Stavo scrivendo una lettera ai miei genitori. Una di quelle che non avrebbero mai ricevuto, di quelle che sarebbero state bruciate in un attimo, dimenticate. Non possedevo un blog personale, qui a Hogwarts non era ammesso. Chiusi il computer e andai in sala comune, un luogo dove tutti gli studenti potevano comunicare fra loro, o, in casi rari, studiare. Quando fui d'avanti l'uscio della porta, non mi fu difficile notare Draco Malfoy, che si faceva l'ennesima ragazza sul divano in fondo, quello difronte al camino. Tutti gli altri, sorseggiavano una bibita, mentre davano alcuni morsi ad una calda pizza. Quando Malfoy mi vide, la mandò subito via, e si avvicinò a me, con quella camminata, che faceva notare quando fosse orgoglioso. << Non riesci proprio a mettere da parte l'idiozia, vero Draco? Domani a chi mostrerai il tuo letto, a Potter? >> Mi guardò con espressione piuttosto irritante. << Ora che mi ci fai pensare, rossetta invidiosa, potrei farlo. >> Tossii poi ricambiai lo sguardo. << Invidiosa? E di cosa o di chi dovrei esserlo? Di quelle ragazzine inesperte che ti porti a letto? A volte sembri proprio un babbano.. Senza scrupoli. >> Sospirai, ma quando sentii che per dispetto, aveva baciato la Granger, gli lanciai uno schiantesimo, ma sfortunatamente riuscì ad evitarlo. << A volte sei davvero detestabile Bravovsky >> Alzai gli occhi al cielo, poi feci una faccia piuttosto delusa. << Lo stesso vale per te biondino irritante! Ti rendi conto? Hai baciato Hermione!? >> Lui rise incrociando le braccia. << E che male c'è? >> Digrignai i denti poi gli sputai in faccia. << Va a farti fottere Malfoy. Se cerchi qualcuno con cui giocare, hai sbagliato totalmente persona. >> Si asciugò, poi mi alzò il viso con il palmo della mano destra. << Non sai neanche che tipo di gioco voglio fare con te... >> Gli puntai la bacchetta contro, precisamente verso la gola, e lui chiuse gli occhi mentre tremava, forse dalla paura, o dalla stupidaggine che si fondeva con il terrore. Abbassai la bacchetta voltandomi. Prima di entrare in camera, Draco mi afferrò da un braccio e con tale violenza mi strinse a se. << Io ottengo sempre ciò che voglio, Alexis. >> Mi persi per circa dieci secondi in quegli occhi blu ghiaccio che cambiavano colore molto spesso, diventando sul grigio opaco. << Lo so, ma di certo, non avrai mai me. >> Sbattei la porta, e subito dopo, sentii quella di Malfoy chiudersi di scatto, e quest'ultima, provocò un suono piuttosto forte che risuonò. Scivolai lungo la porta con le lacrime che rigavano il mio viso. Mi alzai e gettai per terra tutto ciò che era nella mia traiettoria, anche le cose più preziose. Chissà se lui stava facendo la stessa cosa. Chissà, se aveva deciso di mandare in frantumi, anche il mio cuore.