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Autore: Giulsing    22/03/2012    3 recensioni
Mi guardava e io guardavo lui. Stava lì fermo, senza dire niente, senza dire una parola. Sorrideva.
Le sue fossette iniziavano ad accentuarsi leggermente, il sorriso si fece più forte, stava per scoppiare dalla felicità evidentemente. Sinceramente? Anche io.
Mi venne vicino e mi attaccò al suo viso, non me ne resi nemmeno conto.
Eravamo diventati di nuovo una cosa sola, le mie mani salivano sui suoi capelli che iniziai a toccare. Intrecciai le dita in quei boccoli stupendi assaporando ogni secondo di quel momento. Era la prima volta che chiamavo un ragazzo amore. Ed era la prima volta in tutta la mia vita che mi sentivo completa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi ritrovai a terra con sopra questo ragazzo coperto da un cappello con la visiera con disegnato un ‘1’ e con un paio di occhiali scuri ed enormi.
Mi era addosso del tutto, con le mani a terra che mi bloccava e con il suo viso attaccato al mio collo. –Oddio, ma che…- gli caddero gli occhiali e mi guardò con dei fari verdi incredibili.
Non avevo mai visto occhi del genere, mai.

Ahh.. ma guardare dove si cammina no eh?- ero ancora un po’ scossa dalla botta in testa ma quello che aveva appena pronunciato lo avevo sentito benissimo.

-Scusa? Sarei io quella che non guarda? Sei tu che mi sei venuto addosso!- strillai io dimenandomi da quelle braccia e cercando di non guardare quei meravigliosi fari. 

Guarda che sei tu quella che mi ha dato la testata più forte della mia vita!- replicò lui.

-La posizione in cui ci troviamo non dice proprio la stessa cosa visto che sei sopra di me.- dissi io con un tono da perfettina. Non era proprio la mia giornata quella.
Prima l’ascensore, poi questo pallone gonfiato con degli occhi spettacolari..
MA CHE CAZZO SUCCEDEVA OGGI?!

-Infatti è meglio che ci togliamo o penseranno che stiamo facendo qualcosa di sporco.- rise lui.
Era perfetto, sembrava un dio. Moro, riccio con un sorriso splendente e le fossette. E quei due fari verdi che avrebbero potuto illuminare una notta senza stelle.
Lui si spostò, si sistemò la giacca nera che aveva e si toccò i capelli. Quanto cazzo era bello, Dio.
Mi alzai anche io, vidi gli occhiali giganti e li raccolsi da terra per poi darglieli.

Ah, puoi tenerli se ti piacciono.-  disse lui appena vide che glieli stavo porgendo.

-No guarda, non vado matta né per la città né per gli occhiali da sole visto che non c’è mai il sole qui, quindi puoi anche riprenderteli.-replicai io. Forse ero stata un po’ dura.

-Perché dici così? Non ti piace Londra?- mi chiese lui accennando un sorriso.

-Non proprio, ma è una storia lunga e..-

-Non voglio farmi i cazzi tuoi tranquilla, comunque piacere Harry.- mi disse lui porgendomi la mano.

-Ehm.. piacere sono Ag. Vorrei davvero continuare a chiacchierare e a discutere su chi è andato addosso a chi ma visto che non ti conosco magari ne riparliamo all’intervallo, mh? Scusa vado!- risposi io in fretta e furia.
Mi stavo dimenticando che ero in ritardo di quasi dieci minuti e beh.. tutto per colpa di un ragazzo che conoscevo a malapena.
Raccolsi la borsa da terra e salii le scale cercando di non inciampare come mio solito.
Appena entrata in classe Miriam mi corse incontro chiedendomi dov’ero finita.
La prof ancora non era arrivata quindi del mio ritardo non se ne sarebbe accorto nessuno, solo Miriam.

-Ma dove caaazzo eri, ti ho pure chiamata!-

-Scusa Miri, stamattina l’ascensore dell’albergo non andava e appena entrata in corridoio mi è venuto addosso un ragazzo.-

-CHIIIIIII? CHI ERA??! ERA FIGO?! DAI DAI DIMMI! CHI ERAAAA!- urlò lei saltellando sul posto.

-Non lo so! Mi ha detto che si chiamava Harry, e si, era stupendo. Aveva degli occhi verdi come dei lampioni. Ah già… mi ha regalato i suoi occhiali anche se non li volevo.. in realtà ci ho litigato.-

-NO SCUSA HAI LITIGATO CON QUESTO FIGO?!-mi rimproverò lei.

-Aaaah Miriam ascolta non mi interessa. Era bellissimo, ma è impossibile che lo riveda anche perché sembrava molto più grande di me. Insomma, li vuoi tu ‘sti occhiali? Sono pure firmati..- le dissi io per cambiare argomento.

Le feci vedere quei ‘cosi’ enormi e lei li squadrò. Poi si alzò dalla sedia e si avvicinò a Katy, una ragazzina piccola e bionda ma molto simpatica, chiedendole una rivista chiamata ‘EveryNight’ mai sentita prima. Boh.

Ritornò al suo posto senza dire nulla, sembrava piuttosto impaurita, sfogliò le pagine della rivista e all’improvviso si bloccò. Prese gli occhiali in mano, li girò e contemporaneamente guardava l’immagine che stava confrontando con i miei/suoi/Harry occhiali da sole.

-Miri mi dici che succede per favore? …che c’è sono per caso il nuovo modello della Lavigne?..- immediatamente lei mi zittì con il dito e poi cominciò a parlare.

Non centra un tubo la Avril, Ag.. dimmi per caso il ragazzo è questo qui?- mi chiese lei con la voce tremante.
Io presi in mano la rivista e immediatamente feci di sì con la testa. Le si illuminarono gli occhi, iniziò a tremare e a saltare sulla sua sedia giocherellando con gli occhiali da sole, e poi mi prese per le spalle.

-Ma che caz.. MIRIAM MI DICI CHE CAVOLO SUCCEDE PER FAVORE?! CHI E’ QUESTO? CIOE’ SO SOLO CHE SI CHIAMA HARRY, MA PERCHE’ E’ SU QUESTA RIVISTA?!- le urlai io in un orecchio per farle capire di tranquillizzarsi.

-ODDIO AGAPE SEI UNA DEFICIENTE, COME FAI A NON CONOSCERLI?! COME FAI A ESSERE A LONDRA DA UN MESE E NON CONOSCERE GLI ONE DIRECTION! DIO COME SEI MESSA!-

OOOk. C’era qualcosa che non andava. Io avevo sentito parlare di questo One Direction, ma non li avevo mai ascoltati ne seguiti, e ora LA MIA MIGLIORE AMICA MI STAVA DICENDO CHE AVEVO CONOSCIUTO UNO DEI MEMBRI DELLA BAND? E CHE ERAVAMO UNO SOPRA L’ALTRO?
E CHE AVEVO VISTO QUEGLI OCCHI A SOLI POCHI CENTIMETRI DI DISTANZA FRA LE NOSTRE BOCCHE?!
Ok.

Si insomma Miriam stava per mettersi a piangere, voleva che le raccontassi ogni minimo particolare e nelle due ore seguenti con la prof di francese non mi aveva fatto seguire niente, anzi continuava a chiedermi se ci sarebbe stato qualcosa.

-Miriam, se questo tizio è così famoso come dici tu, è poco ovvio che si metta con me dopo avermi solo visto in faccia ok?- le dissi io per farla tacere e cercare di prendere qualche appunto di francese.

-MA TU SEI PAZZA! HAI GLI OCCHIALI DEL SIGNORINO STYLES! MA TI RENDI CONTO? IO SAREI IMPAZZITA, GLI AVREI GIA’ LASCIATO IL MIO NUMERO DI TELEFONO!-

A proposito di telefono…

-MERDA!- urlai io da sotto il banco per non farmi sentire dalla prof.
NON HO IL CELLULARE MIRIAM! AH NO ASPETTA… oddio Miri il cellulare ce l’ha Harry! Quando ci siamo scontrati è finito nella tasca dei suoi jeans!- le strillai io per farle capire la gravità della situazione.
Stai tranquilla Ag, vedrai che se ne accorgerà. Vedrai che cercherà di rintracciarti.- mi disse lei accarezzandomi la guancia.

Ero sempre più sicura che quella non sarebbe mai stata la mia giornata
.





Uuhuhuhuhuhuuh ecciaaaaaaaao! tranquille  non mi sono per niente drogata :D
alluora, facciamo il punto della situazione:
punto uuuno:
Ag, da quanto avete capito si è incontrata con quel figaccione di Harry, si sono incontrati per poco maaa..
vabbeh non vi dico nulla.
puuunto due.
Miriam, io quella ragazza la aaamo *-*,  è la migliore amica di Agape che la aiuterà nelle varie decisioni ma anche in questo caso non vi anticipo nulla.
puuuunto tre!
... niente ahah recensite e io aggiorno perchè ho tutto pronto e va solo scritto.
baacio <3

  
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