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Autore: My Pride    22/03/2012    6 recensioni
~ Raccolta di flash fiction un po' assurda, sentimentale e multipairing ♥
» 26. A sweetnest moment (only for you, Chopper)
Sapendo quanto Chopper avesse faticato giorno e notte nel vano tentativo di trovare una soluzione a quello scambio di corpi non voluto - al quale il cuoco sembrava essersi abituato un po' troppo, secondo il modesto parere dello spadaccino -, aveva dovuto ammettere anche a se stesso che anche la piccola renna aveva bisogno di un momento di pace e tranquillità, di qualche attimo senza starsene chiuso in infermeria per cercare un antidoto e di tempo per sé.
[ Zoro/Chopper Nakamaship ~ Chopper Centric, Character Alternation ]
[ Partecipante alla challenge «Chi, con chi, cosa facevano» indetta da Kukiness ]
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Mugiwara, Portuguese D. Ace
Note: Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pirates «Crack!» Game'
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I'm walking in your shoes Titolo: I'm walking in your shoes
Autore: My Pride
Fandom: One Piece
Tipologia: One-shot [ 1040
parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Usopp, Monkey D. Rufy, Chopper, Mugiwara
Situazione: #9. Usopp e Rufy si scambiano di corpo, ma questa volta Chopper è innocente.
Genere: Generale, Vagamente Comico, Vagamente Sentimentale
Rating:
Verde / Giallo
Avvertimenti: Slice of life, Assurdità sparse, Linguaggio a tratti un po' colorito, Genderswap, Character Alternation
Benvenuti al banco dei prompt: Pacchetto genere libero › 01. "Non farlo!"


ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.


    Con assoluto disappunto di Nami, che da un po' di tempo a quella parte aveva preteso d'esser chiamata Namizou, nome che lei stessa si era affibbiata tempo addietro a Thriller Bark nel far finta di essere uomo - e mai avrebbe creduto che sarebbe successo davvero, maledizione a Chopper e ai suoi intrugli -, la piccola renna non era riuscita a trovare una soluzione a quel problema che aveva investito l'ormai navigatore e Brook, entrambi con i sessi ancora scambiati.
    Per quanto Nami continuasse a disperarsi - seguita a ruota da Sanji, che, con forte disappunto di Zoro, piagnucolava come un cretino per la scomparsa di una delle sue muse -, affermando che nessun ragazzo l'avrebbe voluta adesso che era un uomo grande e grosso con una stazza maggiore del normale, Brook si era lamentato ben poco, trovandosi persino ancor più a suo agio di quanto non avesse fatto al principio di tutta quell'assurda storia. Gli era anche venuto da ridacchiare quando aveva visto che la navigatrice, spronata da una comprensiva Nico Robin, aveva infine deciso di cambiarsi d'abito - anche perché, per amor di decenza, non avrebbe potuto continuare a starsene vestita da ragazza con quell'aspetto mascolino -, arrangiandosi con uno dei vecchi vestiti dismessi di Zoro fino a che non avevano attraccato e non aveva così potuto comprare qualcosa della sua taglia.
    Ed era stato proprio su quell'isola che era subentrato il secondo problema per la ciurma di Cappello di Paglia. Scesa a terra per fare compere, accompagnata dalla fidata amica Robin e, purtroppo, anche da quei due scemi di Rufy e Usopp - che fortunatamente avevano fatto pochi danni ed erano rientrati prima di loro -, quando era tornata a sua volta alla nave aveva subito capito che qualcosa non quadrava, lì. Perché vedere Rufy tremare da capo a piedi e cominciare a blaterare cose che suonavano tanto come sventure e presagi di morte, in perfetto stile negativo alla Usopp, e quest'ultimo starsene in piedi sulla poppa della Sunny sprezzante del pericolo, aveva fatto sì che il navigatore sollevasse un sopracciglio e richiamasse tutti all'ordine in un tono perentorio che non ammetteva repliche. Erano tutti riuniti in infermeria per l'ennesima volta, adesso, incapaci quanto Nami stessa di capire cosa diavolo stesse succedendo.
    «Questo è tutto un brutto sogno», si auto-convinse per l'ennesima volta Rufy, o almeno il tizio con il suo aspetto e la sua voce. Ormai quelle poche parole aveva cominciato a ripetersele in continuazione, come se si fosse trattato di una specie di mantra, e aveva rischiato più volte che Zoro, innervosito sia dal modo di fare sia per i suoi allenamenti interrotti, lo tagliasse a fette.
    «Io voglio scendere e tornare ad esplorare la città, ci sono un sacco di cose interessanti», rimbeccò di rimando Usopp, richiamando su di sé l'attenzione dell'intera ciurma. E solo quando si ritrovò a borbottare qualcosa riguardo ad un'avventura, a del cibo strano e a tante altre chincaglierie varie, capirono realmente cosa fosse successo. Chissà come, chissà in che modo, quei due si erano scambiati di corpo. Ecco spiegato il perché dell'atteggiamento di Rufy, allora... c'era Usopp, nel suo corpo.
    «Nay, non farlo! Come se poi non bastasse ciò che è successo a Nami-san, accidenti», borbottò d'un tratto Sanji, sentendo l'irrefrenabile bisogno di accendersi una sigaretta o due. Non solo non aveva più la sua bella navigatrice - e fare la corte a Robin-chan era un tantino difficile, con Franky nei paraggi -, ma quei due idioti si erano anche scambiati le personalità. Di bene in meglio, insomma. Perché diavolo capitavano tutte a quella benedetta ciurma? Quale Dio perverso e crudele, se davvero ne esisteva uno, ce l'aveva così tanto con loro?
    «Yo-hohoho ♪~ dev'essere divertente», replicò Brook con voce soave, e il cuoco non lo fulminò con lo sguardo o lo colpì solo perché, scheletro o meno, era una donna. E a lui era stato insegnato a trattare le donne - qualsiasi tipo di donna - come se fossero fiori delicati, non come punching ball. Colpire Brook sarebbe stato un po' come andare contro i suoi stessi principi, accidenti.
    «Non è divertente», replicò Usopp. «Io non so combattere come Rufy, che succederebbe se i marines mi scoprissero?» Al solo pensiero divenne bianco come un cencio, accasciandosi sul pavimento dell'infermeria. «Mi è venuta la sindrome non posso scendere dalla Sunny per paura della mia stessa taglia”», cominciò a sussurrare, rimediandoci solo uno sbuffo da parte di Zoro.
    «Quante lagne, Chopper troverà una soluzione», bofonchiò, registrando con la coda dell'occhio un bicchierino di sake. Chissà chi l'aveva portato lì dentro... non perse tempo a rifletterci oltre, allungando una mano verso di esso con il chiaro intento di scolarselo tutto d'un sorso, giusto per non pensare oltre a quell'assurda situazione; non fece in tempo a sentire l'ammonizione del medico che già l'aveva ingurgitato, cominciando però a sentire qualcosa che non andava quache istante dopo. E mentre lui sgranava gli occhi e cercava di sorreggere i propri pantaloni, diventati tragicamente larghi, Sanji, a quella visione, rettificò immediatamente quanto aveva affermato poco prima: quel Dio non doveva essere poi così perverso e crudele, se gli aveva offerto su un piatto d'argento quel piccolo dono dal cielo per compensare la perdita dell'aspetto femmineo di Nami-san. Qualcuno dall'alto lo amava, non c'era altra spiegazione.
    Sotto lo sguardo ancor più sconcertato della ciurma, Zoro, o per meglio dire la ragazza che aveva preso il suo posto, si voltò furioso verso la piccola renna, cercando di mantenere con una mano i calzoni senza preoccuparsi del petto scoperto.
«Dannazione, Chopper, non ti eri ancora liberato di quell'intruglio?!» berciò, ma le sue preoccupazioni si rivelarono ben presto essere ben altre: un Sanji che perdeva copiosamente sangue dal naso nel fissargli le tette e un Brook che gli chiedeva di vedere le sue mutandine. Due idioti ai quali sferrò un bel diretto, uscendo dall'infermeria a passo di marcia e fregandosene al tempo stesso di star mostrando il seno all'intera ciurma, borbottando solo il proprio disappunto tra colorite imprecazioni mentre quello scemo d'un cuoco lo seguiva. 
    «Aspettami, mellorine ~♥»
    «Non rompere le palle, cuoco di merda!»
    Chopper e Nico Robin si guardarono per attimi che parvero interminabili, sospirando poi nel medesimo istante prima di scuotere il capo con fare arreso. Quella sottospecie di incubo era destinato a durare ancora a lungo, purtroppo
.





_Note inconcludenti dell'autrice
Questo è il seguito di Trouble on the Thousand Sunny, già. Era troppo divertente lasciare Brook e Nami ancora un po' in versione genderswap, così ho pensato di prendere due piccioni con una fava, unendo le due flash per la challenge e inserendo, anziché una soluzione al primo problema non avrei nemmeno saputo come risolverlo, lol, e comunque mi faceva troppo ridere lasciarli in quello stato e far sclerare Sanji, anche un secondo intoppo per il povero e sfigato equipaggio u_u e la Zoroko finale doveva esserci perché sì
Io ce lo vedo troppo Zoro che piglia, trova qualcosa che sembra a prima vista sake e quanto cacchio è buono il sake, e se lo beve senza tanti complimenti u_u facciamo contento a Sanji per una volta, su, era dalla scorsa shot che sognava Zoro donna! x)
Comunque... riusciranno Rufy e Usopp a tornare ognuno nel corpo dell'altro prima che la marina li becchi e loro si ritrovino con un pugno di mosche in mano, non potendo contare sulle proprie abilità? Chissà x)
Commenti e critiche, come sempre, son ben accetti :3
Alla prossima.


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