturate cinque e non ho mai sequestrato una persona ricattando i famigliari!
Questa persona è l’erede del nostro Signore! È colui che
l’Oscuro Signore ha scelto come suo successore e quella persona è
seduta in prima fila tra i miei famigliari…” i borbottii salirono
pian piano dalle altre tribune fissando la famiglia Weasley.
Ginevra fece
una lunga pausa, poi disse a gran voce
“colui
che farà risorgere il nome dell’oscurità… colui che
guiderà alla gloria le tenebre è Devis Percy Weasley! Colui che io sono incriminata di aver
sequestrata e colui che è venuto di sua spontanea volontà con me
dal mio padrone!” ormai tutti parlavano alzati fissando il bambino. Devis era in piedi e si sporgeva dalla tribuna.
“ZIA! TE
LO PROMETTO!” urlò lui sovrastando tutti i borbottii e facendo
sorridere la rossa e tutti gli altri Manigamorte. Quel giorno capirono anche
loro perché il signore oscuro lo aveva scelto.
Passarono i
giorni e tutti i Mangiamorte vennero spediti ad Azcaban.
Una notte,
Ginevra si avvicinò alle sbarre dove Neville stava schiacciando un
pisolino. La ragazza prese la bacchetta del ragazzo dalla sua tasca.
“imperius”
ormai sapeva maneggiare le bacchette di Neville. disse la formula mentalmente,
poi ordinò con il pensiero al ragazzo di alzarsi ed aprire la cella, ma
quello che ottenne fu un lancio di chiavi alla rinfusa. Ginevra le prese ed
aprì la cella. Tutti gli Auror dormivano.
In punta di
piedi si avvicinò ad un baule all’entrata di Azcaban. Aprì
e trovò le bacchette. Trovò facilmente la sua. Prese tutte le
altre e pian piano aprì tutte le celle addormentando, con una pozione
cha aveva evocato, gli Auror che le sorvegliavano. Quando tutti furono liberi
Ginevra urlò.
“Colleghi!
SIAMO LIBERI!” un urlo di trionfo invase tutta Azcaban che si
svuotò, in quella notte, tra il fragore di un fulmine ed un altro.
“Ginny…”sussurrò
Draco baciandola dolcemente.
“Draco…”
rispose lei appena sciolsero il bacio.
Finalmente…
erano liberi…
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che dire...
questo è l'ultimo capitolo della prima parte di 'UN MODO PER FARSI VALERE'! Si, lo so che il finale lascia tutti con il fiato
sospeso (mica tanto) ma aggiornerò la storia con un altro titolo:'IL RITORNO'! è un po' brutta come scelta del titolo...
ma è il più adatto! Ok... devo ringraziare tutti quelli che mi
hanno recensito, J.K. Rowling
per avermi dato lo spunto per questa storia inventando due personaggi fatti
l'uno per l'altra come Ginny e Draco, Voldemort,
Harry e tutti gli altri...
in più
vorrei ringraziare Miyuki-chan: senza di lei non avrei mai potuto scrivere
queste stoie!
Devo anche ringraziarla
perché buona parte delle idee dell’altra storia (‘Il
Ritorno), sono state fatte da lei, io ho contribuito solo a scriverle in una
lunga storia e a pubblicarle, quindi credo si meriti i miei ringraziamenti.