- Penso che la mia relazione con Harry non durerà ancora molto -
Mary inviò questo messaggio a Niall, doveva assulutamente parlarne con qualcuno e il primo che le venne fu il biondo.
- Ma sei pazza? - fu la sua risposta.
Tutti sapevano quanto fossero importarti l'uno per l'altra, quei due.
Harry l'aveva conosciuta a ottobre in duomo, era la cameriera di un bar, lo aveva colpito la sua semplicità.
Solare, aveva portato loro le pizze molto gentilmente e nello stesso modo si era fermata a scambiare due chiacchere.

'Sei italiana, qundi?' domandò Harry con un enorme sorriso.
'Ma sei stupido? Siamo in Italia è ovvio che sia italiana' borbottò Zayn e subito dopo ricevette una gomitata.
'Sisi' rise Mary togliendo una ciocca di ricci dalla faccia.
'Avete il vostro fascino' sorrise Liam, e anche lui ricevette una gomitatada Harry.
'Devi andare?' disse lui ad un certo punto.
'No, vabbè, posso restare qui con voi ancora un momento..' sorrise guardandolo.
Era rimasta senza fiato, non conosceva questo gruppo musicale, ma questo ragazzo ti fissava in un modo assurdo, con i suoi occhi verdi o azzurri, ancora non capiva bene di che colore fossero, ma capiva benissimo di aver uan cotta per quegli occhi.
Poi si spostò alla bocca, labbra perfette, e quando sorrideva due fossette incredibili gli si formavano sul viso.
Dei ricci che le ricordavano i suoi e poi il modo in cui ti gurardava poteva far cadere ai suoi piedi chiunque.
'Mary, ci seri?' rispose.
'Sisi, scusatemi' rise, si era incantata 'Ora però devo scappare' abbassò lo sguardo 'è stato bello' finchè è durato, sospirò.
Si allontanò e iniiò a sistemare i banconi quando qualcuno gli si presentò di fronte.
'Posso aiutarla?' disse senza nemmeno guardarlo in faccia.
'Puoi darmi il tuo numero, se ti va' alzò il viso, era Harry e lei scoppiò a ridere. 'Sono serio eh' rise anche lui.
'Eccolo' gli porse un faglio 'Come mai?'
'Vorrei rivederti... sei.. particolare..' disse tentennando.
'Particolare?' alzò un sopracciglio la ragazza.
'Si, nel senso che sei diversa dalle altre, piu' bella, ma non sono d'aspetto' sorrise.
'Ah.... g-grazie' arricciò il naso, lo faceva quando era nervosa e Harry glielo toccò con un dito.
Un semplice tocco, simpatico. che scatenò un uragano nello suo stomaco.
'Come vorresti vedermi? Io sono Italiana, tu inglese' si ritorna alla realtà.
'Potresti venermi a trovare e io te.. chi lo sa cosa ci riserva il destino' prese cellulare di Mary e ci lascò un messaggio.
- Non dimenticarti di me, non farlo, sei incredibile, Mary. Harry ♥ - e allegò il suo numero.
La salutò abbracciandola e i due ragazzi tornarono al proprio mondo.

Mary mise via il telefono e andò incontro a Manu che l'abbracciò.
'Tutto bene?' disse la ragazza liscia.
'Si dai, per il fatto che tra me e Harry non andrà a finire bene' sospirò la riccia. L'altra non disse niente, l'abbraccio, e le fece sentire che lei c'era per ogni problema, perchè erano cresciute insieme negli ultimi mesi, perchè l'una senza l'altra non sarebbero nessuno.
'Si sistemerà tutto' le sussurrò.
Nel frattempo Harry e Louis erano rimasti in bagno, a riflettere.
Nessuno dei due voleva ferire Mary, nessuno avrebbe saputo nulla.
Sarebbe rimasto segreto, tanto domani sarebbe passato tutto, o almeno è quello che credevano loro.
Non potevano immaginare cosa sarebbe successo nei mesi successivi..
'Louis io.. vado.. non è successo niente.' sospirò alzandosi da terra.
'Si, hai ragione' fece un gran respiro.
'Dimmi che non cambierà nulla ora' lo fissò.
'Non poso dirlo perchè non lo so, penso che non possiamo piu' tornare indietro, ora.' Louis si alzò.
Uno di fronte all'altro, a fissarsi, senza dire nulla, il riccio si voltò e uscì dal bagno, non perchè fosse arrabbiato o altro, ma perchè non voleva baciarlo ancora una volta. Bastava il casino che stava creando.
Tornò in camera e si sdraiò a fissare il soffitto e in quel momento entrò Mary che posò la cartella a terra e scappò via senza dire niente, senza incrociare il suo sguardo, non aveva la forza di parlare ma Harry la chiamò e lei fu costretta a voltarsi.
'Ciao.... Harry' balbettò.
'Perchè fai così?' mi alzò e si mise seduto.
'Così come?' la ragazza alzò un sopracciglio.
'Scappi, non mi saluti, fai la fredda.' sospirò il riccio.
'Mi comporto come fai tu. La mattina esci, non mi calcoli, a pranzo o a cena ormai non ti vedo piu', sembriamo due estranei, ci vediamo solo qui la notte, ma dormiamo. Una volta non era così.'
Lo fissò negli occhi.
'Non lo faccio apposta...' scosse la testa.
'Io ci sto male, io penso che..' non fece in tempo a finire la frase che Harry le corse incontro e disse 'non pensarlo nemmeno per scherzo ti prego.' e l'abbracciò.
Volava rimediare in qualche modo, ma è difficile farlo quando ormai tutto si era spezzato ed era in agguato un altro, nuovo, enorme problema.
'I go back to December all the time.' Sussurrò Mary.
Dicembre, quel dicembre che porterà sempre nel cuore.