Dopo aver sistemato tutta la nostra roba uscimmo dalla stanza, lasciando Nefasto alla sua meditazione, non è un bello spettacolo vedere un mago Draw che parla con la famigerata “dea ragno”.
Andammo prima da un guaritore e dopo esserci fatti curare andammo dal fabbro, dove Galad ricomprò le frecce e io mi feci risistemare un po’ la mia armatura.
Tornati alla locanda trovammo Nefasto pieno di energia, come se si fosse riposato per due settimane intere. Dopo una breve discussione decidemmo di andare alla torre dei maghi per acquistare alcune pietre magiche molto comuni.
Era la prima volta che andavo a questa torre, anche se ne avevo sentito molto parlare. Quando arrivammo mi stupii di come era fatta: era bassa, rozza e come se non bastasse sembrava cadere a pezzi.
Dopo aver bussato più volte ci vennero ad aprire due maghi, senza dubbio di scarso livello (evidentemente non avevano nulla di tanto prezioso da custodire). I due maghi guardavano con grande disprezzo Nefasto. Avevano capito che apparteneva agli oscuri.
- Che volete stranieri?
Dissero i due, senza rispetto. Di tutta risposta Nefasto, si scoprì il volto lasciandosi cadere i suoi lunghi capelli argentei sulle spalle .
- Voglio dieci pietre vulcaniche di quinto livello!
- Prima sgancia cento guil, poi ti porteremo le pietre! Disse il mago con tono arrogante.
- Cosa!? In qualunque altro posto costano meno di venti guil!!
- O paghi o te ne vai, stupido elfo oscuro!
Disse l’altro mago. Nefasto avvampò di rabbia, quei due insolenti stavano scherzando con il fuoco. Nefasto era veramente arrabbiato e proprio come pensavo, reagì brutalmente. Si gettò sui due maghi e dopo averli colpiti più volte gli lanciò un incantesimo di ghiaccio congelandogli le gambe.
- Basta Nefasto !
Esclamò Galad. Nefasto sospirò come un bambino a cui viene tolto il divertimento, poi disse:
- D’accordo, ma fammi finire!
Si avvicinò ai due maghi e con la sola forza del pensiero risollevò da terra e dopo averli sbattuti alla parete della torre urlò:
- VI BASTANO DIECI GUIL, VERO!?
I maghi si affrettarono ad accettare l’offerta, ma l’appena precedente baccano avevano fatto accorrere molte persone che non sembravano gradire la presenza di Nefasto. Dopo aver ricevuto le pietre ce ne andammo frettolosamente, con nefasto che fremeva di rabbia. La folla ci guardava quasi impaurita, bisbigliavano fra di loro e l’unica cosa che riuscii a sentire fu “maledetto elfo oscuro”.