22/03/2012
15 recensioni
Sasuke Uchiha come non lo si vorrebbe mai vedere. Ovvero, quando l’OOC bussa e fa toc toc alla tua porta.
1. Sakura vola verso la porta, si precipita da lui, l’aveva già sentito arrivare, quasi telepaticamente. E’ emozionata, e si dà persino della stupida quando si accorge che, a distanza di mesi, quel suo sorriso spontaneo, innamorato e ingenuo non accenna ancora a voler sparire, quando c’è lui nei paraggi.
Finalmente apre la porta, lo vede, ritrova la sua emozione negli occhi di lui, nelle labbra di lui, piegate dolcemente in un amorevole sorriso.
Amorevole sorriso?
2. Sasuke è uno zuccherino quella sera, inispiegabilmente disponibile, loquace.
Le si avvicina, le cinge le spalle mentre lei è voltata verso tutt’altra direzione, intontita, pensierosa, e le domanda il permesso di baciarla, prima di farlo. E’ candido, è dolce, sì, lo è.
«Sei bellissima questa sera» le dice per la prima volta, e il suono di quella parola è caro e bello a Sakura, che arrossisce subito, è come Sasuke.
Uno zuccherino?
Sasuke è fatto di silenzi, sempre. Occorre trovare la giusta chiave di lettura per interpretarlo, e lui non cede indizi. E’ egoista, persino, affidando a Sakura l’arduo compito di comprenderlo senza che si spieghi.
Quella sera, non è diverso.
La afferra per le spalle, la lascia girare tra le sue mani come una bambola, e non necessita di permessi concessi per baciarla con passione sulle labbra già tremanti di desiderio. Sa già che a Sakura va bene così, che anche lei lo desidera ardentemente come lui agogna a lei.
Anche Sakura è egoista, allora: non ha mai detto a Sasuke di necessitare di quelle attenzioni come dell’aria che respira, ma ha aspettato che fosse lui a capirlo.
Sasuke, del resto, è sempre stato un genio, e si è dimostrato tale anche in questa occasione.
3. Ha un mazzo di rose rosse in mano, si gratta la testa con imbarazzo.
Sembra più Naruto, a parte per l’espressione imbronciata che lo cataloga come Sasuke Uchiha.
Sospira, si dà coraggio, infine si inginocchia davanti a Sakura. E’ vestito elegantemente, è solenne, sembra una divinità.
Non è una proposta di matrimonio, non ancora, eppure l’evento sembra avere la stessa importanza.
«Ti amo» confessa in un sussurro.
Sakura trema, la bocca si apre, non sa se ridere o piangere. Si lascia guidare dall’istinto e lo abbraccia, ripetendo “anch’io” e “anch’io” ancora, come una cantilena.
Ti amo?
Le due paroline magiche, quelle che una ragazza sogna di sentirsi dire almeno una volta dal suo principe azzurro. Ed è falso affermare che Sasuke non gliele ha mai dette.
Sarebbe falsissimo.
Glielo ripete in continuazione; quando sussurra il suo nome, di notte, quando l’orgasmo lo assale facendogli dimenticare persino chi è. Oppure quando il suo sguardo si ferma sulla sua figura dormiente. O quando le labbra vanno alla ricerca di un contatto, di un respiro.
Non sono delle valide dichiarazioni, quelle?
500 parole precise, titolo escluso! U__U
Buonasera, fandom! Quanto tempo era che non presentavo qualcosa per il SasuSaku? TROPPO! *.*
E allora ho portato tre scenette: la parte in corsivo di ognuna rapprenda quello che, secondo me, non è il SasuSaku. Beh, per quanto potrebbe piacermi una dichiarazione di Sasuke fatta in stile romanticissimo (ma non sarebbe più Sas’ke! E no Sas’ke no SasuSaku! U.U), quello, appunto, non sarebbe SasuSaku.
Che dire, mi piace giocare sulla diversità di questa coppia rispetto alle altre! >w<
Spero vi sia piaciuto almeno un pochettino pochettino! <3