NIALL
 

L'aria fresca mattutina mi punzecchiò il naso piacevolmente e mi costrinse ad alzarmi dal letto per chiudere la finestra. 

Mi voltai verso il lato sinistro del letto: lei non c'era. Dov'era finita? Probabilmente già era scesa a fare colazione e sicuramente, se fossi sceso in quel momento, l'avrei trovata al telefono con Zayn. 

Kim raccontava tutto a Zayn e di certo non avrebbe lasciato trascorrere nemmeno un attimo in più per chiamarlo e dirgli di cosa era successo la notte prima...

La notte più bella della mia vita, pensavo. 

Io amavo Kim con tutto me stesso e quel giorno era più evidente che mai.

"Niall sei sveglio?" una voce mi chiamò dal piano di sotto. 

"Sì mamma! Scendo subito" risposi mettendomi addosso la prima maglia che trovai nell'armadio.

Scesi le scale velocemente e appena entrai in cucina trovai tutti i membri della famiglia riuniti intorno al tavolo. Allora pensai a due cose fondamentali. La prima era che sembravamo proprio una vera famiglia, tutti con facce allegre, sorridenti e spensierate; la seconda, era che purtroppo, non tutti erano ciò che sembravano.

Irina per esempio. Nonostante si ostinasse a nascondere il suo risentimento e la sua preoccupazione, io e Kim sapevamo cosa provava veramente. 

Infatti, notando tutti seduti insieme mi venne in mente che, forse, era lei che doveva rivelare qualcosa di particolare. Non a noi, ovvio, ma a mia madre e a Bob.

"Buongiorno gente!" salutai rivolgendo poi uno sguardo d'intesa a Kim, che quella mattina era particolarmente allegra. E lo ero anch'io dato che il motivo della sua allegria era il medesimo della mia.

"Niall, dobbiamo parlarvi. Seriamente" disse Bob invitandomi a sedere accanto a lui.

Quindi non erano Irina e sconvolgenti rivelazioni il motivo di quella riunione. Mi chiedevo quanto ancora quella ragazza sarebbe riuscita a mantenere il segreto.

"Avanti papà. Ho un'ansia tremenda" sospirò Kim interrompendo il silenzio creatosi.

"Senza troppi giri di parole caro..." disse mia madre rivolgendosi a Bob.

Cosa mai dovevano dirci di così terribile?

"Bene. Ragazzi, io e Sarah... Stiamo per sposarci." Ecco.

Un matrimonio, nel bel mezzo di quel casino. 

Io e Kim saremmo diventati ufficialmente fratellastri e Irina... Beh Irina era quello che era: incinta. E lo sapevano tutti, tranne Bob e Sarah. 

Osservai Kim strabuzzare gli occhi e girarsi verso di me, cercando il mio sguardo. 

"Tra quanto?" chiese Irina spezzando la tensione.

"Poco, molto poco. Il più presto possibile. Abbiamo già pensato a tutto" rispose mia madre con un gran sorriso. 

Avremmo dovuto fingerci felici? Sì, infatti fu quello che facemmo.

Li abbracciammo sorridendo poco convincenti. Infondo però, non era una notizia così brutta.

"Sì è vero" Bob riprese parola. "Abbiamo pensato a tutto. Anche alla lista degli invitati. Abbiamo pensato d'invitare pure i vostri amici. Diteglielo voi. Il 24 settembre, il prete ci ha dato la disponibilità della chiesa quel giorno".

Bene, avremmo invitato anche i nostri amici, fantastico.

 

Due mesi dopo.

KIM 
 

Non riuscivo a credere che quel giorno fosse arrivato veramente. Eppure era così. Arrivato,e si era anche sbrigato! Quel dannatissimo 24 di settembre.

Nell'ultimo periodo nascondere le cose in casa era diventato molto più facile. 

Sarah e Bob non c'erano quasi mai ed erano talmente impegnati con i praparativi del matrimonio che non avevano nemmeno notato il rigonfiamento della pancia di mia sorella, allegramente incinta a loro insaputa.

La mia relazione 'clandestina' con Niall andava avanti a gonfie vele. Soprattutto perché ogni giorno che passava lo amavo di più. Quel ragazzo era tutto ciò che di bello c'era al mondo e ormai gli appartenevo completamente. 

Sarah girava per casa lanciando ogni tanto urletti isterici per attirare la nostra attenzione.

"Irina! Dov'è Niall?!" 

"Non lo so!" gridò mia sorella dalla sua camera. Probabilmente era intenta a provarsi una pancera per farsi entrare il suo vestito elegante.

"Ma certo! E' il giorno del mio matrimonio e mio figlio sparisce! Ovviamente!" ormai quella donna era fuori controllo. 

"Tranquilla mamma, sono qui! Ero solo andato a prendere i fiori. Me lo hai detto tu di farlo" Niall entrò in sala sbraitando.

Io invece, guardavo la scena divertita dall'alto delle scale e ridevo convulsamente osservando le espressioni scioccate di Sarah.

Niall salì al mio piano e mi raggiunse scoccandomi un leggero bacio sulle labbra.

"Non la sopporto più" mi disse in un orecchio.

"E' adorabilmente isterica" risposi senza smettere di ridere. 

"Senti devo dirti una cosa..." ecco quando cominciava così, non c'era mai niente di buono in vista. 

"Sputa il rospo Horan" lo incitai.

"Stasera... Ci sarà anche Eli" disse tutto d'un fiato.

Storsi la bocca, ma poi annuii. L'avrei sopportata per una serata, anche se non capivo perché fosse stata invitata al matrimonio.

"Perché era con Liam quando l'ho invitato, sembrava brutto non..." cominciò il biondino come a leggermi nella mente.

"Va bene, d'accordo. Ma che ci faceva con Liam?" dissi interrompendo la sua frase. 

Fece spallucce ed io mi limitai ad imitarlo senza aggiungere altro.

Tanto, con tutta la gente che ci sarebbe stata quella sera, di certo non avrei dato conto ad Elisa.

 

La chiesa era stracolma di gente e io sedevo in prima fila, accanto a Niall e a Irina, che era perfettamente fasciata dentro il suo vestito nero. Non avrei mai detto che fosse incinta se non lo avessi saputo.

Qualche panca dietro di noi sedevano i nostri amici. I nostri MIGLIORI amici. Vestiti eleganti come non li avevo mai visti prima. 

La cerimonia durò circa un'ora dopodiché ci recammo tutti insieme al ristorante dove ci aspettava un rinfresco da urlo. Il catering che aveva assunto Sarah era, forse, il migliore di tutta Londra. Per queste cose la mamma di Niall aveva davvero buon gusto.

La sala era circondata da vetrate a specchio che quella sera tornarono molto utili per rifarsi il trucco. Passai veloce e mi specchiai in una di esse. Ero avvolta in un vestito rosso, lungo fino a metà coscia, scollato davanti. I capelli erano raccolti in un'acconciatura elaborata che faceva riscendere una ciocca rossa vicino al mio occhio destro.

Due braccia mi presero da dietro. Mi voltai e vidi Zayn, il mio migliore amico, stranamente acconciato. Portava un smoking grigio che lo fasciava alla perfezione. La camicia bianca era sbottonata così come il papillon. 

Scossi la testa divertita. 

"Non riesci ad essere elegante per più di un'ora, vero?" gli chiesi abbracciandolo.

"Non è il mio stile" rispose semplicemente sorridendomi. 

"Hai visto Joline?" gli domandai curiosa.

Scosse la testa e poi aggiunse: "No. E tu hai visto tua sorella?" 

Feci cenno di no e mi staccai da lui, andando alla ricerca della mia migliore amica. 

Quando la trovai, rimasi a bocca aperta. 

Era intenta a parlare con una testa riccia inconfondibile seduta proprio davanti a lei. Dopo qualche altra parola però, le due teste si avvicinarono scambiandosi un bacio fugace.



 

HELLOOOO!
Bene dolcezze. So che ho tardato troppo a postare wuuuuuh.
E soprattutto voglio dirvi che questo
è il penultimo capitolo di questa FF ;)
spero vi sia piaciuto e spero di postare presto l'epilogo. 
Beh, niente solo questo. Un bacione con amore
Mandy;