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Autore: SheLovesDrums    18/03/2012    2 recensioni
Lei è una normalissima batterista, con una band ed un sogno. Lei è molto semplice ed è una testa dura.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Lo volevo conoscere.
Non so perchè.
Era più forte di me.

I miei pensieri mi assalivano.
Quando succedeva questo, solo una cosa potevo fare.

Suonare la mia batteria.
Era l'unica cosa che io abbia mai fatto quando sono sotto pressione.
Per me la batteria è come un amico.
Sembrerà strano, ma è quello che provo verso questo strumento.
Ognuno può essere legato a qualcosa.
Questo potrebbe essere una collana oppure un piccolo oggetto.
Io non sono così.
Io sono così attaccata emotivamente alla mia batteria, che per suonare anche sono cinque minuti, farei i salti mortali.
Non so perchè, ma l'amore che provo per questo strumento è qualcosa di inspiegabile.
Come se in me mancasse qualcosa.
La batteria completa lo spazio vuoto dentro la mia anima.
Mi completa.
Tornai in camera mia dopo una lunga giornata di lavoro.
Ritrovai il mio vecchio diario di quand'ero più piccola.
Rivedere la mia scrittura di quand'ero piccola mi creava una sensazione strana.
Come se tutto il mio mondo fosse cambiato.
E' cambiato, certo, ma non così tanto.
Non è cambiato il mio mondo.
Sono cambiata io.
Non riesco più a comprendere cosa provano gli altri.
E' come se fossi chiusa in un mondo dove ci sono solo io, la mia batteria, ed i miei amici.
Non riesco a pensare che tra qualche anno tutto questo potrà cambiare.
Insomma, ormai sono cresciuta.
Si cresce, si cambia.
Ero consapevole che Harry sarebbe sempre stato accanto a me, come Liam, e tutti gli altri naturalmente, ma immaginavo una vita senza di loro.
VUOTA.
Lessi alcune pagine del mio diario di quando avevo 11 anni.
Avevo 11 anni.. Ora ne ho 17.
Come è passato il tempo!
Come se non me ne fossi accorta.

*Caro Diario*
Che bello! Oggi io, Harry e Liam andremo al parco dei divertimenti!
Chissà che bella giornata che passerò con i miei amici!

Mi ricordo quella giornata!
Ricordo che sui tappeti elastici io caddi e mi feci un livido sul braccio.

Parlando normalmente questi ricordi non mi passano mai per la mente, ma quando riesco ad individuarne qualche pezzettino in mezzo a qualche racconto riesco a riemmedisimarmi in questi ricordi bellissimi della mia infanzia.
A volte tutto questo mi manca.
Insomma, ormai sono adulta.
Ho sempre i miei amici, ma è diverso.
Non ci vediamo più come una volta.
Sto parlando di Liam.
Non so come mai...
Quando ci vediamo ci divertiamo come una volta, ma si nota che ormai siamo cresciuti.
Non sono più la bambina che sogna di diventare batterista.
Ormai è una cosa passata.
Amo la batteria, ma ormai mi è completamente passato dalla testa il sogno di essere una batterista in un gruppo.
L'ho sempre sperato, ma si sa, i sogni sono solo per le persone che non fanno altro che sognare, ed io non sono il tipo.
Non ho mai avuto una vera occasione per suonare in una vera band.
La piccola band formata con Hazza e Liam non valeva.
Era solo una cosa da bambini, ormai, se un'occasione non viene sfruttata al più presto, non lo sarà mai più...

Leggevo…


*Caro diario.. Lo so che ormai non sto più scrivendo da molto tempo, ma in questo momento sono libera.
Spero solo che uscirò da qui al più presto.
Dove sono?
Ad ogni domanda una risposta: Sono all’ospedale.
Odio scrivere da sotto le coperte, ma ormai è l’unico momento libero della mia giornata.
Ormai sono circondata da aghi, provette.. Dottori.
Non riesco più a fare questa vita.
Spero che tutto questo finirà al più presto, altrimenti sarò io quella che porrà fine a tutto dando fine alla mia inutile esistenza.*

Non riesco a credere che io, all’età di 11 anni abbia pensato questo.
Non ci riesco a credere!
Per uscire dall’ospedale e smettere di dare fastidio fisico e psicologico ad i miei genitori, avrei posto fine a TUTTO.
Tutto… insomma, solo la mia stupida e inutile vita.
Un momento!?
Perché sto pensando questo?
Io AMO la mia vita!
Ho una bellissima casa, dei bravi genitori, seguo ( o almeno cerco di seguire ) il mio sogno, degli amici che sono come fratelli…
Non riesco a comprendere cos’ho..
Ormai il mio cervello lavora completamente solo, io non lo comando più.
Non ne ho la forza.
Ultimamente sto notando che mi sento sempre più vuota, ma non so il motivo.
Cerco sempre qualcosa, ma non ho idea di cosa sia.
Ero sdraiata sul letto, con lo sguardo vuoto, quasi sconvolto dalle lettere messe assieme in quelle poche pagine piene di tristezza, quando arrivò uno spiraglio di luce:
Era Harry.
Mi ricordo che quando eravamo alle medie, parlavamo sempre dei nostri problemi.
Dalle medie fino a dopo le superiori.
Siamo inseparabili.
Ricordo che alle medie e poco più in là avevo delle ‘’amiche’’ ( se così possono essere chiamate ) che quando avevano bisogno chiamavano.
Questa è una cosa normalissima.
Ma io in Harry vedevo, vedo e vedrò la sicurezza.
Non so per quale motivo, ma quando siamo vicini mi sento bene, al sicuro.

Si aprì la porta della mia stanza:
-Posso? Dai ma chi prendo in giro! Ciaaaao Charlie!- Disse ridendo.
-Hey Hazza! Che mi racconti?- Risposi, felice della visita.
-Che hai?- Ribattè serio.
-Niente!- Risposi facendo finta che davvero non avessi niente.
-A cosa stai pensando?-
La cosa che mi sorprendeva di lui è che sapeva sempre ciò che provavo, in quel preciso momento.
Quando un amico è vero e la sua amicizia lo è altrettanto lo si capisce.
Io l’ho capito quand’ho conosciuto Harry.
  
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