Gioco di
squadra
Erano
scappati, senza essere
stati più morsi a morte. Fin dal principio quei due gli
erano sembrati solamente
dei semplici insetti, fin troppo deboli e fiochi, ma Hibari si accorse
solo in
quel momento di come li avesse sempre affrontati separati. O meglio,
insieme,
ma mai fianco a fianco. Era mancata loro, fino ad ora,
l’applicazione del gioco
di squadra, o, forse, la semplice consapevolezza della forza generata
da una
coesione di due potenze – o due anime? – destinate
a completarsi l’un l’altra. Un’ambigua
coesione, per giunta.
Il
guardiano della nuvola non ne
sapeva poi molto delle unioni, o anche solo di relazioni tra esseri
umani, ma
non gli era stato scabroso notare come la loro, nel tempo, si fosse
accresciuta. Vi era, oltre quel muro d’apparenze e di
insulti, un sentimento
che mai lui avrebbe provato: la preoccupazione altruista verso altre
persone. Quella
stessa che spinge un guerriero ad urlare, nel bel mezzo di una
battaglia, al
compagno di scappare, prima ancora d’essersi accertato delle
sue condizioni.
Una
formica non avrebbe mai
spostato una montagna, né tantomeno due insetti, ma forse
una coppia d’erbivori
l’avrebbe potuta corrodere, facendo abbattere sopra di essa una tempesta
e una pioggia devastante.
In fondo «Quei due... non sono male».
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Sì, ho deciso di farne una raccolta. Scusate se ho cambiato nome e soprattutto idea ma più vado avanti coi capitoli, più mi viene da scrivere.Non so se ora avrò altre simili ispirazioni, in ogni caso lascio l'opsione "In corso",
Comunque, tornando a noi, questa drabble fa riferimento al capitolo 363, ma non è necessario averlo letto.
Per quanto riguarda la long, se mai vi possa interessare, sto scrivendo il primo capitolo, ma non so se sarà mai pubblicato. Incrocio anche io le dita ^^
Un bacio, Kiyomi.