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Autore: moriartea    18/03/2012    6 recensioni
Sei arrivato tu, con quel tuo sorriso e quei tuoi occhi azzurro cielo a darmi quel po' di luce di cui avevo bisogno.
Perché non puoi tornare? Non ti chiedo tutta la vita, solo un giorno, una manciata d'ore per stare insieme.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto è iniziato con un 'ciao'... te lo ricordi?

Ero lì, da sola, chiusa in me stessa, nel buio più totale.

Poi sei arrivato tu, con quel tuo sorriso e quei tuoi occhi azzurro cielo a darmi quel po' di luce di cui avevo bisogno.

Mi ricordo il mio sorriso timido e forzato, che in confronto al tuo era insignificante.

Mi ricordo anche i tuoi sguardi, tutti i tuoi tentativi di essermi amico e la mia infantile acidità.

Ricordo tutte le volte che mi hai chiesto 'perché non possiamo essere amici?' e io non sapevo risponderti perché effettivamente un motivo non c'era, o almeno non era evidente.

La verità è che non volevo esserti amica perché avevo paura.

Avevo paura di restare ferita per l'ennesima volta, di fidarmi di nuovo della persona sbagliata e soffrire, ma più di tutto, avevo paura di innamorarmi di te.

Sentivo che se avessi guardato quegli occhi più del dovuto mi ci sarei persa dentro, che se avessi seguito con più attenzione i movimenti delle tue labbra sarei andata in tilt.

Ma anche i più forti cedono, no?

Me lo ricordo perfettamente...

'Ascolta, amici o no io a te ci tengo, forse troppo, e non ce la faccio a vederti star male.'

Tu non hai idea di come mi sia sentita ascoltando questa frase, non lo sai, non te l'ho mai detto.

Mi ricordo che stavo lì a piangere perché mi aveva lasciata, e tu provavi a consolarmi con frasi come 'Dai, basta piangere, ci sono qua io.' oppure 'Lui non merita le tue lacrime.' senza risultati.

Ti ho sempre trattato male, insultato, ignorato, deriso... perché mi stavi aiutando?

Cosa avevo fatto per meritarmi l'aiuto di una persona così... speciale?

Niente, è questo il punto. Non ho mai fatto niente per te.

Sentivo il dovere di ricambiare in qualche modo ma non sapevo come fare, non avevo idea di come sarebbe andata a finire e avevo paura che mi facessi soffrire.

'Di me puoi fidarti, ti prometto che non ti farò soffrire, non succederà.'

mi leggevi nella mente, Louis?

Ecco, il momento in cui tu hai pronunciato queste parole è stato quello in cui sono ceduta.

Mi ricordo il modo in cui mi avevi stretta tra le tue braccia, ricordo come sul tuo volto si formò un sorriso inconsapevole di essere lì, ma pur sempre meraviglioso.

Me lo ricordo il tuo sorriso, era uno di quelli che lo guardavi e pensavi 'Non ne troverò mai uno come il suo.'

Poi hai stretto la mia mano con la tua, l'hai stretta talmente forte da bloccarmi la circolazione.

Eppure non volevo staccarmi, non volevo vedere nient'altro all'infuori dei tuoi occhi, del tuo sorriso, di te.

 

Mi ricordo anche quando eravamo in spiaggia.

Mi avevi buttata in acqua ancora vestita e continuavi a farmi il solletico.

Poi, se non ricordo male, per aspettare che i nostri vestiti si asciugassero avevamo deciso di fare una passeggiata. Mi ricordo che incontrammo alcuni tuoi amici, e appena uno di loro mi squadrò dalla testa ai piedi e mi sorrise malizioso ti sei arrabbiato e sei corso via trascinandomi con te.

Quel pomeriggio avevamo parlato, scherzato... credo sia stato il più bello di tutta la mia vita.

Però tu eri strano, ancora più del solito.

Te l'avrò ripetuto un milione di volte quel pomeriggio, ma tu continuavi a dire di no, dicevi che andava tutto bene e non c'era niente di strano.

Mi ricordo che ero seduta sulla spiaggia a pensare al perché di questo tuo comportamento, e quando mi hai trovata mi hai baciata senza dare spiegazioni.

Dio Louis, se solo sapessi cosa successe in quel momento.

Al contatto con le tue labbra non capii più niente, tutto quello che c'era intorno a noi era improvvisamente scomparso ed esistevamo solo io e te. Più che farfalle, nel mio stomaco sembrava ci fossero i fuochi d'artificio a scoppiare da tutte le parti.

Fu in quel momento che mi resi conto che le mie paure erano più che fondate, mi resi conto che avevo ragione all'inizio, perché era successo.

Mi ero innamorata di te, Louis, e ormai non potevo più farci niente.

 

E infine, c'è quel ricordo, che ricordo così maledettamente bene, come se fosse ieri...

Aspetta, me era ieri.

Finalmente mi avresti portata a Gardaland, era da tantissimo tempo che ti chiedevo di portarmici.

Eravamo sulla stessa auto, sulla stessa strada, uno di fianco all'altro.

Mi ricordo il sorrisone che mi feci prima di partire, e ricordo che i fuochi d'artificio si fecero sentire di nuovo.

Stavamo insieme da tanto eppure con te ogni giorno era come il primo.

Mi ricordo che dopo qualche ora di viaggio ti è venuta fame, così ci siamo fermati e sono scesa per prendere qualcosa. Ti avevo chiesto di scendere con me ma tu hai voluto restare in macchina.

Perché?

Perché non mi hai ascoltata?

Perché non sei venuto e hai permesso che succedesse tutto?

Tu forse non te lo ricordi perché, perché...beh, perché non te ne sei reso conto, Louis.

Mi ricordo che sono uscita dal locale e la tua auto non c'era, era sparita.

Mi ricordo che notai una cosa: su quella specie di 'barriera' che impediva alle auto di uscire di strada si era formato un vuoto, ne mancava un pezzo.

Non volevo sapere se era successo quello che avevo pensato, continuavo a ripetermi che stavi bene e che saresti tornato, ma non riuscivo a convincermi.

Mi ricordo che ero messa esattamente come adesso, affacciata a quel dirupo che sembra non avere fine.

Se mi sporgo un po' riesco a vedere la tua auto completamente distrutta, Louis.

Tu mi vedi?

Lo vedi quello che sta succedendo qui?

Lo sai che i tuoi genitori stanno trascurando le tue sorelle perché passano il tempo a pensare a te?

Lo sai che io mi sento morire senza te al mio fianco?

Louis oggi ho fatto tutto, tutto da capo.

Sono andata a scuola, poi in spiaggia, e poi qui.

E sai, mi è sembrato che per un secondo, un istante, tu fossi ancora qui.

Louis ti giuro che mi è crollato il mondo addosso quando ci hanno detto che era finita.

Non hanno recuperato e rottamato l'auto, non sono nemmeno scesi a recuperare te.

Come hanno potuto lasciarti lì?

Come se non fossi importante, come se come te ce ne fossero altri mille.

Ma io lo so che non è così, credimi.

Lo so che occhi come i tuoi non ne vedrò mai più, lo so che un sorriso come il tuo non lo incrocerò mai.

Perché non puoi tornare?

Non ti chiedo tutta la vita, solo un giorno, una manciata d'ore per stare insieme come ieri.

 

Avevi promesso che non mi avresti mai fatta soffrire Louis,

ma non preoccuparti, alcune promesse sono difficili da mantenere.
 


Eccomi qui a modificare la grafica della storia dopo più di un anno dalla pubblicazione.
Dunque, io sto scrivendo questo space il 25/03 e la storia è stata postata il 18/03 di un anno fa.
Ne è passato del tempo!
btw, sto modificando per aggiungere che ho postato recentemente una seconda versione della one shot,
praticamente è la stessa storia, però raccontata dal punto di vista di Louis.
Se a qualcuno andasse di leggerla è I still love you.
E nulla, spero che questa storia vi sia piaciuta! :)
Grazie a chi ha recensito nel corso di quest anno (e un po' di più) e a chi recensirà in futuro.
Grazie infinite, davvero, per me è importante ♥
Alla prossima!

   
 
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