Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kira90    20/03/2012    0 recensioni
Questa è una serie di otto drabble, missing moments della mia prima ff Ancora una Conquista, concluse da una one shot, spin off della stessa ff; la serie celebra il pairing secondario Vincent Tiger x Neville Paciock. (Per avere una comprensione completa delle drabble si consiglia di leggere prima la fanfiction cui fanno riferimento ) - SCRITTA PER IL BLUE MOON FESTIVAL (LJ)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Neville Paciock, Vincent Tiger
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

sesto petalo -

Gli occhi enormi di Alice Paciock lo fissavano, sorprendentemente intensi ; Vince trattenne il respiro davanti a quel minuzioso esame. Era seduto sul bordo della piccola sedia, teso come una corda, le braccia incrociate al petto ...
Aveva passato l'esame con Augusta la settimana prima, quando a tradimento quella donna dall'aspetto formidabile e dal cipiglio severo era comparsa a Hogwarts e li aveva beccati insieme nei pressi della serra. Era stato terribile, e allo stesso tempo esaltante : Neville si era eretto a suo difensore, fissando sua nonna con un' inedita determinazione. E adesso, il fantasma di quello sguardo era su di lui. Tiger sentiva un velo di sudore ricoprirgli la fronte ...
- Uh, ... salve, signora Paciock – mormorò; un senso di pietà lo attanagliava, rimirando il volto magro e sciupato, le ciocche bianche e stoppose, di quella che in passato doveva essere stata una signorina davvero bella e gioiosa. Alice ovviamente non rispose. Stava lì, accanto al marito dormiente, immobile su quel letto candido, e si limitava a fissarlo con l'ombra di un timido sorriso. Ma quel sorriso era rivolto a suo figlio Neville, Vincent ne era più che certo ; si grattò la nuca, a disagio, e sospirò. Almeno aveva tentato. Si voltò a guardare sconsolato il ragazzo alle sue spalle, e notò che la vecchia Augusta scuoteva piano il capo, probabilmente delusa di qualcosa. Ma che si aspettava ? Fece per alzarsi e raggiungerli, a occhi bassi. Inaspettatamente, uno strattone al suo mantello da viaggiò lo fermò, tanto che Vincent si voltò di scatto, spaventato e incredulo, ritrovandosi davanti al naso una cartina dai vivaci colori. Una volta che ebbe messo a fuoco, riconobbe un incarto di Gomme Bolle Bollenti.
Quando finalmente uscirono dal Reparto Lungodegenti Per Lesioni Permanenti da Incantesimo, Neville gli stringeva forte il braccio, come a sostenersi, e piangeva silenziosamente, ma inspiegabilmente sorrideva. Anche gli occhi di Augusta erano lucidi. Qualunque cosa fosse successa là dentro, doveva essere molto importante. Vincent dispiegò l'incarto con cura e lo ripose in tasca.

settimo petalo -


Neville si era diretto allegramente alla Stanza delle Necessità, convinto che niente potesse andare storto : tutti loro meritavano di festeggiare, senza più la minaccia di un processo a pendere sulle loro teste... Salutò Seamus e Dean, che giocavano rumorosamente a Sparaschiocco da un lato, ed erano riusciti a coinvolgere anche Justin; poco più avanti battè una mano sulla spalla di Greg, che parlottava di chissà che cosa con Luna, Pansy e Herm : il serpeverde gli fece una smorfia, tanto familiare per averla vista decine di volte sul volto di Ron, e alzò gli occhi al cielo, rassegnato a sorbirsi una lunga, lunga discussione, sull'esistenza o meno di certe strane creature ...
Harry e Draco non erano ancora arrivati, chissà per quale motivo ... - Oh, eccoti ! - esclamò il grifondoro, avendo trovanto Vince, finalmente. Era mezzo nascosto da una grande e pesante tenda di velluto blu notte. 
- Hey – rispose il serpeverde, con un sorriso tentennante, mentre continuava a sondare preoccupato la sala intera.
- Bella vero ? - disse Neville, riferendosi alle decorazioni fastose sui tavolini e sulle pareti. Niente di troppo pretenzioso a dire il vero, rispetto alle feste di Natale o al famoso Ballo del Ceppo, ma un po' ci si avvicinava.
- Uh .. si -
- Qualcosa non va? -
- Uhm ... si ... cioè, no ! Cioè ... Non credo che dovresti stare qui – balbettò il ragazzo più grande in risposta.
Neville gonfiò piano le guance, per poi rilasciare il fiato in un soffio offeso. Non mi vuole qui?
Sbattè rapidamente le palpebren preso alla sprovvista. Dopo tutto quello che avevano passato, non si aspettava un rifiuto così netto. Si girò di scatto, un fastidioso groppo in gola, voleva correre via ...

Codardo ...

E poi accadde. Si sentì afferrare un polso, e subito una corrente tiepida lo avvolse; il momento dopo era completamente nudo, abbracciato al serpeverde, e qualunque tentativo di staccarsi o di ricoprirsi veniva magicamente vanificato.
- Ecco, lo sapevo che sarebbe accaduto ! - borbottò Vince al suo orecchio; attorno a loro uno scroscio di mormorii e risatine. Nev chiuse gli occhi. L'imbarazzo era enorme, schiacciante, ma mai quanto la sensazione delle grandi mani dell'altro sulla sua pelle. Quelle mani, che lo avevano fermato, ora lo trattenevano.

ottavo petalo -


Il rumore fastidioso dei pettegolezzi e delle risate li avrebbe probabilmente seguiti per mesi, ma al momento era scemato fino a scomparire del tutto. Vince faceva scorrere le mani lungo quel corpo sodo, su e giù per la schiena ampia, sulle braccia, e poi risaliva di nuovo sul collo ...

Erano soli, non doveva vergognarsi più di nulla. Lo aveva desiderato per mesi, e ora che stava accadendo ... Per Salazar, non è che stava sognando, vero ? Un gemito, una sensazione bagnata sull'orecchio, era la lingua di Neville quella che scorreva lenta e bollente sul suo lobo ?

- Oh, santo Merlino ! - esclamò, spalancando gli occhi. No, non stava sognando. Decisamente. Sentì il grifondoro ridacchiare e decise di vendicarsi portando a sua volta le labbra sul suo collo.

Quella sera si scoprirono giocando, con le dita tracciarono mille nuove strade su di loro, si baciarono, si venerarono, si amarono. Col passare delle ore le luci si erano affievolite, i tavoli imbanditi erano scomparsi. La Stanza sapeva : non era di cibo, che avevano fame.


  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kira90