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Autore: berubara_campiro    17/03/2012    2 recensioni
Salve a tutti!..questa volta mi sono soffermata su Rosaliè e il suo incontro con Bernart dopo l'evento del Cavaliere nero..ci tengo a precisare che mi sono basata sull'anime per questa fan fic..detto questo : Buna Lettura!!..spero vi piaccia...PS:ringrazio tutti coloro che hanno recensito le mie precedenti fan fic..e quelli che recensiranno questa, grazie anche a coloro i quali si soffermano solo alla lettura
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bernard è andato via questa mattina. Ha preparato le sue cose mentre non ero in casa e quando sono rientrata dal mercato l’ho trovato ad aspettarmi seduto al tavolo. Ho gettato uno sguardo alle sue cose adagiate accanto alla sedia poi ho alzato lo sguardo verso di lui,quasi a cercare spiegazioni senza proferire parola e sembrava quasi che dalla mia espressione avesse già capito cosa pensavo e alzatosi ha cominciato ad avvicinarsi.
- Rosalì ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me, adesso però è giunto il momento che io vada, il dovere mi chiama e non voglio più approfittare della tua gentilezza .
Ha detto tutto ciò con un insolita malinconia, abbandonando il suo solito sorriso, che in effetti era sparito da qualche giorno. Dopo quella sera infatti , Robespierre venne a cercarlo, poi tutto è cambiato, non so per quale strano motivo. Avevo appena smesso di sentirmi sola, a quel punto mi ero quasi illusa che qualcosa nella mia vita potesse cambiare ma tutto quello che era cambiato era l’umore di Bernard..non era più lui. È stato come se quelle parole pronunciate quella sera non fossero mai state dette, e tutt’ora non capisco la ragione di questo suo cambiamento. Non faccio altro che chiedermi se lo rivedrò più. Probabilmente avrà notato la mia fredda reazione che ho cercato di nascondere più che ho potuto. Mi sono limitata ad annuire e ne è seguito un imbarazzante silenzio che faceva da sfondo a me che cercavo disperatamente di non incontrare il suo sguardo, e tutto questo mentre dicevo quanto ero contenta per il fatto che si sia completamente ripreso aggiungendo comunque le mie raccomandazioni. Dopo averlo salutato cominciò a dirigersi verso la porta ma io non mi voltai, non volevo mi vedesse in lacrime, vidi solo dal riflesso della finestra che si voltò a guardarmi un ultima volta poi chinato il capo disse:
-A presto Rosalì.
Aperta la porta uscì e mentre le lacrime non smettevano di scendere mi avvicinai alla finestra, ma quando Bernard accennò a sollevare lo sguardo mi allontanai. Adesso non faccio altro che rigirarmi nel letto e non riesco a dormire. Oscar! Quanto vorrei che tu fossi qui, sapresti trovare le parole giuste per consolarmi, ma so che devo farmene una ragione. Bernard è andato via ed è giusto che si ritorni alla nostra vita di sempre, devo dimenticare quella sera, devo dimenticare Bernard e quel suo dolce sorriso, ormai non ci lega più Nulla. Finalmente sorge il sole e mi accorgo di essere riuscita a dormire nonostante mi senta ancora insonnolita e la luce del sole mi riporta alla realtà … no quello che è successo purtroppo non è stato solo un sogno. Mi alzo dal letto e mi preparo per uscire di casa.
-La merce migliore si trova di mattina presto.
Dopo aver legato i capelli col nastro esco di casa. C’è poca gente per le strade e io mi dirigo a comprare il pane. Arrivata a destinazione entro e dopo aver chiesto il solito mi viene riferito che il prezzo del pane è ancora aumentato. A questo punto la situazione è più disastrosa che mai, se prima comprare da mangiare era difficile adesso è impossibile. Fa tanta rabbia saper che c’è qualcuno che ignora tutto questo e fra queste persone c’è anche mia madre. Basterebbe camminassero per queste strade, e allora, nel vedere morte e disperazione in ogni angolo, capirebbero. Questi pensieri vengono interrotti da una sagoma in lontananza vicino ad una chiesa. Ma è Robespierre!! Saprà certamente qualcosa su Bernard: se sta bene, cosa starà facendo. Ma a me non importa anzi spero proprio non mi riconosca. Bene Rosalì stai tranquilla! Va per la tua strada, fa finta di niente e vedrai che non ti riconoscerà!...
-Hey!..ma tu sei Rosalì!
Beccata!! Adesso che faccio?... Non ho scelta.. devo voltarmi
-Oh Robesierre, vedo che ti ricordi di me..!
Mi avvicino e mi stringe la mano..
-Si certo, dobbiamo tutto a te se Bernard sta bene adesso!
-Beh non direi sia merito mio..comunque mi fa piacere stia bene
Ho come l’impressione che lui sia vicino, credo sia meglio andar via da qui, non so proprio come reagirei se dovessi rivederlo in questo momento
-Adesso devo proprio andare Robespierre..è stato un..
BERNARD!!!..è appena uscito dalla porta della chiesa, e si è accorto di me
-Rosalì..ciao!
Sorride!..adesso ricominci Bernard?. Ma è qui di fronte a me quando credevo di non rivederlo più!..Sono felice sono stranamente felice di rivederlo..di rivedere quel suo sorriso che non c’era più da tempo. Nel frattempo vedo Robespierre ridere sotto i baffi e si congeda.
-Rosalì è stato un piacere, torno dentro e vi lascio soli.
E scompare dietro la porta senza darmi il tempo di ricambiare il saluto. Distolgo lo sguardo da Robespierre e incontro quello di Bernard..ed è il silenzio.
-Sei uscita presto questa mattina
-Si avevo delle cose da fare..
-Capisco..e adesso hai altri impegni?
-No ..Adesso credo proprio che tornerò a casa..
-Invece di tornare a casa che ne dici di fare due passi?..nemmeno io ho più niente da fare.
Sorride ancora..come faccio a rifiutare?
-Beh… credo di si!
Sorrido anche io e ci incamminiamo. Parliamo del più e del meno quando ad un certo punto mi fermo..
-Rosalì tutto bene?
-Si..Ricordi questa strada Bernard?
Bernard alza lo sguardo e osserva tutt’intorno e ad un certo punto comprendo che anche lui capisce a cosa mi sto riferendo..
-La ricordo Rosalì..
Si volta verso di me e io continuo a tenere la testa bassa guardando il pavimento e reggendo ancora in mano il pane e Bernard afferra la mia mano tremante..
-E’ tutto finito Rosalì..so quanto è difficile, so quanto è stato doloroso per te, ricordo anche come stavi quel giorno al cimitero e avevo compreso già quel giorno quanto soffrissi..
-Quel giorno … devo chiederti scusa per quel giorno..
-E per quale motivo?.. non c’è niente per cui tu mi debba delle scuse.. io sto male se non stai bene..
-Credo…credo che..che lo stesso valga per me Bernard..
Lo guardo ma mi sento infiammare dall’imbarazzo..non posso credere di essere riuscita a dire una cosa del genere! Si avvicina
-Davvero Rosalì?
Non rispondo e lo vedo avvicinarsi sempre di più, non si ferma e quando a pochi millimetri da me..credo di capire..sta accadendo davvero? La sua mano mi accarezza il viso, lo vedo sorridere ancora e avvicinare il suo viso..sento il calore del suo respiro ma..Bernard solleva lo sguardo improvvisamente e allontana il suo viso dal mio..lo guardo senza capire mentre lui continua insistentemente ad osservare il vuoto..mi volto e capisco che quel vuoto è una carrozza di un nobile. Improvvisamente il suo sguardo si è spento..è ritornata quella dannata malinconia!!!
-Io..io devo andare adesso Rosalì..mi dispiace..
Volta le spalle e fa per andarsene..no!..non può succedere ancora..non capisco..che succede?...
-Di nuovo Bernard?
Gli urlo contro, e ancora una volta mi meraviglio di questa reazione. Bernard si ferma e si volta verso di me..
-Cosa?
-Cosa vuoi dire con questo Bernard?..mi hai appena chiesto di fare due passi e adesso senza una spiegazione vai via..potresti spiegarmi Bernard?
La voce inizia a tremarmi e le lacrime scendono del viso..non volevo mi vedesse piangere, ma non riesco a trattenerle..
-Rosalì io..
-Se le tua intenzione è quella di prendermi in giro ti assicuro che di delusioni ne ho avute anche troppe..
-Rosalì..
-E se è questo il tuo scopo credo sia meglio ...
-Rosalì Ascoltami!
Mi zittisco spaventata..e lo guardo con gli occhi spalancati..
-Scusa..non urlerò più..ma ascoltami..prenderti in giro è l’ultimo dei miei pensieri, questo mio comportamento fa star male te quanto me vedo..ma il mio unico pensiero è quello di proteggerti! Io non posso assicurarti nessuna protezione con quello che faccio con Robespierre e voglio saperti felice e al sicuro, anche se questo vuol dire starti lontano..
- Ma..
-Questo è anche il motivo per cui sono andato via in quel modo da casa tua,e per cui il mio umore è cambiato, non sopporto l’idea di strati lontano ma Voglio che tu sia felice Rosalì … devo andar via da te..
Si volta ancora..e io non so cosa pensare..ma l’unica cosa che mi viene in mente e che non so tenere dentro è soltanto una..
-Ma io non posso essere felice se tu non sei con me..!
Leggo nei suoi occhi che questa frase era l’ultima cosa che si aspettasse di sentire da me, e infetti sono stupita anche io..si avvicina..
-Sei sicura Rosalì..?
Annuisco timidamente e arrossisco quando afferra le mie mani..mi guarda dritto negli occhi e messe le mani sul mio viso lo avvicina dolcemente al suo e adagia le sue labbra sulle mie. Posso sentire il suo calore, di nuovo il suo respiro che sento quasi affannoso. Mi sento stringere ai fianchi mentre il suo bacio si fa più insistente, sono quasi spaventata..è tutto così strano per me che allontano il volto dal suo..mentre lui sorridendo ancora mi dice di non avere paura e torna a baciarmi e adesso vorrei non finisse..non smettere Bernard, tienimi stretta a te e non lasciarmi mai più.
  
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