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Autore: PAMPAM    17/03/2012    5 recensioni
Una maledizione riduce Draco in schiavitù..... Quale maledizione dite voi? Semplice quella che mi rende ora e per sempre a tutti gli effetti, senza possibilità di scelta SCHIAVO di Harry Potter.
ATTENZIONE : cap 21 rating Giallo
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Altro contesto
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Salve a tutti. Questo capitolo è un po’ di transizione ed ha il rating Giallo per una scena pre Hot che spero che voi godiate. Sperando di non deludervi, vi auguro :

Buona Lettura!!

 

Capitolo 23

“POTTER!! SCIOCCO MARMOCCHIO!! TI RENDI CONTO DELL’ASSURDITA’ CHE HAI DETTO? LA RISPOSTA E’ NO!! SAREBBE UN SUICIDIO ….” Ah, ma benvenuti! Quello che al momento sta sbraitando contro il mio padrone, come penso abbiate intuito, è Severus. “ NON  LE STAVO CHIEDENDO IL PERMESSO” riprende Harry con lo stesso tono dell’altro“DOVRO’ AFFRONTARLO PRIMA O POI E LO SA ANCHE LEI, QUI O IN GRECIA LA COSA NON CAMBIA” “CONOSCO I TUOI DOVERI MA NON IGNORARE I MIEI, SONO TUO PADRE ADESSO”  “….” Senza parole!! Come prevedibile la frase ha spiazzato il prescelto che è ammutolito … E’ meglio se vi aggiorno su come siamo arrivati a questo punto, va’.

Se non ricordo male, vi avevo congedato nel momento in cui mi apprestavo a parlare a Harry del mio padrino … ebbene, vi racconto cosa accadde.

 “immagino che tu sappia perfettamente come sono stato  = addestrato = da mio padre fin dalla più tenera età” cominciai a dire nel modo più diretto possibile, sentendomi rispondere “Si, ne ho un’idea abbastanza chiara visto il modo in cui ti sei sempre comportato fino all’anno scorso. Certe cose non si imparano in poco tempo” “già … nessuno si intrometteva a contraddire il codice = Malfoniano = che mio padre mi inculcava, nessuno tranne Severus” “lo contraddiceva? Lo fa ancora? Non mi sono mai accorto che …..” “ ….E’ così Maestro. Ricordo un aneddoto in particolare …. Avevo sette anni e la lezione di quella mattina era su come trattare le persone di rango inferiore a noi Malfoy, più precisamente i Mezzosangue” lo guardai colpevolmente ma continuai “ … Mio padre evocò una figura femminile ben nota all’epoca, anche se non per me, cominciando a mostrarmi cosa dire, cosa fare ….” “Ma, ma io credevo che tu copiassi il modo di fare di tuo padre avendoglielo sempre visto fare, non immaginavo che le < situazioni > venissero anche create di proposito.” “Fu nonno Black a suggerire questo metodo. Non approvava quegli insegnamenti, ma almeno così molte punizioni mi sono state risparmiate.” “Capisco.” “Infatti … comunque, quella volta la lezione finì poco dopo esser cominciata perché il mio padrino fece il suo teatrale ingresso estraendo la bacchetta e mormorando il disincanto .Ti lascio immaginare (così come a voi) la reazione di Lucius …” “Vuol dire che dovrò ringraziare Voldemort  prima di ucciderlo, non trovi? Tuo padre non avrebbe rischiato di provocare la sua ira uccidendogli il suo primo e più fedele Mangiamorte no?” …. Sollevai elegantemente un sopracciglio …

Siete arrivati alla mia stessa conclusione eh? ( ha davvero detto quello che credo di aver sentito? è felice che Severus non abbia fatto una brutta fine all’epoca? Allora è vero … Chissà se se ne rende conto che ci tiene davvero al professore) pensai e trattenendo un sorriso dissi  

“Anche se scartò l’idea di kedavrizzare l’altro, mio padre non fu comprensivo e ragionevole. Fortunatamente, a Severus bastarono poche parole per quietarlo. No! Non ricordo cosa disse, non esattamente almeno, ma il concetto fu talmente chiaro che non l’ho rimosso dalla memoria ..” “E qual’era?” Mi chiese subito il mio padrone, notando la pausa effettuata …. (come posso rispondergli senza fargli capire chi era la figura di donna che mio padre evocò? sono costretto a dirglielo ) pensai sospirando “disse che … Se voleva insegnare a suo figlio il termine < Mezzosangue >, per lui sinonimo di inferiorità personale e magica, non avrebbe dovuto utilizzare come esempio una donna che, grazie alla propria magia, aveva protetto suo figlio quel tanto che bastava a far accadere l’impensabile …. Ora però, ho il vago sospetto che il motivo fu un altro …. Quale uomo avrebbe permesso che un’altra persona  rivolgesse alla sua migliore amica insulti gratuiti? … Agì d’Astuzia …. A pensarci bene quel giorno una lezione mi fu insegnata … da Severus” “ La donna era, era …. MIA MADRE?” annuii  

Da lì in poi, gli avvenimenti si susseguirono tanto velocemente, che non ebbi il tempo per pensare, perciò ve le riporto così come meglio posso.  

“A quel tempo, maestro, non sapevo che fosse tua madre” Dissi osservando come il Golden boy, ora in piedi davanti a me, tenesse a freno malamente la propria rabbia “Non ce l’ho con te infatti.” Quasi ringhiò frustrato “Ma con mio padre si.” Dissi schietto e fu a quel punto che accadde di nuovo …. Un vortice di vento magico cominciò ad avvolgerlo. Non so dire se fu la mia immaginazione o fu reale, ma la sua pelle sembrò diventare quasi fosforescente (non è normale questa cosa, già altre volte è stato arrabbiato ma mai …ho già visto qualcosa emettere impulsi luminosi a quel modo) pensai. Nella consapevolezza che qualunque cosa avessi fatto per fermarlo, sarebbe stata pericolosa, decisi comunque di provare e così … scattai in avanti, abbracciandolo per poi baciarlo (all’inferno tutti se ci devo rimettere che almeno abbia ottenuto ciò che desidero) pensai riuscendo senza problemi a sfiorare le sue labbra con le mie e, incoraggiato dal fatto che il vento magico intorno a noi  sembrava diminuire di intensità, osai approfondire il bacio …. Con mia grande gioia, il Golden boy cominciò a corrispondere.

Naturalmente, visto che conoscete bene il mio status, mi starete sicuramente per chiedere: quanti secondi passarono prima che quella piacevole attività fosse interrotta? Ebbene …. In un attimo, le sue braccia si mossero permettendo alle mani di intrecciarsi sopra il mio fondoschiena attirandomi definitivamente contro di lui facendomi pensare  (o mi si sono improvvisamente stretti i pantaloni zona inguine o Mr. Long si è rinvigorito) con conseguente esigenza di sollievo … Ciò che accadde dopo mi fa ancora avvampare … le sue mani si intrufolarono sotto il mio maglione accarezzando sensualmente tutta la schiena ancora coperta dalla camicia ( perché diavolo l’ho messa) protestai mentre mi impegnavo a fare lo stesso con lui portando il livello del bacio a un gradino leggermente superiore e decisamente poco casto  …. Intanto il vento era definitivamente cessato e quindi spinto unicamente dal mio desiderio, mi mossi con lui come se stessimo danzando avvicinandoci entrambi alla porta della mia stanza …. Sbagliai le distanze e finii io con la schiena alla porta  (che scatole e adesso come la apro?) avrei dovuto pensare velocemente a un modo ma ….

Immaginatevi il mio stupore quando mi resi conto che era stato il mio padrone ad abbassare la maniglia facendo scattare la serratura e come si intensificò quando, una volta dentro, il bacio si interruppe solo per permettere ad Harry di togliersi il maglione … Non credevo ai miei occhi, quando le sue labbra si impossessarono di nuovo delle mie immediatamente dopo …. Imprecai mentalmente per non aver fatto la stessa cosa, ma intrufolai le mie mani sotto la sua camicia, ora fuori dai pantaloni …. …. Arrivammo in prossimità del letto e ancora una volta sbagliai le distanze perché fu Harry a caderci sopra di schiena … (io dritto dritto sopra a lui … a cavalcioni sopra di lui) In quel momento ero poco consapevole dei nostri ruoli di schiavo e padrone ( o più semplicemente poco mi importava) ma mi sarei aspettato comunque che lui ribaltasse le posizioni invece ciò che fece fu di prendere il bordo del mio maglione, far una leggera pressione su me interrompendo di nuovo il bacio e …. Togliermi l’indumento. Solo dopo lo guardai in quegli occhi resi di un verde scurissimo dal desiderio “ti voglio” dissi sensualmente  ma…. L’incanto si spezzò …. L’attimo dopo giacevo sulla schiena e Harry era lontano da me, neanche più sul letto se è per questo. 

E voi, non protestate a quel modo. Sono io quello col diritto di urlare, mentalmente indignato ( NOOO! NON SUL PIU’ BELLO. NON ORA ACCIDENTI. TORNA QUI SUBITO POTTER E FINISCI QUELLO CHE HAI COMINCIATO) Ci rimasi così male che non lo potete neanche immaginare e in più, avevo un’erezione contrita nei pantaloni che pulsava dolorosamente ma Crudelia mi costrinse a guardare il Golden Boy.

Mi sollevai seduto, convinto di trovarlo in piedi da qualche parte, che mi osservava e invece ….

“Mio Signore …” Lo chiamai piano, vedendolo seduto in un angolo della stanza, le braccia chiuse a circondare le sue gambe strette contro il petto “ … mi  …. Mi dispiace Signore io …” “ No! non ti avvicinare” mi disse guardandomi appena “ va bene, non mi ero accorto di farlo comunque” ma ero preoccupato e neanche poco “ non volevo forzarla maestro” Lo vidi scuotere la testa in senso di diniego, poi annuire piano con il viso premuto, ora, sulle sue ginocchia ‘che dovrei capire da questo modo di fare?’ mi chiesi confuso, per poi sospirare e attendere… Cosa poi, non lo so neanche io.

“Ho perso il controllo e non dovevo, è solo che … le tue labbra hanno il potere di farmi dimenticare tutto il resto perfino che sei … Grazie a Merlino hai parlato prima che ti potessi fare di peggio …. Mi dispiace” mi disse con voce flebile dopo qualche minuto di silenzio …. Volete sapere la mia reazione? Guardai il cavallo dei miei pantaloni e imprecai a voce alta “ …. Volevi dire per COLPA di Merlino. TU MI VUOI E IO VOGLIO TE, PERCHE’ TI FAI TANTI SCUPOLI PROPRIO NON LO CAPISCO” “Draco, il tono ….” “NON ME NE FREGA UN EMERITO CAZZO DEL MIO TONO “ “Draco per favore”  mi supplicò lui ma ormai ragionavo con il suddetto organo (modo di dire babbano, io l’ho solo preso in prestito) e perciò lo ignorai  “PER LE MUTANDE DI MORGANA COSA TI FRENA? HO IL DIRITTO DI SAPERLO” “SEI UN PUROSANGUE DRACO!! VORREI DARTI UNA SCELTA, COSA CHE NON POSSO FARE SE CI SPINGIAMO FINO IN FONDO PRIMA CHE IL VINCOLO …..  Se c’è qualcosa di peggio del dolore fisico è quello emotivo e io non voglio infliggerti nessun tipo di violenza …. Cerca di capirmi” Oh sì! Avevo compreso piuttosto bene … la rabbia svanì di colpo,  lasciando Crudelia ad elencare le mie mancanze, mentre riflettevo (crede che io voglia essere quello in comando? Che le mie convinzioni non possano accettare ….)

“Credi che prima non sapessi a cosa stavamo andando incontro? So che non sarò quello attivo ma non mi interessa.” Dissi con la calma ritrovata “ Forse non ora ma una volta libero?” “Sarò sempre io.” “ Si, ma senza più nessun freno per l’orgoglio: una scelta di adesso potrebbe bruciarti a vita.. non voglio che accada.” Mi sentii sconfitto (non posso essere certo di come reagirò tornando libero … l’unica certezza è che lo amo, forse da sempre) ma il punto era: come potevo evitare di fargli del male? Accettare la sua spiegazione era come avvalorare la sua teoria ma non farlo non sarebbe stata totalmente la verità ….. decisi di non aumentare i miei crimini mentendogli.

“Maestro, non posso sapere cosa succederà dentro me una volta tornato libero, però i sentimenti che provo adesso saranno ancora lì e, a differenza di prima, potrò dire di conoscere quasi totalmente il vero Harry Potter, proprio come tu potrai dire di conoscere il vero me. Quanto ci è capitato, mio Signore, ha aiutato due con il nostro passato ad essere … migliori.” Lo vidi sprofondare con la testa nello spazio fra le sue ginocchia e il petto per la frazione di un attimo e poi sospirare “Se lo dici tu … Devo andare in bagno.” Disse infine,  dando un colpo di reni  per alzarsi e sparendo poi velocemente dietro la porta. Notai comunque qualcosa che mi fece gongolare (era un’erezione quella che nonostante  i vecchi jeans del cugino che ancora indossa mi pare di aver visto?) Certo che la risposta alla mia domanda fosse un bel sì, sorrisi.

Ci vollero venti minuti  prima che sentissi Harry uscire dal bagno, minuti che impiegai per dare piacere a me stesso visto il problemino che la precedente attività mi aveva lasciato. Minuti in cui il mio solo pensiero era stato il ragazzo dal verde sguardo che inconsapevolmente nella mia testa, mi aveva fatto una sega da paura. Non mi restava che affrontare le conseguenze delle mie azioni …..

Con il passo di un condannato a morte raggiunsi la nostra sala comune ( si quella con il divano, le poltrone ecc )  e lo sfregiato era là in piedi davanti al camino. La sua schiena era incurvata appena per permettergli di guardare le fiamme all’interno, sembrava che il suo unico sostegno fossero le braccia che tese in avanti permettevano alle proprie mani di stringere, con più forza del necessario, la parte superiore del camino stesso ( sta pensando è evidente) conclusi mentalmente. 

“Desidero, come già avrei dovuto fare, essere chiaro con te Draco” Cominciò a dire lui una volta che la porta dalla quale ero appena uscito si chiuse con un leggerissimo clic, ma io lo interruppi “il mio comportamento poco fa è stato imperdonabile. Non solo ho dato di nuovo ascolto al mio desiderio ma le ho urlato contro Maestro .. mi dispiace” “ per l’esattezza di cosa sei dispiaciuto, di averlo fatto o perché sai che dovrò punirti di nuovo?”

(Oh che bellezza!!) Non so come avreste risposto voi, ma a me sembrò una domanda trabocchetto: qualsiasi risposta avessi dato, sarebbe stata comunque sbagliata e, d’istinto, mi coprii il sedere con le mani, facendo un passo verso lui e, guardando a terra, dissi “ Non cerco scuse per evitare il castigo Signore” “ Quindi, se decidessi di sculacciarti tu toglieresti le mani da dove le hai appoggiate, no?” Diventai scarlatto, togliendo la protezione dal mio lato B ( quando si è voltato a guardarmi?) pensai “ scusi” “ non fa niente, alza lo sguardo e seguimi ” aspettò di vedermi annuire prima di andare ad aprire la porta della sua stanza. Lo vidi entrare ma rimanere sulla soglia facendomi segno di avanzare e solo una volta dentro ordinò “ prendi quel libro sulla mia scrivania, quello oro e marrone … No! Tienilo tu …. Torniamo di là.”  Ammetto che la freddezza con cui stava parlando, mi metteva i brividi e non osai disubbidirgli; avevo fatto pochi passi quando ….

“Va bene lì … fermati, inginocchiati e leggi a voce alta il paragrafo che ho sottolineato a pagina 326 …. Per favore.”  Portai prima un ginocchio poi l’altro a terra, non soffermandomi sulle diverse sfumature nella sua voce e aprii il libro alla prima pagina leggendo il titolo = Schiavi. Come gestirli e perché =

“non ti sento leggere” la voce di Harry che, come potei notare rialzando per un secondo lo sguardo aveva riassunto la stessa posizione di quando ero uscito dalla mia stanza, mi riportò alla realtà “ cercavo la pagina Maestro … ah eccola! ….” Presi un bel respiro e cominciai a leggere “ I primi mesi del legame sono per lo schiavo il periodo più difficile e intenso, in quanto dovrà imparare a controllare i suoi istinti, a riconoscere i desideri del maestro e cercare di soddisfarli. E’ fondamentale che in questa prima fase il padrone sia in grado di tracciare i confini,  avere la forza mentale e fisica di farli rispettare, in modo che lo schiavo non dimentichi chi comanda e perché. Le punizioni alle trasgressioni dovranno essere ogni volta più dure e mirate. In nessun modo lo schiavo deve essere indotto a credere che il padrone non sappia gestirlo: ciò porterebbe ad avere a che fare con uno schiavo instabile e pericoloso.  Finii la lettura sospirando e stavo per chiudere il libro quando lui disse ancora

“ ora vai a pagina 330 e leggi le altre parole sottolineate” annuii dimenticando che mi voltava le spalle e trovando il punto che diceva  ripresi a leggere “Sarà a discrezione del padrone rendere pubblica la propria dominanza o non farlo affatto. Inoltre, più forte sarà la conoscenza di entrambi, maggiore sarà il controllo” (preferivo il sospetto di tutto ciò alla certezza) pensai con enfasi “il libro che tieni fra le mani è il primo che ho letto da quando ho saputo del nostro legame, ogni capitolo spiega in modo più o meno dettagliato come interpretare i segnali e come comportarsi di conseguenza anche se specifica che nessuno può imporre al padrone come trattare lo schiavo …” Si voltò a guardarmi e proseguì “Ho volutamente ignorato la maggior parte dei capitoli perché ho avuto l’impressione che l’autore del libro fosse un parente molto stretto del barone sanguinario o lui con un pseudonimo.  Ma poco fa ho cercato di riflettere su dove ho sbagliato …. No! Fammi continuare ….. avrei dovuto farlo fin da subito, anche tu avevi il diritto di sapere prima. Comunque, l’unica cosa che sono riuscito a capire, sta in quelle parole che ti ho appena fatto leggere:  anche se per motivi diversi dobbiamo conoscerci a vicenda: tu  devi imparare a controllarti e così dovrò fare anch’io. Probabilmente un vincolo come il nostro era stato ideato per legare persone adulte e non due adolescenti ma, anche se spero ancora per poco, ormai ci siamo dentro meglio agire di conseguenza …. Io non voglio punirti, tu non creare situazioni che mi obblighino a farlo” con gli occhi liquidi di lacrime non cadute annuii “bene …. Per punizione studierai e farai pratica con me sulla materia che più odi: Trasfigurazione …. Subito!” Gemetti,  ma annuii di nuovo.

DUE ORE DOPO ….  

 “tempo scaduto! Dobbiamo ancora cenare e il tuo padrino ci attende subito dopo, meglio non essere in ritardo”.

In realtà, e la cosa mi sorprese, avevamo tempo a sufficienza per una mezza partita di quel vostro sport rinforza ossa. Come che roba è? Non è colpa mia se gli avete dato il nome di quel minerale che sta nel latte e nel formaggio. Sì il calcio bravi… Però non distraetemi …. Ognuno di noi tornò nella propria stanza, riponendo ciò che avevamo utilizzato per studiare, ma quando ci riunimmo nella sala, rimasi basito. Davanti a me c’era un principe di verde vestito con occhi splendenti dietro due lenti rotonde.  “Mi sono messo uno dei nuovi completi come sto?” Mi chiese Potter facendo un giro su se stesso (i … imbarazzante ….. una bellezza straordinaria, da mozzare il fiato)  pensai, invece riuscii a spiaccicare “Da infarto!” “Dici sul serio? Mi stanno a pennello sia la camicia che i pantaloni, ma non sono sicuro …” “Mi creda, è perfetto mio Signore” “Grazie … andiamo?” Mi chiese arrossendo ed io, ancora a corto di corretta salivazione, annuii, pronto a seguirlo; in quel momento,  Dobby apparve alle nostre spalle con due vassoi pieni di cibo, dicendoci che Severus non desiderava che Harry andasse in Sala grande per cenare “Avrà paura che io spifferi a tutta Hogwarts che adesso mi ha adottato … ma io non sono tanto incauto, uffa.” Commentò il Grifondoro sbuffando, ma congedò comunque l’elfo e mangiammo in silenzio, impegnando così i venti minuti successivi e ….

Lo studio dell’ormai padre di Harry, era tornato come nuovo. Solo le sedie davanti alla scrivania erano ancora di diversa altezza, ma sembrò che solo io facessi caso a certi dettagli; ciò era dovuto soprattutto al fatto che gli altri due si stavano squadrando intensamente: sembrava che entrambi non sapessero come cominciare, però fu proprio Harry che ruppe il contatto e parlò per primo

“ Ho delle domande da farle a proposito di mia madre e della lettera che ha scritto, ma vorrei lasciare questo argomento a dopo se non le dispiace. Da quando ci siamo lasciati, è successo una cosa che dovrebbe sapere, quindi …..” “ Accomodiamoci …. Bene, sto ascoltando” Potter  non lo fece attendere …. “Tempo fa avevamo supposto che un particolare tabernacolo potesse contenere pergamene scritte su come spezzare il vincolo di schiavitù che ha legato me e Draco ma non sapevamo dove fosse fino a oggi quando Hermione Granger e Pansy Parkinson lo hanno trovato” “ Potter, se questo è uno scherzo …” “Non lo è! Sappiamo che è quello perché esiste una fotografia dove è ben visibile il simbolo della schiavitù babbana. Sappiamo anche che contiene quello che cerchiamo, perché Voldemort lo sta sorvegliando .. c’è una barriera intorno ad esso, chi vuole che ce l’abbia messa ?…. Pensiamo che sarà quello il posto in cui verremmo portati una volta che avrò fatto quell’incantesimo del libro su me stesso …” “ Non abbiamo mai detto che vi faremo – rapire – una volta fatto l’incantesimo.” “ ma sarebbe più facile. Il tabernacolo si trova nella foresta pietrificata a Lesbo, in Grecia” “ so dov’è Lesbo …” “ ah bene, io non lo sapevo comunque …. Abbiamo un piano” “Avete un piano?” “ Si Signore, noi due, Blaise, Gregory, Vincent, Ron, Hermione e Pansy ma non si faccia scoppiare una coronaria adesso, preferirei interpellare lei come unico adulto ma se desidera ….” “Il piano sarebbe di andare ad affrontare il Signore Oscuro giusto?” “ Ehm sì, ma non è come può sembrare. E’ complesso. Noi pensiamo che sia fattibile e …” Ma Harry non finì mai la frase perché il mio Capocasa cominciò a sbraitare contro di lui proprio come avete intercettato all’inizio, quindi ora torniamo al presente.

 “Do … Doveri di  … di Padre?” Riesce finalmente a chiedere il Golden boy sbalordito “ Sì, il che comprende evitarti di fare sciocchezze!” “ Ma non le ho ancora detto cosa avevamo pensato ed è importante andarci: desidero che Draco sia libero” (ma non è dolce?) penso, guardandolo con aria sognante e intanto Severus riprende “QUELLO LO DESIDERO ANCH’IO! Ma ci deve essere un modo che non includa la tua esposizione al pericolo, non ancora almeno ….” “ Ho cambiato idea!” lo interrompe Harry “ Meglio che anche il preside sia al corrente di questo. Ora!” E, senza un’altra parola, lo vedo sfrecciare fuori dalla porta “Signore aspetti … Severus se ne sta andando” “ Lo vedo anch’ io questo … Potter torna indietro!”

Il quadretto che adesso sta prendendo vita nei corridoi del castello è piuttosto inusuale. Non capita di certo tutti i giorni, di vedere Harry Potter marciare a passo di carica, evitando a malapena i pochi studenti che vanno nella direzione opposta, mentre è praticamente inseguito da me. Ogni tanto nonostante la corsa riesco a voltarmi, (anche se non ce ne sarebbe bisogno,) per controllare quanto in effetti Severus mi stia alle calcagna  gridando contro il moro Grifondoro …. “POTTER FERMATI IMMEDIATAMENTE ….. SONO UN TUO PROFESSORE ACCIDENTI …. PORTAMI RISPETTO …. CHE STAI FACENDO ACCELERI? ….. MANNAGGIA A TE SE NON TI FERMI TI AFFATTURO” al che io ribatto senza però fermarmi “ non puoi affatturarlo Professore, le regole della scuola ….” “lo so benissimo quali siano le regole della Scuola …. POTTER  70 PUNTI DA GRIFONDORO E ALTRI 30 APPENA TI ACCHIAPPO” Ma lui, che non dà neanche segno di ascoltare, comincia a salire i gradini delle scale girevoli due a due “ Signore per favore rallenti almeno.” Provo, con scarsi risultati, registrando a malapena di aver appena incrociato due Tassorosso del quarto anno, un Grifondoro del settimo (che per la cronaca è stato letteralmente travolto dal suo compagno di casa senza però rallentarne la marcia) e poco prima di svoltare nel corridoio che porta al Gargoil : Pansy Parkinson alla quale io urlo sorpassandola “HA UNA DELLE SUE BRILLANTI IDEE  … se non si ferma mi scoppia la milza” TONF (non intendevo così di botto) penso massaggiandomi il naso …. Ero molto più vicino al mio padrone di quanto credessi.

“Scusa …. Resisti, ci siamo” mi dice guardandomi con attenzione “sta per raggiungerci, se mi ferma adesso ….” E riprende a correre “ POTTERRRRRRRRRRRRRR” “la smetta di urlare ci sento benissimo … Formiche sciroppate” eccolo che scompare su per le scale a chiocciola … lo seguiamo fin dentro l’ufficio di Silente e ….  “Harry! …. Draco! …. Severus! … Tutto ok? …. The? Mi pare che serva a giudicare dalle facce …. Su accomodatevi” e con questo io, al momento a corto di fiato, vi saluto. Vi aspetto presto però non mancate. Bye

 

Ringrazio dal più profondo del cuore tutti voi e in particolare la mia beta Luisa.

Spero che recensiate in tanti anche solo per farmi sapere come sono andata o se avete consigli … per il prossimo capitolo non dovrebbe mancarci troppo in cui ….si definisce e si agisce . Alla prossima

 

   
 
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