Salve
a tutti. Questo capitolo è un po’ di transizione
ed ha il rating
Giallo per una scena pre Hot che spero che voi godiate. Sperando di non
deludervi, vi auguro :
Buona
Lettura!!
Capitolo
23
“POTTER!!
SCIOCCO
MARMOCCHIO!! TI RENDI CONTO DELL’ASSURDITA’ CHE HAI
DETTO? LA RISPOSTA E’ NO!!
SAREBBE UN SUICIDIO ….” Ah, ma benvenuti! Quello
che al momento sta sbraitando
contro il mio padrone, come penso abbiate intuito, è
Severus. “ NON LE
STAVO CHIEDENDO IL PERMESSO” riprende
Harry con lo stesso tono
dell’altro“DOVRO’ AFFRONTARLO PRIMA O POI
E LO SA
ANCHE LEI, QUI O IN GRECIA LA COSA NON CAMBIA”
“CONOSCO I TUOI DOVERI MA NON
IGNORARE I MIEI, SONO TUO PADRE ADESSO”
“….”
Senza parole!! Come
prevedibile la frase ha spiazzato
il prescelto che è ammutolito … E’
meglio se vi aggiorno su come siamo arrivati
a questo punto, va’.
Se
non ricordo male, vi
avevo congedato nel momento in cui mi apprestavo a parlare a Harry del
mio
padrino … ebbene, vi racconto cosa accadde.
“immagino che tu
sappia perfettamente come
sono stato =
addestrato = da mio padre
fin dalla più tenera età” cominciai a
dire nel modo più diretto possibile,
sentendomi rispondere “Si, ne ho un’idea abbastanza
chiara visto il modo in cui
ti sei sempre comportato fino all’anno scorso. Certe cose non
si imparano in
poco tempo” “già … nessuno si
intrometteva a contraddire il codice = Malfoniano
= che mio padre mi inculcava, nessuno tranne Severus”
“lo contraddiceva? Lo fa
ancora? Non mi sono mai accorto che …..”
“ ….E’ così Maestro. Ricordo
un
aneddoto in particolare …. Avevo sette anni e la lezione di
quella mattina era
su come trattare le persone di rango inferiore a noi Malfoy,
più precisamente i
Mezzosangue” lo guardai colpevolmente ma continuai
“ … Mio padre evocò una
figura femminile ben nota all’epoca, anche se non per me,
cominciando a
mostrarmi cosa dire, cosa fare ….” “Ma,
ma io credevo che tu copiassi il modo
di fare di tuo padre avendoglielo sempre visto fare, non immaginavo che
le <
situazioni > venissero anche create di proposito.”
“Fu nonno Black a
suggerire questo metodo. Non approvava quegli insegnamenti, ma almeno
così
molte punizioni mi sono state risparmiate.”
“Capisco.” “Infatti …
comunque,
quella volta la lezione finì poco dopo esser cominciata
perché il mio padrino
fece il suo teatrale ingresso estraendo la bacchetta e mormorando il
disincanto
.Ti lascio immaginare (così come a voi) la reazione di
Lucius …” “Vuol dire che
dovrò ringraziare Voldemort prima
di
ucciderlo, non trovi? Tuo padre non avrebbe rischiato di provocare la
sua ira
uccidendogli il suo primo e più fedele Mangiamorte
no?” …. Sollevai
elegantemente un sopracciglio …
Siete
arrivati alla mia
stessa conclusione eh? ( ha davvero detto quello che credo di aver
sentito? è
felice che Severus non abbia fatto una brutta fine all’epoca?
Allora è vero …
Chissà se se ne rende conto che ci tiene davvero al
professore) pensai e
trattenendo un sorriso dissi
“Anche
se scartò l’idea di
kedavrizzare l’altro, mio padre non fu comprensivo e
ragionevole. Fortunatamente,
a Severus bastarono poche parole per quietarlo. No! Non ricordo cosa
disse, non
esattamente almeno, ma il concetto fu talmente chiaro che non
l’ho rimosso
dalla memoria ..” “E qual’era?”
Mi chiese subito il mio padrone, notando la
pausa effettuata …. (come posso rispondergli senza fargli
capire chi era la figura
di donna che mio padre evocò? sono costretto a dirglielo )
pensai sospirando
“disse che … Se voleva insegnare a suo figlio il
termine < Mezzosangue >,
per lui sinonimo di inferiorità personale e magica, non
avrebbe dovuto
utilizzare come esempio una donna che, grazie alla propria magia, aveva
protetto suo figlio quel tanto che bastava a far accadere
l’impensabile …. Ora
però, ho il vago sospetto che il motivo fu un altro
…. Quale uomo avrebbe
permesso che un’altra persona
rivolgesse
alla sua migliore amica insulti gratuiti? … Agì
d’Astuzia …. A pensarci bene
quel giorno una lezione mi fu insegnata … da
Severus” “ La donna era, era ….
MIA MADRE?” annuii
Da
lì in poi, gli
avvenimenti si susseguirono tanto velocemente, che non ebbi il tempo
per
pensare, perciò ve le riporto così come meglio
posso.
“A
quel tempo, maestro, non
sapevo che fosse tua madre” Dissi osservando come il Golden
boy, ora in piedi
davanti a me, tenesse a freno malamente la propria rabbia
“Non ce l’ho con te
infatti.” Quasi ringhiò frustrato “Ma
con mio padre si.” Dissi schietto e fu a
quel punto che accadde di nuovo …. Un vortice di vento
magico cominciò ad
avvolgerlo. Non so dire se fu la mia immaginazione o fu reale, ma la
sua pelle sembrò
diventare quasi fosforescente (non è normale questa cosa,
già altre volte è
stato arrabbiato ma mai …ho già visto qualcosa
emettere impulsi luminosi a quel
modo) pensai. Nella consapevolezza che qualunque cosa avessi fatto per
fermarlo,
sarebbe stata pericolosa, decisi comunque di provare e così
… scattai in avanti,
abbracciandolo per poi baciarlo (all’inferno tutti se ci devo
rimettere che
almeno abbia ottenuto ciò che desidero) pensai riuscendo
senza problemi a
sfiorare le sue labbra con le mie e, incoraggiato dal fatto che il
vento magico
intorno a noi sembrava
diminuire di
intensità, osai approfondire il bacio …. Con mia
grande gioia, il Golden boy
cominciò a corrispondere.
Naturalmente,
visto che
conoscete bene il mio status, mi starete sicuramente per chiedere:
quanti
secondi passarono prima che quella piacevole attività fosse
interrotta? Ebbene
…. In un attimo, le sue braccia si mossero permettendo alle
mani di
intrecciarsi sopra il mio fondoschiena attirandomi definitivamente
contro di
lui facendomi pensare (o
mi si sono
improvvisamente stretti i pantaloni zona inguine o Mr. Long si
è rinvigorito) con
conseguente esigenza di sollievo … Ciò che
accadde dopo mi fa ancora avvampare …
le sue mani si intrufolarono sotto il mio maglione accarezzando
sensualmente
tutta la schiena ancora coperta dalla camicia ( perché
diavolo l’ho messa)
protestai mentre mi impegnavo a fare lo stesso con lui portando il
livello del
bacio a un gradino leggermente superiore e decisamente poco casto …. Intanto il
vento era definitivamente
cessato e quindi spinto unicamente dal mio desiderio, mi mossi con lui
come se
stessimo danzando avvicinandoci entrambi alla porta della mia stanza
….
Sbagliai le distanze e finii io con la schiena alla porta (che scatole e adesso come
la apro?) avrei
dovuto pensare velocemente a un modo ma ….
Immaginatevi
il mio stupore
quando mi resi conto che era stato il mio padrone ad abbassare la
maniglia
facendo scattare la serratura e come si intensificò quando,
una volta dentro,
il bacio si interruppe solo per permettere ad Harry di togliersi il
maglione … Non
credevo ai miei occhi, quando le sue labbra si impossessarono di nuovo
delle
mie immediatamente dopo …. Imprecai mentalmente per non aver
fatto la stessa
cosa, ma intrufolai le mie mani sotto la sua camicia, ora fuori dai
pantaloni ….
…. Arrivammo in prossimità del letto e ancora una
volta sbagliai le distanze
perché fu Harry a caderci sopra di schiena … (io
dritto dritto sopra a lui … a
cavalcioni sopra di lui) In quel momento ero poco consapevole dei
nostri ruoli
di schiavo e padrone ( o più semplicemente poco mi
importava) ma mi sarei
aspettato comunque che lui ribaltasse le posizioni invece
ciò che fece fu di
prendere il bordo del mio maglione, far una leggera pressione su me
interrompendo
di nuovo il bacio e …. Togliermi l’indumento. Solo
dopo lo guardai in quegli
occhi resi di un verde scurissimo dal desiderio “ti
voglio” dissi
sensualmente ma….
L’incanto si spezzò ….
L’attimo dopo giacevo sulla schiena e Harry era lontano da
me, neanche più sul
letto se è per questo.
E
voi, non protestate a quel
modo. Sono io quello col diritto di urlare, mentalmente indignato (
NOOO! NON
SUL PIU’ BELLO. NON ORA ACCIDENTI. TORNA QUI SUBITO POTTER E
FINISCI QUELLO CHE
HAI COMINCIATO) Ci rimasi così male che non lo potete
neanche immaginare e in
più, avevo un’erezione contrita nei pantaloni che
pulsava dolorosamente ma
Crudelia mi costrinse a guardare il Golden Boy.
Mi
sollevai seduto, convinto
di trovarlo in piedi da qualche parte, che mi osservava e invece
….
“Mio
Signore …” Lo chiamai
piano, vedendolo seduto in un angolo della stanza, le braccia chiuse a
circondare
le sue gambe strette contro il petto “ … mi
…. Mi dispiace Signore io
…” “ No! non ti avvicinare” mi
disse
guardandomi appena “ va bene, non mi ero accorto di farlo
comunque” ma ero
preoccupato e neanche poco “ non volevo forzarla
maestro” Lo vidi scuotere la
testa in senso di diniego, poi annuire piano con il viso premuto, ora,
sulle
sue ginocchia ‘che dovrei capire da
questo modo di fare?’ mi chiesi confuso, per poi
sospirare e attendere… Cosa
poi, non lo so neanche io.
“Ho
perso il controllo e non
dovevo, è solo che … le tue labbra hanno il
potere di farmi dimenticare tutto
il resto perfino che sei … Grazie a Merlino hai parlato
prima che ti potessi
fare di peggio …. Mi dispiace” mi disse con voce
flebile dopo qualche minuto di
silenzio …. Volete sapere la mia reazione? Guardai il
cavallo dei miei
pantaloni e imprecai a voce alta “ …. Volevi dire
per COLPA di Merlino. TU MI
VUOI E IO VOGLIO TE, PERCHE’ TI FAI TANTI SCUPOLI PROPRIO NON
LO CAPISCO” “Draco,
il tono ….” “NON ME NE FREGA UN EMERITO
CAZZO DEL MIO TONO “ “Draco per
favore” mi
supplicò lui ma ormai
ragionavo con il suddetto organo (modo di
dire babbano, io l’ho solo preso in prestito) e
perciò lo ignorai “PER
LE MUTANDE DI MORGANA COSA TI FRENA? HO
IL DIRITTO DI SAPERLO” “SEI UN PUROSANGUE DRACO!!
VORREI DARTI UNA SCELTA, COSA
CHE NON POSSO FARE SE CI SPINGIAMO FINO IN FONDO PRIMA CHE IL VINCOLO
….. Se
c’è qualcosa di peggio del dolore fisico
è
quello emotivo e io non voglio infliggerti nessun tipo di violenza
…. Cerca di
capirmi” Oh sì! Avevo compreso piuttosto bene
… la rabbia svanì di colpo, lasciando
Crudelia ad elencare le mie mancanze,
mentre riflettevo (crede che io voglia essere quello in comando? Che le
mie
convinzioni non possano accettare ….)
“Credi
che prima non sapessi
a cosa stavamo andando incontro? So che non sarò quello
attivo ma non mi
interessa.” Dissi con la calma ritrovata “ Forse
non ora ma una volta libero?”
“Sarò sempre io.” “ Si, ma
senza più nessun freno per l’orgoglio: una scelta
di
adesso potrebbe bruciarti a vita.. non voglio che accada.” Mi
sentii sconfitto (non
posso essere certo di come reagirò tornando
libero … l’unica certezza è che lo amo,
forse da sempre) ma il punto era: come
potevo evitare di fargli del male? Accettare la sua spiegazione era
come avvalorare
la sua teoria ma non farlo non sarebbe stata totalmente la
verità ….. decisi di
non aumentare i miei crimini mentendogli.
“Maestro,
non posso sapere
cosa succederà dentro me una volta tornato libero,
però i sentimenti che provo
adesso saranno ancora lì e, a differenza di prima,
potrò dire di conoscere
quasi totalmente il vero Harry Potter, proprio come tu potrai dire di
conoscere
il vero me. Quanto ci è capitato, mio Signore, ha aiutato
due con il nostro
passato ad essere … migliori.” Lo vidi sprofondare
con la testa nello spazio
fra le sue ginocchia e il petto per la frazione di un attimo e poi
sospirare “Se
lo dici tu … Devo andare in bagno.” Disse infine, dando un colpo di reni per alzarsi e sparendo poi
velocemente dietro
la porta. Notai comunque qualcosa che mi fece gongolare
(era un’erezione quella che nonostante i vecchi jeans del cugino
che ancora indossa
mi pare di aver visto?) Certo che la risposta alla mia domanda fosse un
bel sì,
sorrisi.
Ci
vollero venti minuti prima
che sentissi Harry uscire dal bagno,
minuti che impiegai per dare piacere a me stesso visto il problemino
che la
precedente attività mi aveva lasciato. Minuti in cui il mio
solo pensiero era stato
il ragazzo dal verde sguardo che inconsapevolmente nella mia testa, mi
aveva
fatto una sega da paura. Non mi restava che affrontare le conseguenze
delle mie
azioni …..
Con
il passo di un
condannato a morte raggiunsi la nostra sala comune ( si quella con il
divano,
le poltrone ecc ) e
lo sfregiato era là
in piedi davanti al camino. La sua schiena era incurvata appena per
permettergli di guardare le fiamme all’interno, sembrava che
il suo unico
sostegno fossero le braccia che tese in avanti permettevano alle
proprie mani
di stringere, con più forza del necessario, la parte
superiore del camino
stesso ( sta pensando è evidente) conclusi mentalmente.
“Desidero,
come già avrei
dovuto fare, essere chiaro con te Draco” Cominciò
a dire lui una volta che la
porta dalla quale ero appena uscito si chiuse con un leggerissimo clic,
ma io
lo interruppi “il mio comportamento poco fa è
stato imperdonabile. Non solo ho
dato di nuovo ascolto al mio desiderio ma le ho urlato contro Maestro
.. mi
dispiace” “ per l’esattezza di cosa sei
dispiaciuto, di averlo fatto o perché
sai che dovrò punirti di nuovo?”
(Oh
che bellezza!!) Non so
come avreste risposto voi, ma a me sembrò una domanda
trabocchetto: qualsiasi
risposta avessi dato, sarebbe stata comunque sbagliata e,
d’istinto, mi coprii il
sedere con le mani, facendo un passo verso lui e, guardando a terra,
dissi “ Non
cerco scuse per evitare il castigo Signore” “
Quindi, se decidessi di
sculacciarti tu toglieresti le mani da dove le hai appoggiate,
no?” Diventai
scarlatto, togliendo la protezione dal mio lato B
( quando si è voltato a guardarmi?) pensai
“ scusi” “ non fa
niente, alza lo sguardo e seguimi ” aspettò di
vedermi annuire prima di andare
ad aprire la porta della sua stanza. Lo vidi entrare ma rimanere sulla
soglia
facendomi segno di avanzare e solo una volta dentro ordinò
“ prendi quel libro
sulla mia scrivania, quello oro e marrone … No! Tienilo tu
…. Torniamo di là.” Ammetto
che la freddezza con cui stava
parlando, mi metteva i brividi e non osai disubbidirgli; avevo fatto
pochi
passi quando ….
“Va
bene lì … fermati,
inginocchiati e leggi a voce alta il paragrafo che ho sottolineato a
pagina 326
…. Per favore.”
Portai prima un
ginocchio poi l’altro a terra, non soffermandomi sulle
diverse sfumature nella
sua voce e aprii il libro alla prima pagina leggendo il titolo = Schiavi.
Come gestirli e perché
=
“non
ti sento leggere” la
voce di Harry che, come potei notare rialzando per un secondo lo
sguardo aveva
riassunto la stessa posizione di quando ero uscito dalla mia stanza, mi
riportò
alla realtà “ cercavo la pagina Maestro
… ah eccola! ….” Presi un bel respiro e
cominciai a leggere “ I
primi mesi del legame sono per lo schiavo il
periodo più difficile e intenso, in quanto dovrà
imparare a controllare i suoi
istinti, a riconoscere i desideri del maestro e cercare di soddisfarli.
E’
fondamentale che in questa prima fase il padrone sia in grado di
tracciare i
confini, avere la
forza mentale e fisica
di farli rispettare, in modo che lo schiavo non dimentichi chi comanda
e
perché. Le punizioni alle trasgressioni dovranno essere ogni
volta più dure e
mirate. In nessun modo lo schiavo deve essere indotto a credere che il
padrone
non sappia gestirlo: ciò porterebbe ad avere a che fare con
uno schiavo
instabile e pericoloso.”
Finii la lettura sospirando e stavo per chiudere il libro
quando lui disse
ancora
“
ora vai a pagina 330 e
leggi le altre parole sottolineate” annuii dimenticando che
mi voltava le
spalle e trovando il punto che diceva
ripresi a leggere “Sarà
a discrezione del padrone rendere pubblica la
propria dominanza o non farlo affatto. Inoltre, più forte
sarà la conoscenza di
entrambi, maggiore sarà il controllo”
(preferivo il sospetto di
tutto ciò alla certezza) pensai con enfasi “il
libro che tieni fra le mani è il
primo che ho letto da quando ho saputo del nostro legame, ogni capitolo
spiega in
modo più o meno dettagliato come interpretare i segnali e
come comportarsi di
conseguenza anche se specifica che nessuno può imporre al
padrone come trattare
lo schiavo …” Si voltò a guardarmi e
proseguì “Ho volutamente ignorato la maggior
parte dei capitoli perché ho avuto l’impressione
che l’autore del libro fosse
un parente molto stretto del barone sanguinario o lui con un
pseudonimo. Ma poco
fa ho cercato di riflettere su dove ho
sbagliato …. No! Fammi continuare ….. avrei
dovuto farlo fin da subito, anche
tu avevi il diritto di sapere prima. Comunque, l’unica cosa
che sono riuscito a
capire, sta in quelle parole che ti ho appena fatto leggere: anche se per motivi diversi
dobbiamo
conoscerci a vicenda: tu devi
imparare a
controllarti e così dovrò fare anch’io.
Probabilmente un vincolo come il nostro
era stato ideato per legare persone adulte e non due adolescenti ma,
anche se
spero ancora per poco, ormai ci siamo dentro meglio agire di
conseguenza …. Io
non voglio punirti, tu non creare situazioni che mi obblighino a
farlo” con gli
occhi liquidi di lacrime non cadute annuii “bene
…. Per punizione studierai e
farai pratica con me sulla materia che più odi:
Trasfigurazione …. Subito!” Gemetti,
ma annuii di nuovo.
DUE
ORE DOPO ….
“tempo scaduto!
Dobbiamo ancora cenare e il
tuo padrino ci attende subito dopo, meglio non essere in
ritardo”.
In
realtà, e la cosa mi
sorprese, avevamo tempo a sufficienza per una mezza partita di quel
vostro
sport rinforza ossa. Come che roba è? Non è colpa
mia se gli avete dato il nome
di quel minerale che sta nel latte e nel formaggio. Sì il
calcio bravi… Però
non distraetemi …. Ognuno di noi tornò nella
propria stanza, riponendo ciò che
avevamo utilizzato per studiare, ma quando ci riunimmo nella sala,
rimasi basito.
Davanti a me c’era un principe di verde vestito con occhi
splendenti dietro due
lenti rotonde. “Mi
sono messo uno dei
nuovi completi come sto?” Mi chiese Potter facendo un giro su
se stesso (i … imbarazzante
….. una bellezza
straordinaria, da mozzare il fiato) pensai,
invece riuscii a spiaccicare “Da infarto!”
“Dici sul serio? Mi stanno a
pennello sia la camicia che i pantaloni, ma non sono sicuro
…” “Mi creda, è
perfetto mio Signore” “Grazie …
andiamo?” Mi chiese arrossendo ed io, ancora a
corto di corretta salivazione, annuii, pronto a seguirlo; in quel
momento, Dobby
apparve alle nostre spalle con due
vassoi pieni di cibo, dicendoci che Severus non desiderava che Harry
andasse in
Sala grande per cenare “Avrà paura che io spifferi
a tutta Hogwarts che adesso
mi ha adottato … ma io non sono tanto incauto,
uffa.” Commentò il Grifondoro
sbuffando, ma congedò comunque l’elfo e mangiammo
in silenzio, impegnando così
i venti minuti successivi e ….
Lo
studio dell’ormai padre
di Harry, era tornato come nuovo. Solo le sedie davanti alla scrivania
erano
ancora di diversa altezza, ma sembrò che solo io facessi
caso a certi dettagli;
ciò era dovuto soprattutto al fatto che gli altri due si
stavano squadrando
intensamente: sembrava che entrambi non sapessero come cominciare,
però fu
proprio Harry che ruppe il contatto e parlò per primo
“
Ho delle domande da farle
a proposito di mia madre e della lettera che ha scritto, ma vorrei
lasciare
questo argomento a dopo se non le dispiace. Da quando ci siamo
lasciati, è
successo una cosa che dovrebbe sapere, quindi …..”
“ Accomodiamoci …. Bene, sto
ascoltando” Potter non
lo fece attendere
…. “Tempo fa avevamo supposto che un particolare
tabernacolo potesse contenere
pergamene scritte su come spezzare il vincolo di schiavitù
che ha legato me e Draco
ma non sapevamo dove fosse fino a oggi quando Hermione Granger e Pansy
Parkinson lo hanno trovato” “ Potter, se questo
è uno scherzo …” “Non lo
è! Sappiamo
che è quello perché esiste una fotografia dove
è ben visibile il simbolo della
schiavitù babbana. Sappiamo anche che contiene quello che
cerchiamo, perché Voldemort
lo sta sorvegliando .. c’è una barriera intorno ad
esso, chi vuole che ce
l’abbia messa ?…. Pensiamo che sarà
quello il posto in cui verremmo portati una
volta che avrò fatto quell’incantesimo del libro
su me stesso …” “ Non abbiamo
mai detto che vi faremo – rapire – una volta fatto
l’incantesimo.” “ ma sarebbe
più facile. Il tabernacolo si trova nella foresta
pietrificata a Lesbo, in
Grecia” “ so dov’è Lesbo
…” “ ah bene, io non lo sapevo comunque
…. Abbiamo un
piano” “Avete un
piano?” “ Si Signore, noi due, Blaise, Gregory,
Vincent, Ron, Hermione e Pansy ma non si faccia scoppiare una coronaria
adesso,
preferirei interpellare lei come unico adulto ma se desidera
….” “Il piano
sarebbe di andare ad affrontare il Signore Oscuro giusto?”
“ Ehm sì, ma non è
come può sembrare. E’ complesso. Noi pensiamo che
sia fattibile e …” Ma Harry
non finì mai la frase perché il mio Capocasa
cominciò a sbraitare contro di lui
proprio come avete intercettato all’inizio, quindi ora
torniamo al presente.
“Do …
Doveri di …
di Padre?” Riesce finalmente a chiedere il
Golden boy sbalordito “ Sì, il che comprende
evitarti di fare sciocchezze!” “
Ma non le ho ancora detto cosa avevamo pensato ed è
importante andarci: desidero
che Draco sia libero” (ma non è dolce?) penso,
guardandolo con aria sognante e
intanto Severus riprende “QUELLO LO DESIDERO
ANCH’IO! Ma ci deve essere un modo
che non includa la tua esposizione al pericolo, non ancora almeno
….” “ Ho
cambiato idea!” lo interrompe Harry “ Meglio che
anche il preside sia al
corrente di questo. Ora!” E, senza un’altra parola,
lo vedo sfrecciare fuori dalla
porta “Signore aspetti … Severus se ne sta
andando” “ Lo vedo anch’ io questo
…
Potter torna indietro!”
Il
quadretto che adesso sta
prendendo vita nei corridoi del castello è piuttosto
inusuale. Non capita di
certo tutti i giorni, di vedere Harry Potter marciare a passo di
carica,
evitando a malapena i pochi studenti che vanno nella direzione opposta,
mentre è
praticamente inseguito da me. Ogni tanto nonostante la corsa riesco a
voltarmi,
(anche se non ce ne sarebbe bisogno,) per controllare quanto in effetti
Severus
mi stia alle calcagna gridando
contro il
moro Grifondoro …. “POTTER FERMATI IMMEDIATAMENTE
….. SONO UN TUO PROFESSORE
ACCIDENTI …. PORTAMI RISPETTO …. CHE STAI FACENDO
ACCELERI? ….. MANNAGGIA A TE
SE NON TI FERMI TI AFFATTURO” al che io ribatto senza
però fermarmi “ non puoi
affatturarlo Professore, le regole della scuola
….” “lo so benissimo quali
siano le regole della Scuola …. POTTER
70 PUNTI DA GRIFONDORO E ALTRI 30 APPENA TI
ACCHIAPPO” Ma lui, che non
dà neanche segno di ascoltare, comincia a salire i gradini
delle scale girevoli
due a due “ Signore per favore rallenti almeno.”
Provo, con scarsi risultati,
registrando a malapena di aver appena incrociato due Tassorosso del
quarto anno,
un Grifondoro del settimo (che per la cronaca è stato
letteralmente travolto
dal suo compagno di casa senza però rallentarne la marcia) e
poco prima di
svoltare nel corridoio che porta al Gargoil : Pansy Parkinson alla
quale io
urlo sorpassandola “HA UNA DELLE SUE BRILLANTI IDEE … se non si ferma
mi scoppia la milza” TONF (non
intendevo così di botto) penso massaggiandomi il naso
…. Ero molto più vicino
al mio padrone di quanto credessi.
“Scusa
…. Resisti, ci siamo”
mi dice guardandomi con attenzione “sta per raggiungerci, se
mi ferma adesso
….” E riprende a correre “
POTTERRRRRRRRRRRRRR” “la smetta di urlare ci sento
benissimo … Formiche sciroppate” eccolo che
scompare su per le scale a
chiocciola … lo seguiamo fin dentro l’ufficio di
Silente e …. “Harry!
…. Draco! …. Severus! … Tutto ok?
…. The?
Mi pare che serva a giudicare dalle facce …. Su
accomodatevi” e con questo io,
al momento a corto di fiato, vi saluto. Vi aspetto presto
però non mancate. Bye
Ringrazio
dal più profondo del cuore tutti voi e in particolare la mia
beta Luisa.
Spero
che recensiate in tanti anche solo per farmi sapere come sono
andata o se avete consigli … per il prossimo capitolo non
dovrebbe mancarci
troppo in cui ….si definisce e si agisce . Alla prossima