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Autore: dcshinichi    23/03/2012    4 recensioni
...A queste parole Sasuke non poté evitare l’insopportabile fitta al cuore che provò vedendo che quegli occhi azzurri lo fissavano intensamente, ma era diverso dal solito, adesso lo guardavano come se fosse uno sconosciuto...
...Il moro tirò silenziosamente in sospiro - Ho deciso di tornare a Konoha-...
...Ricordava perfettamente che quella mattina Naruto lo aveva guardato andarsene, stringendo i pugni fino a farsi diventare le nocche bianche. Aveva letto nei suoi occhi azzurri l'impulso di eliminare quei poveri malcapitati che lo scortavano. gli era quasi scappato un sorriso guardandolo.il suo cuore perse un battito, colto da una fitta acuta, quando, a testa alta, aveva voltato per l'ennesima volta le spalle a Naruto e a Konoha, che aveva amato e odiato allo stesso tempo per molto tempo...
Genere: Azione, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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ed ecco il nono capitolo dell miam storia. vi pregherei per favore di lasciare un segno del vosto passaggio  come supporto morale ed incitamento a scrive l'ultimo capitolo mancante. e ricordatevi, più recensite più il capitolo sarà bello (relativamente alla mie possibilità=.=') inoltre lo sapete che ho messo il primo capitolo di una nuova storia!!! se vi va potete leggerlo (beh io la pubblicità l'ho fata eh=.=''') buona lettura e scrittura (x quei gran fighi che recensiranno) ciao ciao 


CAPITOLO 9
 
 
 
La voce di Sasuke si fece decisa e gli occhi determinati. Un piccolo ghigno rimodellava le labbra sottili:
 
«Ho deciso….. di tornare a Konoha.»

 
Silenzio.
 
 
Poi d’improvviso scoppiò.
«COSAAAA????? DA-DAVVERO?!!»
Il biondino era scattato in piedi e aveva alzato la voce di qualche volume sopra gli ultrasuoni. (neanche gli avessero detto come si fanno i bambini ehehe XDnd DCshinichi ma smettila scema! ndaMe)
L’Uchiha non rispose, continuò solo a guardarlo con un ghigno soddisfatto, come se fosse stato lui a ricevere un premio invece che Naruto. Neanche si accorse dei movimenti del ragazzo che ebbe la vista oscurata da una testa bionda, ritrovandosi a barcollare all’indietro sotto il peso della nuova scoperta della genetica umana: il quindicenne-koala.  (ma ve lo immaginate AHAHAHA ndDcshinichi!!!)
Il moro cercò di riacquistare un po’ di equilibrio senza però riuscirci e cadendo rovinosamente con il culo per terra.
«Dobe!» Sasuke sbottò in una risata, cercando di rimproverare quel dobe appiccicoso. Naruto non accennava a muoversi affondando, invece, ancor di più il viso nelle spalle dell’Uchiha. Per diversi minuti nessuno dei due si mosse, fin quando, spazientito, Sasuke cercò di staccare il biondo da se ottenendo, per tutta risposta, di venire stretto ancora più saldamente. Sospirò, facendo leva con il suo corpo e usando tutta la sua forza, riuscì finalmente a staccarsi di dosso quel fastidioso quanto adorabile Koala appiccicoso, che cadde seduto sul letto.
Inizialmente il moro non riuscì a vedere l’espressione dell’amico, dato che aveva la parte superiore del viso completamente nascosta dalla frangetta, ma quando fu in grado di scorgere la sua espressione i suoi occhi si strinsero in due fessure curiose, per poi spalancarsi subito come non avevano mai fatto prima. 
«Dobe… ma…. Stai piangendo?»=.=’… Neppure lui sapeva se quella era una domanda o piuttosto una constatazione.
«N-non è vero…»>////< Naruto arrossì violentemente e abbassò ancora di più gli occhi umidi.
«Bugiardo.» quella però ero sicuramente un’affermazione.
«…»
Sasuke ebbe l’impressione di essere arrossito ance lui, non vedeva però un valido motivo per farlo dato che non capiva per quale assurda ragione Naruto stesse piangendo.
D’un tratto le lacrime cristalline aumentarono trasformandosi  da una leggera pioggia fino a diventare un’impetuosa cascata. Sasuke, preso alla sprovvista andò DECISAMENTE  nel panico. (Sasuke nel panico più totale è DAVVERO da immaginare AHAHAH ndaDcshinichi Ma vuoi stare un po’ zitta!?)
«MA SI Può SAPERE CHE DIAVOLO TI PRENDE DOBE?! Non eri tu a dire che non bisogna piangere?!» Se qualcuno lassù stava assistendo alla scena doveva essere piuttosto sconvolto alla vista di Sasuke Uchiha, il bello e impossibile, sempre freddo e distaccato, cadere nel panico più totale. Per non parlare poi delle sonore risate che si stava sicuramente facendo nel vedere la faccia shokkata del suddetto Uchiha dopo essersi beccato una cuscinata in faccia da un Naruto piuttosto arrabbiato.
«Teme!!! Guarda che va bene se si piange per la FELICITA!!!»
Sasuke che manco si rese conto di quello che gli aveva detto il biondo ne di quello che lui stesso stava per dirgli rispose urlando furioso «DOBE! Perché MAI DOVRESTI PIANGERE DI FELICITà?!»
 Naruto sembrò spiazzato dalla domanda inattesa, arrossì leggermente imbarazzato e rispose con un filo di voce «Beh… mi pare ovvio no? Se il mio migliore amico, dopo che l’ho inseguito e pregato per tre lunghi anni (4?) decide all’improvviso di tornare sano di mente  normale che io sia felice no?! » Sasuke boccheggiava per lo stupore, aprendo e chiudendo la bocca senza motivo e pronunciando solo suoni sconnessi e senza senso. (Nacchan… questa è per te haha NdaMe …wçw!!! NdNaru). Non fece neanche in tempo a spiccicare parola che si ritrovò nuovamente con un cuscino spiaccicato in faccia. Una vena pulsò convulsamente sulla sua fronte. « E QUESTA PER COS’ERA DOBE?!» Naruto rispose a tono senza preoccuparsi minimamente che le loro voci erano ad un volume assurdo. «È PERCHÉ CONTINUAVI A BOCCHEGGIARE COME UNO SCEMO TEME!!» per qualche minuto tornarono a guardarsi negli occhi in cagnesco (posso giurare di aver visto un paio di fulmini uscire dalle loro pupille e scontrarsi a metà strada!!!! Lo giuro!! NdMe).
dopo che passò diverso tempo ancora nessuno dei due si era deciso a lasciare la propria posizione e non solo per L’ENORME ( ma davvero gigantesca, stratosferica, megasuperenormissima…… NdMe HAI FINITO?! ndSasuNaru) testardaggine di entrambi, ma anche perché quella scena gli portava alla mente i vecchi tempi, quando facevano ancora parte del team sette. Sasuke fu il primo a distogliere lo sguardo: c’erano cose più importanti che non potevano aspettare. «Non mi hai lasciato di finire… Naruto.»
la sua voce e i suoi occhi d’onice erano tornati improvvisamente seri. Anche Naruto tornò improvvisamente calmo notando il cambiamento dell’amico. «Tornerò a Konoha di mia spontanea volontà, ma dovrò comunque pagare per i miei crimini….» il biondo lo guardò sorpreso e spaventato allo stesso tempo. «C-come… m-ma quindi loro….» il suo sguardo si fece improvvisamente furioso, riaccendendo, in quegli occhi azzurri, la determinazione che gli apparteneva di diritto.
«Vogliono ucciderti.»
In quel momento le parole di Tsunade gli risuonarono nella mente “[…] potrebbe fare qualche cavolata […]” mai parole furono più giuste! Guardando quegli occhi Sasuke poteva intendere la veridicità di quella frase: non l’avrebbe mai lasciato morire, anche a costo della sua stessa vita!  «Non ti preoccupare, a quanto pare hanno solo deciso di rinchiudermi per un po’…. Però non potrai mai venirmi a trovare, capito?  Ordini tassativi.»
il volto di Naruto cambiò nuovamente espressione, passando dal confuso al sorpreso, al felice e infine nuovamente all’infuriato.
«COSA SIGNIFICA CHE NON POTRO’ VEDERTI?!!» Sasuke sospirò. Non aveva tempo da sprecare arrabbiandosi, doveva spiegargli tutto e convincerlo a non fare qualche stupida ed inutile pazzia. «Hanno detto che mi avrebbero rinchiuso per un po’ e che sarei stato rinchiuso in una prigione del paese del fulmine, vicino a Kumo, dato che quelle di Konoha sono state completamente distrutte. Inoltre i cinque Kage hanno deciso che se tu avessi tentato di venire a “trovarmi”, o cose del genere, la mia pena sarebbe  quella di morte.  Quindi ti chiedo, PERFAVORE di non fare stupidaggini…! »
 wow…. Era da tanto che non parlava così a lungo, Sasuke era a dir poco fiero di se stesso per questa nuova impresa epica compiuta, quando il suo autocompiacimento venne interrotto dalla vista dello sguardo di Naruto. L’Uchiha poteva chiaramente vedere in quelle due gemme azzurre la rabbia e l’impotenza fuse ad un’infinita tristezza e dolore. Il moro si detestò per averlo fatto soffrire per l’ennesima volta: non capiva perché non lo odiasse e non lo guardasse con disprezzo, non capiva come riuscisse a continuare a chiamarlo amico o, addirittura, fratello. Scacciò rudemente quei pensieri dalla testa, non poteva mica passare il suo ultimo momento con il biondo autodeprimendosi e piangendosi addosso, no?! Lo guardò con tutta la serietà che riuscì a riflettere negli occhi onice, cercando di trasmettergli tutta la determinazione che aveva in quel momento «Promettimi che non tenterai di liberarmi e che ti impegnerai a raggiungere i tuoi sogni.» Naruto rimase veramente sorpreso: da quando si conoscevano Sasuke non gli aveva mai parlato in quel modo, insomma dai, prima gli aveva addirittura chiesto per favore! Un Uchiha che chiede per favore??? Beh se avevate intenzione di raccontare la barzelletta meno credibile del secolo ci siete riusciti alla grande! Solo quella volta…. Solo quando stava per morire …. NO! Che gli avesse mentito?? Impossibile: aveva visto la sincerità e la determinazione nei suoi occhi, così forte e così intensa come non lo era mai stata, era assolutamente impossibile che gli avesse mentito. Di questo ne era più che certo. Ma allora cos’era?? Cosa gli era successo?! Perché si comportava in quel modo?! Forse… si, forse pensava che non si sarebbero più rivisti…. I pensieri amari e tristi di Naruto cessarono con una tacita decisione .
 
«NO.»
 
Sasuke rimase spiazzato dalla decisione e dalla forza con cui il biondo intrise quell’unica parola: la sua scelta era stata presa e non ci sarebbe stato modo di fargli cambiare idea. Naruto lo sapeva, e lo sapeva anche Sasuke. Conoscevano entrambi la testardaggine che li accomunava in modo così irritante, il biondo non avrebbe mai e poi mai lasciato andare la persona a cui voleva bene come un fratello, non l’avrebbe lasciato morire in una prigione  fino alla fine dei suoi giorni. Non importava che crimini avesse commesso, non importava quante volte l’avesse tradito e ferito, lui l’avrebbe sempre perdonato… sempre, finché quella luce esisteva dentro di lui, finché nella sua anima fosse rimasto anche solo uno spiraglio flebile e quasi invisibile di quella lontana luce non si sarebbe arreso. Avrebbe alimentato quella speranza con tutto ciò che aveva, non gli avrebbe mai permesso di spegnersi.
 
Sasuke sospirò rassegnato «Almeno cerca di non fare troppo casino dobe…» nei suoi occhi apparve un piccola punta di delusine per non essere riuscito a proteggere quel sole splendente neanche questa volta. Questo almeno fin quando Naruto non gli regalò un sorriso enorme e solare, di quelli che non vedeva più da anni e che quando vedeva erano comunque sempre rivolti a qualcun altro (loro litigavano soltanto). Un sorriso che in un secondo aveva fatto sparire tutte le preoccupazioni dal cuore del moro.
Tornarono a sedersi e, in silenzio, guardandosi negli occhi, leggendo, chi nelle iridi scure, chi in quelle chiare, i sentimenti che in tre eterni anni avevano cambiato i loro cuori e aspettando che l’alba colorasse la loro vista di quel flebile rossore, che affascinava incredibilmente chiunque lo guardasse.  
 
° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° °
Sasuke era stato ammanettato con degli speciali sigilli contro il chakra, adesso stava camminando a testa alta dietro al Raikage, affiancato da quattro ninja di Kuma. Ricordava perfettamente come quella mattina Naruto lo aveva guardato andarsene, stringendo i pugni fino a farsi diventare le nocche bianche. Aveva letto nei suoi occhi azzurri l'impulso di eliminare quei poveri malcapitati che lo scortavano. Gli era quasi scappato un sorriso guardandolo. Il suo cuore aveva perso un battito, colto da una fitta acuta, quando aveva voltato per l'ennesima volta le spalle a Naruto e a Konoha, che aveva amato e odiato allo stesso tempo per molto tempo.
Uzumaki Naruto guardò Sasuke andarsene. Aveva visto il piccolo sorriso a stento trattenuto che gli aveva colorato il viso diafano e impassibile, aveva visto anche lo sguardo triste e sofferente che aveva inutilmente tentato di nascondergli. Guardò la sua schiena pallida avvolta da quello strano kimono bianco mentre si allontanava per la seconda volta da lui e da Konoha.
 
 
 
OKOKOKOKOK! QUESTO è IL PENULTIMO CAPITOLO RAGAZZE E RAGAZZI(?). IL PROSSIMO SARà IL CONCLUSIVO!!!! CI VEDIAMO ALLA PROSSIMA ALLORA!!!!
  
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