Chapter 3 – It’s Impossible…
“ Ahahahaha! Veramente un bello scherzo,
ragazzina! Chi sei veramente?” asserì Draco, passandosi una mano tra i serici
capelli.
La mano di Hermione era sempre protesa verso il
vuoto. La ritirò frettolosamente.
“Sapevo che avresti reagito a quel modo…” disse lei
intimidita da quello sguardo di ghiaccio.
“Tu mi stai dicendo che sei veramente la secchiona
mezzosangue?!” allibì il biondo, lasciando trasparire una certa amarezza.
Hermione si limitò ad annuire. I suoi occhi al
caramello si erano velati di lacrime incontenibili.
“No no. Non piangere!” voleva dire che non
importava chi era. Ma purtroppo non era vero…
“Scusa
Malfoy. Non so perché piango… Sono un po’ nervosa, scusa per averti
disturbato!” prima che Draco potesse fermarla la riccia scappò via lasciando di
sé solo una traccia del suo profumo vanigliato e dolce.
Dopo qualche minuto nel giardinetto comparve
Blaise.
“Finito! Dovrebbe essere tut… Oh Mio Dio! Cosa è
successo?!” il ragazzo rimase a fissare le migliaia di cicche spente sul
praticello fiorito.
Draco era quasi diventato verde.
“Scusa devo vomitare…” bisbigliò il biondo
lasciando il suo amico a controllare le risposte seduto su un tronco sporgente.
Malfoy correva a perdifiato nella vana ricerca di
un bagno.
“In questo maledetto posto c’è di tutto tranne che
un cesso!” mormorava tra sé, incazzato come pochi… Se avesse incontrato
qualcuno di poco gradito gli avrebbe tagliato le palle.
“Chi non muore si rivede…” disse scorbutica una
voce alle sue spalle.
Draco bisbigliò un ‘nonono’ molto eloquente.
Harry James Potter si trovava dietro di lui, con
una pila di fascicoli nella mano destra, e la bacchetta ben salda in quella
sinistra.
Draco non ripose ma si limitò a cercare con gli
occhi un bagno.
“Cosa cerchi, Malfoy? La mammina?” continuava a
schernirlo, Harry.
Draco si rigirò verso il moro e cominciò “Fottiti
Potter! Non sono venuto certo per farmi prendere in giro da te!” Harry lo
osservò sorridendo e disse “Finalmente ti riconosco Malfoy! Allora come va il
tuo schifo di vita?” “Sicuramente meglio della tua, Potter. Ma ora, renditi
utile alla civiltà… Dov’è il bagno?” “Secondo corridoio a sinistra!” non riuscì
neanche a finire la frase che Draco era già scomparso tra i corridoi.
Harry sospirò “E’ fatto così…” prima di dirigersi
all’ufficio di Scrimegeour.
L’ufficio del Ministro era come al solito molto
tetro e scuro.
Ma in un modo strano, ufficioso e irriverente.
La testa di uno Schiopodo appesa al muro
tinteggiato di verde chiaro, ne era un chiaro segno.
“Mi dica, signore…” balbettò incespicando, Harry,
rivolto al suo capo.
“Fra poco
ci saranno dei nuovi arrivi, ne è al corrente?” “Mi sono arrivate alcune voci…”
asserì il moretto, riacquistando un certa dignità.
“Essendo lei il capo degli Auror, dovrà assegnargli
un ufficio. D’accordo?” Harry
annuì vigorosamente.
Prima che uscisse, Potter domandò. “Ha qualche
particolare richiesta, signore?”
Scrimegeour con il suo tono piatto e vuoto disse
“Niente di particolare… Vorrei solo che il signor Malfoy, uno di quei nuovi Auror,
venga strettamente controllato.” Harry sorrise ed annuì. “Penso di avere la
persona adatta, signore. Buona giornata!” il Ministro gli sorrise riverente e
lo congedò.
Harry si precipitò giù verso il corridoio che
portava all’ufficio più serio di tutta la squadra.
“Hermy! Ho un favore da chiederti!!” strillò il
moro, attirando l’attenzioni di una riccia, dagli occhi ancora umidi.
FINE CAPITOLO 3
UAHAHHAH! SCUASATE UN ALTRO CAPITOLO-CAZZATA! SPERO
MI PERDONIATE! GRAZIE DEI COMMENTI!!!
MI FANO MOLTO PIACERE!! CONTINUATE FARLO MI
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