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Autore: up over the clouds    21/03/2012    6 recensioni
Questo soffitto ha i buchi a causa del troppo guardare le stelle che lo hanno perforato. Quanti sogni ci ho attaccato, quanti pianti ha visto, quante urla e litigate ha sentito. Ma è sempre li, almeno lui non se ne è andato. Harold, spero tu sia felice almeno adesso lontano da qui.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Promise

That's my space: l'ho scritta ascoltando 'A River Flows In You' di Yiruma, la amo. Vi consiglio di metterla come sottofondo. 
 

Maggio 2010 #

-No Skyler, te lo prometto- i suoi occhi chiari si spiaccicarono sui miei e notai quel brilluccichio magico che li faceva sembrare strani. Il sole sulle nostre teste ci faceva da occhio di bue, a noi due unici attori su quel palco fatto d'erba.

-No, io non ti credo- ribattei io e gli feci la linguaccia, come sempre. Momenti felici.

-Skyler credimi. Non me ne andrò. Mai- e sottolineò quel 'mai' e tirò un sospiro rassegnato perchè sapeva che io avrei ribattuto ogni sua singola parola.

-Sì sì, tanto so che mi lascerai un giorno Harry- e lui si metteva in pace l'anima. Io ero stronza e lui cercava di esserlo. Eravamo innamorati dell'idea dell'amore. Dell'amore quello puro, senza problemi seri, semplice e chiaro. Un amore tutto nostro.

Si fermò davanti a me, mi prese le mani incrociandole con le sue e mi tirò a se. Le sue labbra raggiunsero le mie cancellando quei pochi centimetri rimasti. Si composero insieme.

E in quel momento bastavamo noi e basta. Il mondo era chiuso fuori.

-Ci credi adesso?- e volevo rispondergli di si.

-No Harold. Dimmi che mi ami-

-Eh, come sei esigente!- sbottava lui scherzando.

-Stai zitto!- e mi offendevo per quei tre secondi per poi tornare ad amarlo.

-Prometto qui, davanti a tutto il mondo..- continuava lui.

-Ma Harry, qui non c'è nessuno- gli spezzavo il momento serio.

-Skyler, qui davanti a me ho il mio intero mondo- si inginocchiò davanti a me con la sua mano nella mia.

-Prometto che non me ne andrò, ne ora ne mai. Voglio restare per sempre con te- mi abbassai al suo livello, le mie mani lasciavano le sue e raggiungevano i suoi capelli riccioli morbidi.

-E io ti prometto che ti amerò per sempre Harold Edward Styles- e le nostre labbra si rincontravano al suono di quelle promesse che echeggiavano nel parco.

 

'Skyler scusa. Scusa se me ne vado così, di fretta, di sfuggita senza dirti niente. Non voglio lasciare traccia del mio passaggio qui. Farei troppo male, e non voglio essere la causa delle tue pene, amore. Amore, ti amo. L'ho sempre fatto da due anni a questa parte e continuerò a farlo. Tu amore, tu Skyler Amber Dight, sei l'unica che possiede la chiave per il mio cuore; sei l'unica combinazione giusta. Sei l'unica fra tante. Scusa Skyler. Vorrei stringerti un ultima volta, guardare i tuoi occhi verdi e toccare le tue labbra. Perchè ti amo Skyler. Scusa se ho infranto le nostre promesse. Scusa se non sono stato abbastanza, scusa se non sono stato l' Harry che volevi. Tu però sei stata, sarai, la Skyler che ho sempre voluto. Se ci riesci perdonami. Per sempre tuo, Harry'.

 

Può un semplice pezzo di carta strapparti il cuore e investirtelo? No? Beh, questo l'ha appena fatto.

 

 

 

 

 

 

Aprile 2012 #

Questo soffitto ha i buchi a causa del troppo guardare le stelle che lo hanno perforato. Quanti sogni ci ho attaccato, quanti pianti ha visto, quanti urli ha sentito. Ma è sempre li, almeno lui non se ne è andato. Harold, spero tu sia felice almeno adesso lontano da qui.

E questo materasso? Quante volta ha accolto il mio corpo stanco dopo le lezioni di danza, ed è stato ad ascoltarmi. Quante volte mi ha accolto dopo che avevo appena perso una partita contro i ricordi? Ma almeno lui non se ne è andato. Harold, spero tu sia felice almeno adesso lontano da qui.

-Skyler, tutto bene?- mi interrompeva Austin, e lo odiavo quando non partecipava al mio silenzio.

-Si Austin, tranquillo- levò da sotto la mia testa il suo braccio e raggiunse la mia mano intrecciandola con la sua. Mi vennero i brividi.

-A cosa pensi allora amore?- e mi scioglievo dentro. Austin Jackie. Circa un anno fa. Quel bacio rubato nei corridoi e poi nella palestra della scuola. Ed io ero sua. Ma Harry tornava ogni tanto, come quel pomeriggio.

Ad Harry sto pensando, ad Harry! ma non glielo dissi, non gliel' ho mai detto.

-la mia insegnante di danza mi ha detto che avrei l'opportunità di andare per qualche settimana a Parigi- gli dissi tutto d'un fiato, senza pensarci tre secondi. Ci rimase un po' di merda, ma poi sospirò rassegnato.

-Allora accetta Skyler. Balli da Dio ed è sempre stata la tua passione-

-Dovrei accettare?- traballai sulle mie parole. Austin era stato il mio unico appiglio dopo che Harry se ne era andato e pensare di lasciarlo mi faceva stare male.

-Dovresti, sì.- mi incoraggiò baciandomi.

-Mm, dovrei- risposi.

 

-Bene, allora te ne vai- mi guardò fisso negli occhi. I suoi occhi colo pece, Dio.

-Sei tu che mi hai detto di andare e provare, non mi fare pentire Austin!- lo rimproverai ridendo.

-No, no. Vai. Farei del male a non lasciarti partire- mi tirò a se facendomi cadere la borsa che rimbombò nell'aereopoto. Incastrai la mia faccia nel suo petto e inspirai il suo profumo. La voce dell'avviso mi fece allontanare da lui.

-Ti amo Skyler- mi baciò leggero, un tocco.

-Si, Austin. Anch' io- risposi.

Farei del male a non lasciarti partire. Ed è strano. Uno che se ne è andato per non lasciarmi soffrire, l'altro che mi lascia partire sennò soffrirei. Harold. Austin. Austin. Harold.

 

Harry's pov#

Le goccioline di quella sera cadevano sul taxi, facendo a gara a chi si schiantava prima sul bordo. Mi manchi Skyler. Da due anni a questa parte. Ma ho dovuto amore. I tuoi occhi verdi mi seguono sempre. E penso che doveva essere un amore davvero forte, se mi ricordo ogni cosa di te. Skyler, Sklyler ma tu ti ricordi di me? E i baci? Gli sguardi? Le carezze e gli abbracci? Io si, ogni fottuta cosa. 'Perchè ti amo' ti scrissi, mi ricordo anche quello.

-Harry, tutto bene?- Niall mi interruppe dai miei pensieri e lo odio quando non partecipa al mio silenzio.

-Si, Niall. Tutto bene. Spero solo finisca presto questo cavolo di spettacolo di danza- risposi acido.

 

 

Skyler #

Misi le punte da ballo, mi guardai allo specchio. Il mio vestito di tulle leggero volteggiava intorno a me e mi risaltava il corpo. Stasera, quella sera. Avrei dato il meglio di me su quel palco. Quella sera. Il giorno stesso in cui quattro anni fa io ed Harry ci siamo dati il primo bacio. Sorvoliamo. Stasera non ho voglia di tristezza. Il cielo però si e piange, piange forte, come non ha mai pianto. I miei occhi non piangono più, hanno smesso finalmente.

Salgo sul palco, chiuso e invisibile al pubblico grazie alle tende drappeggiate rosse. Poi si aprono facendo vedere migliaia di occhi parigini spiaccicati su di me. Vedo un paio di occhi che mi sembrano familiari, ma pensai subito che fossero soltanto come sempre. Una presenza continua. Partì 'River Flows in You' di Yiruma.

I miei piedi e il mio corpo cominciarono a muoversi secondo passi che conoscevo benissimo a memoria. Il vestito si muoveva delicati mentre facevo le piroettes. Poi mi fermo, come mi diceva a mia insegnante.

Tre secondi e basta.

Tre secondi per riconoscerlo.

Tre fottuti secondi per dire 'No, non sei un ologramma' e tutti si ripresenta davanti a me.

I suoi occhi chiari sui miei. Il suo sorriso perfetto che si pare mostrando un'arcata dentale perfetta. Mi riconosce, ne sono sicura. Da tre secondi siamo passati a cinque, poi sette.

E la musica continua e non ascolta nessuno. Invece dovrebbe ascoltare il mio cuore stavolta. Anche lui prende e parte. Dieci secondi che sto ferma.

Mi siedo sul bordo del palco con le gambe penzoloni e gli occhi di tutti puntati sulla mia pelle. Salto. Salto anche se non ho niente sotto, salto con le punte ai piedi. Almeno è più facile arrivare. Corro veloce in fondo alla sala, mi accosto nel corridoio fra le due sezioni di posti e mi metto di fiancho alla penultima fila.

E' accanto a me e mi nota subito. Harold, Harry Edward Styles. Si alza e mi raggiunge: in piedi davanti a me.

Un occhio di bue è sparato sopra di noi. Siamo io ed Harry i protagonisti ora. Mi prende le mani, come ha sempre fatto. La sua pelle è come ricordavo.

-Skyler Amer Dight- sussurra il mio nome in quell'accento inglese che mi piace tanto.

-Harold Edward Styles- dico il suo nome ansimando, ma non so se è perchè ho ballato e corso o è il mio cuore che non ce la fa.

-Ecco, te l'avevo promesso, ricordi?-

-Cosa?-

-Che non me ne sarei andato amore- e in un attimo mi viene in mente il giorno al parco.
-Me l'avevi promesso, già- tutti ascoltano i nostri cuori che parlano.

Ma lui non resiste. Le sue mani mi tirano a se e in un attimo le nostre labbra danzano, danzano come non mai. Forse danzano meglio di me.


 

Spazio numero 2: 
Saalve, vorrei solo dire che sono nuova e ho scritto questa One-Shot di getto. Mi è venuta in mente così e l'ho scritta, poi ho deciso di postarla qui. 
E' un po' che mi attrae questo sito. Boh, non ho altro da dire. Amo la scrittura anche se magari non sono portata. Ma chissene frega! 
Mi farebbe piacere ricevere qualche recensione. 
Vabè, vado! 
Skyleer / 

  
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