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Autore: Mari24    22/03/2012    17 recensioni
[dal cap 2] "Tutto in torno a lei era scuro. Una strana aurea nera circondava la stanza. Non sapeva dove si trovava, ma sapeva che doveva cercare suo padre. Philippe, il loro fedele cavallo, l’aveva condotta in quel castello.
Tutto era lugubre e le infondeva timore nel proseguire.
Trovò il cappello di suo padre, e molto timidamente si avviò alla ricerca.
Il buio faceva da padrone, e non si sentiva nessun rumore."
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Beckett era seduta nella sua scrivania e fissava incessantemente la lavagna, che piano piano iniziava a riempirsi di indizi: foto, ora della morte e i primi sospettati.

Per lei era una sorta di rito compilare la lavagna, le dava un ordine mentale.

Pochi comprendevano il suo metodo, ma quei pochi le bastavano, soprattutto perché facevano parte della sua squadra: Esposito, Ryan e Castle.

Quest’ultimo era seduto affianco a lei, studiando anche lui gli ultimi movimenti della vittima.

Passavano ore così, completamente immersi e concentrati sul loro obiettivo. Castle perdeva spesso la cognizione del tempo, proprio come quella sera.

Il suo cellulare squillò e li fece sobbalzare.

Beckett guardò l'orologio, erano ormai le 9 di sera, e Castle prendendo il suo cellulare vide la foto della ragazza con i capelli rossi e gli occhi color ghiaccio sorridergli, e così rispose:

-“Hei, tesoro! Si, sto arrivando. Va bene, ti prendo i pancakes con lo smile! A dopo!”- disse chiudendo la chiamata sorridente.

Beckett lo stava guardando. Aveva sentito la telefonata e non aveva potuto fare a meno di sorridere.

-“E’ bello vederti in versione papà!”-

-“Come hai capito che era Alexis?!”- chiese lo scrittore.

-“Perché hai il sorriso di quando parli con lei, perché ho sentito la sua voce squillante, e diciamocelo, per chi altri prenderesti i pancakes con lo smile?!”- disse prendendolo in  giro.

-“Per te ovviamente mia musa!”- rispose Castle con un sorriso dolce.

Beckett arrossì.

Sapeva cosa provava Castle per lei, gliel’aveva detto un momento prima che lei chiudesse chi occhi dopo essere stata colpita dal proiettile al funerale di Montgomery.

Forse aveva pensato che sarebbe morta e gliel’aveva detto.

Ma lei stava con Josh. Non poteva lasciarlo dopo che lui le aveva salvato la vita.

Beckett sapeva bene che la loro seconda, terza, quarta chance non stava funzionando, lui era sempre via, sempre preso dalle sue missioni umanitarie, e lei era sempre sola.

Le era stato accanto durante tutta la convalescenza, e le aveva salvato la vita operandola, ma lui non era presente.

Non era ancora pronta per lasciarlo. Non era ancora pronta per Castle.

 -“Castle, io…”-

-“Lo so, lo so. Hai Josh che ti porta queste cose…”- rispose Castle con un sorriso triste.

Anche Beckett sorrise tristemente, e riconoscendo negli occhi di Castle quella stessa tristezza che provava anche lei, gli accarezzò la guancia.

Lui le prese la mano e le baciò il palmo. Era così morbida, così setosa, e lei lo lasciò fare, anche se era combattuta dal fatto che non era una buona cosa.

Non sapeva ancora come avessero fatto in quei mesi successivi alla dichiarazione a sopravvivere, ma entrambi avevano notato un cambiamento nel loro rapporto. Era come se fosse cresciuto.

La Beckett di quattro anni fa non gli avrebbe mai fatto una carezza e tanto meno si sarebbe fatta baciare il palmo.

Nel mentre che lei era immersa in questi pensieri, Castle a un certo punto disse:

-“Hey, perché non vieni anche tu?! Alexis ha in programma una serata tra pop-corn, marshmellow, caramelle gommose e ‘La Bella e la Bestia’. Sarà felicissima se ci sarai anche tu!”-

Beckett ci pensò un attimo. Avrebbe voluto andare, ma il suo buon senso glielo impedì:

-“No, Castle. Questa è la vostra serata. Non voglio interferire nei vostri programmi. E poi ho molto da fare qui.”-

-“Andiamo… qui non puoi fare altro per ora. Ryan ed Esposito sono andati via già da un pezzo! Per una sera il crimine può aspettare!”- rispose Castle implorante.

Sperava di poter passare un po’ più di tempo con lei, e nutriva il forte desiderio di stare da solo con la detective soprattutto per affrontare il discorso di averle detto di amarla un attimo prima che lei perdesse i sensi.

Lui sapeva che ricordava, lei gliel'aveva detto, ma aveva capito che Beckett si sentiva in un certo senso legata a Josh, come una sorta di obbligo per averla salvata quel giorno. Entrambi non erano felici ma avevano accettato la situazione.

Non ne avevano più parlato, ma le attenzioni di Castle verso la sua musa erano aumentate, e aveva notato che in fondo a lei non dispiacevano.

-“Grazie Castle, ma è meglio di no. Magari un’altra volta!”- rispose Beckett mettendo fine a quella discussione.

Vedendo però la delusione disegnata sul volto dello scrittore, si affrettò a continuare:

-“Ma la prossima volta ci tengo a vedere ‘La Bella e la Bestia’. Anche se il mio cartone Disney preferito era ‘La Sirenetta’.”- sorrise Beckett.

-“Detective! Tu mi sorprendi ogni giorno di più! Avevi un cartone animato preferito?!”-

-“Oh Castle, ho avuto un’infanzia anche io! Cosa credi che sia nata con la pistola?!”- rispose ironicamente Beckett.

-“Beh, con la pistola no! Ma molte volte ti immagino nella culla con il distintivo in mano!”-

Beckett sorrise e gli tirò un pugno leggero sul braccio.

-“Ora vai. Alexis ti sta aspettando!”-

-“Va bene. Ma se cambi idea la porta di casa mia è sempre aperta per te, a qualsiasi ora! A domani detective!”-

-“Notte, Castle!”-

Quelle due affermazioni erano l’unica cosa non era cambiata nel tempo fra loro.

Erano successe tante cose, e la stessa Beckett dovette ammettere di essere cambiata molto stando al suo fianco.

All’inizio non sopportava la sua presenza lì al distretto, la infastidiva. Ma non aveva potuto fare niente per impedirlo, lui aveva il permesso del sindaco, e il capitano era stato chiaro:

-“Se il sindaco è felice, il commissario è felice. E se il commissario è felice, io lo sono di più!”-

Certo, la Gates non era stata così contenta di accoglierlo al distretto, e ogni giorno non faceva che ricordargli che lui non era un poliziotto, ma piano piano si stava abituando anche lei.

E così Beckett, quattro anni prima, si era ritrovata con un logorroico bambino di 40 anni da accudire e spiegare ogni singolo passo, perché nonostante fosse molto ferrato sugli argomenti di omicidio, aveva comunque insistito nel seguirla nei suoi casi. Ma ormai, per Castle, non era più solo per i libri.

Ora era diverso.

Lei era diversa.

Quando lui era andato via quell’estate, era già cambiato qualcosa, e il vuoto che aveva lasciato al distretto era troppo grande. Ma il vuoto che lei sentiva nel suo cuore era peggiore, perché non riusciva a darsi pace di aver finalmente ammesso a sé stessa i suoi sentimenti, per poi vederli calpestati da una bionda siliconata.

E poi aveva conosciuto Josh, che aveva portato un po’ di benessere nel suo cuore infranto.

Lui la capiva, sapeva che lei rischiava la vita con il suo lavoro, ma anche lui essendo cardiochirurgo era sempre via per le sue missioni umanitarie. All’inizio le piaceva il fatto che lui non fosse così presente, le dava la possibilità di avere una porta sempre aperta per scappare, una via di fuga.

Ma poi questa situazione aveva iniziato a pesarle, soprattutto durante la riapertura del caso di Johanna, si era resa veramente conto che lui era assente in momenti in cui lei aveva avuto più bisogno, ma voltandosi in ogni situazione c’era sempre Castle, pronto a difenderla e a consolarla. Lui era il suo plucky sidekick.

C’era stato un punto in cui Kate aveva preso in seria considerazione la possibilità di lasciarlo, di rompere quella storia che non portava a niente. Ma lui era rimasto per lei, aveva rinunciato alla sua missione ad Haiti per stare con lei.
E inoltre qualche mese dopo era stato proprio lui ad operarla e  salvarla.

Sapeva dei sentimenti che Castle nutriva per lei, ma non era ancora pronta.

L’avrebbe saputo quando sarebbe stato il momento opportuno.

Ma il pensiero di Castle, di ciò che provava per lei, era costante nella sua mente.

Lui era così dolce e premuroso nei suoi confronti. Sapeva che lei stava con Josh e per quanto potesse essere geloso, sapeva che lei aveva fatto la sua scelta.

Certo le sue attenzioni erano aumentate ma l’avrebbe aspettata tutta la vita. Sapeva che lei era quella giusta.

Scossa dai suoi pensieri Beckett si diresse verso la saletta relax, e non poteva fare a meno di pensare che forse sarebbe stata una buona idea accettare l’invito di Castle. In fondo non era un vero e proprio appuntamento, ci sarebbe stata anche Alexis e La Bella e la Bestia.

Già, ripensare a quel cartone, le ricordava la sua infanzia con la madre. Stavano per delle ore davanti alla tv a guardarlo, e la piccola Kate sperava che un giorno avrebbe trovato il suo principe, ma non poteva definire Josh come tale.

Non era il suo principe, non era colui che le faceva battere il cuore e sentire le farfalle nello stomaco.
No, quello che le faceva provare tutte quelle emozioni era un altro uomo.

Beckett era distrutta, la giornata era stata intensa e pesante.
Si sdraiò nel divano pensando sempre al cartone animato e in poco tempo si addormentò.







ANGOLO MIO:
Ciaoooooooo!!! eccomi di nuovo qui a rompere con un'altra storia!!
vi starete chiedendo: e che c'entra la bella e la bestia?!  per questo dovrete aspettare i prossimi capitoli...
che dire?! anche questa ff poverina ha fatto la muffa per un anno sul pc... xD  in effetti.. avete notato le rangnatele lungo la scrittura?! xD 
ecco prima di dimenticarmi.. ho stravolto la 4 stagione di Castle praticamente, ma appunto l'ho iniziata a scrivere ad aprile 2011, quindi Josh c'era ancora, e siccome è utile per i prossimi capitoli ho deciso di lasciarlo... quindi cos'è successo?! Montgomery è morto (RIP) e la Gates l'ha sostituito.. e fin qui nulla è cambiato.
però!!! Kate non ha lasciato Josh! ha sentito Castle che le diceva di amarla, gli ha detto che ricordava (qndi nn ha mentito) ma gli ha detto che non poteva lasciare il dottore.. non dopo che l'aveva salvata... sta benedetta ragazza!! xD ahahahhah
 bo penso che Castle si sia incavolato inizialmente, ma alla fine ha accettato la cosa e spera che Kate capisca ke Josh non fa x lei!! xD 
è complicato ve?! xD purtroppo sto Josh mi serviva e l'alternativa era Demming! xD ahahahahha *colpo basso*...
se poi ritenete ke sia OOC ditemelo e l'aggiungo subito! :) ok dopo questo lungo monologo, lascio la parola a voi... e ovviamente se continuerete a leggere capirete xk la Bella e la Bestia!! xD
uno sbaciottone a tutti! ;>




   
 
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